Visualizza wikitesto di Regione di Vilnius

[[File:Europe 1918.jpg|upright=1.2|miniatura|Cartina politica che mostra i confini come modificati nel 1918]]
[[File:Rzeczpospolita Lithuania claims.png|miniatura|[[Lituania centrale]] (in verde), in seguito annessa dalla [[Seconda Repubblica di Polonia]]. Il territorio tratteggiato indica la regione rivendicata dai lituani all'epoca]]

Con '''regione di Vilnius''' ({{lituano|Vilniaus kraštas}}; {{polacco|Wileńszczyzna}}; {{bielorusso|Віленшчына}}), precedentemente nota come '''regione di Wilno''' o '''regione di Vilna''', si indica il territorio nell'attuale [[Lituania]] e [[Bielorussia]] originariamente abitato da popolazioni di [[Balti (popolo europeo)|etnia baltica]] (cosiddetta [[Lituania propria]]). Col passare dei secoli, la regione subì influenze culturali [[slavi orientali|slave]] e [[polacchi|polacche]].

Centro pulsante del luogo era (ed è) [[Vilnius]], capitale storica del [[Granducato di Lituania]]. La Lituania, dopo aver [[Atto d'indipendenza della Lituania|dichiarato l'indipendenza]] dall'[[Impero russo]], rivendicò la regione di Vilnius sulla base di questo retaggio storico. La Polonia sosteneva invece il [[autodeterminazione dei popoli|diritto all'autodeterminazione]] dei polacchi locali, che costituivano la maggioranza etnica al termine della [[prima guerra mondiale]]. Nel [[periodo interbellico]] nacque un aspro contenzioso tra i due Paesi. L'[[Unione Sovietica]] riconobbe l'area come territorio lituano nel [[Trattato di Mosca (1920 Urss-Lituania)|trattato di Mosca del 1920]], ma nel medesimo anno la città fu conquistata dalla Polonia e divenne parte dello [[stato fantoccio]] di breve durata noto come [[Lituania centrale]]: successivamente, si procedette all'incorporazione alla [[Seconda Repubblica Polacca]].
Le schermaglie militari che causarono questi ultimi episodi ([[guerra polacco-lituana]] e [[ammutinamento di Żeligowski]]) furono seguiti da infruttuosi negoziati sollecitati dalla [[Società delle Nazioni]]. Dopo l'[[invasione sovietica della Polonia]] nel 1939, come previsto dal [[patto Molotov-Ribbentrop]], l'intera regione passò in mano ai russi. Circa 1/5 della regione, inclusa Vilnius, fu ceduto alla [[RSS Lituana]] da [[Mosca (Russia)|Mosca]] il 10 ottobre 1939 in cambio dell'autorizzazione dei sovietici a realizzare nel [[Paesi baltici|Paese baltico]] delle basi militari. Il conflitto sulla regione di Vilnius si risolse dopo la [[seconda guerra mondiale]], quando sia la Polonia che la Lituania passarono sotto il dominio sovietico nel [[blocco orientale]] e [[trasferimenti di popolazione polacca nel 1944-46|alcuni polacchi furono coattivamente rimpatriati in patria]]. Sempre nello stesso periodo, i sovietici cedettero altri chilometri della regione perlopiù alla Lituania (la restante fetta fu lasciata alla [[RSS Bielorussa]]), situazione confermata quando la Lituania riacquisì l'[[Atto di Restaurazione dello Stato di Lituania|indipendenza nel 1990]].

== Localizzazione geografica ==
[[File:Lithuania territory 1939-1940.svg|sinistra|miniatura|Regione di Vilnius orientale (in marrone) e occidentale (in arancione). Il confine attuale è quello in nero]]

