United Rugby Championship
United Rugby Championship | |
---|---|
Altri nomi | Celtic League Magners League Pro12 RaboDirect Pro12 Guinness Pro12 Guinness Pro14 |
Sport | |
Tipo | Squadre di club |
Luogo | Galles, Irlanda, Italia, Scozia e Sudafrica |
Organizzatore | Celtic Rugby Ltd |
Cadenza | Annuale |
Apertura | settembre |
Chiusura | maggio |
Partecipanti | 16 |
Formula | A gironi + play-off |
Sito Internet | unitedrugby.com |
Storia | |
Fondazione | 2001 |
Numero edizioni | 19 |
Detentore | Leinster |
Record vittorie | Leinster (8) |
Edizione in corso | United Rugby Championship 2021-2022 |
Lo United Rugby Championship, in precedenza Pro14, Pro12 e Celtic League, è una competizione di rugby a 15 per club tra squadre delle federazioni di Galles, Irlanda, Italia e Scozia e dal 2017 Sudafrica. Fondata nel 2001 dalle federazioni di Galles, Irlanda e Scozia come Celtic League per dare vita a un campionato di livello comparabile alla Premiership inglese, dal 2010 è aperto anche a due franchigie italiane e dal 2011 ha la denominazione di Pro12, poi diventato Pro14 con l'ingresso di due franchigie sudafricane.
Per esigenze di sponsorizzazione la Lega era nota, dal 2014, con il nome di Guinness Pro12[1] a seguito di un accordo con il noto produttore di birra irlandese; dal 2011 al 2014 aveva assunto il nome di RaboDirect Pro12 dal nome della banca d'affari RaboDirect[2] e in precedenza, dal 2005 al 2011, quello di Magners League grazie a un contratto di sei anni con lo sponsor Magners, anch'esso irlandese, produttore di sidro[3].
Il Pro14 ha valore di torneo di vertice per Galles, Irlanda e Scozia, mentre l'Italia ha il proprio campionato nazionale di prima divisione e il Sudafrica fa anche parte del Super Rugby; tuttavia esso esprime, per ciascuna delle Federazioni europee partecipanti, le squadre che prendono parte alla successiva stagione di competizioni continentali, la European Rugby Champions Cup e la European Rugby Challenge Cup.
Il formato è cambiato a seconda del numero di squadre partecipanti che ha raggiunto nel 2002-03 il massimo di 16; le prime due stagioni il campionato era diviso in due gironi di 7 squadre che si affrontavano in una sola gara, le prime quattro di ogni girone si affrontavano nei play-off. Dal 2003-04 il numero di squadre cala a 12 e il campionato si svolge in un unico girone in cui il primo viene nominato campione.
Dalla stagione 2009-10 alla stagione 2016-17 la formula era una stagione regolare ad andata e ritorno e, alla fine di questa, dei playoff, il torneo è stato vinto per quattro volte ciascuna dalla formazione irlandese del Leinster e da quella gallese dell'Ospreys, che sono le squadre che detengono il maggior numero di titoli vinti.
Dal 2017-18 con l'allargamento della competizione alle squadre sudafricane, è stato necessario un cambio di formato: due conference di 7 squadre, ogni squadra affronta, in 21 giornate, le avversarie dello stesso girone in gare di andata e ritorno ed una volta quelle dell'altro girone. Italiane, scozzesi e sudafricane disputano un ulteriore derby per esigenze di calendario. Alla fine della stagione regolare le prime classificate di ogni conference sono qualificate alle semifinali play-off, mentre le squadre arrivate seconde e terze si affrontano in una partita secca per decretare l'avversaria delle semifinali.
Dall'estate 2021 la competizione ha assunto il nome di United Rugby Championship con l'ingresso di quattro nuove squadre sudafricane: Bulls, Lions, Sharks e Stormers.
Squadre partecipanti
Ex partecipanti
- Aironi (Italia)
- Borders (Scozia)
- Bridgend (Galles)
- Caerphilly (Galles)
- Cardiff RFC (Galles)
- Celtic Warriors (Galles)
- Cheetahs (Sudafrica)
- Ebbw Vale (Galles)
- Llanelli (Galles)
- Neath (Galles)
- Newport (Galles)
- Pontypridd (Galles)
- Swansea (Galles)
- Southern Kings (Sudafrica)
Storia
Prima della Celtic League
Stagione | Campione |
---|---|
1999-00 | Cardiff RFC |
2000-01 | Swansea |
2001-02 | Llanelli |
Inizialmente Galles e Scozia unirono le proprie forze per i campionati del 1999 e del 2000, con l'estensione della Welsh Premier Division a includere anche le squadre di Edimburgo e Glasgow e formare la Welsh-Scottish League.
