Enel
Enel | |
---|---|
Sede centrale Enel a Roma | |
Stato | Italia |
Forma societaria | Società per azioni |
Borse valori | Borsa Italiana: ENEL |
ISIN | IT0003128367 |
Fondazione | 1962 a Roma |
Fondata da | Governo italiano |
Sede principale | Roma |
Persone chiave |
|
Settore | produzione, distribuzione e vendita di energia, servizi |
Prodotti | Elettricità, gas naturale |
Fatturato | 140,5 miliardi €[1] (2022) |
Utile netto | 3,2 miliardi €[2] (2021) |
Dipendenti | 65 124[3] (2022) |
Sito web | www.enel.com/ |
Enel S.p.A. (originariamente ENEL, acronimo di Ente Nazionale per l'energia Elettrica) è una multinazionale Italiana dell’energia e uno dei principali operatori integrati globali nei settori dell'energia elettrica e gas. Istituita come ente pubblico a fine 1962, si è trasformata nel 1992 in società per azioni[4] e nel 1999, in seguito alla liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica in Italia, si è quotata in borsa[5]. Lo Stato italiano, tramite il Ministero dell'economia e delle finanze, ne rimane comunque il principale azionista, con il 23,6%[6] del capitale sociale, al 31 dicembre 2020.[7]
Enel è la 90ª[8] azienda al mondo per fatturato con 140,5 miliardi di euro[9] e con una capitalizzazione di borsa di 54 miliardi di euro[10], è uno dei 10 principali titoli azionari sulla Borsa Italiana.
La società è quotata nell'indice FTSE MIB della Borsa di Milano.
Storia
1898–1962: verso una politica nazionale dell'energia elettrica
La produzione di energia elettrica in Italia nel 1898 era pari a 100 milioni di chilowattora[11][12][13] ed è arrivata ad oltre 56 miliardi nel 1960.[14][15] La gran parte della produzione di energia elettrica ha sfruttato le caratteristiche del territorio[16], ovvero le risorse idrogeologiche[17][18], ad opera di oltre 1200[19][20][21] aziende private locali o di ambito regionale o legate a soggetti industriali.[22][23][24][25][26][27]
Lo stato ha sovvenzionato la realizzazione di centrali elettriche e delle opere territoriali connesse al fine di incrementare la produzione di energia elettrica.[28][29][30] Nell'ambito della distribuzione lo stato è intervenuto nel 1961 con l'unificazione delle tariffe su base nazionale per uguali classi di consumo (attraverso la cassa conguaglio per il settore elettrico[31][32]) e ha imposto alle aziende elettriche l'allacciamento alla rete elettrica a chiunque ne facesse richiesta.[23][27][33][34][35][36][37][38][39][40]
Entro la fine degli anni Venti si consolidarono alcuni gruppi oligopolistici[41], le cui capogruppo erano anche considerate capofila dei sei compartimenti[42]: Edisonvolta, SIP, SADE, SME, La Centrale (in quanto controllante sia la SELT-Valdarno che la Romana).
Nel 1962 è stato istituito l'Ente per l'energia elettrica con l'obiettivo di fare dell'energia elettrica uno strumento di sviluppo del paese e di definire una politica nazionale dell'energia elettrica, anche sulla base delle esperienze di altri paesi quali Francia e Gran Bretagna.[37][38][43][44][45][46]
1962: istituzione dell'Ente nazionale per l'energia elettrica
Agli inizi del 1962 il Governo Fanfani IV ha ricevuto la fiducia dal parlamento italiano e ha assunto l'impegno di proporre entro 3 mesi dalla fiducia un provvedimento di unificazione del sistema elettrico nazionale.[47][48][49][50] Nella seduta della Camera dei deputati del 26 giugno 1962 è stato presentato il disegno di legge di una legge delega che ha sancito i princìpi e le modalità per l'istituzione dell'Ente nazionale per l'energia elettrica (ENEL).[21][51][52][53] L'ENEL nasce ufficialmente con la legge 6 dicembre 1962, n. 1643[54](pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il 12 dicembre 1962). Enel ha acquisito tutte le attività delle aziende operanti nella produzione, trasformazione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica, fatto salvo alcune eccezioni, quali gli autoproduttori ovvero aziende che producevano più del 70% di energia elettrica in funzione di altri processi produttivi (a cui successivamente furono equiparate anche le aziende municipalizzate[47]), o le piccole aziende che non producevano più di 10 milioni di chilowattora per anno.[55][56][57][58][59][60]
A compensazione delle acquisizioni, sono state definite le modalità di valutazione del valore delle aziende ed è stato istituito un indennizzo da corrispondere in 10 anni ai creditori al tasso di interesse del 5,5%.[57][61] Il 1962 è stato considerato un esercizio di transizione in cui tutti gli oneri ed i proventi delle aziende acquisite sono stati trasferiti ad Enel, mentre il 1963 ha segnato il primo anno di esercizio dell'azienda.[62][63][64][65]
Le prime acquisizioni hanno interessato le seguenti aziende:[66]
- SIP (Piemonte)[67]
- Edison Volta (Lombardia)[68]
- SADE (Veneto)[69][70]
- SEEE (Emilia)
- OEG (Liguria)[71]
- SELT-Valdarno (Toscana)
- SRE (Lazio)
- SME (Campania)
- SGES (Sicilia)
- SEC (Calabria)
- Carbosarda (Sardegna)
1963–1970: ammodernamento e sviluppo della rete
I primi obiettivi di Enel sono stati l'ammodernamento e lo sviluppo della rete elettrica con la costruzione delle dorsali ad alta tensione, i collegamenti internazionali, i collegamenti con le isole, l'elettrificazione delle zone rurali e la realizzazione del centro nazionale di dispacciamento, finanziati anche tramite l'emissione, nel 1965, di obbligazioni garantite dallo stato per un valore di oltre 200 miliardi di lire.[72][73] In questi anni si è anche finalizzata l'incorporazione di tutte quelle piccole imprese di generazione e distribuzione dell'energia elettrica che erano ancora sparse sul territorio nazionale e non erano rientrate nel novero di quelle prioritarie. Le acquisizioni avvenivano solitamente mediante decreti del Presidente della Repubblica.[74].
Nel 1967 la sorveglianza di Enel è passata dal Comitato dei Ministri al comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) sempre di concerto con il Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato.[57][75][76] In questo periodo inoltre la produzione di energia termoelettrica ha superato per la prima volta quella idroelettrica.[77][78]
Centro nazionale di dispacciamento
Nel 1963 è stato creato il Centro nazionale di dispacciamento di Roma al fine di gestire i flussi di energia sulla rete coordinando gli impianti di produzione, la rete di trasmissione, la distribuzione oltre che l'interconnessione del sistema elettrico italiano con l'estero, regolando istante per istante la produzione e la trasmissione di energia sulla base dell'effettiva richiesta.[4][66][73][79][80][81][82]
Elettrificazione rurale
Nell'ambito dell'elettrificazione rurale i nuclei abitati non collegati alla rete elettrica sono passati dall'1,27% del 1960 allo 0,46% del 1964, con oltre 320 000 nuovi abitanti collegati. Nel quinquennio 1966-1970 sono stati avviati ulteriori investimenti per l'elettrificazione rurale, a carico per l'80% dello Stato e per il 20% di Enel, complementati da tariffe agevolate come stimolo allo sviluppo agricolo.[83][84][85][86][87]
Rete ad alta tensione e collegamenti con le isole
Nel 1968 sono iniziati i lavori (terminati nella prima metà degli anni '70) di realizzazione della linea a 380 kV di collegamento tra Firenze e Roma che unì il sistema elettrico ad alta tensione del Nord con quello del Centro Sud.[88][89] Sono stati realizzati inoltre i collegamenti internazionali ad alta tensione con la Francia (linea 380 kV Venaus-Villarodin, 1969) e con la Svizzera.[49][90]
Negli stessi anni sono stati attivati i collegamenti elettrici con l'utilizzo di cavi sottomarini tra la penisola e l'Isola d'Elba (1966)[91], l'Isola d'Ischia (1967)[91][92] e la Sardegna, attraverso la Corsica (1967).[78]
Il disastro del Vajont
L'Enel è stata coinvolta nel disastro del Vajont, accaduto il 9 ottobre 1963 al bacino del Vajont, invaso artificiale da poco costruito e che si intendeva sfruttare per produrre una grande quantità di energia idroelettrica, sulle cui acque è caduta una frana di 260 milioni di metri cubi. L'impianto era stato realizzato dalla Sade e il 14 marzo 1963 era stato appena conferito nell'ambito del processo di nazionalizzazione alla neonata Enel. L'impatto della frana nel lago ha provocato delle ondate, dentro e fuori la valle del Vajont, che hanno lambito i paesi di Erto e Casso e che hanno scavalcato la diga, distruggendo i paesi a valle di Longarone, Pirago, Rivalta, Villanova e Faè. Questo disastro ha causato circa duemila vittime. Enel è stata imputata al processo come società responsabile del disastro, aggravata dalla prevedibilità dell'evento. Nel 1964, anche la Montedison è stata coinvolta nel processo, avendo acquisito la SADE, costruttore dell'impianto[93]. Le due società sono state condannate a risarcire i danni alle comunità coinvolte nella catastrofe.
1970–1980: crisi energetica e ricerca di nuove fonti
Gli anni '70 sono stati caratterizzati da una forte crisi energetica, che nel 1975 portò l'Italia all'adozione di un drastico piano di austerity e alla definizione del primo piano energetico nazionale (PEN). Come obiettivo venne stabilita la costruzione di nuove centrali elettriche e la diversificazione delle fonti energetiche in modo da ridurre la dipendenza dagli idrocarburi mediante l'utilizzo di energia idroelettrica e geotermica, l'incremento dell'uso del carbone, l'incenerimento dei rifiuti e soprattutto il ricorso all'energia nucleare.[57][96][97][98][99]
Nel corso del decennio sono stati realizzati diversi impianti:[100]
- Agli inizi degli anni '70 è stata avviata la costruzione della centrale nucleare di Caorso, quarto impianto nucleare in Italia e primo di grossa taglia (840-860 MW), successivamente allacciata alla rete elettrica nel 1978 ed avviata nel 1981.[101][102][103][104][105]
- Tra il 1972 e il 1978 è stata realizzata la centrale idroelettrica del Taloro, in provincia di Nuoro (Sardegna).[106]
- Nel 1973 è entrata in servizio la centrale idroelettrica di San Fiorano (Lombardia).
- Nel 1977 è stata avviata la centrale termoelettrica Torre del Sale in località Piombino (Toscana).[107]
- Alla fine degli anni '70 è iniziata la costruzione della centrale termoelettrica di Porto Tolle la cui prima sezione è entrata in servizio nel 1980.[108][109]
- Tra il 1971 e il 1977 è stata avviata la sperimentazione di impianti di trasmissione a 1000 kV a Suvereto (Toscana).[110][111][112][113][114]
- Tra il 1973 e il 1977 sono stati perforati i pozzi per la produzione di energia geotermica a Torre Alfina in provincia di Viterbo (Lazio).[115][116]
- Nel 1974 sono stati completati i lavori della dorsale elettrica adriatica ad alta tensione.[117][118][119]
- Sono stati svolti i lavori di costruzione della diga dell'Alto Gesso, completata nel 1982, parte della centrale idroelettrica Luigi Einaudi "Entracque".[120][121]
- Nel 1982 è stato dato incarico per la costruzione della Centrale Nucleare di Montalto di Castro (oggi nota come Alto Lazio), che, con la sua taglia di 1964 MW (due unità di 982 MW), era destinata ad essere una tra le maggiori centrali elettriche italiane del tempo e la prima di una serie.[122]
1980–1990: blocco del nucleare
Il decennio dal 1980 al 1990 è stato caratterizzato dalla realizzazione di nuovi impianti, anche sperimentali con l'uso di energie alternative, e da una progressiva diminuzione della dipendenza dal petrolio che è passata dal 75,3 per cento del 1973 al 58,5 per cento del 1985 di tutta l'energia.[123][124][125]
Il 1986 ha visto il primo bilancio in attivo di Enel con 14 miliardi e 100 milioni di lire di utile.[126][127][128][129]
Nel 1987 in seguito agli eventi di Černobyl, ha avuto luogo il referendum sul nucleare, che ha sancito la fine dell'utilizzo dell'energia nucleare in Italia, la chiusura delle centrali nucleari esistenti, il blocco della costruzione di nuovi impianti nucleari e la definizione di un nuovo piano energetico nazionale.
Nuovi impianti ed energie alternative
Sono stati realizzati i seguenti impianti:[130]
- Nel 1983-84 è stata avviata la centrale termoelettrica di Fiumesanto (Sardegna),[44][131][132]
- Nel 1984-85 è entrata in servizio la centrale di pompaggio idroelettrico di Edolo (Lombardia), una delle più grandi centrali elettriche di questo tipo in Europa,[133][134][135][136]
- Nel 1984 è stata avviata la centrale termoelettrica di Torrevaldaliga Nord (Lazio).[44][137][138]
Nell'ambito delle energie alternative:
- Nel 1981 Enel è stata la prima società al mondo, con il contributo della Comunità Economica Europea, a realizzare e ad allacciare una centrale solare (la centrale Eurelios di Adrano in Sicilia) alla rete elettrica in via sperimentale (la centrale è stata chiusa nel 1987),[101][139][140][141][142][143][144]
- Nel 1984 è entrata in servizio la prima centrale fotovoltaica di Vulcano (Sicilia),[145][146][147][148][149][150][151][152][153][154]
- Nel 1984 è stata avviata la prima centrale eolica in Alta Nurra (Sardegna).[153][154][155][156][157][158][159][160]
Nel 1985 inoltre il centro nazionale di dispacciamento e di controllo della rete elettrica è stato gradualmente trasferito dal centro di Roma a Settebagni ed inserito in un contesto europeo di sincronizzazione della produzione di energia elettrica.[161][162]
Referendum, chiusura delle centrali nucleari e nuovo piano energetico nazionale
In seguito al disastro di Černobyl', nel 1987 è stato indetto un referendum che ha sancito l'interruzione dei programmi energetici del nucleare in Italia. In relazione alle centrali esistenti o in costruzione:[55][56][101][163][164]
- La centrale nucleare di Caorso (Emilia-Romagna), già ferma dal 1986 per la ricarica del combustibile[104], non è stata più riattivata ed è stata definitivamente chiusa nel 1990.
- Nel 1987 la centrale nucleare Enrico Fermi di Trino in località Vercelli (Piemonte) è stata disattivata, sono stati annullati i programmi della seconda centrale ed è stata definitivamente chiusa nel 1990.
- Nel 1988 sono stati interrotti i lavori iniziati nel 1982 di costruzione della centrale elettronucleare Alto Lazio situata in Montalto di Castro. Nel 1989 la centrale è stata convertita a centrale policombustibile.
- Nel 1988 è stata chiusa la centrale nucleare di Latina (Lazio).
- La centrale nucleare del Garigliano (Campania) era già chiusa dal 1978.
A seguire nel 1988 il nuovo piano energetico nazionale (PEN) ha stabilito come obiettivi fondamentali l'incremento dell'efficienza energetica, la protezione dell'ambiente, lo sfruttamento delle risorse nazionali, la diversificazione delle fonti di approvvigionamento dall'estero e in generale la competitività del sistema produttivo.[55][165][166][167][168][169]
1990–2000: liberalizzazioni e quotazioni in borsa
Tra il 1990 ed il 2000 si è assistito ad una progressiva liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica.[55]
Nel 1991, la legge 9 gennaio 1991, n. 9, ha dato il via a una prima parziale liberalizzazione della produzione di energia elettrica proveniente da fonti convenzionali e da fonti rinnovabili; è stato concesso alle imprese di produrre energia elettrica per uso proprio con l'obbligo di cederne la quantità in eccesso a Enel.[55][171][172]
Nel luglio del 1992 il Governo Amato I ha trasformato Enel in società per azioni con il Ministero del Tesoro come unico azionista.[173] La legge n. 359/92[174] abrogava la riserva di legge sostituendola con una concessione di durata non inferiore a venti anni. Il Tesoro manteneva poteri speciali di veto in merito a patti e accordi rilevanti, voti relativi a delibere di scioglimento, scissione, fusione, trasferimento all'estero, nomina di sindaci o amministratori.[175]
Nel 1999, attraverso il Decreto Bersani, è stata avviata la liberalizzazione del mercato elettrico; ne è conseguito un riassetto societario di Enel con la separazione delle attività di produzione, trasmissione, distribuzione e vendita di energia[176][177][178], affidate a tre distinte società: Enel Produzione, Enel Distribuzione e Terna (la proprietà di Terna fu ceduta completamente da Enel nel 2005). Inoltre è stata stabilita per Enel una soglia massima di produzione di energia elettrica pari al 50% dell'intera produzione sul suolo nazionale.[177][178][179][180][181][182][183]
Nel 1999 Enel, con il nuovo assetto societario è stato venduto il 31,7% del capitale e la società è stata quotata in borsa; le azioni Enel sono state quotate nella Borsa Italiana ad un prezzo per titolo di 4,30 euro (corrispondenti ad euro 8,60 in seguito al raggruppamento del 2001[184]); il totale dell'offerta è stato di 4,183 miliardi di azioni per un valore totale di 18 miliardi di Euro.[185][186][187][188][189][190]
Già nel 1997 con il cambio di denominazione (da ENEL - Ente nazionale per l'energia elettrica, a Enel S.p.A.) si era stabilito il cambio del logo aziendale: fu adottato quello proposto da Maurizio Minoggio dello studio UNIMARK, che combina gli stilemi del sole e dell'albero, con le radici che richiamano la tradizione aziendale e i raggi che alludono alla moltiplicazione dei servizi offerti.[170][191]
Nuovi impianti ed energie alternative
- Nel 2000 è stato avviato da Enel il progetto di collegamento tra le reti elettriche di Italia e Grecia attraverso la posa di un elettrodotto sottomarino di una lunghezza di 160 km che avrebbe unito Otranto (Puglia) con la città greca di Aetos (Peloponneso) e capace di trasportare 600 MW di energia a tensione continua. La realizzazione del progetto conclusasi nel 2002, ha avuto un costo complessivo di 339 milioni di euro.[192][193][194]
Nell'ambito delle energie alternative:
- Nel 1993 è stato realizzato da Enel l'impianto fotovoltaico di Serre in località Persano (Campania) allora il più grande d'Europa con una potenza installata di 3,3 MW, impianto potenziato e riattivato nel 2011.[195][196][197][198]
- Nel 1995 è stato realizzato l'impianto di energia eolica "Acquaspruzza" a Frosolone (Molise).[199]
- Nel 1998 è stato realizzato l'impianto di energia eolica di Collarmele (Abruzzo).[200]
Altre operazioni
- Nel 1997 da una collaborazione di Enel, France Télécom e Deutsche Telekom è nata Wind Telecomunicazioni, che ha cominciato la sua attività nella telefonia fissa e mobile.[201][202][203][204][205]
Malgrado la diffusione della tecnologia Powerline all'estero e il problema del divario digitale in Italia, la prima attività in tal senso sarebbe stata avviata solamente nel 2016.