Inizialmente la regione di Vilnius non possedeva confini precisi di per sé, ma comprendeva le aree circostanti vicino a Vilnius oltre alla città. Questo territorio rimase conteso tra la Lituania e la Polonia nel 1918, dopo che entrambi i Paesi avevano riacquisito la propria indipendenza.<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Saulius A. Suziedelis|url=https://books.google.it/books?id=VkGB1CSfIlEC&pg=PA319|titolo=Historical Dictionary of Lithuania|edizione=2|editore=Scarecrow Press|anno=2011|isbn=978-0-8108-7536-4|p=319}}</ref> Più tardi, il limite occidentale della regione divenne una linea di demarcazione assolutamente nebulosa a seguito dell'azione militare polacca operata negli ultimi mesi del 1920.<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Witold Maciejewski|url=https://books.google.it/books?id=vD0dEY5l-Z4C&pg=PA102|titolo=The Baltic Sea Region: Cultures, Politics, Societies|editore=Baltic University Press|anno=2002|isbn=978-91-973579-8-2|p=102}}</ref> La Lituania si rifiutò di accettare il nuovo confine così come originato dagli eventi bellici. Il limite orientale della Lituania fu definito dal [[Trattato di Mosca (1920 Urss-Lituania)|trattato bilaterale sovietico-lituano del 1920]], in cui la Russia riconobbe altresì il Paese baltico come stato indipendente.<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=IBP Inc.|url=https://books.google.it/books?id=65ytDwAAQBAJ&pg=PA31|titolo=Lithuania Taxation Laws and Regulations Handbook|volume=1|editore=Lulu.com|anno=2008|isbn=978-1-4330-8028-9|p=31}}</ref> La linea orientale non fu mai trasformata in un effettivo confine tra i due Stati, rispecchiando solo le aspirazioni lituane sulla regione. Il territorio rivendicato copriva poco meno di {{M|30000|ul=kmq}} di superficie.<ref>La stima, che resta approssimativa, è stata estrapolata sommando la metà della superficie occupata dalla [[contea di Vilnius]] ({{M|9731|u=kmq}}) alla metà della [[regione di Hrodna]] ({{M|25000|u=kmq}}) e alla metà del [[Voivodato della Podlachia]] ({{M|20187|u=kmq}}).</ref>

La situazione più critica nacque al momento della costituzione della [[Lituania centrale]], lo stato fantoccio proclamato da [[Lucjan Żeligowski]] dopo il suo ammutinamento messo in atto col consenso di [[Józef Piłsudski]].<ref name="Venclova">{{Cita libro|autore=[[Tomas Venclova]]|autore2=[[Czesław Miłosz]]|titolo=Winter Dialogue|anno=1999|p=146|editore=Northwestern University Press|isbn=0-8101-1726-6|url=https://books.google.com/?id=t0_mJNrytgsC&pg=PA146}}</ref> Da questo evento ne scaturirono, dopo 18 mesi di protezione militare più o meno occulta dell'[[esercito polacco]], l'annessione il 24 marzo 1922 e la creazione del [[Voivodato di Wilno]] nel 1926.<ref>{{cita libro|autore=Fulvio Fusco|url=https://books.google.it/books?id=CnMGBgAAQBAJ&pg=PA30|titolo=L'ammaliatrice di Kaunas|editore=Youcanprint|anno=2014|isbn=978-88-911-6905-1|p=30}}</ref>

Oggi il limite orientale della regione si trova tra il [[confine tra la Bielorussia e la Lituania|confine lituano e bielorusso]]. Questo confine seca la regione di Vilnius in due parti, quella occidentale e quella orientale. La regione occidentale di Vilnius, compresa la capitale, è ora parte della Lituania e forma circa 1/3 dell'intera regione di Vilnius. Il 10 ottobre 1939 la Lituania ottenne dall'Unione Sovietica circa {{M|6880|u=kmq}} e, in seguito, ulteriori {{M|2650|u=kmq}} il 3 agosto 1940 (incluse [[Druskininkai]] e [[Švenčionys]]) ceduti dalla [[RSS Bielorussa]]. La regione orientale di Vilnius è diventata parte della [[Bielorussia]]. Nessun km² fa oggi parte della [[Polonia]]. Nessuno dei Paesi ha sollevato attualmente pretese territoriali.

== Contesa di Vilnius ==
[[File:Pilsudski wilno polish-lithuanian interwar relations.png|miniatura|Una vignetta satirica della stampa polacca interbellica (1925-1935 circa): una caricatura del maresciallo [[Józef Piłsudski]] e della Lituania, rappresentata come un cane (come indicato dal collare) perché riluttante a scendere a compromessi sulla regione di Vilnius. Il maresciallo Piłsudski offre al cane la salsiccia etichettata come «accordo». L'animale abbaia «Wilno, wilno, wilno» e risponde (come scritto in basso in [[lingua polacca|polacco]]: «Anche se dovessi darmi Wilno, abbaierò per [[Hrodna|Grodno]] e [[Białystok]], perché questo è quello che sono» (un fanfarone)]]
[[File:Wilno Voivodship 1938.png|miniatura|[[Voivodato di Wilno]] come costituito nella Polonia interbellica]]

Nel [[Medioevo]], Vilnius e i suoi dintorni erano diventati il nucleo pulsante del primo proto-stato lituano, il [[Ducato di Lituania]], indicato anche nella storiografia lituana come parte della [[Lithuania Propria]],<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Smetona|nome=Antanas|wkautore=Antanas Smetona|titolo=Lithuania Propria|rivista=Darbai ir dienos|volume=3|pp=191–234|lingua=lt|numero=12}}</ref><ref name="smetonalithuania">{{cita libro|lingua=en|autore=Alfonsas Eidintas|url=https://books.google.it/books?id=PaGXCgAAQBAJ&pg=PA421|titolo=Antanas Smetona and His Lithuania|editore=BRILL|anno=2015|isbn=978-90-04-30204-4|p=421}}</ref> che divenne [[Regno di Lituania (1251-1263)|Regno di Lituania]] e successivamente il [[Granducato di Lituania]].