Nel 2001 la Irish Rugby Football Union, la Scottish Rugby Union e la Welsh Rugby Union decisero di creare una nuova competizione che avrebbe incluso anche le squadre delle quattro province irlandesi. Da questo accordo nacque la Celtic League.
Alcuni videro in questa lega il precursore di una competizione britanno-irlandese alla quale avrebbero partecipato anche squadre inglesi. Già in precedenza infatti c'erano stati contatti tra la WRU e la Rugby Football Union per organizzare un campionato anglo-gallese, ma le trattative si erano interrotte sul numero di team partecipanti per nazione.
I primi anni
La prima stagione fu disputata tra quindici squadre: la quattro delle province irlandesi (Connacht, Leinster, Munster e Ulster), due dalla Scozia (Edinburgh Reivers e Glasgow) e tutte e nove le squadre della Welsh Premier Division (Bridgend, Caerphilly, Cardiff, Ebbw Vale, Llanelli, Neath, Newport, Pontypridd e Swansea).
Le squadre vennero divise in due gruppi (di 8 e 7 componenti) e affrontarono gli altri team dello stesso girone una sola volta. Le prime quattro classificate di ogni gruppo passarono alla fase successiva ad eliminazione diretta fino alla finale.
Il campionato 2001/2002 fu dominato dalle squadre irlandesi poiché tutte e quattro raggiunsero i quarti, tre passarono alle semi-finali e la finale vide opposte, sul campo dello Lansdowne Road di Dublino, Leinster e Munster, con i primi vincenti per 24 a 20.
La prima stagione della Celtic League si giocò accanto agli altri campionati nazionali.
La crescente importanza della Celtic League portò, nel 2002, all'abbandono della Scottish-Welsh League e al declassamento del campionato interprovinciale irlandese. La seconda stagione, disputata col medesimo format della prima, vide l'introduzione di una terza squadra scozzese, gli Scottish Borders. Il Munster ebbe poche difficoltà a vincere la competizione anche grazie all'eliminazione ai quarti dei campioni in carica del Leinster.
Evoluzione e avvento della Regional Era gallese
Un maggior cambiamento nella filosofia della Celtic League avvenne all'inizio del 2003, dovuto in parte al successo commerciale della lega stessa, ma soprattutto ai contrasti finanziari interni alla federazione gallese. Questi ultimi portarono alla nascita di cinque nuove squadre regionali che presero il posto dei precedenti nove team professionistici. Fu deciso che la Celtic League sarebbe diventata la sola lega professionistica dei tre stati e che vi avrebbero partecipato la quattro squadre irlandesi, le tre scozzesi e, appunto, le nuove cinque gallesi (Cardiff Blues, Celtic Warriors, Llanelli Scarlets, Neath-Swansea Ospreys e Newport Gwent Dragons).
La nuova formula della lega prevedeva un girone all'italiana durante il quale tutte le squadre si sarebbero affrontate tra loro due volte (una volta in casa e l'altra in trasferta) per un totale di 22 partite per ogni club. Durante la stagione 2003/04 fu introdotta inoltre la Celtic Cup, una competizione ad eliminazione dirette tra le 12 squadre della Celtic League.
Comunque il campionato, soprattutto per via della scarsa pianificazione dei calendari, vide l'assenza dei giocatori più importanti in più di metà delle partite. Infatti la lega si sovrappose prima alla Rugby World Cup del 2003 e successivamente al Sei Nazioni.
La stagione finì con i Llanelli Scarlets vincitori davanti all'Ulster di quattro punti.
L'anno seguente il format del campionato, per quanto riguarda i calendari, fu rivisto ancora una volta. Si cercò infatti di non sovrapporre le date delle partite ad altre manifestazioni internazionali e di rendere la lega più sfruttabile commercialmente. La Celtic League si disputò fino ad aprile e successivamente la Celtic Cup fu contesa tra le prime otto squadre classificate. inoltre il numero di squadre partecipanti al campionato cambiò nuovamente per la defezione del team regionale gallese dei Celtic Warriors.