2000–2010: politiche ambientali e internazionalizzazione
Il decennio dal 2000 al 2010 è stato caratterizzato da alcune politiche di riduzione dell'impatto ambientale nella produzione di energia e da una progressiva internazionalizzazione di Enel attraverso numerose acquisizioni e fusioni.[206][207][208]
Politiche ambientali
- Nel 2000 Enel ha firmato un accordo con il Ministero dell'ambiente e il Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato in cui si è impegnata a ridurre le emissioni di anidride carbonica del 13,5% entro il 2002 e del 20% entro il 2006.[209][210][211]
- Nel 2008 Enel ha costituito Enel Green Power, società dedicata allo sviluppo e alla gestione della produzione elettrica da fonti rinnovabili.[212][213][214][215]
Acquisizioni e fusioni
- Nel 2000 Enel attraverso la sua controllata Erga ha acquistato CHI Energy produttore di energia rinnovabile operante nel mercato statunitense e canadese; l'operazione è costata ad Enel 170 milioni di dollari.[216][217][218]
- Nel 2001 Enel si è aggiudicata la gara per l'acquisto di Viesgo, società controllata di Endesa e operante sul mercato spagnolo della produzione e distribuzione di energia elettrica con una capacità netta installata di 2400 MW.[219][220][221][222]
- Nel 2001 Enel ha ceduto Elettrogen S.p.A, e nel 2002 Eurogen S.p.A e Interpower S.p.A., in ottemperanza a quanto prescritto dal Decreto Bersani.[223][224][225][226]
- Nel 2004 Enel è stata inclusa per la prima volta nel Dow Jones Sustainability Index, indice borsistico che valuta le performance finanziarie delle compagnie mondiali in base a principi di eccellenza economico-finanziaria e di sostenibilità ambientale.[227][228][229]
- Nel 2007 Enel ha avviato l'operazione di acquisizione della utility iberica Endesa dove ha raggiunto in un primo momento una quota del 67% del capitale, arrivando nel 2009 al pieno controllo del capitale.[230] Enel e Acciona ufficializzano il tandem per Endesa. Pagheranno ogni titolo 41 euro e 30 cent. Valore dell’operazione: quasi 44 miliardi (11-04-2007, agenzie)
Nuovi impianti ed energie alternative
- Nel 2001 Enel ha avviato in Brasile la costruzione di una linea di trasmissione ad alta tensione lunga 1095 km.[231][232]
- Nel 2009 Enel ha dato vita al progetto Archilede; il nuovo sistema di illuminazione urbana è stato scelto da 1600 comuni; questa nuova tecnologia di illuminazione intelligente ha permesso di realizzare un risparmio energetico di circa 26 GWh/anno riducendo le emissioni di anidride carbonica di 18 000 ton/anno.[233][234][235]
- Nel 2009 Enel ha inaugurato una nuova centrale fotovoltaica, presso il parco di Villa Demidoff a Pratolino (Firenze). Il progetto denominato “Diamante” prevedeva la messa in funzione di un impianto capace di immagazzinare l'energia accumulata nelle ore diurne sotto forma di idrogeno al fine di utilizzare tale energia in assenza di sole.[236][237][238]
- Nel 2010 è nata la centrale solare termodinamica Archimede a Priolo Gargallo in provincia di Siracusa (Sicilia); si tratta della prima centrale al mondo a utilizzare la tecnologia dei sali fusi integrata con un impianto a ciclo combinato.[239][240][241]
Altre operazioni
- Nel 2001 ha acquistato Infostrada da Vodafone; il costo dell'operazione è stato pari a 7,25 miliardi di euro; successivamente Infostrada si è fusa con Wind Telecomunicazioni (17 milioni di clienti di telefonia fissa, mobile e Internet).[242][243][244][245][246][247][248][249]
- Nel 2005 Enel ha ceduto il 62,75% (il restante 37,25% è stato ceduto nel 2006) di Wind a Weather Investments S.A.R.L. società facente capo all'imprenditore egiziano Naguib Sawiris, all'epoca amministratore delegato del gruppo Orascom.[250][251][252]
2010 - 2015
Tale periodo è stato caratterizzato dal riassetto di alcune attività del gruppo.
Attività industriali
- Nel 2011 Enel ha inaugurato a Brindisi presso la Centrale Enel Federico II il primo impianto pilota in Italia per la cattura dell'anidride carbonica.[253][254][255][256]
- Nel 2011 Enel Distribuzione ha realizzato nel Molise nella zona di Isernia, la prima rete intelligente ovvero Smart grid, in grado di regolare con efficienza il flusso bidirezionale di energia elettrica prodotta da energie rinnovabili. L'investimento complessivo per questo progetto è stato pari a 10 milioni di euro.[257][258][259].
- Nel 2012 Enel e Renault, nell'ambito della mobilità elettrica e delle città intelligenti, hanno collaborato per la produzione di un modello d'auto che consentisse di indicare in tempo reale al cliente la localizzazione dei punti di ricarica Enel più vicini rispetto alla sua posizione e le informazioni sulla loro disponibilità. In precedenza, collaborazioni si ebbero anche con altre case produttrici come Opel, Mercedes e Piaggio.[260][261][262][263][264]
Attività societarie
- Nel 2012 Enel ha messo in vendita il 5,1% di Terna ancora in suo possesso, uscendo definitivamente dalla rete ad alta tensione.[265]
- Nel 2013 Enel ha siglato a Soči un accordo per la vendita del 40% di Artic Russia, una joint venture con Eni, che a sua volta controllava il 49% di SeverEnergia, per 1,8 miliardi di dollari.[266][267]
- Nel maggio del 2014 è stata eletta presidente del consiglio di amministrazione, Maria Patrizia Grieco e Francesco Starace è stato nominato amministratore delegato. Principali obiettivi perseguiti sono stati il riassetto delle attività nella Iberia e in America Latina e la riduzione del debito.[268][269][270][271][272]
- Nel 2014, attraverso la controllata Endesa Chile, ha acquisito la quota di controllo del Gruppo Gas Atacama per 309 milioni di dollari statunitensi dal fondo Southern Cross Group.[273][274][275]
- Nel 2015 ha ceduto la partecipazione del 40% in SE Hydropower S.r.l, detenuta dalla controllata Enel Produzione, alla Società Elettrica Altoatesina per 345 milioni di euro.[276][277][278]
- Nel 2015 nell'ambito del piano di riqualificazione di 23 centrali termoelettriche in disuso (Futur-e[279]), ha venduto il sito della centrale di Porto Marghera per 5 milioni di euro.[280][281][282].
- Nel 2015 ha ceduto l'intera partecipazione azionaria del 49% in Hydro Dolomiti Enel, detenuta dalla controllata Enel Produzione, alla società lussemburghese Fedaia Holdings per 335 milioni di euro.[283][284]
- Il 31 marzo 2016 in seguito alla scissione parziale non proporzionale di Enel Green Power, ha ricevuto il compendio scisso rappresentato dalla partecipazione totalitaria detenuta in Enel Green Power International, holding di diritto olandese che detiene partecipazioni in società operanti nel settore delle energie rinnovabili nel Nord, Centro e Sud America, in Europa, in Sudafrica e in India, e da attività, passività, contratti e rapporti giuridici connessi a tale partecipazione. Rimangono invece in capo ad Enel Green Power, tutti i restanti elementi patrimoniali diversi da quelli che fanno parte della scissione: le attività italiane e le residue limitate partecipazioni estere. Come conseguenza il capitale sociale di Enel Green Power è stato ridotto da un miliardo a 272 milioni di euro. Enel, invece, ha emesso 763.322.151 nuove azioni, aumentando il capitale sociale a 10.166.679.946 dai 9.403.357.795 euro precedenti, in applicazione del rapporto di cambio pari a 0,486 nuove azioni Enel per una Enel Green Power.[285]
Attività di ricerca e sviluppo
- Nel 2011 Enel ha firmato un protocollo d'intesa con il Comune di Roma e l'Università di Roma La Sapienza per la realizzazione e installazione di Diamante, una centrale fotovoltaica in grado di accumulare e conservare l'energia prodotta, rendendola disponibile anche in assenza di luce solare.[286][287]
- Nel 2011 Enel Distribuzione società che gestisce la rete di distribuzione di Enel e NEC Corporation hanno raggiunto un accordo di partenariato strategico con il fine di sviluppare nuove tecnologie e soluzioni nell'ambito delle Smart grid.[288][289][290]
- Tra il 2012 e il 2014 Enel Distribuzione e General Electric hanno collaborato in progetti di ricerca negli ambiti dell'efficienza energetica e della riduzione delle emissioni di CO2.[291][292][293]
- Nel 2012 Enel e Huaneng Clean Energy Research Institute hanno siglato un protocollo d'intesa finalizzato a rafforzare la cooperazione nello sviluppo di tecnologie in materia di carbone pulito, energia rinnovabile e generazione distribuita.[294][295]
- Nel 2014 Enel assieme ad Endesa, Accelerace e FundingBox ha avviato il programma INCENSe (Internet Cleantech Enablers Spark), cofinanziato dalla Commissione Europea, per la promozione dell'innovazione tecnologica nelle energie rinnovabili e a cui hanno partecipato oltre 250 start-up provenienti da 30 paesi nel 2015.[296][297][298]
Altre operazioni
- Nel 2011 Enel è entrata a far parte del Patto mondiale delle Nazioni Unite, l'iniziativa creata dalle Nazioni Unite, in tema di sostenibilità economica, sociale e ambientale, che raggruppa aziende da tutto il mondo.[299]
- Nel 2011 Enel è stata ammessa nel FTSE4Good Index della Borsa di Londra che misura il comportamento delle imprese nell'ambito della sostenibilità ambientale, nelle relazioni con gli stakeholder, nel rispetto dei diritti umani, nella qualità delle condizioni lavorative e nella lotta alla corruzione.[300][301]. Dal 2012 al 2017 Enel è stata riconfermata nel FTSE4Good.
- Nel 2011 Enel ha firmato un accordo quadro di cooperazione con il Programma alimentare mondiale (WFP) delle Nazioni Unite, nella lotta alla fame nel mondo e ai cambiamenti climatici. L'ammontare del progetto è stato pari a 8 milioni di euro e comprendeva la produzione e distribuzione di stufe da cucina ad alta efficienza, l'installazione di impianti fotovoltaici presso le sedi logistiche del WFP e sostegno a interventi umanitari.[302][303][304]
- Nel 2012 Enel ha confermato la sua presenza all'Expo 2015 aggiudicandosi due gare per la realizzazione di una Smart grid, una rete intelligente per ottimizzare la distribuzione e la gestione dell'energia e un articolato progetto di Smart Lighting Solutions.[305][306]
- Nel 2014 e 2015 Enel è stata inserita nello STOXX Global Esg Leader Index, indice che misura i risultati delle pratiche ambientali, sociali e di governance adottate dalle aziende.[307][308]
- Nel 2015 Enel ha presentato all'Expo di Milano il progetto Powering Education, avviato insieme a The Coca Cola Company e Givewatts, al fine di incrementare il consumo di energia elettrica rinnovabile nelle zone rurali del Kenya, tramite la distribuzione di lampade ad energia solare in diverse scuole sul territorio.[309][310][311]
- Il 25 maggio 2016 la Cassa Depositi e Prestiti ha approvato l'offerta di Enel per l'acquisto di Metroweb per un corrispettivo pari a 806 milioni di euro, pagati in parte in contanti ed in parte tramite una partecipazione azionaria nella società risultante dalla fusione tra Enel Open Fiber e Metroweb.[312][313][314]
2016 - 2018
Tale periodo è caratterizzato da una serie di operazioni volte alla digitalizzazione del gruppo e all’innovazione, con particolare attenzione al tema della sostenibilità.
- Nel gennaio del 2016 Enel lancia il brand “Open Power”, presentandosi con una nuova identità visiva e un nuovo logo. Il concetto di “apertura” diventa il motore della strategia operativa e comunicativa[315][316][317].
- Nel giugno del 2016 Enel presenta Open Meter, il nuovo contatore 2.0 di Enel destinato a prendere il posto dei contatori elettronici di prima generazione. Lo strumento è stato progettato dal noto designer e architetto Michele De Lucchi[318][319][320].
- Nel luglio del 2016 Enel lancia a Tel Aviv un Hub per l’innovazione in Israele: l’obiettivo è l’individuazione di 20 startup con le quali collaborare, offrendo allo stesso tempo un programma di supporto personalizzato[321][322][323].
- Nel dicembre del 2016 Open Fiber perfeziona l’acquisizione di Metroweb Italia per un totale di 714 milioni di euro[324][325][326].
- Nel marzo del 2017 Enel inaugura l’Innovation Hub presso la University of California a Berkeley: l’obiettivo dell’operazione è lo scouting di startup per sviluppi di nuove collaborazioni future[327][328][329].
- Nell’aprile del 2017 Enel entra in Australia con il più grande progetto fotovoltaico “ready to build”, realizzato attraverso una joint venture con Dutch Infrastructure Fund[330][331][332].
- Nel maggio del 2017 Enel lancia E-solutions, una nuova linea di business globale che ha lo scopo di esplorare nuove tecnologie e sviluppare prodotti innovativi e soluzioni digitali[333][334][335].
- Nel luglio del 2017 Enel si unisce a Formula E per portare a New York il primo evento a zero-emissioni nella storia del campionato[336][337][338].
- Nel settembre del 2017 Enel entra al ventesimo posto della lista “Change the World” di Fortune, diventando una delle 50 aziende principali del mondo e l’unica italiana ad avere un impatto sociale positivo attraverso le proprie attività di business[339][340][341].
- Nel settembre del 2017 Enel, insieme a Enap, inaugura Cerro Pabellón, primo impianto geotermico del Sud America e primo al mondo a essere costruito a 4500 metri sul livello del mare[342][343][344].
- Nell’ottobre del 2017 Enel inaugura il proprio Innovation Hub in Russia, nato dalla collaborazione con i talenti tecnologici del polo di Skolkovo[345][346][347].
- Nell’ottobre del 2017 Enel entra nella Top 20 della World’s Best Employers List 2017 di Forbes Magazine[348][349][350].
- Nell’ottobre del 2017 Enel viene confermata dalla piattaforma globale no profit CDP come leader globale nella lotta al cambiamento climatico[351][352][353].
- Nel novembre del 2017 Enel presenta E-Mobility Revolution, un piano che prevede l’installazione entro il 2020 di 7000 colonnine di ricarica per i veicoli elettrici[354][355][356].
- Nel novembre del 2017 Enel presenta il piano strategico 2018-2020, incentrato sulla digitalizzazione e sulla promozione di nuove offerte al cliente[357][358][359].
- Nel dicembre del 2017 Enel firma un accordo con Audi per lo sviluppo di servizi connessi alla mobilità elettrica[360][361][362].
- Nel dicembre del 2017 Enel lancia il marchio Enel X sul mercato, sviluppando prodotti innovativi e soluzioni digitali negli ambiti in cui l’energia mostra le sue maggiori possibilità di trasformazione[363][364][365].
- Nel gennaio del 2018 Enel lancia un nuovo green bond in Europa: l’emissione ammonta a un totale complessivo di 1250 milioni di euro[366][367][368].
- Nel gennaio del 2018 Enel viene confermata per la decima volta all’interno degli indici di sostenibilità ECPI[369][370][371].
- Nel febbraio del 2018 Enel viene insignita del premio Corporate Governance 2018 di Ethical Boardroom per gli standard di sostenibilità e corporate governance[372][373][374].
- Nel febbraio del 2018 Enel diventa title sponsor della FIM MotoE World Cup e Sustainable Power Partner di MotoGP[375][376][377].
- Nel marzo del 2018 Enel inaugura il più grande impianto solare fotovoltaico del Perù, un investimento da 170 milioni di dollari[378][379][380].
- Nel maggio del 2018 Enel diventa partner del progetto Osmose, finalizzato allo sviluppo di sistemi e servizi integrati nel settore delle rinnovabili[381][382][383].
- Nel maggio del 2018 Enel inaugura a Pisa l’Innovation Hub&Lab della Global Thermal Generation, uno spazio destinato allo sviluppo di tecnologie innovative da applicare nella generazione termoelettrica[384][385][386].