Dopo le [[spartizioni della Polonia]] alla fine del XVIII secolo, questa fu annessa dall'[[Impero russo]] confluendo nel distretto amministrativo del [[Governatorato di Vilna]]. Durante la [[Grande Guerra]], la [[Impero tedesco|Germania]] si affrettò a costituire il comando dell'[[Ober-Ost]] una volta espugnata la regione geografica.<ref name=vejas7>{{cita libro|lingua=en|autore=Vejas Gabriel Liulevicius|url=https://books.google.it/books?id=y37zY9UpOD8C&pg=PA7|titolo=War Land on the Eastern Front|editore=Cambridge University Press|anno=2000|isbn=978-1-139-42664-0|p=7}}</ref> Con la sconfitta tedesca del 1918 e lo scoppio della [[guerra civile russa]], l'area fu contesa dai neo-formati Stati della Lituania, della Polonia e della [[Repubblica Popolare Bielorussa|Bielorussia]].

I polacchi rivendicarono la regione sulla base dei dati demografici che non potevano differire dalla volontà degli abitanti.<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Sven Tägil|url=https://books.google.it/books?id=ll-6JYQyPsIC&pg=PA203|titolo=Regions in Central Europe: The Legacy of History|editore=C. Hurst & Co. Publishers|anno=1999|isbn=978-1-85065-552-7|p=203}}</ref> I lituani (in primis il [[Presidenti della Lituania|Presidente]] [[Antanas Smetona]]) ripresero argomenti geografici e storici e sottolinearono il ruolo di Vilnius come capitale del Granducato di Lituania.<ref name="smetonalithuania"/> Gli attivisti più nazionalisti della Lituania ritenevano in realtà che più che di polacchi e di bielorussi si trattasse di "lituani slavizzati".<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Jerzy Borzecki|url=https://books.google.it/books?id=KwBpAAAAMAAJ&q=The+Soviet-Polish+Peace+of+1921+and+the+Creation+of+Interwar+Europe&dq=The+Soviet-Polish+Peace+of+1921+and+the+Creation+of+Interwar+Europe&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj-9vqS88vmAhXOhqQKHbH3AUAQ6AEIJzAA|titolo=Peace of 1921 and the creation of interwar Europe|editore=Yale University Press|anno=2008|pp=35 e 322|citazione=Secondo uno dei principali attivisti nazionali lituani, Mykolas Biržiška, "il problema dell'appartenenza a una determinata nazionalità non è deciso da tutti a piacimento, non è una questione che può essere risolta in base ai principi del liberalismo politico e nemmeno con uno stinto slogan democratico". Un altro attivista di spicco, Petras Klimas, aveva già dichiarato nel settembre del 1917: "Assegnare il diritto all'autodeterminazione agli abitanti di Wilno, una popolazione priva di cultura, significherebbe dare agli attivisti l'opportunità di ingannare la gente. La cosa da fare è unire i rami caduti dal vecchio tronco. Sulla base di questa argomentazione, tracciamo il confine ben oltre Wilno, vicino a Oszmiana. La contea di Lida è anch'essa lituana"}}</ref>

La [[Conferenza di Vilnius]] del settembre 1917, organizzata da personaggi di spicco lituani sotto approvazione tedesca, nominò un [[consiglio della Lituania]], fautore dell'[[Atto d'indipendenza della Lituania|Atto d'indipendenza nazionale]] in cui si proclamò uno stato lituano sovrano con capitale a Vilnius. Il governo lituano, tuttavia, non riuscì a reclutare soldati tra gli abitanti della zona di Vilnius e non fu in grado di allestire una difesa adeguata della regione contro i bolscevichi. Durante i mesi di novembre e dicembre 1918, vennero create formazioni di autodifesa polacche a Vilnius e in molte località circostanti. Sono stati ufficialmente arruolati nell'esercito polacco entro la fine dell'anno. Il ''[[Consiglio della Lituania|Taryba]]'' lituano lasciò Vilnius assieme al presidio tedesco il 1º gennaio 1919, quando si verificarono i primi combattimenti tra le [[Armata rossa|forze bolsceviche]] in avvicinamento e le truppe polacche a est della città.<ref name="Borzecki">{{cita libro|lingua=en|autore=Jerzy Borzecki|url=https://books.google.it/books?id=KwBpAAAAMAAJ&q=The+Soviet-Polish+Peace+of+1921+and+the+Creation+of+Interwar+Europe&dq=The+Soviet-Polish+Peace+of+1921+and+the+Creation+of+Interwar+Europe&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj-9vqS88vmAhXOhqQKHbH3AUAQ6AEIJzAA|titolo=The Soviet-Polish Peace of 1921 and the creation of interwar Europe|editore=Yale University Press|anno=2008|pp=2-3, 10-11}}</ref>

