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Legge dei sospetti

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La legge dei sospetti venne approvata il 17 settembre 1793, durante il Regime del Terrore della rivoluzione francese. Essa segnò una netta riduzione del rispetto delle libertà individuali, viste come una "paranoia rivoluzionaria" (in francese paranoïa révolutionnaire).[1]

Storia

La legge fu nei fatti un decreto votato dalla Convenzione Nazionale su proposta di Philippe-Antoine Merlin de Douai e di Jean-Jacques-Régis de Cambacérès e adottato per volontà di Merlin a nome del comitato di legislazione, presieduto da Cambacérès.[2][3]

Già prima dell'approvazione di questa legge, per un decreto del 17 novembre 1791, i preti ribelli erano presunti sospetti. Allo stesso modo i genitori di emigrati, che vennero cacciati, incarcerati e a volte uccisi dai sanculotti a partire dal 10 agosto 1792, giornata che segnò la cessazione del potere reale, in seguito alla sospensione del re da parte dell'assemblea legislativa.

Con la legge dei sospetti venivano considerati "indiziati" e arrestati tutti coloro che erano stati nobili e i loro genitori, coloro ai quali era stato rifiutato il certificat de civisme, i funzionari destituiti, gli ufficiali sospettati di tradimento e tutti coloro che «soit par leur conduite, soit par leur relations, soit par leur propos ou leurs écrits, se sont montrés partisans de la tyrannie ou du fédéralisme, et ennemis de la liberté».[4]

L'esecuzione della legge del sospetto, il cui contenuto venne ulteriormente indurito nel 1794, e gli arresti, furono affidati ai comitati di sorveglianza e non alle autorità legali. Les textes sur les suspects atteignent les émigrés et les prêtres insermentés.[5]

L'11 ottobre 1793 la Comune di Parigi descrisse i caratteri che avrebbero permesso di distinguere le persone sospettate attraverso la famosa disposizione: «Ceux qui n'ayant rien fait contre la liberté, n'ont aussi rien fait pour elle»,[6] spesso attribuita erroneamente alla legge dei sospetti[7].

Durante il Terrore vennero imprigionate circa 500000 persone, a cui si possono aggiungere le circa 300000 nelle "residenze vigilate".[8] La legge dei sospetti cadde in disuso dopo il 9 termidoro (luglio 1794) e definitivamente soppressa nell'ottobre del 1795.

  1. ^ Jean Tulard. Histoire et Dictionnaire de la Révolution française.
  2. ^ Chronologie de la vie de Merlin de Douai (1754 - 1838). Documento dell'Università di Lille III.
  3. ^ Souvenirs de la Marquise de Créqui, tome VIII, chapitre V.
  4. ^ «o per la loro condotta, o per i loro rapporti, o per i propositi o gli scritti, si sono mostrati sostenitori della tirannide o del federalismo, e nemici della libertà».
  5. ^ Encyclopédie Larousse du XX siècle, article Terreur
  6. ^ «Coloro che non hanno fatto nulla contro la libertà, e non hanno neppure fatto nulla per essa»
  7. ^ Cliotexte, raccolta di testi sulla Rivoluzione francese, a proposito della decisione dell'11 ottobre 1793
  8. ^ Jean Tulard. Histoire et Dictionnaire de la Révolution française.