Doe or Die

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Doe or Die
album in studio
ArtistaAZ
Pubblicazione10 ottobre 1995
Durata46:09
Dischi1
Tracce13
GenereHip hop[1]
Gangsta rap[1]
East Coast hip hop[1]
EtichettaEMI
ProduttoreAZ (anche esec.), Damian Blyden (esec.), Lindsey Williams (esec.), Pete Rock, Loose, Buckwild, L.E.S., DR Period, Amar Pep, N.O. Joe, Ski Beatz, Lunatic Mind
RegistrazioneBattery Studios, New York; Chung King, New York; Electric Lady Studios, New York; Greene Street Studios, New York; Platimun Island
1994-1995
AZ - cronologia
Album precedente
Album successivo
(1998)
Singoli
  1. Sugar Hill
    Pubblicato: 27 giugno 1995

Doe or Die è l'album di debutto del rapper statunitense AZ, pubblicato nel 1995 dalla EMI. L'album riscontra un ottimo successo di critica e uno più moderato a livello commerciale,[2][3][4][5] ottenendo credito come uno degli album apripista al genere mafioso rap.[3][6][7] Rappresenta inoltre l'exploit dell'unico rapper presente come ospite nell'album d'esordio di Nas Illmatic: Doe or Die è ritenuto uno dei migliori album dell'anno e uno dei migliori album hip hop del periodo.[1][8]

L'album raggiunge la posizione numero quindici nella Billboard 200[9] e la prima tra gli album R&B/Hip Hop,[7][10] vendendo oltre un milione di copie in tutto il mondo secondo Billboard.[6] Dall'album sono estratti diversi singoli, Mo Money, Mo Morder (Homicide), Gimme Yours (Remix), Doe or Die e Sugar Hill – quest'ultimo certificato disco d'oro dalla RIAA nel 1995.[3][6][11]

Antefatti

Nel 1994 Nas pubblica Illmatic e AZ si fa notare per il featuring nel singolo Life's a Bitch:[6][7][12][13] in seguito, Anthony Cruz va in tour con Nas[7] e sfruttando la notorietà per questo unico verso, attira l'attenzione di diverse etichette,[6][7] riuscendo a trovare un accordo con una major e firmando con la EMI.[6][7][12] Diviene uno dei pochissimi artisti ad aver trovato un accordo con una label discografica senza aver mai pubblicato nemmeno un demo e senza aver cercato una etichetta.[7] La produzione dell'album d'esordio di AZ dura otto mesi,[7] affrettati dalla pressione dell'etichetta nei confronti del rapper in seguito all'uscita e al successo commerciale del singolo Sugar Hill.[7] Nonostante ciò, AZ non ha intenti commerciali e impone al disco un tema gangsta, dominante in quegli anni.[14]

Descrizione

Nas è l'ospite principale del disco, presente in tre tracce:[6] AZ ricambia il favore e inserisce il collega nell'intro dell'album, così come Nas aveva fatto in The Genesis di Illmatic.[1] Nas è presente anche in Gimme Yours (Remix) e Mo Money, Mo Murder (Homicide).[6] Alle produzioni, tra gli altri, alcuni dei migliori beatmaker del panorama newyorkese quali L.E.S., Pete Rock, Buckwild e Ski Beatz.[1][3][6][7][12][15]

Assieme a Only Built 4 Cuban Linx (1995) di Raekwon, a It Was Written (1996) di Nas e a Reasonable Doubt (1996) di Jay-Z, Doe or Die è di norma considerato come uno dei prototipi del genere mafioso rap,[3][6][7][16] grazie alla rappresentazione di storie provenienti dal mondo underground del crimine organizzato.[3][7] Nonostante con il tempo il tema sia divenuto di uso corrente nel genere hip hop,[3] all'epoca non era comune «vivere uno stile alla Scarface»,[3] motivo per cui Doe or Die risulta essere un disco innovativo.[3] Il rapper cita come fonte d'ispirazione anche i film Carlito's Way e Casinò.[7] AZ dimostra di avere una abilità tecnica di rapping molto varia,[12] un flow sciolto e rapido[3][7][13] e ottimi incastri metrici.[7][13][15]