Dopo lo scoppio della [[guerra polacco-sovietica]], durante l'offensiva estiva dell'Armata Rossa, la regione passò sotto il controllo sovietico come parte della pianificata [[Repubblica Socialista Sovietica Lituano-Bielorussa]] (Litbel). In cambio del supporto militare dopo la [[guerra lituano-sovietica]], le autorità bolsceviche firmarono un trattato di pace<ref>{{cita libro|autore=Pranas Čepėnas|titolo=Naujųjų laikų Lietuvos istorija|editore=DR. Griniaus fondas|città=Chicago|lingua=lt}}</ref> con la Lituania il 12 luglio 1920 a Mosca. Secondo il documento, tutte le aree contese tra Polonia e Lituania, all'epoca controllate dai bolscevichi, spettavano Lituania. Tuttavia, il controllo effettivo sull'area rimase nelle mani ai russi. Dopo la [[battaglia di Varsavia (1920)|battaglia di Varsavia del 1920]], l'avanzata dell'[[esercito polacco|armata polacca]] verso est riprese e presto i soldati giunsero alle porte della Lituania. Vista la situazione delicata, le autorità bolsceviche desistettero dal proposito di instaurare nuovamente una [[Repubblica Socialista Sovietica Lituana (1918-1919)|Repubblica Sovietica]] e trasferirono il comando dell'area ai baltici. I biancorossi riuscirono a riconquistare gran parte della regione contesa, mentre la parte più importante di essa, ovvero il circondario di Vilnius e la città stessa, fu assicurata dalle truppe della Lituania.

A causa delle tensioni diplomatiche tra le due potenze, gli [[Alleati della prima guerra mondiale|Alleati]] negarono le pretese presentate della Lituania fino al 1922.<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Stephanie Salzmann|url=https://books.google.it/books?id=qi1PaTweRz0C&dq=Great+Britain,+Germany+and+the+Soviet+Union:+Rapallo+and+After,+1922-1934&hl=it&source=gbs_navlinks_s|titolo=Great Britain, Germany and the Soviet Union: Rapallo and After, 1922-1934|editore=Boydell Press|anno=2013|isbn=978-1-84383-840-1|p=93}}</ref> Poiché i due Stati non erano formalmente in guerra, iniziarono i negoziati diplomatici. Nonostante la mediazione internazionale, non si raggiunse nessun risultato e fino al 1920 il territorio conteso rimase diviso in una parte lituana e una polacca.

Negli anni '20, la [[Società delle Nazioni]] tentò due volte di dirigere le trattative, sebbene nessuna delle due parti fosse intenzionata a parteciparvi. Dopo il finto [[Ammutinamento di Żeligowski]], i polacchi assunsero il controllo della zona e organizzarono elezioni, boicottate dalla maggior parte dei lituani come consigliato anche dal governo situato a [[Kaunas]], ma anche da molti [[ebrei lituani|ebrei]] e [[bielorussi]],<ref name="Kiaupa">{{Cita libro|cognome=Kiaupa|lingua=en|nome=Zigmantas|titolo=The History of Lithuania|anno=2004|editore=Baltos lankos|pp=321-353|città=Vilnius|isbn=9955-584-87-4}}</ref> a causa della forte presenza dei militari polacchi.

Il governo polacco mai riconobbe il trattato russo-lituano del 12 luglio 1920, che riconosceva la sovranità di quest'ultimo Paese sui territori sottratti alla Polonia dall'Armata Rossa durante la [[guerra polacco-sovietica]] e poi promessi alla Lituania; già qualche anno prima i sovietici erano stati costretti a rinunciare a qualsiasi rivendicazione sui territori baltici nel [[Trattato di Brest-Litovsk]]. A loro volta, le autorità lituane non riconobbero il confine polacco-lituano tra il 1918 e il 1920 come permanente né accettarono la sovranità della Lituania centrale.<ref name="Vilna_problem">{{cita libro|titolo=La questione Vilna|editore=Ufficio Informativo Lituano|città=Londra|anno=1922|pp=24-25}}</ref>

L'area concessa alla Lituania dai bolscevichi nel 1920 continuò ad essere rivendicata dalla Lituania, con la città di Vilnius ritenuta capitale ufficiale dello stato e quella temporanea posta invece a Kaunas. Fino all'[[Ultimatum polacco alla Lituania del 1938|ultimatum polacco del 1938]] le due nazioni rimasero in rapporti diplomatici assai tesi.