Per la prima volta durante la stagione 2004/05 l'Irlanda fu d'accordo ad utilizzare i piazzamenti nella Celtic League per determinare le squadre che avrebbero partecipato alla Heineken Cup. Le squadre irlandesi però, ed in particolar modo Munster e Leinster, snobbarono in parte il campionato, facendo giocare spesso le seconde linee, dando così maggiore importanza agli impegni internazionali. Malgrado questo approccio le due squadre irlandesi finirono seconda (Munster) e terza (Leinster) e Munster vinse la Celtic Cup. Gli Ospreys furono i vincitori della lega, facendo così vincere per la seconda volta di fila una squadra regionale gallese.
Durante la stagione fu annunciata la Rainbow Cup, che avrebbe dovuto rimpiazzare la Celtic Cup includendo quattro squadre italiane e nove team provinciali sudafricani oltre a quelli della Celtic League. Si ventilò anche l'ipotesi che le squadre italiane avrebbero potuto unirsi alla Celtic League. Entrambe queste eventualità si rivelarono comunque infondate.
L'inizio della stagione 2005-2006 fu travagliato. La potenziale organizzazione di una competizione anglo-gallese, che avrebbe messo in pericolo l'esistenza della Celtic League, portò ad uno scontro tra le federazioni rugbistiche "celtiche". Malgrado le assicurazioni gallesi riguardo alla non interferenza del nuovo torneo con gli impegni della Celtic League, la SRU e la IRFU (le federazioni scozzese e irlandese) sostennero che la WRU (la federazione gallese) aveva organizzato partite in cinque weekend senza curarsi della Celtic League. Nel giugno 2005 la SRU e la IRFU avrebbero voluto espellere le squadre gallesi dalla lega. Fu proposto di continuare la competizione solo con team scozzesi ed irlandesi per la stagione 2005/06, con la possibilità di aggiungere quattro squadre italiane e di riammettere quelle gallesi nel 2006/07. Fu infine raggiunto un accordo che permise alla Celtic League di essere disputata anche da team gallesi e, con piccoli cambiamenti, si permise a questi ultimi di giocare la Anglo-Welsh Cup.
Malgrado questi problemi, la lega visse la sua stagione di maggior successo, con il record di presenze ad una partita battuto ben quattro volte. Il pubblico totale della stagione fu di 571,331 persone, circa 50 000 in più rispetto all'anno precedente.
Il campionato arrivò all'ultima giornata senza avere ancora un vincitore, con l'Ulster e il Leinster all'inseguimento del titolo. Alla fine la spuntò l'Ulster, vincendo all'ultimo minuto contro l'Ospreys con un drop di David Humphreys da 40 metri e finendo la stagione con 75 punti, contro i 74 della seconda.
La Magners League
Nel maggio 2006 la marca di sidro Magners annunciò che sarebbe diventata lo sponsor principale della lega per le successive cinque stagioni e che il nome ufficiale di questa sarebbe stato Magners League.
Il campionato fu vinto dagli Ospreys all'ultima giornata. Infatti la vittoria casalinga dei Cardiff Blues sul Leinster permise agli Ospreys di raggiungere la vetta della classifica con un solo punto di vantaggio proprio sulla squadra di Cardiff.
Durante la stagione fu nuovamente battuto il record di spettatori per una partita. Infatti il match tra Ulster e Leinster al Lansdowne Road, l'ultimo giocato nello stadio prima della sua demolizione, fu seguito da 48 000 persone.
Al termine della stagione la squadra scozzese dei Border Reivers abbandonò la competizione lasciando la lega con solo dieci partecipanti, di cui solo due scozzesi (Edinburgh e Glasgow).
La Celtic League a 10 squadre dura per sole tre stagioni, in cui a vincere sono Leinster e Munster rispettivamente due e una volta, in questo periodo guadagna terreno l'ipotesi di allargamento del torneo a squadre italiane.