- Nel maggio del 2018 Enel si aggiudica il round finale nell’offerta pubblica per l’acquisizione di Eletropaulo[387][388][389].
2019 - 2022
Diventata da fine marzo 2019 la società più capitalizzata della Borsa Italiana con un valore di oltre 67 miliardi di euro, dal 23 settembre entra nell'indice STOXX Europe 50. La rivista Management delle Utilities e delle Infrastrutture (MUI) ha assegnato a Francesco Starace, Amministratore Delegato di Enel, il premio “Manager Utility Energia 2019”.
Nell’aprile del 2022 nasce Enel X Way, la nuova business line del Gruppo che ha l’obiettivo di accelerare lo sviluppo della mobilità elettrica e coniugare decarbonizzazione, digitalizzazione ed elettrificazione. L’iniziativa è stata presentata dalla CEO Elisabetta Ripa nel corso del gran premio romano di Formula E[390][391][392].
Attività
Enel, quotata alla Borsa di Milano dal 1999 e con sede principale a Roma, è parte di un gruppo di aziende che si occupa della produzione e della distribuzione di energia elettrica e gas in 31 paesi nei 5 continenti.[393][394][395][396][397][398]
A dicembre 2022 il gruppo impiegava più di 65.000 persone[3], con quasi 67 milioni di clienti nel mondo e una capacità netta installata pari a 90,1 GW[399], confermandosi primo in Europa per numero di clienti e secondo, dopo EdF, per capacità.[394][396][400][401][402][403][404][405][406][407]
Organizzazione
Enel è organizzata in 5 linee di business:
- Enel Green Power and Thermal Generation: si occupa della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e tradizionali.
- Enel Grid: copre le infrastrutture di trasporto e distribuzione dell'energia. Per la costruzione delle infrastrutture l'Enel si appoggia ad aziende esterne sparse su tutto il territorio nazionale. Tramite questo metodo la società ha una forte diminuzione del carico di lavoro e dei rischi ad esso connessi. Le aziende più importanti che collaborano con questa sono: Arcobaleno Consorzio Stabile, Consorzio Stabile Golden Lucano, Siel.
- Global Energy and Commodity Management[408]: fornisce alle società del gruppo Enel e a clienti terzi i prodotti impiegati nell'alimentazione di centrali termoelettriche e i servizi di ottimizzazione della produzione di energia e di distribuzione[409].
- Enel X Global Retail: si occupa dell’erogazione di servizi a valore aggiunto.
- Enel X Way[410]: nata per facilitare la transizione all’elettrico del trasporto pubblico e privato attraverso l’installazione di infrastrutture di ricarica.
Produzione di energia elettrica
La produzione di energia elettrica è realizzata da diverse fonti di energia tra cui geotermica, eolica, fotovoltaica, idroelettrica, termoelettrica, nucleare, biomasse e solare termodinamico.[394] Nell’anno 2022 il gruppo Enel ha prodotto complessivamente 239 miliardi di kWh di elettricità, ha distribuito sulle proprie reti 507,7 miliardi di kWh e ha venduto 321,1 miliardi di kWh.[411] Dalla fine del 2008 la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è svolta dalla controllata Enel Green Power.[412][413][414]
Ricerca e sviluppo
Enel svolge inoltre attività di ricerca e sviluppo nell'ambito della produzione e della trasmissione di energia elettrica, tra cui:
- la progettazione e la realizzazione di "centrali ibride" che prevedono l'impiego combinato di diverse fonti o di tecnologie per la conservazione di energia al fine di incrementare l'efficienza degli impianti, in alcuni progetti insieme all'ENEA.[415][416][417]
- lo sviluppo delle reti intelligenti Smart grid in grado di incrementare l'efficienza e la sostenibilità nella distribuzione di energia elettrica, con il sostegno dell'Unione Europea.[418][419]
Mercato italiano
In Italia, Enel opera nel campo:
- della produzione di energia elettrica tramite Enel Produzione[420] e, da fonti rinnovabili, tramite Enel Green Power.[421]
- della fornitura di energia elettrica tramite Enel Energia.[422]
- della distribuzione e della trasformazione di energia elettrica e della manutenzione degli impianti tramite e-distribuzione.[423]
- della gestione del servizio di maggior tutela, tramite Servizio Elettrico Nazionale, ovvero la fornitura di energia a prezzi stabiliti dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas nelle aree nelle quali e-distribuzione è concessionaria del servizio.[424]
- dell'illuminazione pubblica ed artistica tramite Enel Sole.[425]
In seguito alla liberalizzazione del mercato, Enel non può produrre più del 50% dell'energia elettrica prodotta sul territorio nazionale[426] ed è obbligata, al pari di tutte le aziende produttrici, a collegare alla rete elettrica chiunque ne faccia richiesta (servizio universale), secondo le normative europee. In generale Enel è soggetta alla supervisione e alle decisioni dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas.[426][427]
Attività internazionali
A livello globale il gruppo Enel, attraverso le sue controllate, svolge le seguenti attività:
- produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica e gas nella penisola iberica, in America Latina tramite Enel Américas,[428] in Marocco e in Russia attraverso la controllata Enel Russia.[429][430] A marzo 2022, Enel annuncia la cessazione delle operazioni in Russia[431], impegno finalizzato nell’ottobre del 2022[432].
- produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili a livello globale (Nord America, Sud America, Africa, Europa, Asia e Australia) tramite Enel Green Power International, sua controllata dal 1º aprile 2016 dopo la scissione da Enel Green Power.[433][434]
- opera nel settore del gas ed è presente in Algeria e in Egitto.[394][435]
- svolge attività finanziarie di raccolta fondi sui mercati, impiegandoli in operazioni di investimento attraverso le controllate Enel Finance International la neo costituita Enel Financ America ed International Endesa (aziende localizzate nei Paesi Bassi).[436]
Aree internazionali
Enel è presente in Europa (Italia, Spagna, Portogallo, Russia, Romania, Francia, Grecia, Germania, Polonia, Paesi Bassi, Regno Unito e Irlanda), in Nord America (Canada e Stati Uniti), America Latina (Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Guatemala, Messico, Panama e Perù), in Africa (Marocco, Sudafrica e Zambia), in Asia (India, Giappone e Sud Corea), in Oceania (Australia e Nuova Zelanda).
Europa
Belgio
In Belgio Enel produceva energia elettrica con l'impianto di Marcinelle Energie per una capacità totale di 406 MW[437].
L'impianto è stato ceduto a fine 2016 alla società francese Direct Energie S.A.[438]
Bulgaria
In Bulgaria Enel era presente con due impianti eolici acquisiti nel 2008 e la cui capacità è stata raddoppiata nel 2010, per un totale di 40 MW. Gli impianti sono localizzati a Kamen Bryag e Shabla nel nord-est del paese lungo la costa del Mar Nero.[439][440][441]
Nel 2020 Enel ha venduto il parco eolico a MET Group, uscendo definitivamente dalla Bulgaria [442][443].
Cipro
A Cipro Enel partecipa tramite Enel Trade con una partecipazione del 12,5% ad un consorzio per l'esplorazione e la produzione di gas nel campo di Leviathan tra Cipro, Israele e Libano.[444][445][446][447][448]
Francia
In Francia Enel opera nel trading di energia elettrica con una partecipazione del 5% della borsa elettrica francese Powernext.[449]
Grecia
In Grecia Enel dispone di centrali idroelettriche (19 MW), fotovoltaiche (72 MW) ed eoliche (200 MW) per un totale di 291 MW. [450][451][452][453][454]
Paesi Bassi
Nei Paesi Bassi Enel è presente con diverse società finanziarie (Enel Finance International N.V., Enel Investment Holding B.V., International Endesa B.V.) per la raccolta di fondi sui mercati tramite obbligazioni o altre forme di finanziamento ed investimento in attività di produzione e di distribuzione di energia elettrica. Inoltre Enel è presente tramite Endesa Energia S.A. nella vendita di gas ed elettricità a grandi clienti.[455]
Romania
In Romania Enel conta oltre 2,8 milioni di clienti attraverso quote di maggioranza in società di distribuzione di energia elettrica nella Muntenia del Sud, inclusa Bucarest, nel Banato e nella Dobrugia.[456] Tramite Enel Green Power, Enel è presente nella produzione di energia elettrica con una capacità totale di 534 MW.[456][457]
Russia
In Russia Enel è attiva in diversi settori:[458]
- tramite Enel Russia, produce energia elettrica con centrali termolettriche con una capacità totale di 8878 MW.[459]
- nella rivendita di elettricità, con RusEnergoSbyt.
A marzo 2022, Enel annuncia la cessazione delle operazioni in Russia[431].
Slovacchia
Dal 2006 al 2015 Enel, tramite una partecipazione del 66% in Slovenské Elektrárne, ha prodotto in Slovacchia energia elettrica per un totale di 5700 MW derivante da energia nucleare, termoelettrica e idroelettrica.[460][461] Nel 2015 ha ceduto l'intera partecipazione ad EP Slovakia per un corrispettivo pari a 750 milioni di euro.[462][463][464][465][466][467][468][469]
Spagna e Portogallo
In Spagna e in Portogallo Enel è il principale operatore tramite la partecipazione in Endesa con una produzione di energia elettrica totale pari a 29200 MW (di cui 6400 MW rinnovabili) e oltre 10 milioni di clienti nel mercato elettrico e 2 milioni nel mercato del gas.[470].
Nord America
Stati Uniti d'America e Canada
Negli Stati Uniti d'America e in Canada Enel produce energia idroelettrica, geotermica, eolica, solare e a biomasse per una capacità totale di 3570 MW (3500 MW negli USA e 80 MW in Canada).[471]
Messico
Enel è presente in Messico dal 2007. Produce energia per 480 MW da energia eolica (400 MW) e da energia idroelettrica (80 MW).[472][473][474][475][476]
Centro America
America Latina Enel
In America Latina Enel è nel 2014 il secondo produttore di energia elettrica da fotovoltaico.
Costa Rica
Tramite Enel de Costa Rica, S.A, in Costa Rica Enel produce energia elettrica per un totale di 80 MW da energia idroelettrica.[477][478][479][480]
Guatemala
In Guatemala Enel produce energia elettrica per 167 MW interamente da energia idroelettrica.[481][482][483]
Panama
A Panama, tramite la sua controllata Enel Fortuna Enel produce energia con una capacità totale di 360 MW, pari al 23% del fabbisogno nazionale panamense nel 2014.[484][485][486][487][488]
Sudamerica
In America Latina Enel è nel 2014 il secondo produttore di energia elettrica da fotovoltaico.[489]
Argentina
In Argentina Enel produce energia elettrica con una capacità totale di 4420 MW, attraverso le controllate Endesa Costanera, Hidroeléctrica El Chocón, e Dock Sud.[490][491] Tramite EDESUR Enel distribuisce energia elettrica ad oltre 2,5 milioni di clienti.[492]
Brasile
In Brasile Enel produce energia elettrica tramite le controllate Enel Geração Fortaleza e Enel Green Power Brasil per una capacità totale di 2740 MW. Enel inoltre opera nella trasmissione di energia elettrica tramite Enel CIEN e nella distribuzione con:[493]
- Enel Distribuição São Paulo, nello stato di São Paulo
- Enel Distribuição Rio, nello Stato di Rio de Janeiro.
- Enel Distribuição Ceará, nello stato di Ceará.
- Enel Distribuição Goiás, nello stato di Goiás, società distributrice la cui cessione è stata però finalizzata nel settembre del 2022[494].
In totale 9 milioni di clienti per l'elettricità.
Tramite Enel Brasil Participações Ltda produce energia elettrica da fonti rinnovabili per 376 MW da energia fotovoltaica (203 MW) e da energia idroelettrica (173 MW).[493][495][496][497][498][499]
Cile
In Cile Enel produce elettricità per 10.470 MW.[500] Enel ha una capacità di produzione di oltre 738 MW da energia idroelettrica ed eolica.[501][502][503][504][505][506][507][508]
Colombia
In Colombia Enel produce energia elettrica per una capacità di 2300 MW,[509] sviluppando anche progetti di energie rinnovabili.[510][511]
Perù
In Perù Enel produce energia elettrica per una capacità totale di 1980 MW.[512] Dal 2011 lavora per lo sviluppo delle energie rinnovabili nel paese, ottenendo diverse concessioni per impianti di produzione di energia elettrica.[513][514][515][516][517][518]
Uruguay
In Uruguay Enel sta realizzando un impianto ad energia eolica per 50 MW.[519][520][521][522][523]
Africa
Algeria
In Algeria Enel detiene il 13,5% delle riserve di gas nel bacino degli Illizi nel sud-est del paese e il 18,4% del campo di Isarene.[444] Nel 2014 inoltre sono state acquisite insieme a Dragon Oil le licenze di esplorazione per gas di due aree, Msari Akabli e Tinrhert Nord. Nel primo Enel è anche operatore con una partecipazione del 70%, mentre nel secondo ha una partecipazione del 30%.[524][525][526][527][528][529] Nel 2019 Enel ha rinnovato il suo accordo con l’algerina Sonatrach fino al 2027 per la fornitura di gas. I volumi sono dimezzati rispetto al passato[530].
Egitto
In Egitto Enel detiene il 10% della licenza di esplorazione di gas dell'area El Burullus.[531][532][533][534]
Marocco
In Marocco Enel produce energia elettrica con Energie Electrique de Tahaddart con una capacità di 384 MW.[535] Sono state preassegnate ad EGP le realizzazioni di cinque progetti eolici in Marocco per complessivi 850 MW, assieme al gruppo tedesco Siemens e alla società locale NAREVA[536].
Sudafrica
In Sudafrica Enel ha attivato una centrale che produce 200 MW di eolica e 320 di solare.
Aziende partecipate
Italia
In Italia Enel possiede le seguenti aziende attive nella produzione e vendita di energia elettrica:[537][538]
- la totalità di Enel Produzione e, tramite Enel Produzione:
- il 51% di Energy Hydro Piave.
- la totalità di Servizio Elettrico Nazionale che si occupa della vendita di energia elettrica sul mercato regolato.[539][540]
- la totalità di Enel Energia che si occupa della vendita di energia elettrica sul mercato libero e di gas naturale alla clientela finale. Quest'ultima possiede il 100% di Enel.si, azienda che offre soluzioni di energie rinnovabili alla clientela finale e gestisce i "Punto Enel Green Power" in franchising.[541]
- l'intero capitale sociale di Enel Green Power che detiene partecipazioni in società operanti nel settore delle energie rinnovabili italiane.
- Enel X
Per le infrastrutture e le reti Enel dispone del:[537][542]
- 100% di e-distribuzione, per la distribuzione di energia elettrica.
- 100% di Enel Sole, che si occupa di illuminazione pubblica e artistica.
Per il trading sui mercati internazionali ed in Italia oltre che l'approvvigionamento e la vendita di prodotti energetici compreso il gas, Enel possiede il 100% di Enel Trade, che a sua volta detiene il 100% di Enel Trade Romania, Enel Trade Croazia e di Enel Trade Serbia.[66][537]
Tramite Enel Trade inoltre Enel possiede la totalità di Nuove Energie, azienda specializzata nella costruzione di impianti di rigassificazione[66][537][543] del Gas naturale liquefatto.
Europa
In Belgio Enel possedeva, tramite Enel Investment Holding, il 100% di Marcinelle Energie, proprietaria dell'omonima centrale elettrica, acquisita nel 2008 da Duferco Diversification.[544][545][546]
Nel 2013 è stata firmata una lettera di intenti per la cessione della società a Gazprom.[546][547].[548][549][550][551][552][553] La società è stata infine ceduta a Direct Energie S.A. a fine 2016[438].
In Francia Enel possiede il 5% della borsa elettrica francese Powernext.[449]
In Spagna, dopo il collocamento di azioni del novembre 2014, Enel detiene, attraverso la società Enel Iberia Srl (nota precedentemente come Enel Energy Europe[554]), il 70,1% di Endesa, acquisita nel 2009 con una partecipazione del 92,06%.[555][556][557][558] L'acquisizione valse ad Enel nel 2009 il premio Platts Global Energy Awards di Deal of the Year.[559]
In Russia Enel è presente dal 2004[457]:
- possiede il 56,4% di Enel Russia (in origine OGK-5) tramite Enel Investment Holding BV.[458][560][561][562][563]
- dal 2008, possiede il 49,5% di RusEnergoSbyt, fornitore di energia elettrica, che fa direttamente capo a Enel S.p.A..[564]
Nel 2013 Rosneft, tramite NGK Itera, ha comprato la partecipazione del 40% di Enel in Arctic Russia BV che a sua volta possedeva il 19,6% in SeverEnergia.[565][566][567][568][569][570] A marzo 2022, Enel annuncia la cessazione delle operazioni in Russia[431].
Sud America
In Argentina Enel possiede il controllo del 41.0% di Empresa Distribuidora Sur SA.
In Cile Enel possiede, Empresa Electrica Panguipulli SA: controllo 61,9%, Enel Américas SA: controllo 56,80%, Enel Distribución Chile SA: controllo 61,04%, Enel Generación Chile SA: controllo 57,9%, Enel Green Power Chile Ltda: controllo 61,9%, Enel Green Power del Sur SpA: controllo 61,9%, Gas Atacama Chile SA: controllo 58,0%.
In Perù tramite Enel Perù SAC, Enel controlla Enel Distribución Perù SAA al 47,2% e Enel Generación Perù SA al 47,5%.