Alcuni storici hanno ipotizzato che la perdita di Vilnius ha comunque permesso di salvaguardare l'esistenza stessa dello Stato lituano nel periodo interbellico. Nonostante l'alleanza con i sovietici e la guerra con la Polonia, la Lituania fu infatti molto vicina ad essere convertita con la forza in una repubblica socialista dai sovietici nell'estate del 1920. Si crede che fu solo la vittoria biancorossa contro i sovietici a [[Varsavia]] (e il fatto che i polacchi non si opposero a una qualche forma di indipendenza lituana) che fece deragliare i piani sovietici e permise alla Lituania di rimanere uno Stato sovrano per circa un ventennio.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=[[Alfred Erich Senn]]|url=https://www.jstor.org/stable/3000451|titolo=The Formation of the Lithuanian Foreign Office, 1918-1921|editore=Slavic Review|volume=21|numero=3|data=settembre 1962|pp=500-507|citazione=Una vittoria bolscevica contro i polacchi avrebbe sicuramente comportato una mossa dei comunisti lituani, sostenuta dall'Armata Rossa, per rovesciare il governo lituano nazionalista (…) Kaunas, in effetti, pagò la sua indipendenza con la perdita di Vilna."" <br/> Alfred Erich Senn, "Lietuvos valstybes…" p. 163: ''"Se i polacchi non avessero arrestato l'attacco sovietico, la Lituania sarebbe caduta ai russi… La vittoria polacca costa ai lituani la città di Wilno, ma salva la Lituania stessa."''<br/>Antanas Ruksa, '' Kovos del Lietuvos nepriklausomybes '', t. 3, p. 417: ''"Nell'estate 1920 la Russia stava architettando una rivoluzione comunista in Lituania (…) Da questo scenario la Lituania fu salvata dal [[miracolo della Vistola]]."''<br/>Jonas Rudokas, [http://www.pogon.lt/_NCZ_ARCHYVAS/519/na_lamach.html Józef Piłsudski - wróg niepodległości Litwy czy jej wybawca?] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20161011114938/http://www.pogon.lt/_NCZ_ARCHYVAS/519/na_lamach.html|data=11 ottobre 2016 }} (Traduzione polacca di un articolo lituano) "Veidas", 25/08/2005: ''"[Piłsudski] ha difeso sia la Polonia che il lituano dalla dominazione sovietica"''}}</ref>

Nel 1939, i sovietici proposero di stipulare un [[Trattato di mutua assistenza sovietico-lituano|trattato di assistenza reciproca]]. Secondo quest'intesa, circa 1/5 della regione di Vilnius, compresa la stessa città, sarebbe stato restituito alla Lituania in cambio della collocazione di 20.000 truppe sovietiche nel Paese baltico. Inizialmente i lituani si dimostrarono reticenti, ma in seguito l'URSS dichiarò che le truppe sarebbero giunte a prescindere in Lituania: per questo motivo, la Lituania dovette accettare l'accordo. Quanto promesso della regione di Vilnius fu ceduto in mano ai lituani.

All'Unione Sovietica fu permesso di trattenere la regione di Vilnius durante la [[Conferenza di Yalta]], la quale successivamente divenne parte della [[RSS Lituana]]. [[Trasferimenti di popolazione polacca nel 1944-46|Circa 150.000 polacchi furono rimpatriati]] dalla RSS Lituana in Polonia.