Ampliamento del torneo
Nel 2009 il Board della Celtic League invitò la Federazione Italiana Rugby a presentare due franchigie italiane al fine di valutarne l'ammissione a partecipare al torneo a partire dalla stagione 2010-11; la prima selezione, effettuata nel giugno 2009, vide le prescelte in Roma e a Viadana[6], cosa questa che provocò, a livello politico, le proteste di quei partiti, in particolare la Lega Nord, che proposero interrogazioni parlamentari per chiedere conto dell'esclusione di Treviso dalla rosa di candidati a partecipare alla Celtic League[7]. L'esclusione di Treviso o di una possibile franchigia mista con Petrarca e Rovigo denominata "Dogi", scatenò un profondo malumore in tutta la regione, con tanto di raccolte firme nelle piazze per chiedere che venisse riesaminata la possibilità di ammissione per una squadra veneta, storicamente patria del rugby in Italia.
Nell'ottobre 2009 una commissione di revisione nominata dal presidente federale Giancarlo Dondi e presieduta dal trevigiano Zeno Zanandrea ribaltò la decisione di qualche mese prima togliendo a Roma la candidatura[8] riportando quindi in corsa Treviso, che si dichiarò disponibile ad allestire una squadra per la Celtic League; l'esclusione di Roma provocò a sua volta vibrate proteste nella Capitale, la cui franchigia aveva avuto le garanzie di supporto economico da parte di Comune, Provincia e Regione; a gennaio 2010, tuttavia, il board della Celtic League, di fronte alle scarse garanzie economiche che le candidature di Treviso e Viadana presentavano, espresse poca fiducia sulla possibilità di un ingresso immediato delle squadre italiane[9]; con un comunicato stampa in cui Dondi attribuisce al Board della Celtic League il fallimento delle trattative per via delle presunte aumentate richieste di garanzie economiche, che tuttavia la League stessa sostiene fossero note già dall'inizio delle trattative[10] la questione sembrava dover essere definitivamente archiviata, ma il reperimento di 3 milioni di euro, di cui la metà diviso in parti eguali tra Viadana e Treviso e il resto a carico della stessa FIR, offerto alla Celtic League come copertura delle spese iniziali, ha riaperto le trattative[11] e, infine, l'8 marzo 2010, il Board della Celtic League ha deciso all'unanimità l'ammissione delle due franchigie italiane a partire dalla stagione 2010-11[12]; la franchigia di Viadana si è data il nome di Aironi. Le due stagioni degli Aironi si concludono con due dodicesimi posti e la soddisfazione di una vittoria nel derby celtico con Treviso. Il torneo è vinto da Munster nel derby contro Leinster.
Il Pro 12
L'apertura al rugby italiano rese obsoleto l'appellativo "Celtic" così nel 2011 il torneo cambio nome in Pro12, come il numero di squadre partecipanti. Gli Ospreys vinsero il torneo battendo in finale di nuovo Leinster, alla sua terza finale consecutiva persa. Nella stagione 2012/2013 la formazione italiana delle Zebre Rugby prende il posto di quella degli Aironi a cui è stata ritirata la licenza per partecipare al campionato per problemi economici. La nuova franchigia terminò la stagione con zero vittorie eguagliando il record negativo di Caerphilly nel 2001-02 e 2002-03, per Treviso invece si tratta della migliore stagione fino a quel momento, con 10 vittorie e 2 pareggi. In vetta invece Leinster torna campione battendo in finale Ulster.
La stagione successiva vede la conferma del Leinster che doppia il titolo dell'anno prima contro Glasgow Warriors e arriva a quota 4 vittorie. Il Pro12 2014-2015 è l'anno della rivincita dei Warriors che arriva in finale contro Munster e conquista il primo titolo di una squadra scozzese. Dopo la prima volta di Glasgow l'anno precedente, fu la volta di un'ennesima esordiente a iscrivere il proprio nome nell'albo d'oro della competizione: Connacht, considerata storicamente la più debole delle quattro province irlandesi[13] e sfavorita nella finale che la opponeva alla più quotata connazionale Leinster[13], la batté invece 20-10 e vinse il suo primo titolo del Pro12[13]. La Pro12 2016-2017 registra il ritorno sul gradino più alto del podio degli Scarlets, giunti terzi in classifica, in semifinale battono Leinster a Dublino 15-27 e in finale segnano sei mete contro Munster battendo gli irlandesi per 46-22.
