Spago
Lo spago, o gavetta, è un tipo di corda sottile. Composto da uno o più trefoli di fibra tessile ritorti, quella maggiormente usata è il lino ma può essere di cotone, canapa, sisal anche se le tecnofibre stanno soppiantando i materiali naturali. Il colore tradizionale è écru ma può venire tinto facilmente. Si differenzia dal cordoncino sia per il materiale, che è più grezzo, che per la finitura, quella del cordoncino è molto ritorta e liscia[1][2].
La dimensione, che va da uno a cinque mm. circa, viene definita da un numero.
Storia
L'invenzione dello spago è importante almeno quanto lo sviluppo di strumenti di pietra per i primi esseri umani[5]. Elizabeth Wayland Barber ha chiamato lo sviluppo dello spago, che può essere reso molto più forte e più lungo delle fibre che lo compongono, "la rivoluzione dello spago"[6]. Lo spago era utilizzato per fissare punte e lame a frecce, lance, arpioni e altri strumenti e per realizzare trappole, borse, fettucce per neonati, reti da pesca e da caccia e attrezzatura marina, ed essere anche utile nel fissaggio della legna da ardere, del trasporto di merci, delle ancore e delle tende da rifugio. Lo spago fu anche la base per la produzione di tessuti e corde. Fu creato con peli di animali, peli umani[7], tendini e materiale vegetale, spesso ricavato dal tessuto vascolare di una pianta (noto come bast), ma anche dalla corteccia e persino dai semi, ad esempio di Asclepias (un genere di pianta erbacea)[3][4]. Tuttavia, a differenza degli strumenti in pietra o metallo, la maggior parte dello spago manca dalla documentazione archeologica perché è fatto di materiali deperibili che raramente sopravvivono nel tempo[8]. Poiché spesso il lavoro con la fibra era svolto dalle donne, la scomparsa di spago, cesti e tessuti significa che l'importanza delle innovazioni e del lavoro delle donne durante il Paleolitico superiore (50.000-10.000 anni fa) è stata minimizzata nel corso del tempo. La scoperta di antiche perle e la datazione dei viaggi per mare ad almeno 60.000 anni fa suggerisce che la "rivoluzione delle corde" potrebbe essere avvenuta molto prima del Paleolitico superiore[9]. Lo spago vegetale veniva utilizzato per la lavorazione delle punte di pietra circa 58.000 anni fa nell'Africa meridionale[10].
Resti di cordoni paleolitici sono stati scoperti in alcuni luoghi: la grotta Dzudzuana in Georgia (30.000 anni fa)[11][12], il sito israeliano di Ohalo II (19.000 anni fa)[13], e la grotta francese di Lascaux (17.000 anni fa)[14]. Nel 2016 un pezzo scolpito in avorio di mammut con tre fori, datato 40.000 anni fa, è stato portato alla luce nel sito di Hohle Fels, famoso per il ritrovamento di figure femminili e flauti del Paleolitico. È stato identificato come uno strumento per attorcigliare la corda[15]. Nelle Americhe è stato trovato un cordone nella palude di Windover, in Florida, risalente a 8000 anni fa[16]. Un piccolo pezzo di cordone scoperto ad Abris du Muras, nel sud-est della Francia, è stato datato circa 50.000 anni fa[17].
Le prime raffigurazioni di spago sono poche, ma una delle circa 200 statuette di Venere che sono state trovate in tutta l'Eurasia è raffigurata mentre indossa una "gonna di spago" (la Venere di Lespugue, datata 25.000 anni fa). E. J. W. Barber osserva che non solo ogni torsione nelle corde è scolpita in dettaglio, ma anche "l'estremità inferiore di ogni corda [è mostrata] che si sfilaccia in una massa di fibre sciolte (non possibile, ad esempio, che sia un pezzo di intestino o un tendine attorcigliato).[18][19]"
Altre prove dell'uso preistorico dello spago sono fornite da impronte su metallo e ceramica. Nella grotta di Fukui, in Giappone, tali impronte risalgono a 13.000 anni fa[20]. Impronte di tessuto in argilla rinvenute a Dolni Vestonice e in molti altri siti in Moravia risalgono a 26.000 anni fa[21]. Inoltre sono stati trovati insieme ad aghi e strumenti che servivano per cucire vestiti e fare reti per la caccia di piccoli animali e uccelli[22].
Perle, così come conchiglie e denti di animali con fori artificiali, sono stati usati anche come prova indiretta di attorcigliamenti per spago[23]. Sono state trovate perline con i resti di filo ancora incastrati al loro interno[24].
Usi
Lo spago serve principalmente per legare, trova utilizzo con caratteristiche diverse in molti campi[25][26][27][28][29]:
- nell'imballaggio tipicamente per legare i pacchi, viene soppiantato dal nastro adesivo
- in agricoltura per legare le balle di fieno, un tempo in sisal oggi in materia plastica.
- nell'industria alimentare, per legare e appendere i salumi è in fibra di lino.
- in abbigliamento come laccio o stringa.
- in nautica per l'impiombatura delle cime.
- per lavori di intreccio come il macramè.
- per l'artigianato nella costruzione di oggetti come: amache, borse, manici, portavasi.
- per l'hobbystica: braccialetti, lampade e decorazioni.
Negli anni '60-'70 era in voga uno spago colorato, con l'anima in cotone e il rivestimento in plastica, che veniva usato per fare gli scoubidou[30].
Galleria
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Spago multiplo
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Spago arrotolato
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Spago colorato
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Balla di fieno legata con spago
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Spago colorato sul palo di una recinzione
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Venere di Lespugue che indossa una "gonna di spago"
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Lo spago in filati o corde è spesso etichettato in inglese come S-twist o S-laid (per torsione sinistrorsa) e Z-twist o Z-laid (per torsione destrorsa), a causa della rispettiva sinistra e destra del sezioni centrali di queste due lettere.
Note
- ^ Practical Primitive | Skill of the Month: Reverse Wrap, su practicalprimitive.com.
- ^ Giulia Corrias, Bobina e agricoltura: tutti gli usi dei vari tipi di spago, su Noi Siamo Agricoltura, 15 aprile 2020. URL consultato il 1º marzo 2022.
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- ^ J. M. Adovasio, Basketry Technology: A Guide to Identification and Analysis, Updated, Walnut Creek, CA, Left Coast Press, 2010, ISBN 978-1598745573.
- ^ (EN) Scoubidous banned by school head, 25 maggio 2005. URL consultato il 1º marzo 2022.
Altri progetti
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