== Popolazione ==
=== Prima del XX secolo ===
La zona era originariamente abitata da [[Balti (popolo europeo)|Balti]] lituani. Fu soggetta ad influenze culturali degli [[slavi orientali]] e dei [[polacchi]] che portarono ad una graduale [[rutenizzazione]] e [[polonizzazione]].<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=Katarzyna Leśniewska|autore2=Marek Barwiński|titolo=Vilnius region as a historical region|editore=Region and Regionalism|numero=10|anno=2010|pp=95-98}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|lingua=pl|autore=Jerzy Ochmański|titolo=Litewska granica etniczna na wschodzie: od epoki plemiennej do XVI wieku|città=Wydawn, Nauk|editore=Uniwersytetu im. Adama Mickiewicza|anno=1981|p=81}}</ref> Secondo lo storico [[Norman Davies]], Vilnius era culturalmente polacca dal XVII secolo.<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=[[Norman Davies]]|url=https://books.google.it/books?id=b912JnKpYTkC&dq=God%27s+Playground:+The+origins+to+1795&hl=it&source=gbs_navlinks_s|titolo=God's Playground: The origins to 1795|volume=1|editore=Oxford University Press|anno=2005|isbn=978-0-19-925339-5|p=29}}</ref> La componente bielorussa tra XVIII e XIX secolo continuò ad essere una minoranza costante. Queste comunità si trasferirono anche per via della devastazione dovuta alle guerre del XVII-XVIII secolo (nelle contee settentrionali di [[Ašmjany]], [[Trakai]], [[Švenčionys]] e Vilnius).<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=Jerzy Ochmański|titolo=The National Idea in Lithuania from the 16th to the First Half of the 19th Century: The Problem of Cultural-Linguistic Differentiation|editore=Harvard Ukrainian Studies|volume=X|numero=3/4|anno=1986|p=314}}</ref> Secondo il censimento russo del 1897 (particolarmente attento alla situazione linguistica, ma non alle componenti etniche)<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=Toomas Karjaharm|url=https://www.thefreelibrary.com/Terminology+pertaining+to+ethnic+relations+as+used+in+late+Imperial+...-a0244159113|titolo=Terminology Pertaining to Ethnic Relations as Used in Late Imperial Russia|editore=Acta Historica Tallinnensia|numero=15|anno=2010|pp=32-33}}</ref> il Governatorato di Vilna contava numerosi cittadini di [[lingua bielorussa]] (56,05%), mentre i [[lingua polacca|locutori polacchi]] rappresentavano solo l'8,17% della popolazione.<ref name="Demoskop">{{cita web|lingua=ru|url=http://demoscope.ru/weekly/ssp/rus_lan_97.php?reg=32|titolo=Demoscope|accesso=23 dicembre 2019}}</ref><ref name="Łossowski11">{{Cita libro|cognome=Łossowski|nome=Piotr|titolo=Konflikt polsko-litewski 1918–1920|città=Varsavia|isbn=83-05-12769-9|p=11|lingua=pl|url=https://books.google.com/books?id=GlMsAAAAMAAJ&q=Nawet+spis+rosyjski+wykazuje+w+okolicach+Kowna+23%25+Polak%C3%B3w|editore=Książka i Wiedza|anno=1995}}</ref> I russi sostenevano che i polacchi locali appartenessero principalmente alla nobiltà e all'alta borghesia e che i contadini della regione non potevano essere polacchi.<ref name="Borzecki"/>

=== Censimento del 1897 ===
<gallery>
Віленская губерня. Першая па колькасці нацыянальнасць. 1897.svg|Lingue parlate. In verde, aree linguistiche a maggioranza [[lingua bielorussa|bielorussa]]; in giallo, a maggioranza [[lingua lituana|lituana]]. Nota: maggioranza relativa nell'uyezd di Vilnius.<br/>Locutori bielorussi: (25,8 % inclusa la città di [[Vilnius]]; 41,85% esclusa Vilnius); lituani: (20,93 % inclusa Vilnius; 34,92% esclusa Vilnius)<ref>{{cita web|url=http://demoscope.ru/weekly/ssp/rus_lan_97_uezd.php?reg=90|lingua=ru|titolo=Первая всеобщая перепись населения Российской Империи 1897 г. Виленский уезд, весь.}}</ref><ref>{{cita web|url=http://demoscope.ru/weekly/ssp/rus_lan_97_uezd.php?reg=92|lingua=ru|titolo=Первая всеобщая перепись населения Российской Империи 1897 г. Виленский уезд без города}}</ref>
Віленская губерня. Доля беларусаў. 1897.svg|Locutori bielorussi
Віленская губерня. Доля літоўцаў. 1897.svg|Locutori lituani
Віленская губерня. Доля яўрэяў. 1897.svg|[[Ebrei lituani]], locutori di dialetti locali o di [[lingua yiddish]]
Віленская губерня. Доля палякаў. 1897.svg|Locutori polacchi
Віленская губерня. Доля вялікарускаў (рускіх). 1897.svg|[[Lingua russa|Locutori russi]]
</gallery>