Attraverso fantasie spesso ben dettagliate (Sugar Hill), questi flash cinematografici descrivono la vita di strada e l'ascesa alla ricchezza e alla fama basandosi su uno stile di vita sontuoso[6][7][13][15] (Mo Money, Mo Murder (Homicide); Born Alone, Die Alone) che include lo spaccio di droga,[3][13][15] le automobili di lusso e le belle donne: il rapper disegna le situazioni in maniera talmente elegante da rendere l'album senza tempo.[3]

Per dare ulteriore enfasi al tema del «mafioso», la cover dell'album rispecchia lo stato mentale di AZ[6] ritraendolo come vittima di un elaborato funerale, dove il ritratto del rapper è attorniato da fiori, mentre il corpo è in una bara piena di dollari.[6] Altre immagini presenti del libretto vedono AZ impegnato a contare soldi, bere vino costoso e fumare sigari.[1]

Ricezione

Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
Allmusic[1]
Los Angeles Times[17]
RapReviews[3]
Rhapsodyfavorevole[15]
Richmond Times[18]
Rolling Stone[19]
The Source[20]
Spin[21]
The Rolling Stone Album Guide[22]

«Questo album merita di essere citato proprio accanto a Only Built 4 Cuban Linx, It Was Written e Reasonable Doubt per aver reso popolare lo stile del mafioso rap inventato da Kool G Rap.[3]»

Tra gli album più attesi nel panorama underground del 1995[3][4][23][16] data l'ormai consolidata fama di AZ quale unico ospite nel leggendario Illmatic,[3][13] alla sua pubblicazione, Doe or Die riceve generalmente recensioni favorevoli dalla maggior parte dei critici musicali,[3][14] e avrebbe dovuto lanciare l'artista di Brooklyn verso il successo.[3][13][23] Tuttavia, secondo Mr. S di RapReviews, AZ sbaglia i tempi tra la distribuzione del singolo commerciale Sugar Hill e quella dell'intero album,[3] non riuscendo a restare sulla scia del successo commerciale che aveva avuto il singolo diversi mesi prima.[3] Nonostante la top 20 nella Billboard 200 e il primo posto tra gli album hip hop, Doe or Die non rispetta le elevate attese a livello di vendite.[3][4][5] Per diversi motivi, dai produttori, alla qualità, passando per lo stile lirico fino al tema di alcune tracce,[1][19][13] il primo album in studio di AZ è più volte paragonato all'omologo di Nas,[6][1][3][13][19][24] talvolta ritenuto un «classico sottovalutato»,[6][4][5] tuttavia Doe or Die non è «coerente» quanto il debutto di Nas[1][3] e «tende a spegnersi verso la fine».[1]

Stanton Swihart assegna un punteggio di quattro stelle e mezzo su cinque, paragonando il lavoro a Illmatic di Nas,[1] anche per via dello stile di rapping simile:[1] secondo il critico di AllMusic, Illmatic e Doe or Die sono «due album gemelli della stessa medaglia».[1] Anche il critico di Rolling Stone Christian Hoard lo paragona all'album d'esordio del rapper del Queensbridge: «[Doe or Die offre] uno sguardo letterale e sensibile alla vita di strada che si adatta comodamente, come grande compagno, vicino al capolavoro di Nas (Illmatic).»[19][22] Selwyn Seyfu di Spin scrive che il disco «raggiunge il suo scopo» paragonando AZ a Kool G Rap per l'alta tonalità della consegna del rapper.[21] La produzione del prodotto è criticata.[17][13] Mo Money, Mo Murder (Homicide), che vede il featuring con Nas, è tra le canzoni più apprezzate.[1][3][12][13]