Il Pro 14
Nell'agosto 2017 il torneo vede un nuovo importante ampliamento: il Board ammette due squadre sudafricane, Central Cheetahs e Southern Kings, escluse dal Super Rugby in seguito alla riduzione del numero delle squadre che vi partecipano da 18 a 15.[14].
A quattro anni dall'ultimo successo, all'Aviva Stadium trionfa il Leinster che batte i campioni uscenti degli Scarlets. Gli irlandesi centrano, inoltre, il double con la vittoria della Champions Cup (il primo club del Pro14 a riuscirci e il sesto club in Europa).
Formato della competizione
Il formato del Pro14 a partire dal 2017 è il seguente: le 14 squadre sono divise in 2 gironi (in inglese Conference A e Conference B) da 7 squadre ciascuna[15]; ciascun girone comprende due squadre gallesi, due irlandesi e un'italiana, una scozzese e una sudafricana[15]. Nella prima fase ogni squadra di un girone disputa 21 incontri così ripartite:
- contro tutte le altre sei in gare di andata e ritorno (12 incontri)[15];
- contro tutte le altre sette dell'altro girone in gare di sola andata, con campo interno a discrezione dell'organizzatore (7 incontri)[15];
- contro la o le proprie compatriote dell'altro girone (un incontro contro ciascuna delle altre due gallesi o irlandesi, due incontri tra le due franchigie italiane, scozzesi e sudafricane), con campo interno a discrezione dell'organizzatore (2 incontri)[15][16];
Il punteggio è quello dell'Emisfero sud, quindi per ogni partita sono in palio:
- 4 punti alla squadra vincitrice;
- 2 punti a entrambe per il pareggio;
- 0 punti alla squadra sconfitta;
- 1 punto supplementare a qualsiasi squadra abbia marcato quattro mete;
- 1 punto supplementare alla squadra sconfitta con sette punti o meno di scarto.
Il piazzamento generale al termine della stagione regolare è dato da[15]:
- punti totali in classifica;
- a parità di punti in classifica, il numero di vittorie
- a parità dei fattori 1 e 2, la differenza tra punti marcati e subìti
- a parità dei fattori 1, 2 e 3, il numero di mete segnate
- a parità dei fattori 1, 2, 3 e 4, il numero di punti marcati
- a parità dei fattori 1, 2, 3, 4 e 5, la differenza tra mete segnate e quelle subìte
- a parità dei fattori 1, 2, 3, 4, 5 e 6, il numero di giocatori squalificati dalla commissione disciplinare
- a parità dei fattori 1, 2, 3, 4, 5, 6 e 7 il numero di giocatori ammoniti
- in caso tutti i fattori suindicati non siano stati sufficienti a determinare una precedenza, si procederà a sorteggio.
Per quanto riguarda la fase a play-off[15]:
- vi accedono le prime tre classificate di ogni girone;
- la prima classificata di ogni girone accede direttamente in semifinale;
- la seconda del girone A affronta in casa la terza del girone B in gara unica;
- la seconda del girone B affronta in casa la terza del girone A in gara unica;
- la vincente del girone A affronta in casa la vincente dell'incontro di cui al punto precedente;
- la vincente del girone B affronta in casa la vincente dell'incontro di cui al punto 3;
- le due squadre vincenti degli incontri di cui ai punti 5 e 6 disputano la finale in gara unica in campo neutro designato dall'organizzazione.
In ogni incontro della fase a play-off che finisca in parità alla fine dei tempi regolamentari si procederà alla disputa dei tempi supplementari e, in caso di ulteriore parità, sarà dichiarata vincitrice la squadra che ha marcato il maggior numero di mete[15]; in caso vi sia parità anche in questo fattore le due squadre spareggeranno tramite calci piazzati[15].
Copertura televisiva
Dal 2018/2019 il Pro14 è trasmesso in Italia da DAZN. In Galles la competizione è invece trasmessa da BBC Two Wales e S4C, in Irlanda da RTE, TG4 e BBC Two Northern Ireland, mentre in Scozia da BBC Alba. Alcuni match sono coperti da Sky Sports UK a volte in esclusiva "de facto". Le partite riguardanti le compagini sudafricane sono trasmesse da SuperSports. Ampie sintesi sono disponibili su Setanta Sports, trasmessa nei paesi di lingua inglese, e su Canal+ in Francia.