Dati societari
Principali azionisti
Al 31 dicembre 2020[571]:
- Ministero dell'Economia e delle Finanze - 23,6%
- Investitori istituzionali - 62,3%
- Investitori individuali - 14,1%
Storico dei presidenti
Presidente | Durata in carica |
---|---|
Vito Antonio Di Cagno[572] | 1963 - 1973 |
Arnaldo Maria Angelini[573] | 1973 - 1979 |
Francesco Corbellini[574] | 1979 - 1987 |
Franco Viezzoli[575] | 1987 - 1996 |
Chicco Testa[576] | 1996 - 2002 |
Piero Gnudi[577] | 2002 - 2011 |
Paolo Andrea Colombo[578] | 2011 - 2014 |
Maria Patrizia Grieco[579] | 2014 - 2020 |
Michele Crisostomo[580] | 2020 - in corso |
Storico dei direttori generali
Direttore generale | Durata in carica |
---|---|
Arnaldo Maria Angelini[573] | 1963 - 1973 |
Massimo Moretti[581][582] | 1973 - 1982 |
Alberto Negroni[583] | 1984 - 1992 |
Alfonso Limbruno[584] | 1992 - 1995 |
Franco Tatò[585] | 1996 - 2002 |
Paolo Scaroni[586] | 2002 - 2005 |
Fulvio Conti[587] | 2005 - 2014 |
Francesco Starace[588] | 2014 - in corso |
Onorificenze
— Roma, decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 ottobre 2010 [589]
Archivio
L'Archivio storico Enel[590] è stato riunito in un'unica sede, a Napoli, il 24 settembre 2008. Racchiude e conserva la memoria storica dell'industria elettrica italiana dalla fine dell'Ottocento fino all'elettrificazione completa del Paese. Custodisce più di 13.000 metri lineari di documenti, 200.000 fotografie, migliaia di disegni tecnici e di libri e riviste specializzate, centinaia di reperti e filmati, ripartiti nei fondi: Ente Autonomo Volturno - EAV[591]; Ex Compartimento di Cagliari; Archivio storico Angelo Omodeo[592]; Ex Compartimento di Firenze; Archivio storico Piero Ginori Conti[593]; Ex Compartimento di Milano; Archivio storico Giuseppe Colombo[594]; Ex Compartimento di Napoli. Archivio storico Giuseppe Cenzato[595]; Ex Compartimento di Palermo. Archivio storico Enrico Vismara[596]; Archivio storico Orso Mario Corbino[597]; Ex Compartimento di Torino. Archivio storico Giancarlo Vallaurino. Archivio storico Giancarlo Vallauri[598]; Ex Compartimento di Venezia. Archivio storico Nicolò Papadopoli Aldobrandini[599]; Fondo fotografico Parisio[600]; Fondo "Giuseppe Cenzato"[601]; Fondo "Vito Antonio Di Cagno"[602]; Fondo Larderello[603].
Note
- ^ Bilancio Enel 2022, ricavi boom a 140,5 miliardi e inizia la discesa del debito, su firstonline.info. URL consultato il 10 marzo 2023.
- ^ Enel, utile in forte crescita oltre 3 miliardi nel 2021, su finanza.lastampa.it.
- ^ a b Enel profile, su it.investing.com.
- ^ a b Roberta Jannuzzi, Storia di Enel dal 1962 ai nostri giorni, su Radio Radicale, 29 settembre 2006. URL consultato il 29 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2015).
- ^ Dismissione partecipazioni dello Stato, su Camera dei deputati. URL consultato il 29 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2017).
- ^ Enel, affluenza record in assemblea: presente il 59% del capitale.
- ^ RELAZIONE E BILANCIO DI ESERCIZIO DI ENEL SPA AL 31 DICEMBRE 2020 (PDF), su enel.com.
- ^ Fortune Global 500, cinque italiane nella lista delle maggiori aziende al mondo, su fortuneita.com.
- ^ Enel: con più energia venduta salgono i ricavi e cala il debito, su repubblica.it. URL consultato il 9 febbraio 2023.
- ^ Azioni Enel, su forbes.com.
- ^ Cesare Silvi, Frammenti di storia dell'energia solare in Italia prima del 1955, su Gruppo per la storia dell'energia solare. URL consultato il 30 gennaio 2015.
- ^ Giuseppe Vottari, Storia d'Italia (1861-2001), collana Gli Spilli, Alpha Test, p. 73, ISBN 978-88-483-1555-5.
- ^ Augusto Garuccio, Giuseppe Guarino e Franco Selleri, Nucleare E Solare Come Alternative Al Petrolio, Edizioni Dedalo, 1993, p. 47, ISBN 978-88-220-3736-7.
- ^ Vestrucci, Appendice 3: L'energia elettrica in Italia, in L'Italia e l'energia. 150 anni di postvisioni energetiche, FrancoAngeli, 2013, p. 225, ISBN 978-88-204-0561-8.
- ^ Per una storia del sistema elettrico italiano (PDF), su Milano Città delle Scienze, 8 ottobre 2014. URL consultato il 30 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2015).
- ^ P. Di Gregorio, Crisi e ristrutturazione dell'industria elettrica in Sicilia (1930-1935): L'intervento del capitale americano, in Studi Storici, vol. 28, n. 4, 1987, pp. 985-1004.
- ^ Piero Gnudi, L'energia elettrica: storia di un successo italiano, su Museo Energia. URL consultato il 30 gennaio 2015.
- ^ Felice Egidi, Attualità dell'energia idroelettrica, su Museo Energia. URL consultato il 30 gennaio 2015.
- ^ Ambiente ed energia (PDF), su L'archivio della statistica italiana - Istat. URL consultato il 31 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2015).
- ^ Giancarlo Bonardi e Carlo Patrignani, Energie alternative e rinnovabili, Wolters Kluwer Italia, 2010, p. 582, ISBN 978-88-217-3316-1.
- ^ a b Giuseppe Catalano, Fabiola Fraccascia, Eugenia Mundi e Niccolò Siani, L'intervento pubblico nel settore dell'energia elettrica (PDF), su Università di Roma La Sapienza, 17 dicembre 2014. URL consultato il 31 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
- ^ La rivoluzione industriale e la fine dell'800, su Città metropolitana di Milano. URL consultato il 30 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2015).
- ^ a b Umberto Chiaramonte e Sergio Lucchini, Economia e sviluppo industriale, in Terra d'Ossola, Grossi Edizioni, 2005, ISBN 978-88-89751-02-2.
- ^ Edoardo Beltrame, Breve storia dell'energia elettrica in Italia, su Gli Stati Generali, 9 dicembre 2014. URL consultato il 30 gennaio 2015.
- ^ Gian Luca Lapini, Origini del sistema elettrico a Milano, su Storia di Milano, 22 marzo 2004. URL consultato il 30 gennaio 2015.
- ^ Pietro Bolchini (a cura di), Storia delle aziende elettriche municipalizzate, Laterza, 1999, ISBN 978-88-420-5831-1.
- ^ a b Economia delle fonti di energia, vol. 23, 1980, p. 95.
- ^ Giorgio Mori, L'industrializzazione in Italia: 1861-1900, a cura di Giorgio Mori, Società editrice il Mulino, 1977.
- ^ Repertorio generale annuale della Giurisprudenza italiana, vol. 1, Unione tipografico-editrice, 1960, p. 60.
- ^ Giorgio Mori e Giovanni Zanetti, Storia dell'industria elettrica in Italia, Laterza, 1994, ISBN 978-88-420-4558-8.
- ^ Piero Bolchini e Roberto Balzani (a cura di), Storia delle aziende elettriche municipalizzate, Laterza, 1999, p. 137, ISBN 978-88-420-5831-1.
- ^ Renato Giannetti, Il servizio elettrico dai sistemi regionali alla liberalizzazione, su Treccani. URL consultato il 31 gennaio 2015.
- ^ Giancarlo Morcaldo, Intervento pubblico e crescita economica: un equilibrio da ricostruire, FrancoAngeli, 2007, pp. 156-157, ISBN 978-88-464-8974-6.
- ^ Sergio Zoppi, Il Mezzogiorno di De Gasperi e Sturzo (1944-1959), Rubbettino Editore, 2003, p. 76, ISBN 978-88-498-0705-9.
- ^ L'unificazione delle tariffe dell'energia elettrica, in Piacenza economica, vol. 1, 1962, pp. 3-5.
- ^ Notiziario, vol. 24, Confederazione generale dell'industria italiana, 1967, p. 1621.
- ^ a b Giovanni di Capua, Per l'irizzazione dell'energia elettrica, in Tommaso Zerbi e i federalismi, Rubbettino Editore, 2004, ISBN 978-88-498-0896-4.
- ^ a b Economia internazionale delle fonti di energia, vol. 6, Istituto di economia delle fonti di energia, Università commerciale L. Bocconi, 1962.
- ^ Lauro Orizio e Francesco Radice, Storia dell'industria elettrica in Italia (1882-1962), Nova tipo lito, 1964, p. 308.
- ^ Provvedimento del comitato interministeriale dei prezzi (PDF), su Cassa conguaglio per il settore elettrico, 29 agosto 1961. URL consultato il 31 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2015).
- ^ Gerardo Cringoli, L'industria elettrica italiana prima delle nazionalizzazioni, testi di dottorato presso l'Università di Napoli (PDF).
- ^ sito Camera dei Deputati (PDF), su legislature.camera.it.
- ^ Franco Amatori e Francesco Brioschi, Le grandi imprese private: famiglie e coalizioni, in Fabrizio Barca (a cura di), Storia del capitalismo italiano dal dopoguerra a oggi, Donzelli Editore, 1997.
- ^ a b c Piero Bolchini (a cura di), La Nazionalizzazione dell'energia elettrica: l'esperienza italiana e di altri paesi europei : atti del convegno internazionale di studi del 9-10 novembre 1988 per il XXV anniversario dell'istituzione dell'Enel, Laterza, 1989, p. 264, ISBN 978-88-420-3511-4.
- ^ Libertà e giustizia per il Mezzogiorno, G. Macchiaroli, 1955.
- ^ Il Consiglio di Stato: organo ufficiale del Centro italiano di studi amministrativi, vol. 2, Italedi, 1962.
- ^ a b Giancarlo Morcaldo, Intervento pubblico e crescita economica: un equilibrio da ricostruire, FrancoAngeli, 2007, p. 156, ISBN 978-88-464-8974-6.
- ^ Fabio Silari, Italia contemporanea, vol. 176-177, Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione, 1989.
- ^ a b Publio Fedi e Fabrizio Liberati, Miti e realtà: genesi, obiettivi e consuntivi della nazionalizzazione dell'industria elettrica, 1962-1977 : l'interpretazione economica dei bilanci in rosso, Mondadori Education, 1981, ISBN 978-88-00-86003-1.
- ^ IV Governo Fanfani: Intervento di Amintore Fanfani alla Camera dei deputati (Roma, 2 marzo 1962), su La Democrazia Cristiana in Italia, 2 marzo 1962. URL consultato il 31 gennaio 2015.
- ^ Disegno di legge (PDF), su Camera dei deputati, 26 giugno 1962. URL consultato il 31 gennaio 2015.
- ^ Tullio Ascarelli, Rivista delle società, vol. 7, Giuffrè editore, 1962.
- ^ Nazionalizzazione - Liberalizzazione del Settore Elettrico: ripercussioni sul territorio ternano, su Progetto Interamna, luglio 2008. URL consultato il 31 gennaio 2015.
- ^ Legge 6 dicembre 1962, n. 1643
- ^ a b c d e Barbara Pozzo, Le politiche energetiche comunitarie. Un'analisi degli incentivi allo sviluppo delle fonti rinnovabili, Giuffrè Editore, 2009, ISBN 978-88-14-14462-2.
- ^ a b Energia nucleare, ENEA, 1990.
- ^ a b c d Eugenio Grippo e Filippo Manca, Manuale breve di diritto dell'Energia, Wolters Kluwer Italia, 2008, pp. 33,64, ISBN 978-88-13-27438-2.
- ^ Stefano Nespor e Ada Lucia De Cesaris, Codice dell'ambiente, Giuffrè Editore, 2009, pp. 1166-1174, ISBN 978-88-14-13797-6.
- ^ Geremia Gios, Ilaria Goio e Pietro Nervi, Energia e territori di montagna. La produzione idroelettrica e il ruolo dei Consorzi dei BIM. Problemi e prospettive, FrancoAngeli, 2014, p. 47, ISBN 978-88-917-0916-5.
- ^ Stefano Battilossi, Acea di Roma 1909-2000: da azienda municipale a gruppo multiservizi, FrancoAngeli, 2001, p. 260, ISBN 978-88-464-2952-0.
- ^ Giuseppe De Luca, Le società quotate alla Borsa valori di Milano dal 1861 al 2000: profili storici e titoli azionari, Libri Scheiwiller, 2002.
- ^ Salvatore Satta, Studi in memoria di Salvatore Satta, vol. 2, CEDAM, 1982, p. 1512.
- ^ Il Consiglio di Stato: organo ufficiale del Centro italiano di studi amministrativi, vol. 2, Italedi, 1966, p. 412.
- ^ Sentenze e ordinanze della Corte costituzionale, vol. 5, Giuffrè, 1966.
- ^ Giurisprudenza costituzionale, vol. 2, Giuffrè, 1966.
- ^ a b c d (EN) Massimo Bergami, Pier Luigi Celli e Giuseppe Soda, National Monopoly to Successful Multinational: the case of Enel, Palgrave Macmillan, 2012, p. 13, ISBN 978-1-137-03391-8.
- ^ Giurisprudenza costituzionale, Giuffrè, 1963.
- ^ Raffaele Cercola, L'intervento esterno nello sviluppo industriale del Mezzogiorno: analisi della situazione attuale e delle tendenze recenti, Guida Editori, 1984, p. 122, ISBN 978-88-7042-861-2.
- ^ Commissione parlamentare d'inchiesta sul disastro del Vajont: inventario e documenti, Rubbettino Editore, 2003, p. 23, ISBN 978-88-498-0655-7.
- ^ Inventario della commissione d'inchiesta sul disastro del Vajont (PDF), su Senato della Repubblica. URL consultato il 1º febbraio 2015.
- ^ Decreto del Presidente della Repubblica n° 342 del 29 marzo 1963, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n° 88 del 1º aprile 1963.
- ^ Relazione della Corte dei Conti (PDF), su Camera dei deputati, 9 settembre 1966. URL consultato il 2 febbraio 2015.
- ^ a b Ilenia Giuga, Enel, su Tesi Online Economia. URL consultato il 1º febbraio 2015.
- ^ Gazzetta Ufficiale, D.P.R. 18 Gennaio 1965, n. 320.
- ^ Collegio dei revisori, Relazione del consiglio di amministrazione (PDF), su legislature.camera.it, 3 maggio 1968.
- ^ Maria Martellini, Dal monopolio alla concorrenza. La liberalizzazione incompiuta di alcuni settori, FrancoAngeli, 2007, pp. 61-62, ISBN 978-88-464-9443-6.
- ^ Luigi Morati, ABC dell'elettrotecnica e della illuminazione, Hoepli, 1999, ISBN 978-88-203-2581-7.
- ^ a b Virginio Cantoni e Silvestri Andrea, Storia della tecnica elettrica, Cisalpino, 2009, p. 201, ISBN 978-88-323-6214-5.
- ^ Paolo Andrea Colombo, Quando nel '62 si unì l'Italia energetica, su Il Sole 24 ore, 2 agosto 2012. URL consultato il 1º febbraio 2015.
- ^ Cos'è il dispacciamento, su La Repubblica, 12 novembre 1994. URL consultato il 1º febbraio 2015.
- ^ Dispacciamento, su Terna. URL consultato il 1º febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2020).
- ^ (FR) Les transports d'énergie: techniques nouvelles et conséquences économiques. Travaux du Colloque européen d'économie de l'énergie. Grenoble, 6-8 mai 1965, Mouton & Company, 1969, p. 95.
- ^ Luca Mazzari, Design per l'energia: strumenti e linguaggi per una produzione diffusa, Alinea Editrice, 2011, p. 72, ISBN 978-88-6055-637-0.
- ^ Diffusione della elettrificazione rurale, su CNEL, 26 gennaio 1967. URL consultato il 1º febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2015).
- ^ Alfonso Percuoco, L'energia ed i poteri. Il mercato libero dell'energia elettrica tra realtà ed apparenze, FrancoAngeli, 2004, p. 58, ISBN 978-88-464-5500-0.
- ^ Emanuele Felice, Cassa per il Mezzogiorno - Il caso dell'Abruzzo (PDF), su researchgate.net, p. 44. URL consultato il 1º febbraio 2015.
- ^ Indagine sulla situazione della elettrificazione rurale in Italia, Enel, 1966.
- ^ Caterina Napoleone, Enciclopedia di Roma: dalla origini all'anno Duemila, Franco Maria Ricci, Franco Maria Ricci, p. 387, ISBN 978-88-216-0946-6.
- ^ Vita italiana, vol. 25, Presidenza del Consiglio dei ministri, p. 430.
- ^ Tutti i numeri dell'interconnessione Italia-Francia, su Terna. URL consultato il 2 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2015).
- ^ a b Silvio Govi (a cura di), L'Universo, vol. 50, Istituto geografico militare. Due cavi per l'Elba, su Enel.tv, 1967. URL consultato il 2 febbraio 2015.
- ^ Ischia 70 metri sotto, su enel.tv. URL consultato il 2 febbraio 2015.
- ^ Vajont, il risarcimento Montedison, su ricerca.repubblica.it, La Repubblica, 24 giugno 1999. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ La storia dell'elettricità in Italia, su itimarcon.it. URL consultato il 5 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2015).
- ^ La Civiltà cattolica, Volume 1 - Quaderno 3040 - 19 febbraio 1977, La Civiltà Cattolica, 1977.