RapReviews assegna all'album un punteggio pari a 8.5/10, affermando che è «il miglior album di AZ»,[3] che il suo contributo al mafioso rap è stato fondamentale in quanto, oltre a essere paragonabile agli album di Raekwon, Nas e Jay-Z,[3] «è stato pubblicato in precedenza a due di questi tre dischi»[3] e che sarebbe potuto essere un «classico» se la produzione fosse stata migliore.[3]

Eredità

Come per la carriera di Nas,[13] anche AZ nel corso degli anni ha visto confrontare gli album successivi con il proprio debutto[25][26][27][28][29][30][24][31][32][8] – rimasto il suo più grande risultato critico e commerciale[25][33][29][23] –, a partire dal suo secondo lavoro solista, Pieces of a Man.[4][34] Oltre a ciò, le performance dell'artista di Brooklyn sono state sempre equiparate al verso che ha rappato in Life's a Bitch, molto spesso ricordato come il punto saliente della sua carriera.[6][13][15][4][35][26][33][28][23][36][37][24][32] AZ continua a collaborare con Nas e nel 1997 prende parte al supergruppo The Firm e all'opera The Album,[23] che ne frena la carriera da solista.[23][38][39] Secondo il critico di RapReviews James Corne, gli effetti del flop commerciale di Doe or Die si sentono subito nel disco seguente,[4] più cupo rispetto alle atmosfere di Doe or Die,[4] tuttavia il rapper resta imperturbabile ai cambiamenti di tendenza e fiducioso in un futuro successo commerciale.[4] Seguono anni in cui AZ sparisce dai radar dell'hip hop[2][25][26][23] e si ritrova senza una label:[26] pubblica l'album indipendente S.O.S.A.,[26][35] riuscendo a trovare un contratto con la Motown e pubblicando il suo terzo disco con l'etichetta all'inizio degli anni duemila. Esce 9 Lives, titolo con il quale AZ vuole riferirsi alle sue continue delusioni professionali.[4][26]

I suoi sforzi successivi, Aziatic (2002) e A.W.O.L. (2005), riscuotono successo da parte della critica e si riguadagnano i paragoni con Doe or Die.[28][29][30][27] In questo periodo, AZ smette di inseguire il successo commerciale, consapevole che non arriverà più[30] e che allo stesso tempo si sta ritagliando uno spazio importante all'interno del gioco come uno dei parolieri maggiormente apprezzati:[30][40] decide di continuare la carriera da artista underground fondando nel 2005 una propria etichetta indipendente, la Quiet Money.[14]

Dopo decenni di carriera, la critica è unanime nell'affermare che, in rapporto al livello qualitativo dei prodotti pubblicati, l'artista avrebbe meritato un maggiore successo.[4][26][28][41][23][40][42][36][27][24][43][31][32][8]

Doe or Die 2

Dal 2010, il rapper ha iniziato a lavorare al sequel del suo esordio, Doe or Die 2,[44] inizialmente previsto per il 2011.[44] La riedizione per i quindici anni di Doe or Die nasce come antipasto per il seguito nelle intenzioni dell'artista,[44] tuttavia, non avendo più trovato un'etichetta disponibile, AZ ritarda l'uscita del disco[44] più volte nel corso degli anni.[14]

Il 27 marzo 2012 esce il primo street single di Doe or Die 2, My Niggas.[45]

Tracce

  1. Intro (feat. Nas) – 1:18 (musica: AZ, Lunatic Mind)
  2. Uncut Raw – 2:59 (musica: Loose)
  3. Gimme Yours (feat. Nas) – 3:07 (musica: Pete Rock)
  4. Ho Happy Jackie – 3:34 (musica: Buckwild)
  5. Rather Unique – 4:49 (musica: Pete Rock)
  6. I Feel for You (feat. Erica Scott) – 3:03 (musica: Amar Pep)
  7. Sugar Hill (feat. Miss Jones) – 4:09 (musica: L.E.S.)
  8. Mo Money, Mo Murder (feat. Nas) – 6:32 (musica: DR Period)
  9. Doe or Die" – 4:40 (musica: N.O. Joe)
  10. We Can't Win (feat. Amar Pep & Barsham) – 3:23 (musica: Amar Pep)
  11. Your World Don't Stop (feat. Spunk Biggs) – 3:33 (musica: Ski Beatz)
  12. Sugar Hill (Remix) – 4:18 (musica: L.E.S.)

