BL Lacertae

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Versione del 27 gen 2020 alle 23:01 di IndyJr (discussione | contributi) (+titolo sez. standard)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
BL Lacertae
Blazar
Scoperta
ScopritoreCuno Hoffmeister
Data1929
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneLucertola
Ascensione retta22h 02m 43.3s
Declinazione42° 16′ 40″
Distanza~ 900 milioni di a.l.  
Magnitudine apparente (V)tra ~ 14 e ~ 17
Caratteristiche fisiche
TipoBlazar
Mappa di localizzazione
BL Lacertae
Categoria di blazar

BL Lacertae (abbreviato BL Lac), un tempo ritenuta una stella variabile, è un blazar, nonché il prototipo della classe di oggetti BL Lacertae o Lacertidi. Questa classe di oggetti si distingue per uno spettro ottico privo delle ampie righe d'emissione tipiche dei quasar.

La magnitudine apparente di BL Lacertae varia in periodi di tempo abbastanza brevi fra ca 14 e 17; la sua posizione nel cielo per l'epoca J2000.0 è RA 22h 02m 43.3s, DEC +42° 16′ 40″. Il suo redshift di z = 0.07 corrisponde ad una velocità di recessione di 21 000 km/s rispetto alla Via Lattea[1] e ad una distanza di 900 milioni di anni luce.

Storia delle osservazioni

Nel 1929 l'oggetto, di apparenza puntiforme, venne catalogato come stella variabile[2] e per tanto ricevette una denominazione da stella variabile: BL Lac. La scoperta avvenne da parte di Cuno Hoffmeister, a Sonneberg.[3]

Nel 1968, al David Dunlap Observatory venne identificato da John Schmitt come una luminosa e variabile radiosorgente, e si osservarono deboli tracce della luminosità della galassia che ospita questo oggetto.[4]

Nel 1974, Oke e Gunn misurarono il suo redshift di z = 0.07.[1]

Note

  1. ^ a b J. B. Oke e Gunn, J. E., The Distance of BL Lacertae, in Astrophysical Journal Letters, vol. 189, 1974, pp. 5, Bibcode:1974ApJ...189L...5O, DOI:10.1086/181450.
  2. ^ "Astronomia alla Scoperta del Cielo" volume 6, pag. 2103. Bergamo, Curcio, 1985
  3. ^ (EN) AAVSO: BL Lac
  4. ^ John L. Schmitt, BL Lac identified as a Radio Source, in Nature, vol. 218, n. 5142, maggio 1968, pp. 663, Bibcode:1968Natur.218..663S, DOI:10.1038/218663a0.

Voci correlate

  Portale Astronomia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di astronomia e astrofisica