- ^ Antonio Cardinale e Alessandro Verdelli, Energia per l'industria in Italia: la variabile energetica dal miracolo economico alla globalizzazione, FrancoAngeli, 2008, pp. 64-65, ISBN 978-88-464-9264-7.
- ^ Enrico Pietrella, Il Piano energetico nazionale: un obiettivo primario di cui si sente il bisogno, su Linkiesta, 5 ottobre 2012. URL consultato il 3 febbraio 2015.
- ^ Legge 2 agosto 1975, n. 393, su Normattiva, 2 agosto 1975. URL consultato il 5 febbraio 2015.
- ^ Collegio dei revisori, Relazione del Consiglio di amministrazione - Atti della Camera dei Deputati - V Legislatura (PDF), su legislature.camera.it, 3 maggio 1968. URL consultato il 19 aprile 2015.
- ^ Giovanni Ruggeri e Sergio Adami, Lo sviluppo dell'energia idroelettrica in Italia (PDF), su Idrotecnica Italiana, giugno 2011. URL consultato il 6 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2015).
- ^ a b c Sergio Fumich, Cronache Naturali, Lulu.com, 2008, pp. 40,145-146.
- ^ (EN) Nuclear power in an age of uncertainty, DIANE Publishing, 1984, p. 192, ISBN 978-1-4289-2377-5.
- ^ Nino Lo Bianco, C. M. Capè e Fabio Sampek, La guida del Sole 24 Ore al management dell'energia. Mercato e catena del valore, modelli di business, sistemi di gestione e normative, Gruppo 24 Ore, 2011, p. 274.
- ^ a b Centrale di Caorso, su Sogin. URL consultato l'8 febbraio 2015.
- ^ Caorso IV nucleare, su Enel.tv, 1978. URL consultato l'8 febbraio 2015.
- ^ Centrale idroelettrica del Taloro, su Ing. De Murtas. URL consultato il 6 febbraio 2015.
- ^ Atti della Società toscana di scienze naturali, residente in Pisa: Memorie, vol. 86, Società toscana di scienze naturali, 1980.
- ^ Atti della tavola rotonda tenuta a Bologna il 26 giugno 1979 su il delta del Po: sezione idraulica, Tipografia compositori, 1986, p. 33.
- ^ Relazione generale sulla situazione economica del paese, vol. 1, Instituto Poligrafico dello Stato, 1980, p. 109.
- ^ Gianfranco Castelli, Angelo Camplani e Raffaele Albano, Energia elettrica, su treccani.it. URL consultato il 6 febbraio 2015.
- ^ Emilio Segrè, La fisica dell'ultimo trentennio: prolusione tenuta per l'inaugurazione dell'anno accademico 1976-1977, nella cerimonia solenne del 12 novembre 1976, onorata dalla presenza del Presidente della Repubblica, Accademia Nazionale dei Lincei, 1977, p. 5.
- ^ L'Energia elettrica, vol. 54, Centro elettrotecnico sperimentale italiano "Giacinto Motta", 1977.
- ^ (EN) L. Paris, The 1000 kV Project, su ieeexplore.ieee.org.
- ^ Progetto 1000 kV - La linea aerea, su Enel.tv, 1978. URL consultato il 6 febbraio 2015.
- ^ Pozzi Geotermici perforati in Italia (PDF), su unmig.sviluppoeconomico.gov.it, Ministero dello Sviluppo Economico. URL consultato il 6 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
- ^ Gianluca Vignaroli, Annamaria Pinton, Arnaldo A. De Benedetti, Guido Giordano, Federico Rossetti, Michele Soligo e Michele Soligo, Structural compartmentalisation of a geothermal system, the Torre Alfina field (central Italy), su researchgate.net, 5 giugno 2014. URL consultato il 6 febbraio 2015.
- ^ L'Energia elettrica, vol. 52, Centro elettrotecnico sperimentale italiano "Giacinto Motta", 1975.
- ^ Alberto Romano, Tesi di dottorato di Alberto Romano (PDF), su LUISS, 30 giugno 2012. URL consultato il 6 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Quinquenni storici figli della luce - 1973/1977, su Enel.tv. URL consultato il 6 febbraio 2015.
- ^ Centro Luigi Einaudi - ENEL, su Entracque. URL consultato il 5 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2015).
- ^ Uomini dell'Alto Gesso, su Enel.tv, 1977. URL consultato il 5 febbraio 2015.
- ^ Seduta di Lunedi 17 aprile 1978 (PDF). Camera dei Deputati. Pagina 5 di 55. URL consultato il 9 aprile 2016.
- ^ Energia nucleare, ENEA, 1988.
- ^ Notiziario dell'ENEA.: Energia e innovazione, vol. 34, Comitato nazionale per la ricerca e per lo sviluppo dell'energia nucleare e delle energie alternative, 1988.
- ^ Antonio Cardinale e Alessandro Verdelli, Energia per l'industria in Italia: la variabile energetica dal miracolo, p. 77.
- ^ Edoardo Borriello, L'Enel dopo 25 anni ha chiuso in attivo, su La Repubblica.it, 1º maggio 1987. URL consultato il 10 febbraio 2015.
- ^ Politica ed economia, vol. 18, Editori riuniti riviste, 1987, p. 73.
- ^ Notiziario dell'ENEA: Energia e innovazione, vol. 33, Comitato nazionale per la ricerca e per lo sviluppo dell'energia nucleare e delle energie alternative, 1987, p. 61.
- ^ Le Cronache di Civitas, vol. 38, n. 4, Edizioni Civitas, 1987, p. 140.
- ^ Quinquenni storici figli della luce - 1983/1987, su Enel.tv, 1998. URL consultato il 10 febbraio 2015.
- ^ DELIBERAZIONE N. 54/29 DELIBERAZIONE N. 54/29 DEL 10.12.2009 10.12.2009 10.12.2009 (PDF), su Regione Sardegna, 10 dicembre 2009. URL consultato il 10 febbraio 2015.
- ^ Relazione Ambientale Impianto Fotovoltaico di Fiume Santo (PDF), su Sardegna Ambiente, dicembre 2009. URL consultato il 10 febbraio 2015.
- ^ (EN) International Journal on Hydropower & Dams, vol. 2, Aqua-Media International, 1995.
- ^ (EN) Congresso Internazionale Su Grandi Opere Sotterranee: Atti : Firenze, Italy 8-11 Giugno 1986, vol. 2, Società italiana gallerie, giugno 1986.
- ^ (EN) World Water, vol. 9, T. Telford Limited, 1986.
- ^ Visita alla centrale idroelettrica di Edolo, su Antedoro Designs, 12 luglio 2012. URL consultato il 10 febbraio 2015.
- ^ Inaugurazione Centrale Enel a Civitavecchia, su Governo Italiano, 30 luglio 2008. URL consultato il 10 febbraio 2015.
- ^ Silvia Artana, TRASFORMARE L'ANIDRIDE CARBONICA IN ROCCIA PER DIMINUIRE L'EMISSIONE DI GAS SERRA, su Torino Scienza, 8 ottobre 2007. URL consultato il 10 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2015).
- ^ Guida All'energia Solare, Edizioni Mediterranee, 1983, p. 231.
- ^ Rapporto Energia e ambiente, vol. 1-2, ENEA, Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente, 2003, p. 234.
- ^ Oggi, vol. 37, Rizzoli Editore, 1981, p. 50.
- ^ Storia del vapore e dell'elettricità dal calore del sole con specchi piani o quasi piani: possibilità esplorate dagli scienziati italiani sin dall'Ottocento (PDF), su Gruppo per la storia dell'energia solare (GSES). URL consultato il 5 febbraio 2015.
- ^ Adrano, su Catania Sicilia. URL consultato il 5 febbraio 2015.
- ^ Tiziana Moriconi, La più grande centrale solare termoelettrica al mondo, su Wired Italia, 31 maggio 2011. URL consultato il 5 febbraio 2015.
- ^ L'energia alle Eolie verrà dal sole e dal vento, su La Repubblica.it, 7 ottobre 1984. URL consultato il 10 febbraio 2015.
- ^ Centrali fotovoltaiche (PDF), su Liceo Palmeri. URL consultato il 10 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2015).
- ^ Rapporto A5-049402, su RSE, 2005. URL consultato il 10 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2019).
- ^ SISTEMI FOTOVOLTAICI: DIMENSIONAMENTO ED APPLICAZIONI, su ospitiweb.indire.it, 20 novembre 2003. URL consultato il 10 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Centrale fotovoltaica, su esemar.net. URL consultato il 10 febbraio 2015.
- ^ Rapporto sulla filiera dell'energia- Produzione, Trasporto, Distribuzione (PDF), su Regione Siciliana, dicembre 2004. URL consultato il 10 febbraio 2015.
- ^ Regione Siciliana – Assessorato dell'Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità – Dipartimento dell'Energia - Osservatorio Regionale e Ufficio Statistico per l'Energia (PDF), su Regione Siciliana. URL consultato il 10 febbraio 2015.
- ^ Oasis, Musumeci & Fioratti, 1994, p. 25.
- ^ a b Valentina Besana, Per Citigroup Enel è da comprare, su soldionline.it, 25 novembre 2005. URL consultato il 10 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2015).
- ^ a b Era l'anno… Storia dell'energia Idroelettrica [collegamento interrotto], su Regione Lombardia. URL consultato il 10 febbraio 2015.
- ^ Energia: l'Enel inaugura in Sardegna la più grande centrale eolica d'Italia, su Archivio Stampa, 19 giugno 2006. URL consultato il 10 febbraio 2015.
- ^ Martina Greggi, Produzione di energia eolica in Italia e nel mondo, su Prezi, 27 novembre 2013. URL consultato il 10 febbraio 2015.
- ^ Piergiorgio Pinna, In Sardegna l'energia pulita arriverà con il maestrale, su La Repubblica.it, 22 settembre 1984. URL consultato il 10 febbraio 2015.
- ^ La storia dell'elettricità in Italia, su ITC Marconi. URL consultato il 10 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2015).
- ^ Fulvio Di Dio (a cura di), Energia dal vento: legislazioni regionali a confronto (PDF), su Diritto all'Ambiente, 5 marzo 2007. URL consultato il 10 febbraio 2015.
- ^ ENEL: INAUGURA LA PIÙ GRANDE CENTRALE EOLICA D'ITALIA, su Ambiente.it, 19 giugno 2006. URL consultato il 10 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2015).
- ^ Roberto Mania, Un giorno nel bunker della corrente ecco chi ci difende dai blackout, su La Repubblica.it, 27 ottobre 2010. URL consultato il 10 febbraio 2015.
- ^ dispacciaménto, su Sapere.it. URL consultato il 10 febbraio 2015.
- ^ Giuseppe Augieri e Stefano Da Empoli, Cambiare per sopravvivere: la questione energetica in Italia, Rubbettino Editore, 2002, p. 127, ISBN 978-88-498-0389-1.
- ^ Giancarlo Sturloni, Energia nucleare, Alpha Test, 2011, pp. 128-129, ISBN 978-88-483-1274-5.
- ^ Marrone, Le prospettive di crescita delle energie rinnovabili in Puglia: il parco delle biomasse, FrancoAngeli, 2014, p. 25, ISBN 978-88-917-0602-7.
- ^ Eugenio Grippo e Filippo Manca, Manuale breve di diritto dell'energia, Wolters Kluwer Italia, 2008, ISBN 978-88-13-27438-2.
- ^ Antonio Cardinale e Alessandro Verdelli, Energia per l'industria in Italia: la variabile energetica dal miracolo economico alla globalizzazione, FrancoAngeli, 2008, ISBN 978-88-464-9264-7.
- ^ Del Duro, Dalla cogenerazione alla trigenerazione. Come ridurre la dipendenza energetica dell'Italia: Come ridurre la dipendenza energetica dell'Italia, FrancoAngeli, 2014, pp. 210-, ISBN 978-88-568-4737-6.
- ^ Rapporto sulle performance ambientali OCSE Rapporti Sulle Performance Ambientali: Italia 2002, OECD, 2003, p. 46, ISBN 978-92-64-09909-8.
- ^ a b Brand identity - Nuovo logo Enel 1998 - Enel Frammenti di storia, su YouTube, 28 maggio 2010. URL consultato il 29 gennaio 2015.
- ^ La nuova disciplina del settore elettrico ed il quadro normativo di riferimento, su diritto.it. URL consultato il 18 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2014).
- ^ LEGGE 9 gennaio 1991, n. 9, su Normattiva.it. URL consultato il 18 febbraio 2015.
- ^ Luca Mazzari, Design per l'energia: strumenti e linguaggi per una produzione diffusa, Alinea, 2011, ISBN 978-88-6055-637-0.
- ^ Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 11 luglio 1992, n. 333, recante misure urgenti per il risanamento della finanza pubblica, su edizionieuropee.it.
- ^ Programma di riordino di IRI, ENI, ENEL, IMI, BNL ed INA (PDF), su storia.camera.it.
- ^ AA.VV., Energia Nucleare: nuove prospettive ed opportunità, Terni, Morlacchi, 2008, ISBN 978-88-6074-258-2.
- ^ a b Attuazione della direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica, su autorita.energia.it, Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico. URL consultato il 16 febbraio 2015.
- ^ a b Lo Bianco, Capè e Sampek, La guida del Sole 24 Ore al management dell'energia. Mercato e catena del valore, modelli di business, sistemi di gestione e normative, Il Sole 24 Ore Norme e Tributi, 2011, ISBN 978-88-6345-264-8.
- ^ Energia Nucleare: nuove prospettive ed opportunità, Terni, Morlacchi, 2008, ISBN 978-88-6074-258-2.
- ^ La liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica, su Enel. URL consultato il 16 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2020).
- ^ Ambiente ed energia (PDF), su Istat. URL consultato il 17 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2015).
- ^ Gli assetti proprietari e organizzativi delle reti di trasmissione (PDF), su Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico. URL consultato il 17 febbraio 2015.
- ^ Storia, su enel.it. URL consultato il 17 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2015).
- ^ Investor Relations FAQ 19. (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2016).
- ^ Giancarlo Morcaldo, Intervento pubblico e crescita economica: un equilibrio da ricostruire, Franco Angeli, 2007, p. 160, ISBN 978-88-464-8974-6.
- ^ Privatizzazioni, Enel va a ruba richieste tre volte l'offerta, su La Repubblica.it. URL consultato il 16 febbraio 2015.
- ^ Fissato il prezzo Enel 4,3 euro per azione, su La Repubblica.it. URL consultato il 16 febbraio 2015.
- ^ Titoli Enel: boom di scambi prezzi fermi, su Corriere della Sera.it. URL consultato il 17 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2015).
- ^ Offerta Globale Azioni ENEL S.p.A., su Ministero dell'Economia e delle Finanze, 1999. URL consultato il 17 febbraio 2015.
- ^ Bettina Campedelli, Reporting aziendale e sostenibilità: i nuovi orizzonti del bilancio sociale, Franco Angeli, 2007, p. 181, ISBN 978-88-464-6133-9.
- ^ Marchio Enel - Storia ed Evoluzione, su Museo del Marchio Italiano. URL consultato il 29 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2019).
- ^ ENEL PROGETTO CEE PER LO SCAMBIOELETTRICO ITALIA GRECIA, su adnkronos.com, 22 maggio 1992. URL consultato il 16 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2018).
- ^ ENEL: INAUGURATO IL CAVO SOTTOMARINO ITALIA GRECIA (PDF), su Enel. URL consultato il 16 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2004).
- ^ Italia-Grecia: al via elettrodotto sottomarino realizzato dall'Enel, su La Nuova Sardegna.it, 29 gennaio 2000. URL consultato il 17 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2019).
- ^ Serre, la centrale solare più grande del mondo, su La Rebbublica.it, 19 ottobre 1994. URL consultato il 16 febbraio 2015.
- ^ Paolo Magliocco, Enel Green Power rilancia Serre Persano, il maxi impianto fotovoltaico nato nel 1993, su Il Sole 24 Ore, 2 settembre 2011. URL consultato il 16 febbraio 2015.
- ^ .[pagina ?] Silvana Kühtz, Energia e sviluppo sostenibile. Politiche e tecnologie, Rubettino, 2005, ISBN 978-88-498-1237-4.
- ^ Centrale fotovoltaica di Serre Persano (PDF), su Enel. URL consultato il 16 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2015).
- ^ Enel inaugura il nuovo parco eolico di Frosolone, su Informazione Ambiente.it. URL consultato il 17 febbraio 2015.
- ^ Collarmele, il paese che va a energia pulita. Casse comunali piene con l'eolico e il solare, su Il Centro.it. URL consultato il 17 febbraio 2015.
- ^ Wind, su Il Sole 24 Ore.it. URL consultato il 17 febbraio 2015.
- ^ La Nostra Storia, su Wind. URL consultato il 17 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2019).
- ^ La Storia di Wind, su Premio Marketing. URL consultato il 17 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2015).
- ^ Mondowind-Breve Cronistoria, su Digilander. URL consultato il 17 febbraio 2015.
- ^ Telecom e le altre, così in pochi anni è tramontata l'era della telefonia italiana, su La Repubblica.it, 23 settembre 2013. URL consultato il 16 febbraio 2015.
- ^ Enel diventa holding e mette in moto l'Opv, su La Repubblica.it, 8 settembre 1999.
- ^ Ambiente. L'Enel si impegna per la riduzione del gas serra, su Enel (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2015).
- ^ Ambiente. L'Enel si impegna per la riduzione del gas serra; ENEL INVESTMENT HOLDING BV: LANCIO DI UN PROGRAMMA DI COMMERCIAL PAPER DA 1,5 MILIARDI DI EURO (PDF), su enel.it, 30 novembre 2001. URL consultato il 18 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2005).