Campioni

  • Uncut Raw contiene campionamenti da Back From The Dead di King Errisson
  • Gimme Yours contiene campionamenti da Here We Go di Minnie Riperton
  • Ho Happy Jackie contiene campionamenti da Little Children di Kool & The Gang
  • Rather Unique contiene campionamenti da Anticipation di Les McCann
  • Rather Unique contiene campionamenti da Just Rhymin' With Biz di Biz Markie
  • Sugar Hill contiene campionamenti da People Make The World Go Round di The Stylistics
  • Sugar Hill contiene campionamenti da Sugar Free dei Juicy
  • Mo Money Mo Murder (Homicide) contiene campionamenti da Cry Together di The O'Jays
  • Your World Don't Stop contiene campionamenti da You're Welcome, Stop On By di Lou Donaldson
  • Sugar Hill (Remix) contiene campionamenti da It Wasn't Me, It Was The Funk degli EPMD

Formazione

  • AZ – artista primario
  • Nas – voce aggiuntiva (tracce 1, 3 e 8)
  • Amar Pep – produttore (tracce 6 e 10), voce aggiuntiva (traccia 10)
  • Buckwild – produttore (traccia 4)
  • Void Caprio – ingegnere audio
  • DR Period – produttore (traccia 8)
  • John Gamble – ingegnere audio
  • Jack Hersca – ingegnere audio
  • John Kogan – ingegnere audio
  • L.E.S. – produttore (tracce 7 e 12)
  • Lunatic Mind – produttore (traccia 1)
  • Henry Marquez – direttore artistico
  • N.O. Joe – produttore (traccia 9), arrangiamenti
  • Joe Pirrera – ingegnere audio
  • Pete Rock – produttore (traccia 3)
  • Erica Scott – voce aggiuntiva (traccia 6)
  • Ski Beatz – produttore (traccia 11), remissaggio
  • Jamey Staub – ingegnere audio
  • Jason Vogel – ingegnere audio
  • Lindsey Williams – produttore esecutivo
  • Miss Jones – voce aggiuntiva (traccia 7)
  • Barsham – voce aggiuntiva (traccia 10)
  • Spunk Biggs – produttore (traccia 11)
  • Loose – produttore (traccia 2)

Classifiche

Classifiche settimanali

Classifica (1995) Posizione
massima
Stati Uniti[46] 15
US Top R&B/Hip-Hop Albums[47] 1

Doe or Die: 15th Anniversary

Nel quindicesimo anniversario dall'uscita dell'album, AZ pubblica una nuova edizione in data 30 novembre 2010 sotto la propria etichetta, la Quiet Money Records.[12] La nuova edizione presenta tutte le tracce remixate con nuovi beats:[44] collaborano alle produzioni Frank Dukes, Statik Selektah, Lil' Fame degli M.O.P., Dave Moss, Baby Paul e Roctimus Prime,[12][48] mentre la cantante R&B June Summers è l'artista ospite in diverse tracce.[49]