Albo d'oro
Edizione | Vincitore | |
---|---|---|
1 | 2001-02 | Leinster |
2 | 2002-03 | Munster |
3 | 2003-04 | Llanelli Scarlets |
4 | 2004-05 | Ospreys |
5 | 2005-06 | Ulster |
6 | 2006-07 | Ospreys |
7 | 2007-08 | Leinster |
8 | 2008-09 | Munster |
9 | 2009-10 | Ospreys |
10 | 2010-11 | Munster |
Edizione | Vincitore | |
---|---|---|
11 | 2011-12 | Ospreys |
12 | 2012-13 | Leinster |
13 | 2013-14 | Leinster |
14 | 2014-15 | Glasgow Warriors |
15 | 2015-16 | Connacht |
16 | 2016-17 | Scarlets |
17 | 2017-18 | Leinster |
18 | 2018-19 | Leinster |
19 | 2019-20 | Leinster |
20 | 2020-21 | Leinster |
Finali
Fino alla stagione 2013-14, la sede della finale del torneo era quella della squadra meglio classificata tra le due arrivate in finale (tranne i sei anni in cui non erano previsti i play-off). Tuttavia a partire dal Pro12 2014-2015, all'inizio della stagione viene scelto lo stadio che ospiterà la finale.
Vittorie per club
Squadra | Campione | Finalista - Secondo posto |
---|---|---|
Leinster | 8 | 5[18] |
Ospreys | 4 | — |
Munster | 3 | 5[18] |
Scarlets | 2 | 1 |
Ulster | 1 | 3[18] |
Glasgow Warriors | 1 | 2 |
Connacht | 1 | — |
Cardiff Rugby | — | 2[19] |
Neath | — | 1 |
Edimburgo | — | 1 |
Vittorie regular season
In origine, dal 2001-02 al 2002-03, il formato del torneo erano gironi in cui ogni squadra incontrava tutte le altre dello stesso girone in una partita di sola andata; al termine della stagione regolare le migliori quattro di ogni conference disputavano i play-off.
Edizione | Conference A | Qualificate ai play-off A | Conference B | Qualificate ai play-off B |
---|---|---|---|---|
2001-02 | Leinster | Ulster, Glasgow Warriors, Llanelli | Munster | Connacht, Neath, Newport |
2002-03 | Munster | Ulster, Neath, Edimburgo | Pontypridd | Glasgow Warriors, Cardiff RFC, Connacht |
Dalla stagione 2003-04 fino al 2008-09 la vittoria del campionato viene assegnata alla squadra che conclude la regular season al primo posto, non ci sono play-off.
Edizione | Vincitore | Secondo classificato | Terzo classificato |
---|---|---|---|
2003-04 | Template:Rugby Scarlets (2003-2008) | Ulster | Newport G.D. |
2004-05 | Ospreys | Munster | Leinster |
2005-06 | Ulster | Leinster | Munster |
2006-07 | Ospreys | Cardiff Rugby | Leinster |
2007-08 | Leinster | Cardiff Rugby | Munster |
2008-09 | Munster | Edimburgo | Leinster |
Dal 2009-10 si cambia: un unico girone in cui le prime quattro accedono alla fase play-off che assegna il titolo di campione.
Edizione | Primo classificato | Qualificate ai play-off |
---|---|---|
2009-10 | Leinster | Ospreys, Glasgow Warriors, Munster |
2010-11 | Munster | Leinster, Ulster, Ospreys |
2011-12 | Leinster | Ospreys, Munster, Glasgow Warriors |
2012-13 | Ulster | Leinster, Glasgow Warriors, Scarlets |
2013-14 | Leinster | Glasgow Warriors, Munster, Ulster |
2014-15 | Glasgow Warriors | Munster, Ospreys, Ulster |
2015-16 | Leinster | Connacht, Glasgow Warriors, Ulster |
2016-17 | Munster | Leinster, Scarlets, Ospreys |
L'allargamento geografico alle due squadre sudafricane ha reso necessario il ritorno ad una divisione in due conference, le prime tre di ogni conference partecipa ai play-off per l'assegnazione del titolo.