- ^ REVISIONE DELLE LINEE GUIDA PER LE POLITICHE E MISURE NAZIONALI DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DEI GAS SERRA (Legge 120/2002) (PDF), su Ministero dell'Ambiente. URL consultato il 18 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ ENEL: FIRMATO ACCORDO PER LA RIDUZIONE DEI GAS SERRA CON I MINISTERI DELL'AMBIENTE E DELL'INDUSTRIA (PDF), su Enel. URL consultato il 23 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 16 novembre 2004).
- ^ Ambiente. L'Enel si impegna per la riduzione del gas serra, su Rainews.it (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2015).
- ^ Profilo di Enel (PDF), su Enel. URL consultato il 22 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2015).
- ^ Enel: nasce Enel greenpower (PDF), su Enel, 22 gennaio 2002. URL consultato il 22 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2004).
- ^ Jacopo Gilberto, Enel Green Power dà la scossa al business, su Il Sole 24 Ore. URL consultato il 22 febbraio 2015.
- ^ Energie rinnovabili, nasce Enel Green power, su Terra nauta.it, 30 novembre 2008. URL consultato il 22 febbraio 2015.
- ^ Enel sbarca negli Stati Uniti. Erga acquista Chi Energy, su Il Sole 24 Ore.it, 1º novembre 2000. URL consultato il 23 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2015).
- ^ Memoriale sul grave ritardo italiano nelle tecnologie fotovoltaiche, su Il Sole 24 Ore.it, 18 maggio 2005. URL consultato il 19 febbraio 2015.
- ^ L'energia alternativa fa volare Enel, su La Repubblica.it, 3 novembre 2000. URL consultato il 19 febbraio 2015.
- ^ Sergio Rizzo, L'Enel sbarca in Spagna, gara vinta per le centrali Endesa, su corriere.it, 13 settembre 2001. URL consultato il 22 febbraio 2015.
- ^ Fabio Massimo Signoretti, L'Enel conquista le centrali Endesa, su La Repubblica.it, 13 settembre 2001. URL consultato il 22 febbraio 2015.
- ^ ENERGIA: ENEL SBARCA IN SPAGNA E PRENDE VIESGO, su Wallstreetitalia.com, 13 settembre 2001. URL consultato il 22 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2015).
- ^ Sergio Mariotti e Marco Multinelli, Italia multinazionale 2004. Le partecipazioni italiane all'estero e estere in Italia, Rubettino, 2005, pp. 72-73, ISBN 88-498-1324-4.
- ^ Modalità di alienazione delle partecipazioni detenute dall'Enel S.p.a. in Eurogen S.p.a., Elettrogen S.p.a. e Interpower S.p.a., su Autorità per l'energia e il gas, 25 gennaio 2000. URL consultato il 22 febbraio 2015.
- ^ Energia. Il Tesoro invita ENEL a privatizzare Interpower, in vendita per 1 miliardo, su Rainews24.it, 4 novembre 2002. URL consultato il 22 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2015).
- ^ Enel proceda alla vendita di Interpower, su Rainews24.it, 5 novembre 2002. URL consultato il 22 febbraio 2015.
- ^ Centrali Enel, si accelera seconda Genco in vendita, su La Repubblica.it, 6 aprile 2001. URL consultato il 22 febbraio 2015.
- ^ 1999-2004: gli anni del cambiamento, su Enel. URL consultato il 22 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2015).
- ^ 1999-2004: gli anni del cambiamento, su Enel. URL consultato il 22 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2015).
- ^ Francesca Gerosa, Mps tra le poche banche nel Dow Jones Sustainability Index, su Italia Oggi.it. URL consultato il 23 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2015).
- ^ Gabriele Dossena, C'è l'accordo, Enel ha tutta Endesa, su Corriere della Sera.it. URL consultato il 13 luglio 2015.
- ^ Storia di Enel dal 1962 ai nostri giorni, su Radio Radicale.it, 29 settembre 2006. URL consultato il 22 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2015).
- ^ 1999-2001: la stagione del cambiamento, su Enel, 29 settembre 2006. URL consultato il 22 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2015).
- ^ Archilede, su Enel. URL consultato il 23 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2015).
- ^ Enel da alla luce Archilede, su Newscomuni.it. URL consultato il 23 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Archilede High Performance: il lampione intelligente tutto italiano, su key4biz. URL consultato il 23 febbraio 2015.
- ^ Enel/ Debutta il Diamante fotovoltaico, su affaritaliani.it, 16 ottobre 2009. URL consultato il 23 febbraio 2015.
- ^ Che Pianeta faremo, su chepianetafaremo.it, 9 ottobre 2009. URL consultato il 23 febbraio 2015.
- ^ Il Diamante di Enel (PDF), su Enel, 16 ottobre 2009. URL consultato il 23 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2014).
- ^ La maxi centrale di Archimede, su Corriere della Sera.it, 15 luglio 2010. URL consultato il 23 febbraio 2015.
- ^ Archimede Power Plant, su Archimede Solar Energy. URL consultato il 23 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2018).
- ^ Apre l'impianto solare più avanzato al mondo, su Enel. URL consultato il 23 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2015).
- ^ Telefonia, Enel acquista Infostrada, su archiviostorico.corriere.it, 1º novembre 2000. URL consultato il 18 febbraio 2015 sito= Corriere della Sera (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2015).
- ^ Enel compra Infostrada, su La Repubblica.it, 11 ottobre 2000. URL consultato il 18 febbraio 2015.
- ^ Infostrada all'Enel con sconto del 25, su ilsole24ore.com, 16 marzo 2001. URL consultato il 18 febbraio 2015 sito= Il Sole 24 Ore (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2015).
- ^ Enel-Infostrada. Approvato l'acquisto a 14mila mld di lire, su Rainews.it. URL consultato il 23 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2015).
- ^ Nasce il colosso New Wind. In borsa entro il 2001, su La Repubblica.it, 16 marzo 2001. URL consultato il 22 febbraio 2015.
- ^ Telecom e le altre, così in pochi anni è tramontata l'era della telefonia italiana, su repubblica.it, 23 settembre 2013. URL consultato il 22 febbraio 2015.
- ^ Maria Rosaria Napolitano, La gestione dei processi di acquisizione e fusione di imprese, Franco Angeli, 2003, pp. 103-104, ISBN 978-88-464-5195-8.
- ^ ACQUISTATA INFOSTRADA PER 11 MILIARDI DI EURO. VERRÀ FUSA CON WIND (PDF), su Enel, 11 ottobre 2000. URL consultato il 22 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2005).
- ^ Federico De Rosa, Wind ceduta, adesso parlerà egiziano, su Corriere della Sera.it. URL consultato il 23 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2015).
- ^ Enel cede il controllo di Wind ora la Weather è al 62,75 per cento, su la Repubblica.it, 11 agosto 2005. URL consultato il 23 febbraio 2015.
- ^ Enel cede Wind ma resta nelle tlc, su il Sole 24 Ore.com. URL consultato il 23 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2015).
- ^ Enel: inaugurato a brindisi il primo impianto pilota in italia per la cattura della CO2, su enel.com, 1º marzo 2011. URL consultato il 21 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2015).
- ^ Inaugurato a Brindisi impianto per ridurre emissioni centrale Enel, su lagazzettadelmezzogiorno.it. URL consultato il 21 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2015).
- ^ Enel inaugura l'impianto pilota Ccs di Brindisi, su greenreport.it, 1º marzo 2011. URL consultato il 21 marzo 2015.
- ^ Il Ministro Prestigiacomo a Brindisi per l'inaugurazione dell'impianto CCS dell'Enel, su minambiente.it. URL consultato il 21 marzo 2015.
- ^ Agnese Ananasso, L'intelligenza entra in casa, su repubblica.it, 7 dicembre 2011. URL consultato il 22 marzo 2011.
- ^ Enel distribuzione: a Isernia la prima rete intelligente in Italia (PDF), su enel.it, 4 novembre 2011. URL consultato il 22 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2015).
- ^ Reti intelligenti, Enel: parte da Isernia la rivoluzione "smart", su alternativasostenibile.it, 5 novembre 2011. URL consultato il 22 marzo 2015.
- ^ Enel e Renault presentano un innovativo modello di integrazione per la mobilità elettrica, su enel.it, 16 marzo 2012. URL consultato il 24 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
- ^ M. Padin, Integrazione della mobilità da Enel e Renault, su electricmotornews.com, 17 marzo 2012. URL consultato il 24 marzo 2015.
- ^ Bilancio di Sostenibilità 2011 (PDF), su enel.com. URL consultato il 3 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
- ^ Enel e Opel Ampera, l'elettrica ad autonomia estesa insieme per una ricarica semplice e a zero emissioni, su enel.it, 10 novembre 2011. URL consultato il 3 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
- ^ Enel ricarica le Opel Ampera, su electricmotornews.com, 15 novembre 2011. URL consultato il 3 aprile 2015.
- ^ Luca Pagni, Enel, vende Terna per ridurre il debito Conti "studia" come tagliare il dividendo, su repubblica.it, 31 gennaio 2012. URL consultato il 16 marzo 2015.
- ^ Enel vende in Russia: Severenergia a Rosneft per 1,8 mld $, su repubblica.it, 24 settembre 2013. URL consultato il 16 marzo 2015.
- ^ Enel, in crescita i profitti 2013, su corriere.it, 12 marzo 2014. URL consultato il 16 marzo 2015.
- ^ Enel. Assemblea rinnova Cda. Maria Patrizia Grieco presidente, su internazionale.it, 22 maggio 2014. URL consultato il 17 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Giovanna Minoli, Patrizia Grieco (Enel): «Un mandato nel segno della discontinuità», su ilsole24.com, 1º novembre 2014. URL consultato il 17 marzo 2015.
- ^ Enel vende fino a 22% della spagnola Endesa. Ricavo previsto 2,6-3,6 miliardi, su ilfattoquotidiano.it, 5 novembre 2014. URL consultato il 14 aprile 2015.
- ^ Il cda Enel approva il progetto di riassetto delle attività del gruppo in iberia e america latina e la nuova struttura organizzativa di gruppo, su enel.it, 31 luglio 2014. URL consultato il 14 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
- ^ Laura Serafini, Enel vara il riassetto in Sud America, su ilsole24ore.com, 14 dicembre 2014. URL consultato il 14 aprile 2015.
- ^ Laura Serafini, Enel, alla controllata Enersis (Cile) la maggioranza di Edegel (Perù), su ilsole24ore.com, 2 maggio 2014. URL consultato il 22 dicembre 2015.
- ^ (EN) Endesa Chile to buyout Gas Atacama power complex, su finance.yahoo.com.com, 22 dicembre 2015. URL consultato il 22 dicembre 2015.
- ^ (EN) Endesa Chile compra el 50% de Gas Atacama y toma el control de la companìa, su expansion.com, 1º aprile 2014. URL consultato il 22 dicembre 2015.
- ^ Enel: perfezionata cessione Se Hydropower, su ansa.it, 15 aprile 2015. URL consultato il 22 dicembre 2015.
- ^ Edoardo Fagnani, Enel Produzione (Enel) perfeziona cessione quota in SE Hydropower, su soldionline.it, 15 aprile 2015. URL consultato il 22 dicembre 2015.
- ^ Enel, perfezionata la cessione in SE Hydropower, su ilmessaggero.it, 15 aprile 2015. URL consultato il 22 dicembre 2015.
- ^ Enel- Nuova vita a 23 centrali.
- ^ Francesca Gerosa, Enel vende il sito di Porto Marghera a Porto Invest, Simic e Citi, su milanofinanza.it, 2 novembre 2015. URL consultato il 22 dicembre 2015.
- ^ Stefano Agnoli, Enel avvia la cessione di 23 centrali. La prima è quella di Porto Marghera, su corriere.it.
- ^ Giordano Rodda, FUTUR-E di Enel: ecco come l'energia sarà rinnovata, su sostariffe.it, 16 aprile 2015. URL consultato il 22 dicembre 2015.
- ^ Edoardo Fagnani, Enel, accordo per cessione del 49% di Hydro Dolomiti Enel, su soldionline.it, 13 novembre 2015. URL consultato il 28 dicembre 2015.
- ^ Enel: cessione 49% Hydro Dolomiti Enel per circa €335 milioni, su trend-online.com, 13 novembre 2015. URL consultato il 28 dicembre 2015.
- ^ Fusione Enel-Enel Green Power: i termini dell'operazione.
- ^ A Roma il diamante fotovoltaico, su sviluppoenergetico.it. URL consultato il 21 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2012).
- ^ A Valle Giulia la tecnologia "diamante" di Enel che sfrutta il sole anche di notte, su ilsole24ore.com, 14 aprile 2011. URL consultato il 21 marzo 2015.
- ^ Nec ed Enel insieme per lo sviluppo delle smart grids, su agenziarepubblica.it, 20 aprile 2011. URL consultato il 22 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 24 novembre 2015).
- ^ Nec e Enel insieme per lo sviluppo delle smart grids, su enel.it, 20 aprile 2011. URL consultato il 16 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2015).
- ^ Nec e Enel insieme per lo sviluppo delle smart grids, su orizzontenergia.it, 20 aprile 2011. URL consultato il 22 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2015).
- ^ Energia:Enel e GE siglano accordo per progetti di efficienza, su repubblica.it, 27 febbraio 2012. URL consultato il 22 marzo 2015.
- ^ General Electric e Enel distribuzione siglano accordo di partnership strategica per progetti di efficienza energetica in tutta italia, su enel.it, 27 febbraio 2012. URL consultato il 22 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
- ^ Giorgio Migliore, Enel e Ge alleati nell'energia pulita, su milanofinanza.it, 28 febbraio 2012. URL consultato il 22 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2020).
- ^ Il carbone pulito unisce Cina e Italia, su rinnovabili.it, 14 ottobre 2013. URL consultato il 24 marzo 2015.
- ^ Enel e China Huaneng siglano accordo per sviluppo del carbone pulito, fonti rinnovabili e generazione distribuita (PDF), su enel.it, 19 marzo 2012. URL consultato il 24 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2015).
- ^ Simone Cosimi, Incense, al via il nuovo bando per l'acceleratore green di Enel, su wired.it, 22 giugno 2015. URL consultato il 5 febbraio 2016.
- ^ Biagio Simonetta, Clean Technology: Enel accelera 28 startup con il programma INCENSe, su ilsole24ore.com, 20 gennaio 2016. URL consultato il 5 febbraio 2016.
- ^ Incense, 257 domande per bando energie verdi guidato da Enel, su blitzquotidiano.it, 9 ottobre 2015. URL consultato il 5 febbraio 2016.
- ^ Enel ed Endesa nel global compact lead dell'Onu, su enel.com, 28 gennaio 2011. URL consultato il 21 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2015).
- ^ Enel ammessa nell'indice FTSE4Good della borsa di Londra, su rinnovabili.it, 14 marzo 2011. URL consultato il 16 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 28 aprile 2019).
- ^ Enel ammessa nell'indice FTSE4Good della borsa di Londra, su enel.it, 14 marzo 2011. URL consultato il 21 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2014).
- ^ Catia Augelli, Enel: con Wfp a Durban per attività lotta fame e cambiamenti clima, su mediaset.it, 6 dicembre 2011. URL consultato il 22 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2020).
- ^ Enel e WFP presentano a durban le attività congiunte per la lotta alla fame e ai cambiamenti climatici, su areapress.it, 6 dicembre 2011. URL consultato il 22 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2015).
- ^ Enel collabora con il programma alimentare mondiale (WFP) delle nazioni unite, su enel.it, 16 giugno 2011. URL consultato il 22 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2015).
- ^ Enel “smart energy partner” di Expo 2015, su enel.it, 11 aprile 2012. URL consultato il 17 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
- ^ Enel / Smart Energy & Lighting Solutions Partner, su expo2015.org. URL consultato il 17 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2015).
- ^ Enel: confermata nello Stoxx Global Esg Leaders index, su corriere.it, 13 ottobre 2015. URL consultato il 22 dicembre 2015.
- ^ Enel confermata nello Stoxx Global Esg Leaders Index, su agenziarepubblica.it, 13 ottobre 2015. URL consultato il 22 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- ^ Enel a fianco studenti in Kenya con progetto Powering Education, su contattonews.it, 9 settembre 2015. URL consultato il 5 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
- ^ Enel promuove lo sviluppo sostenibile in Kenya, su corriere.it, 18 settembre 2015. URL consultato il 5 febbraio 2016.
- ^ Enel porta sviluppo sostenibile in Kenya con Powering Education, su askanews.it, 9 settembre 2015. URL consultato il 5 febbraio 2016.
- ^ Enel presenta un’offerta da 806 milioni per Metroweb, su Il Sole 24 ORE. URL consultato il 27 maggio 2016.
- ^ Banda larga, dopo Telecom anche Enel presenta la sua offerta per Metroweb: sul piatto 806 milioni di euro, su Il Fatto Quotidiano, 19 maggio 2016. URL consultato il 27 maggio 2016.
- ^ Trattative in stadio avanzato per la fusione tra Enel Open Fiber e Metroweb per portare la banda larga in Italia. Telecom valuta l'ipotesi di una partnership (INFOGRAFICA) | Prima Comunicazione, su primaonline.it. URL consultato il 27 maggio 2016.
- ^ Presentata a Madrid la nuova Enel con un brand 'Open Power'.
- ^ ENEL, REBRANDING ALL’INSEGNA DELL’‘OPEN POWER’, su pubblicitaitalia.it. URL consultato il 20 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2018).