=== XX secolo ===

I successivi censimenti tedeschi (1916) e polacchi (1919) mostrarono che Vilnius e i suoi dintorni erano popolati soprattutto da polacchi.<ref name="Borzecki"/><ref name="Łossowski11"/> Vilnius in quegli anni era ripartita in maniera pressoché similare tra polacchi ed [[ebrei lituani|ebrei]], con i lituani che costituivano una ristretta minoranza (circa il 2-2,6%) della popolazione totale.<ref name="Łossowski11"/><ref name="Brensztejn">{{cita libro|autore=Michał Eustachy Brensztejn|anno=1919|titolo=Spisy ludności m. Wilna za okupacji niemieckiej od. 1 listopada 1915 r.|editore=Biblioteka Delegacji Rad Polskich Litwy i Białej Rusi|città=Varsavia|pp=8, 21|lingua=pl}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|lingua=pl|autore=Eugenjusz Romer|titolo=Spis ludności na terenach administrowanych przez Zarząd Cywilny Ziem Wschodnich (Grudzień 1919)|rivista=Prace Geograficzne|capitolo=7|p=31}}</ref> Questi censimenti furono aspramente criticati dai lituani contemporanei per la faziosità oltre che per la sommarietà e l'assoluta ambiguità nella raccolta dei dati.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|titolo=Census of the Eastern Lands of the Second Polish Republicin 1919|data=ottobre 2019|editore=The Polish Statistician|numero=64|volume=10|pp=63-76|sito=Research Gate|doi=10.5604/01.3001.0013.7586|autore=Bożena Łazowska}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=Vladas Krivickas|titolo=The Polish Minority in Lithuania, 1918-1926|url=https://www.jstor.org/stable/4206984?seq=1|rivista=The Slavonic and East European Review|volume=53|numero=130|data=gennaio 1975|pp=78-91}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|lingua=lt|autore=Vytautas Merkys|titolo=Tautinė Vilniaus vyskupijos gyventojų sudėtis 1867-1917|rivista=Istorijos Akiračiai|anno=2004|pp=408-409}}</ref> Alla fine della prima guerra mondiale, il 50% degli abitanti di Vilnius era polacco e il 43% era ebreo. Secondo Endre Bojtar, che cita a sua volta P. Gaučas, i villaggi circostanti erano principalmente abitati da bielorussi che si consideravano polacchi.<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Endre Bojtar|url=https://books.google.it/books?id=Er1_CwAAQBAJ&dq=Foreword+to+the+past:+a+cultural+history+of+the+Baltic+people&hl=it&source=gbs_navlinks_s|titolo=Foreword to the past: a cultural history of the Baltic people|editore=Central European University Press|anno=1999|isbn=978-963-9116-42-9|p=201}}</ref> C'era anche un consistente gruppo di persone che si ritenevano ora di una, ora di un'altra etnia a seconda delle circostanze politiche.<ref name="Eberhardt">{{cita libro|lingua=en|autore=Jan Owsinski|autore2=Piotr Eberhardt|url=https://books.google.it/books?id=jLfX1q3kJzgC&dq=Ethnic+Groups+and+Population+Changes+in+Twentieth-Century+Central-Eastern+Europe&hl=it&source=gbs_navlinks_s|titolo=Ethnic Groups and Population Changes in Twentieth-Century Central-Eastern Europe|editore=M.E. Sharpe|anno=2003|isbn=978-0-7656-1833-7|pp=48, 59}}</ref> Secondo il censimento del 1916 condotto dalle autorità tedesche, i lituani costituivano il 18,5% della popolazione. Tuttavia, durante questo censimento quella che si riteneva essere la regione di Vilnius assunse contorni molto più ampi, giungendo a detta dei teutonici a includere la città di [[Białystok]] e a lambire [[Brest-Litovsk]]. Proprio per via di quest'assimilazione geografica di ulteriori regioni polacche, la percentuale della popolazione lituana risultava ulteriormente edulcorata. I censimenti polacchi postbellici della componente lituana del 1921 e del 1931 la attestavano attorno al 5%, con gruppi molto più consistenti localizzati a sud-ovest, a sud ([[Dieveniškės]]), ad est ([[Gervėčiai]]) di Vilnius e al nord di Švenčionys. I polacchi raggiungevano circa il 60% del totale stando a questi ultimi tre censimenti. Il governo lituano affermò che la maggior parte dei polacchi locali erano in realtà lituani polonizzati.<ref name="Kiaupa"/> Oggi il dialetto ''Po prostu'' è l'idioma parlato dai polacchi nel [[Comune distrettuale di Šalčininkai]] e in alcuni territori del [[Comune distrettuale di Vilnius]]; i locutori si considerano polacchi e credono che il loro dialetto abbia strettissimi legami con il polacco.<ref>{{cita libro|lingua=en|url=https://books.google.it/books?id=GqwoQqPHQTIC&pg=PA141|p=141|titolo=Language Planning and Policy in Europe: The Baltic States, Ireland and Italy|autore=Robert B. Kaplan|autore2=Richard B. Baldauf, Jr.|editore=Multilingual Matters|anno=2005|isbn=978-18-47-69028-9}}</ref><ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Peter Wade|url=https://books.google.it/books?id=ReaIyqM0esoC&pg=PA156|titolo=Race, Ethnicity and Nation: Perspectives from Kinship and Genetics|editore=Berghahn Books|anno=2007|isbn=978-1-84545-355-8|p=156}}</ref> La popolazione, compresa la "gente del posto" (i bielorussi ''Tutejshy'') che vive in altre parti della regione di Vilnius occupate dall'Unione Sovietica e cedute alla Bielorussia, vede ancora una forte influenza dell'identità polacca.<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=David Dirck Van Tassel|url=https://books.google.it/books?id=B_wTAAAAYAAJ&q=Byelorussian+immigrants+often+referred+to+themselves+as+tutejshy,+which+in+Byelorussian+meant+%22local%22&dq=Byelorussian+immigrants+often+referred+to+themselves+as+tutejshy,+which+in+Byelorussian+meant+%22local%22&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiJotPZgMzmAhUGLewKHadiA54Q6AEIKTAA|titolo=The Encyclopedia of Cleveland history|editore=Indiana University Press|anno=1987|p=144}}</ref>