Note

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p Swihart, Stanton. (EN) Review: Doe or Die. Allmusic. Retrieved on 2010-02-28.
  2. ^ a b (EN) Biography, allmusic.com.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab S., Mr. (EN) Review: Doe or Die. Rapreviews.com. Retrieved on 2010-02-28.
  4. ^ a b c d e f g h i j k (EN) AZ - Pieces of a Man, rapreviews.com.
  5. ^ a b c (EN) 9 Lives, allmusic.com.
  6. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p (EN) AZ Remembers the History & Impact of 'Doe or Die' on Its 20th Anniversary, billboard.com.
  7. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p (EN) AZ REMEMBERS HIS CLASSIC DEBUT, “DOE OR DIE,” 15 YEARS LATER, xxlmag.com.
  8. ^ a b c (EN) AZ - Undeniable, rapreviews.com.
  9. ^ (EN) Top 200 Albums, in Billboard. URL consultato il 10 luglio 2017.
  10. ^ (EN) R&B/Hip-Hop Albums, in Billboard. URL consultato il 10 luglio 2017.
  11. ^ (EN) Riaa - Gold & Platinum - Riaa.com, su riaa.com (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2013).
  12. ^ a b c d e f g (EN) TODAY IN HIP-HOP HISTORY: AZ DROPS DEBUT ‘DOE OR DIE’ ALBUM 23 YEARS AGO, thesource.com.
  13. ^ a b c d e f g h i j k l m (EN) AZ - Doe or Die, sputnikmusic.com.
  14. ^ a b c d (EN) THE SOURCE TALKS TO AZ ABOUT DOE OR DIE’S 20TH ANNIVERSARY, thesource.com.
  15. ^ a b c d e f (EN) Review: Doe or Die Archiviato il April 14, 2010 Data nell'URL non combaciante: 14 aprile 2010 in Internet Archive.. Rhapsody. Retrieved on 2010-02-28.
  16. ^ a b (EN) Premiere: AZ Readies 'Doe or Die' Re-Release and Drops His New Track "Back To Myself", complex.com.
  17. ^ a b Coker, H., Cheo. (EN) Review: Doe or Die. Los Angeles Times. P. 67. November 5, 1995.
  18. ^ McConico, Keith. (EN) Review: Doe or Die. Richmond Times : March 01, 1996.
  19. ^ a b c d Hoard, Christian. (EN) "Review: Doe or Die. Rolling Stone: 31. November 2, 2004.
  20. ^ Poluxoff, Nicholas. (EN) AZ 1995[collegamento interrotto]. The Source: December 1, 1995.
  21. ^ a b Hinds, Selwyn. (EN) Review: Doe or Die. Spin. Retrieved on 2010-02-28.
  22. ^ a b (EN) RSAG review, p.31; books.google.it.
  23. ^ a b c d e f g h Steve "Flash" Juon, (EN) AZ - A.W.O.L. - Quiet Money/Fast Life Music, RapReviews, September 13, 2005
  24. ^ a b c d (EN) Stylus review Archiviato il August 1, 2009 Data nell'URL non combaciante: 1º agosto 2009 in Internet Archive.
  25. ^ a b c (EN) 9 Lives, allmusic.com.
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  38. ^ (EN) The Firm :: The Album :: Aftermath Entertainment/Interscope Records, su rapreviews.com, 20 giugno 2006. URL consultato il 1º dicembre 2011.
  39. ^ Birchmeier, Jason. (EN) The Firm: Biography. Allmusic. Retrieved on 2009-02-22.
  40. ^ a b (EN) HipHopDX review
  41. ^ (EN) A.W.O.L. - AZ, allmusic.com.
  42. ^ (EN) Rhapsody review Archiviato il June 2, 2009 Data nell'URL non combaciante: 2 giugno 2009 in Internet Archive.
  43. ^ (EN) AZ - The Format, xxlmag.com.
  44. ^ a b c d e (EN) AZ Reveals Details Of "Doe Or Die: 15th Anniversary Edition", hiphopdx.com.
  45. ^ (EN) AZ "My Niggas" (prod. by Buckwild) by clockworkmusic on SoundCloud - Create, record and share your sounds for free, su soundcloud.com, March 26, 2012. URL consultato il March 30, 2012 (archiviato dall'url originale il February 19, 2014).
  46. ^ (EN) Billboard 200, Billboard.com.
  47. ^ (EN) Top R&B/Hip-Hop Albums, Billboard.com.
  48. ^ (EN) http://www.hiphopdx.com/index/news/id.11386/title.producer-baby-paul-talks-azs-doe-or-die-2-new-projects
  49. ^ (EN) Archived copy, su doeordie2.com. URL consultato il 14 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2012).

Collegamenti esterni