- ^ Enel guarda al futuro e cambia logo. Arriva la scia «colorata di energia».
- ^ Enel Open Meter, arriva il contatore di seconda generazione.
- ^ Enel battezza “Open meter”, il contatore 2.0.
- ^ Enel, in 32 milioni di case arrivano i nuovi contatori.
- ^ Enel scommette su Israele: via all’innovation hub.
- ^ Enel lancia in Israele un hub per l’innovazione.
- ^ Startup, Enel lancia un innovation hub a Tel Aviv.
- ^ Banda larga, Enel e Cdp acquistano Metroweb e nasce OpEn Fiber.
- ^ Ultrabroadband, nasce OpEn Fiber. Ma gli italiani la vogliono tutta questa fibra?.
- ^ Enel: Open Fiber perfeziona l’acquisizione di Metroweb, proseguono trattative per ingresso F2i.
- ^ Startup, nell’Innovation Hub di ENEL a Berkeley.
- ^ Enel, un hub all’università di Berkeley per spingere l’innovazione.
- ^ Enel innova nella Silicon Valley:un hub con l’Università di Berkeley.
- ^ Enel compra il sole dell'Australia e spinge l'estero.
- ^ Enel entra in Australia con mega impianto solare, su ilsole24ore.com.
- ^ Enel entra in Australia, su milanofinanza.it.
- ^ Enel, scossa digitale per la crescita: nasce la divisione E-solutions.
- ^ Enel lancia nuova linea business E-Solutions.
- ^ Enel lancia E-Solution: Venturini alla guida.
- ^ Speciale energia: Formula E porta a New York il primo storico eprix a zero-emissioni.
- ^ Formula E porta a New York il primo storico e-Prix a Zero-Emissioni.
- ^ Enel a New York con la Formula E: le monoposto elettriche sfilano a Wall Street.
- ^ Enel selezionata da Fortune nella lista "Change the World".
- ^ Enel prima azienda italiana nella Top20 di Fortune, su ilfoglio.it.
- ^ Azioni Enel, società inclusa nella Top 20 Fortune.
- ^ Enel inaugura prima centrale geotermica del Sud America, su finanza.lastampa.it.
- ^ ENEL – INAUGURATO IL PRIMO IMPIANTO GEOTERMICO (48 MW) DELL’AMERICA DEL SUD.
- ^ Energia: Enel ed Enap inaugurano primo impianto geotermico del Sud America Cerro Pabellón.
- ^ Enel apre un innovation hub nella Silicon Valley russa: cerchiamo talenti e startup.
- ^ Enel apre un innovation hub a Mosca, su finanza.lastampa.it.
- ^ Enel, nuovo Innovation Hub a Mosca.
- ^ Forbes: Enel e Luxottica tra top datori.
- ^ Enel nella top 20 dei migliori datori di lavoro al mondo per Forbes Magazine, su gonews.it.
- ^ Enel: in top 20 World’s Best Employers list 2017 di Forbes magazine, su liberoquotidiano.it. URL consultato il 20 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2018).
- ^ Enel: confermata in lista Cdp per lotta a cambiamento climatico.
- ^ Enel: confermata tra leader nella lotta al cambiamento climatico, su ladiscussione.com. URL consultato il 20 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2018).
- ^ Enel Confermata Da CDP Come Leader Globale Nella Lotta Al Cambiamento Climatico, su agenziarepubblica.it.
- ^ Enel spinge sull'e-mobility, 7 mila colonnine di ricarica entro il 2020.
- ^ Enel e la “e-Mobility Revolution”.
- ^ Ricarica auto elettrica, ecco il piano Enel per l'Italia.
- ^ Digital economy, piano Enel da 5,3 miliardi nel biennio 2018-2020. Nasce ‘Enel X’ per l’eBusiness.
- ^ Enel svela il piano strategico. Investimenti per 24,6 miliardi in 3 anni.
- ^ Enel vira sul digitale e investe 24,6 miliardi in due anni.
- ^ Audi e Enel firmano l’accordo: insieme alla e-tron si comprerà la postazione di ricarica.
- ^ Enel e Audi insieme per sviluppare mobilità elettrica. Semplificherà possesso del Suv e-Tron.
- ^ Accordo con Enel per la mobilità elettrica.
- ^ ENEL SVELA ENEL X, IL NUOVO BRAND DELLA DIVISIONE PER I SERVIZI DIGITALI AI CLIENTI. WOLFF OLINS FIRMA IL LOGO.
- ^ Enel X, un nuovo brand per i servizi energetici e digitali.
- ^ Enel X è la unit digitale che anticipa il futuro dell’energia. Wolff Olins ne disegna il logo.
- ^ Green bond da 1,25 miliardi per Enel, su ilsole24ore.com. URL consultato il 20 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2018).
- ^ Enel, le caratteristiche del green bond con scadenza nel 2026.
- ^ Enel colloca nuovo green bond per 1,25 miliardi.
- ^ Enel confermata per la decima volta negli indici sostenibilità ECPI.
- ^ Enel: per decima volta in indici sostenibilità Ecpi, su liberoquotidiano.it. URL consultato il 20 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2018).
- ^ Enel confermata per la decima volta negli indici sostenibilità ECPI.
- ^ Corporate Awards a Governance Enel, su staffettaonline.com.
- ^ Enel Riceve Il Premio Corporate Governance 2018 Di Ethical Boardroom, su agenziarepubblica.it.
- ^ ENEL: RICEVE PREMIO CORPORATE GOVERNANCE 2018 DI ETHICAL BOARDROOM (3).
- ^ Fim Enel Moto-e World Cup: dal 2019 un Mondiale a zero emissioni.
- ^ Battesimo romano per la nuova Enel MotoE World Cup, su gazzetta.it.
- ^ Nasce la Fim Enel Moto-E World Cup.
- ^ Enel inaugura il più grande impianto solare fotovoltaico del Perù.
- ^ Primo impianto solare Enel in Perù.
- ^ Enel inaugura impianto solare in Perù.
- ^ Enel: con progetto Osmose per sviluppo rinnovabili in Europa (2), su liberoquotidiano.it. URL consultato il 20 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2018).
- ^ Rinnovabili, Enel partner del progetto europeo Osmose.
- ^ Enel Con Il Progetto Osmose Per Favorire La Penetrazione Delle Energie Rinnovabili In Europa, su agenziarepubblica.it.
- ^ Speciale energia: Enel, inaugurato a Pisa l’innovation Hub&Lab della Global Thermal Generation.
- ^ Inaugurato l'Innovation Hub&Lab di Enel.
- ^ Enel punta sulla termoelettricità e apre un nuovo Innovation Hub&Lab a Pisa.
- ^ Enel leader in Brasile, con Eletropaulo diventa il primo gestore di reti al mondo.
- ^ Energia. Enel conquista Eletropaulo.
- ^ Enel compra Eletropaulo, su corriere.it.
- ^ Nasce Enel X Way, Ripa: "Lavoriamo per una mobilità elettrica per tutti" - la Repubblica, su repubblica.it.
- ^ Nasce Enel X Way per accelerare la diffusione delle colonnine per la ricarica - HDmotori.it, su hdmotori.it.
- ^ Nasce Enel X Way per promuovere l'e-mobility. Ripa: "Mobilità elettrica per tutti", su teleborsa.it.
- ^ Enel nel mondo, su enel.com, Enel Group.
- ^ a b c d Profilo societario (PDF), su Enel. URL consultato il 12 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2015).
- ^ Nicola Saldutti, L'Enel infuoca la Borsa,ma il prezzo resta fermo, su Corriere.it, 3 novembre 1999. URL consultato il 14 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2015).
- ^ a b Enel, su Borsa Italiana. URL consultato il 14 aprile 2015.
- ^ Enel, dieci anni dopo la privatizzazione rendimento in rosso, su ilgiornale.it, 2 giugno 2009. URL consultato il 14 aprile 2015.
- ^ Enel, in Top employers Italia, vol. 85, FrancoAngeli, 2012, pp. 118-123.
- ^ Enel: investiti 10 miliardi in reti, elettrificazione e rinnovabili nel 2020, su key4biz.it.
- ^ Enel oltre il Cloud: connessi più di mille siti con uno dei più grandi progetti di virtualizzazione della rete al mondo, su enel.com.
- ^ (EN) 2015-19 New Foundations for Growth (PDF), su Enel, 19 marzo 2015. URL consultato il 14 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2015).
- ^ Audizione presso la Commissione Industria del Senato della Repubblica (PDF), su Senato della Repubblica, 15 ottobre 2014. URL consultato il 14 aprile 2015.
- ^ (EN) Fernando Santini, UniCredit Case Study: Enel (PDF), su UniCredit. URL consultato il 14 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2018).
- ^ (EN) Enel (PDF), su Commissione Europea. URL consultato il 14 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2015).
- ^ Massimo Bergami, Pier Luigi Celli e Giuseppe Soda, National Monopoly to Successful Multinational: the Case of Enel, Palgrave Macmillan, 2012, p. 58, ISBN 978-1-137-03389-5.
- ^ Cristiano Busco, Mark L. Frigo, Angelo Riccaboni e Paolo Quattrone, Integrated Reporting: Concepts and Cases that Redefine Corporate Accountability, Springer Science & Business Media, 2013, p. 227, ISBN 978-3-319-02168-3.
- ^ The top 10 biggest power companies of 2014, su Power Technology, 2 ottobre 2014. URL consultato il 14 aprile 2015.
- ^ Enel: linea Global Trading rinominata Global Energy and Commodity Management - Affaritaliani.it, su affaritaliani.it.
- ^ About, su Enel. URL consultato il 14 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2015).
- ^ Nasce Enel X Way che accelera sulla diffusione delle infrastrutture di ricarica - Quattroruote.it, su quattroruote.it.
- ^ Enel risultati FY 2022 (PDF), su corporate.enel.it.
- ^ Enel, su ANSA, 14 aprile 2014. URL consultato il 14 aprile 2015.
- ^ Vincenzo Sanguigni, Lo sviluppo internazionale delle imprese operanti nel settore fotovoltaico, Giappichelli, 2013, pp. 178-180, ISBN 978-88-348-0992-1.
- ^ Luca Reteuna, E dopo? Energie rinnovabili per tutti, Effata Editrice, 2009, p. 46, ISBN 978-88-7402-494-0.
- ^ Elena Comelli, Tra sole e geotermia, su Il Sole 24 Ore, 28 marzo 2014. URL consultato il 14 aprile 2015.
- ^ Flavia Scarano, Egp: Primo cooperative research & development agreement in Usa per impianto ibrido Stillwater, su finanza.com, 4 agosto 2014. URL consultato il 14 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2019).
- ^ Enel Green Power: ricerca scientifica su impianti ibrido negli USA, su zeroemission.eu, 27 agosto 2014. URL consultato il 14 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2015).
- ^ Fulvio Conti, Progetti innovativi per illuminare i prossimi cinquant'anni, su ilSole24ore.com, 5 dicembre 2012. URL consultato il 14 aprile 2015.
- ^ Andrea Del Duce, Reti intelligenti per l'energia verde, su Technologyreview, 3 giugno 2010. URL consultato il 14 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2014).
- ^ Enel Produzione, su Enel. URL consultato il 16 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2020).
- ^ Enel Green Power, su Enel. URL consultato il 16 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2015).
- ^ Enel Energia, su Enel. URL consultato il 16 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2015).
- ^ Azienda, su e-distribuzione. URL consultato il 14 luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2016).
- ^ Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico, su autorita.energia.it. URL consultato il 16 aprile 2015.
- ^ Enel Sole (PDF), su Enel Sole. URL consultato il 16 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2013).
- ^ a b Guido Molinari, La nuova disciplina del settore elettrico ed Il quadro normativo di riferimento, su diritto.it, gennaio 2001. URL consultato il 14 aprile 2015.
- ^ Attuazione della direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica, su autorità.energia.it. URL consultato il 14 aprile 2015.
- ^ Enel Americas, su Enel.
- ^ Enel in Russia, su Enel. URL consultato il 5 maggio 2015.
- ^ Russia, su Enel. URL consultato il 5 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2015).
- ^ a b c Enel abbandonerà operazioni in Russia - Ceo a Bloomberg Da Investing.com, su it.investing.com.
- ^ Enel finalizza cessione intera partecipazione in controllata russa, su finanza.lastampa.it.
- ^ Enel North America USA, su Enel. URL consultato il 14 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2015).
- ^ Enel North America Canada, su Enel. URL consultato il 14 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2015).
- ^ Marocco, su Enel. URL consultato il 14 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2015).
- ^ Netherlands, su Enel. URL consultato il 14 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2015).
- ^ Belgio, su Enel, 30 settembre 2014. URL consultato il 17 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2015).
- ^ a b Enel esce dal mercato belga - MilanoFinanza.it, su milanofinanza.it. URL consultato il 2 gennaio 2017.
- ^ Grecia e Bulgaria, su Enel Green Power, 31 dicembre 2013. URL consultato il 17 marzo 2015.
- ^ Italy's Enel Launches Second 21 MW Wind Farm in Bulgaria, su SeeNews, 10 maggio 2010. URL consultato il 17 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ (EN) Heather O'Brian, Enel doubles Bulgarian capacity with second wind farm, su Wind Power Monthly, 11 maggio 2010. URL consultato il 17 marzo 2015.
- ^ Enel: vende parco eolico ed esce da Bulgaria - Economia - ANSA, su ansa.it.
- ^ IN BREVE-Enel esce dalla Bulgaria, vende parco eolico da 42 MW a MET Group, su reuters.com.
- ^ a b Il gas di Enel cresce, su Enel, 16 aprile 2013. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ Cipro nuova frontiera del gas, su Enel, 17 maggio 2012. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ Eni ed Enel-Edison insieme per il gas di Cipro (PDF), su Milano Finanza, 15 maggio 2012. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ Stefano Agnoli, Edison con Enel per cercare petrolio e gas a Cipro, su Corriere.it, 15 maggio 2012. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ Luca Pagni, Enel ed Edison, da concorrenti ad alleate In consorzio per gara giacimenti gas a Cipro, su Repubblica.it, 14 maggio 2012. URL consultato il 18 marzo 2015.
- ^ a b Francia, su Enel, 30 settembre 2014. URL consultato il 17 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ Grecia, su Enel. URL consultato il 17 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ Peppe Croce, Fotovoltaico, Enel Green Power costruirà 100 MW in Grecia, su GreenBiz, 30 ottobre 2013. URL consultato il 17 marzo 2015.
- ^ (EN) Enel Green Power Hellas - Brief Corporate Profile, su Enel Green Power. URL consultato il 17 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ Carlo Robino, Enel Green Power: si espande nel fotovoltaico in Grecia, su Investire Oggi, 30 gennaio 2013. URL consultato il 17 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2018).
- ^ FOTOVOLTAICO: L'ENEL INVESTE ANCHE IN GRECIA, su Info Fotovoltaico, 30 ottobre 2013. URL consultato il 17 marzo 2015.
- ^ Olanda, su Enel. URL consultato il 17 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2015).
- ^ a b Romania, su Enel, 30 settembre 2014. URL consultato il 17 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2015).
- ^ a b Francesco Renda e Roberto Ricciuti, Tra economia e politica: l'internazionalizzazione di Finmeccanica, Eni ed Enel, Firenze University Press, 2010, pp. 81-85, ISBN 978-88-6453-169-4.
- ^ a b Enel in Russia, su Enel. URL consultato il 17 marzo 2015.
- ^ (EN) relations between Russia, Europe remain tense over Georgia, su Naturalgaseurope.com. URL consultato il 27 luglio 2015.
- ^ Luigi Grassia, Enel esce da Slovacchia e Romania, su LaStampa.it, 11 luglio 2014. URL consultato il 17 marzo 2015.
- ^ Slovacchia, su Enel, 30 settembre 2014. URL consultato il 17 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
- ^ Massimiliano Zampini, Enel vende la controllata slovacca: operazione da 750 milioni, su Il Sole 24 Ore, 18 dicembre 2015. URL consultato il 22 dicembre 2015.
- ^ Enel firma con EPH accordo per la cessione delle partecipazione in Slovenské elektràrne, su la Stampa, 18 dicembre 2015. URL consultato il 22 dicembre 2015.
- ^ Luca Fiore, Enel firma accordo per la cessione della partecipazione in Slovenské Elektrárne, operazione da 750 milioni, su FinanzaOnline, 18 dicembre 2015. URL consultato il 22 dicembre 2015.
- ^ Enel firma accordo con EPH per la cessione della partecipazione in Slovenske elektrarne, su QuiFinanza.it, 18 dicembre 2015. URL consultato il 22 dicembre 2015.
- ^ Energia: Enel firma accordo cessione partecipazione in Slovenske elektrarne, su AgenziaNova.com, 18 dicembre 2015. URL consultato il 22 dicembre 2015.
- ^ Corrado Fuda, Enel: firma con Eph cessione 66% Slovenske Elektrarne per 750 mln -2, su IlPunto.com, 18 dicembre 2015. URL consultato il 22 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2016).
- ^ Borsa: +0,1% Enel dopo firma contratto per cessione quota Enel Produzione in Slovenske, su Borsaitaliana.it, 21 dicembre 2015. URL consultato il 2 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).
- ^ Francesco Nardini, Enel, bene Slovenske ma aumenta il rischio in Spagna, su Milanofinanza.it. URL consultato il 22 dicembre 2015.
- ^ Spagna, su Enel, 30 settembre 2014. URL consultato il 17 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ USA, su Enel, 30 settembre 2014. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ Messico, su Enel, 30 settembre 2014. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ Messico, su Enel Green Power, 31 dicembre 2013. URL consultato il 18 marzo 2015.
