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Consolazione

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Rappresentazione artistica raffigurante una donna intenta a consolare un'altra persona (1871)

Per consolazione o conforto[1] si intende il sostegno psicologico dato a una persona afflitta da dolori, disgrazie e/o preoccupazioni. Solitamente, la consolazione viene data condividendo il proprio rimpianto con la persona addolorata oppure sollecitandola a riflettere sul possibile verificarsi di eventi positivi futuri. La consolazione è spesso oggetto di trattazioni storiche, filosofiche, psicologiche, e viene spesso citata nelle arti e nella letteratura

Storia

Medicina

In un suo tomo di medicina, Arthur W. Frank dichiara:[2]

«Prima ancora che con diagnosi, farmaci e interventi chirurgici, la medicina dovrebbe aiutare le persone consolandole. La consolazione è un dono che dà conforto quando si verifica una perdita oppure essa sta per verificarsi. La consolazione può consistere nel rendere più sopportabile la perdita di una persona, spronandola a cambiare le sue credenze sul come essa affronta momenti di vita spiacevoli come la sofferenza. Pertanto, la consolazione implica un periodo di transizione che permette di prepararti a quel momento in cui la sofferenza subirà una trasformazione. La consolazione garantisce quella svolta.»

Religione

In alcune religioni, la consolazione è considerata l'opposto o la controparte dell'esperienza di "desolazione", o perdita completa.[3]

Note

  1. ^ consolazione, su treccani.it. URL consultato il 3 novembre 2020.
  2. ^ (EN) Arthur W. Frank, The Renewal of Generosity: Illness, Medicine, and How to Live, 2009, p. 2.
  3. ^ (EN) Autori vari, Encyclopedia of Psychology and Religion, 2010, p. 240.

Voci correlate