In seguito all'[[Olocausto]], al trasferimento forzato dei polacchi e alle migrazioni verso l'Occidente, i lituani sono diventati la maggioranza etnica indiscussa nella regione di Vilnius. La quota di lituani nella città di Vilnius è cresciuta dal 2% nella prima metà del XX secolo al 42,5% nel 1970,<ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Roman Szporluk|url=https://books.google.it/books?id=oLWeUoWEAGgC&dq=Russia,+Ukraine+and+the+Breakup+of+the+Soviet+Union&hl=it&source=gbs_navlinks_s|titolo=Russia, Ukraine and the Breakup of the Soviet Union|editore=Hoover Press|anno=2000|isbn=978-0-8179-9548-5|p=47}}</ref> per poi raggiungere il 57,8% nel 2001 (mentre la popolazione totale della città è cresciuta più volte)<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=Saulius Stanaitis|autore2=Darius Cesnavicius|titolo=Dynamics of national composition of Vilnius population in the 2nd half of the 20th century|url=https://content.sciendo.com/downloadpdf/journals/bog/13/13/article-p31.pdf|editore=Bollettino della Geografia, Raccolte Socio-economiche|numero=13|anno=2010|pp=33, 36}}</ref> e il 63,2% nel 2011. I polacchi sono ancora concentrati nell'area intorno a Vilnius: essi costituivano il 63,6% della popolazione nel Comune distrettuale di Vilnius e ben l'82,4% della popolazione nel Comune distrettuale di Šalčininkai nel 1989.<ref name="Eberhardt"/> Le cifre sono cambiate giungendo al 52,07% della popolazione nell'areale di Vilnius e il 77,75% nell'areale di Šalčininkai nel 2011.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=PX9XDwAAQBAJ&pg=PA191|lingua=en|p=191|titolo=Language Policy and Conflict Prevention|autore=Iryna Ulasiuk|autore2=Laurenţiu Hadîrcă|autore3=William Romans|editore=BRILL|anno=2018|isbn=978-90-04-35775-4}}</ref>

=== Evoluzione etnografica ===
Di seguito una galleria di mappe che mostra la modificazione etnica della regione di Vilnius:

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File:Lithuanian language in the 16th century.png|Lingua lituana nel XVI secolo
File:Eldership of Samogitia (Žemaitija) within Lithuania in the 17th century.png|La Lituania nel XVII secolo
File:Polska1912.jpg|Mappa etnografica polacca del 1912 che mostra la distribuzione della popolazione polacca sul territorio della vecchia [[Confederazione polacco-lituana]], secondo il censimento prima della guerra 
File:Mapa rozsiedlenia ludności polskiej z uwzględnieniem spisów z 1916 roku.jpg|Mappa etnografica polacca del 1916 che mostra la distribuzione della popolazione polacca, secondo il censimento tedesco del 1916
File:Litwa-polacy.png|Percentuale dei polacchi nei comuni lituani (censimento del 2011)
</gallery>

== Note ==
<references/>

== Voci correlate ==
* [[Contea di Vilnius]]
* [[Linea Foch]]
* [[Rivolta di Sejny]]
* [[Storia della Lituania]]

== Altri progetti ==
{{interprogetto}}

{{Portale|Lituania|storia}}

[[Categoria:Storia della Lituania (1918-1940)]]
[[Categoria:Regioni storiche della Lituania|Regione di Vilnius]]