Edizione | Conference A | Qualificate ai play-off A | Conference B | Qualificate ai play-off B |
---|---|---|---|---|
2017-18 | Glasgow Warriors | Munster, Cheetahs | Leinster | Scarlets, Edimburgo |
2018-19 | Glasgow Warriors | Munster, Connacht | Leinster | Ulster, Benetton |
2019-20[20] | Leinster | Ulster | Edimburgo | Munster |
2020-21[21] | Leinster | Munster |
Giocatore dell'anno
Statistiche
- Maggior numero di punti segnati in una stagione: 276 (Felipe Contepomi, Leinster, 2005-2006)
- Record di punti segnati: 1.582 (Dan Parks, Glasgow Warriors, Cardiff Blues e Connacht, 2003-2014)
- Maggior numero di mete segnate in una stagione: 14 (Tim Visser, Edinburgh Rugby, 2010-2011)
- Record di mete segnate: 65 (Tommy Bowe, Ulster Rugby e Ospreys, 2004-2018)
- Numero di spettatori più alto per una partita di Celtic League: 68,262 (Cardiff Blues vs. Ospreys e Newport Gwent Dragons vs. Scarlets, 30 aprile 2016)
Note
- ^ (EN) Guinness become PRO12 sponsors as fixtures released, in Irish Examiner, 10 luglio 2014. URL consultato il 13 luglio 2014.
- ^ (EN) Owain Jones, Last ride for RaboDirect, in Rugby World, 23 agosto 2013. URL consultato il 13 luglio 2014.
- ^ (EN) Magners to end six-year Celtic League backing, in BBC, 19 aprile 2011. URL consultato il 13 luglio 2014.
- ^ Fino al 2021 Cardiff Blues.
- ^ Sebbene la capacità totale sia di 67.800, per le partite dell'Edimburgo è solitamente aperta solo lo parte ovest.
- ^ Andrea Buongiovanni, Viadana e Roma, dentro Treviso è bocciata, in Gazzetta dello Sport, 19 luglio 2009.
- ^ Andrea Buongiovanni, Veneto bocciato, monta la bufera politica, in Gazzetta dello Sport, 20 luglio 2009. URL consultato il 17 febbraio 2010.
- ^ Andrea Buongiovanni, Simone Battaggia, Celtic nel caos: Roma bocciata, in Gazzetta dello Sport, 4 ottobre 2009. URL consultato il 17 febbraio 2010.
- ^ Italia in Celtic? Poche possibilità, in Gazzetta dello Sport, 19 gennaio 2010. URL consultato il 17 febbraio 2010.
- ^ Simone Battaggia, Nicola Melillo, Celtic, il no dell'Italia "Vogliono troppi soldi", in Gazzetta dello Sport, 29 gennaio 2010. URL consultato il 17 febbraio 2010.
- ^ Simone Battaggia, Celtic: riaperta la trattativa, in Gazzetta dello Sport, 4 febbraio 2009. URL consultato il 17 febbraio 2010.
- ^ (EN) Magners League welcomes Italian teams, su magnersleague.com. URL consultato l'8 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2010).
- ^ a b c (EN) Connacht see off Leinster to win first Pro12 title at Murrayfield, in The Guardian, 28 maggio 2016. URL consultato il 15 ottobre 2017.
- ^ (EN) Pro12 expanded to Pro14 as Cheetahs and Kings head north to join ambitious league, su telegraph.co.uk. URL consultato il 25 dicembre 2017.
- ^ a b c d e f g h i (EN) Competition rules, su pro14rugby.org, Celtic Rugby Ltd. URL consultato il 16 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2017).
- ^ A titolo d'esempio, la franchigia italiana delle Zebre disputa 12 incontri con le altre franchigie del suo girone, 7 con quelle dell'altro girone più due contro il Benetton Treviso; lo stesso vale per una franchigia scozzese o sudafricana. Una franchigia irlandese disputa invece un incontro con ciascuna delle altre due sue compatriote dell'altro girone, così come quella gallese.
- ^ a b c d e f Titolo assegnato alla prima classificata
- ^ a b c di cui un secondo posto
- ^ due secondi posti
- ^ Formato modificato a causa della Pandemia di COVID-19
- ^ Formato limitato alla sola finale tra le prime classificate nei rispettivi gironi
Altri progetti
- Wikinotizie contiene notizie di attualità su United Rugby Championship
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su United Rugby Championship
Collegamenti esterni
- (EN) Sito ufficiale, su unitedrugby.com.
- United Rugby Championship (canale), su YouTube.