- ^ Enel firma intesa con Messico su geotermia, su ANSA.it, 14 gennaio 2014. URL consultato il 18 marzo 2015.
- ^ Enel Green Power, nuovo impianto eolico in Messico, su First Online, 4 marzo 2015. URL consultato il 18 marzo 2015.
- ^ Enel Green Power attiva un nuovo impianto eolico in Messico, su La Stampa, 4 marzo 2015. URL consultato il 18 marzo 2015.
- ^ Costa Rica, su Enel, 31 marzo 2015. URL consultato il 27 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2015).
- ^ (EN) Costa Rica, su Enel Green Power, 31 dicembre 2013. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ (EN) Chucás Hydroelectric plant, su Enel Green Power. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2015).
- ^ (EN) Enel secures EUR10m funding for renewable energy projects in Mexico, Costa Rica - See more at: http://www.sooilandgas.com/industrynews/enel-secures-eur10m-funding-for-renewable-energy-projects-in-mexico-costa-rica-news-23541918172#sthash.0RYp9B44.dpuf, su Spencer Ogden Oil+Gas, 19 dicembre 2012. URL consultato il 18 marzo 2015.
- ^ Guatemala, su Enel, 30 settembre 2014. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2015).
- ^ (EN) Guatemala, su Enel Green Power, 31 dicembre 2013. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ (EN) Palo Viejo Hydroelectric Plant, El Quiché, Guatemala, su Power Technology. URL consultato il 18 marzo 2015.
- ^ Panama, su Enel, 30 settembre 2014. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ (EN) Panama, su Enel Green Power, 31 dicembre 2013. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ Edgar Meza, Panama approves 29 MW of PV projects, su pv magazine, 5 maggio 2014. URL consultato il 18 marzo 2015.
- ^ (EN) Panama approves two new solar power projects, su PV Tech, 7 maggio 2014. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2018).
- ^ (EN) Panama's First Solar Farm, su Energy Matters, 17 febbraio 2014. URL consultato il 18 marzo 2015.
- ^ (EN) Here Are the Top 10 Solar Developers in Latin America, su GreeTech Solar, 5 febbraio 2015. URL consultato il 18 marzo 2015.
- ^ Argentina, su Enel, 30 settembre 2014. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ (EN) Generation in Argentina, su Enersis. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ Argentina: via gli italiani di Enel da EDESUR, su L'Indro, 18 gennaio 2011. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ a b Brasile, su Enel, 30 settembre 2014. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ Enel: ceduta la società distributrice di elettricità nello stato del Goiás in Brasile, su italia-informa.com.
- ^ Brasile, su Enel Green Power, 14 maggio 2014. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2015).
- ^ Enel Gp: punta 200 mln dlr in Brasile, su ANSA.it, 2 marzo 2015. URL consultato il 18 marzo 2015.
- ^ Enel Green Power avvia lavori per due impianti fotovoltaici in Brasile, su Romagna Noi, 20 febbraio 2015. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2018).
- ^ Enel Green Power si aggiudica 114 Mw eolico in una gara in Brasile, su Affari Italiani, 1º dicembre 2014. URL consultato il 18 marzo 2015.
- ^ ENEL GREEN POWER: ENTRA IN ESERCIZIO NUOVO PARCO EOLICO IN BRASILE, su Enel, 30 dicembre 2014. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
- ^ Cile, su Enel, 30 settembre 2014. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ Cile, su Enel Green Power, 31 dicembre 2013. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ Enel Gp: Entra in esercizio l'impianto eolico Talinay Poniente in Cile, su Il Velino, 11 marzo 2015. URL consultato il 18 marzo 2015.
- ^ Cile, su ANSA.it, 30 dicembre 2014. URL consultato il 18 marzo 2015.
- ^ Enel Green Power avvia lavori per 2 impianti fotovoltaici in Cile, su Il Ghirlandaio. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2015).
- ^ EOLICO: ENEL GREEN POWER INVESTE 140 MILIONI DI $ IN CILE, su TrasfEco. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2018).
- ^ Enel Gp: tre nuovi impianti fotovoltaici in Cile, su ADNKronos, 29 dicembre 2014. URL consultato il 18 marzo 2015.
- ^ Luigi Grassia, L'Enel costruisce in Cile il più grande dei parchi eolici, su La Stampa, 14 agosto 2013. URL consultato il 18 marzo 2015.
- ^ Rocco Cotroneo, Cile, le rinnovabili avanzanocon la tecnologia italiana, su Corriere.it, 27 novembre 2012. URL consultato il 18 marzo 2015.
- ^ Colombia, su Enel, 30 settembre 2014. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ A New, Green Energy in Colombia, su Enel Green Power, 12 settembre 2014. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ (ES) Enel Green Power quiere entrar a Colombia, su Portafolio, 16 aprile 2013. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ Perù, su Enel, 30 settembre 2014. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ (ES) Perù, su Enel Green Power, 30 giugno 2012. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ Enel Green Power Perú, su BN Americas. URL consultato il 18 marzo 2015.
- ^ (ES) Enel Green Power obtuvo cuatro concesiones temporales para dos centrales eólicas y dos solares, su Gestión, 30 gennaio 2014. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ (EN) Enel Green Power granted exploration licenses in Peru, su Thin Geoenergy, 14 febbraio 2013. URL consultato il 18 marzo 2015.
- ^ (EN) Enel Green Power Peru to study solar, wind projects in Tacna, Ica, Arequipa, su SeeNews Renewables, 31 gennaio 2014. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ (EN) Diana Hristova, Enel Green Power to study 40-MW solar project in Peru, su SeeNews Renewables, 10 febbraio 2014. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ (EN) Melowind, su Enel Green Power. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ ENEL GREEN POWER STARTS CONSTRUCTING ITS FIRST WIND FARM IN URUGUAY, su Enel, 28 luglio 2014. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ (EN) Enel Green Power is growing in Chile, Brazil, Uruguay, South Africa and Morocco, increasing its wind energy and solar power capacity, su REVE, 2 ottobre 2014. URL consultato il 18 marzo 2015.
- ^ (EN) Enel Green Power Starts Building Its First Wind Farm in Uruguay, su Bloomberg, 28 luglio 2014.
- ^ Uruguay: ENEL GP gives go-ahead for construction of wind farm, su Ministero degli Esteri, 29 luglio 2014. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
- ^ (EN) ENEL AWARDED TWO UPSTREAM EXPLORATION BLOCKS IN ALGERIA, su Enel, 30 settembre 2014. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ (EN) Algeria - Tinrhert Nord and Msari Akabli perimeters, su Dragon Oil. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2015).
- ^ (EN) Anna Shiryaevskaya e Isis Almeida, Enel Sees North Africa as Key Natural Gas Supplier to Europe, su Bloomberg, 30 ottobre 2014. URL consultato il 18 marzo 2015.
- ^ (EN) Dragon Oil, Enel Secure 2 Exploration Blocks in Algeria - See more at: http://www.rigzone.com/news/oil_gas/a/135252/Dragon_Oil_Enel_Secure_2_Exploration_Blocks_in_Algeria#sthash.TZp2RlrJ.dpuf, su Rigzone, 1º ottobre 2014. URL consultato il 18 marzo 2015.
- ^ (EN) ALGERIA INCREASINGLY UNDER SPOTLIGHT, su Natural Gas Europe, 23 ottobre 2014. URL consultato il 18 marzo 2015.
- ^ Enel si aggiudica due lotti per l'esplorazione di gas in Algeria, su IlMessaggero.it, 30 settembre 2014. URL consultato il 18 marzo 2015.
- ^ Gas dall'Algeria, anche Enel rinnova il contratto ma con volumi dimezzati.
- ^ JOINT VENTURE DI CUI FA PARTE ENEL SI AGGIUDICA UNA LICENZA DI ESPLORAZIONE OFFSHORE IN EGITTO, su Enel, 13 maggio 2009. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2015).
- ^ Enel e Total si aggiudicano una licenza offshore in Egitto, su Energy Manager News, 23 febbraio 2010. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ Metano, Enel firma accordo con Egitto, su Corriere.it, 9 aprile 2008. URL consultato il 18 marzo 2015.
- ^ ENEL: MEDITERRANEO E AFRICA AREE STRATEGICHE, IN GARA IN MAROCCO ED EGITTO, su Kairos Partners, 4 novembre 2014. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2016).
- ^ Marocco, su Enel, 30 settembre 2014. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ Il Marocco e il futuro delle rinnovabili in Africa, su enelgreenpower.com.
- ^ a b c d (EN) Subsidiaries, associates and othersignificant equity investments of the Enel Group at December 31, 2013 (PDF), su Enel, 31 dicembre 2013. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
- ^ Relazione Finanziaria Annuale 2016 (PDF), su enel.com.
- ^ Enel Servizio Elettrico, su Enel. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2015).
- ^ ENEL: Servizio Elettrico Nazionale, un nuovo nome per il Servizio di maggior tutela, su enel.com. URL consultato il 21 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2018).
- ^ Attività, su Enel.si. URL consultato il 18 marzo 2015.
- ^ Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2013 (PDF), su Enel, 31 dicembre 2013. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2015).
- ^ Enel, perfezionata l'acquisizione di Nuove Energie srl, su Milano Finanza, 6 luglio 2007. URL consultato il 18 marzo 2015.
- ^ Enel: acquista da Duferco per 32 mln 80% centrale in Belgio, su Wall Street Italia, 30 giugno 2008. URL consultato il 17 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2015).
- ^ Agnoli Stefano, Il rilancio dell'Enel sul Belgio, con Duferco, su Corriere della Sera, 21 marzo 2007. URL consultato il 17 marzo 2015.
- ^ a b Enel sbarca in Belgio con Duferco, su Soldionline, 21 marzo 2007. URL consultato il 17 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ Agnoli Stefano, Il rilancio dell'Enel sul Belgio, con Duferco, su Corriere della Sera, 21 marzo 2007. URL consultato il 17 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2016).
- ^ L'Enel vende ai russi gli asset in Belgio, su Il Sole 24 Ore, 22 giugno 2013. URL consultato il 17 marzo 2015.
- ^ Luca Pagni, Enel, parte il piano dismissioni prime tappe Belgio ed est Europa, su Repubblica.it, 11 aprile 2013. URL consultato il 17 marzo 2015.
- ^ Sarà di Gazprom la centrale termoelettrica di Enel in Belgio, su energymanagernews.it, 25 giugno 2013. URL consultato il 17 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ Enel: offerta Gazprom in Belgio, su milanofinanza.it, 20 giugno 2013. URL consultato il 17 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2020).
- ^ Lettera d'intenti fra Enel e Gazprom per la vendita di Marcinelle Energie in Belgio, su Enel, 21 giugno 2013. URL consultato il 17 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
- ^ (EN) Enel awaits regulatory changes for Marcinelle power plant prior to Gazprom acquisition, su Ebsco Host, 12 marzo 2014. URL consultato il 17 marzo 2015.
- ^ (EN) Enel: Board of Directors approves 2014 results (PDF), su Enel, 19 marzo 2015. URL consultato il 19 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ Enel vende fino a 22% della spagnola Endesa. Ricavo previsto 2,6-3,6 miliardi, su Il Fatto Quotidiano, 5 novembre 2014. URL consultato il 17 marzo 2015.
- ^ Enel colloca fino al 22% della controllata spagnola Endesa, su Repubblica.it, 5 novembre 2014. URL consultato il 17 marzo 2015.
- ^ Enel mette sul mercato il 17% della spagnola Endesa, su First Online, 5 novembre 2014. URL consultato il 17 marzo 2015.
- ^ Gruppo Enel, su Enel. URL consultato il 17 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2015).
- ^ (EN) Past Winners, su Platts Global Energy Awards. URL consultato il 18 marzo 2015.
- ^ Russia, su Enel, 30 settembre 2014. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ (EN) Enel Russia, su Association of European Businesses. URL consultato il 17 marzo 2015.
- ^ (EN) Enel OGK-5 Changed name to Enel Russia, su Enel Russia, 8 agosto 2014. URL consultato il 17 marzo 2015.
- ^ (EN) Heikki Eskelinen, Ilkka Liikanen e James W. Scott, The EU-Russia Borderland: New Contexts for Regional Cooperation, Routledge, 2013, ISBN 978-1-136-21351-9.
- ^ (EN) Enel Group, su Endesa, 30 settembre 2014. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2016).
- ^ (EN) Rosneft buys Enel's stake in Russia gas firm for $1.8 billion, su Reuters, 24 settembre 2013. URL consultato il 17 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2013).
- ^ (EN) Rosneft Acquires Enel Stake in SeverEnergia, su Rosneft, 24 settembre 2013. URL consultato il 17 marzo 2015.
- ^ (EN) Enel Russia OAO, su Financial Times. URL consultato il 18 marzo 2015.
- ^ Enel vende in Russia: Severenergia a Rosneft per 1,8 mld $, su Repubblica.it, 24 settembre 2013. URL consultato il 17 marzo 2015.
- ^ (EN) Rosneft to buy Enel stake in Arctic Russia in $1.8 billion deal, su Oil & Gas Journal, 24 settembre 2013. URL consultato il 18 marzo 2015.
- ^ (EN) Cristina Terrapinn, 10 Key Facts About Rosneft-Enel Deal in Russia, su The Oil & Gas Post, 27 settembre 2013. URL consultato il 18 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ Azionisti, su enel.com.
- ^ Di Cagno, Vito Antonio, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 22 maggio 2015.
- ^ a b Angelini, Arnaldo Maria, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 22 maggio 2015.
- ^ Amianto: pm milano, condanne fino a 8 anni e mezzo ex dirigenti Eneldata= 22 novembre 2014, su treccani. URL consultato il 22 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2015).
- ^ Morto Franco Viezzoli, ex presidente Enel, su il Sole 24 Ore, 18 maggio 2011. URL consultato il 22 maggio 2015.
- ^ Copia archiviata, su corriere.it, 30 ottobre 2014. URL consultato il 22 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2015).
- ^ Da Enel alle banche, dietro al ministro Guidi c'è l'eterno Pietro Gnudi, su il fatto quotidiano, 3 marzo 2014. URL consultato il 22 maggio 2015.
- ^ corporate.alitalia.it, Alitalia, https://web.archive.org/web/20151025063012/http://corporate.alitalia.it/it/governance/consiglio-di-amministrazione/Paolo-Andrea-Colombo/paolo-andrea-colombo.html . URL consultato il 22 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2015).
- ^ Enel, nominato il nuovo cda. Patrizia Grieco presidente, Francesco Starace amministratore delegato, su il ghirlandaio. URL consultato il 22 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2015).
- ^ Enel, assemblea: arriva Crisostomo. Ok al dividendo, su First online. URL consultato il 15 maggio 2020.
- ^ L'industria italiana del cemento, Associazione italiana tecnico-economica del cemento, 1987, p. 790.
- ^ archiviolavoro, http://www.archiviolavoro.it/sites/www.archiviolavoro.it/files/PDF%20inventari/FNLE-CGIL.pdf . URL consultato il 22 maggio 2015.
- ^ Inail, 22 novembre 2014, http://www.inail.it/internet/salastampa/SalastampaContent/PeriGiornalisti/news/p/dettaglioNews/index.html?wlpT1834182401389380495766_contentDataFile=UCM_158167&_windowLabel=T1834182401389380495766 . URL consultato il 22 maggio 2015.
- ^ Enel, https://web.archive.org/web/20041224203827/http://www.enel.it/eWCM/salastampa/comunicati/11142-1_PDF-1.pdf . URL consultato il 22 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2004).
- ^ Luca Pagni, Enel, condannati Scaroni e Tatò per il disastro ambientale di Porto Tolle, su repubblica, 31 marzo 2014. URL consultato il 22 maggio 2015.
- ^ Antonio Andreotti, Porto Tolle pericolo per l'ambiente. Condannati ex ad Enel Tatò e Scaroni, su corriere.it, 31 marzo 2014. URL consultato il 22 maggio 2015.
- ^ Aon, http://www.aon.com/about-aon/corporate-governance/corporate/board-directors/fulvio-conti.jsp . URL consultato il 22 maggio 2015.
- ^ Enel, 23 maggio 2014, https://archive.is/20150714101812/https://www.enel.it/it-it/media/comunicati/release.aspx?iddoc=1661940 . URL consultato il 22 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2015).
- ^ https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2010/11/26/277/sg/pdf
- ^ ENEL. Archivio storico, su SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.. URL consultato il 23 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2018).
- ^ Fondo Ente Autonomo Volturno - EAV, su Sistema informativo unificato delle Soprintendenze archivistiche. URL consultato il 24 maggio 2018.
- ^ Superfondo Ente nazionale per l'energia elettrica - ENEL. Ex Compartimento di Cagliari; Archivio storico Angelo Omodeo, su Sistema informativo unificato delle Soprintendenze archivistiche. URL consultato il 24 maggio 2018.
- ^ Superfondo Ente nazionale per l'energia elettrica - ENEL. Ex Compartimento di Firenze. Archivio storico Piero Ginori Conti, su Sistema informativo unificato delle Soprintendenze archivistiche. URL consultato il 24 maggio 2018.
- ^ Superfondo Ente nazionale per l'energia elettrica - ENEL. Ex Compartimento di Milano. Archivio storico Giuseppe Colombo, su Sistema informativo unificato delle Soprintendenze archivistiche. URL consultato il 24 maggio 2018.
- ^ Superfondo Ente nazionale per l'energia elettrica - ENEL. Ex Compartimento di Napoli. Archivio storico Giuseppe Cenzato, su Sistema informativo unificato delle Soprintendenze archivistiche. URL consultato il 24 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2018).
- ^ Superfondo Ente nazionale per l'energia elettrica - ENEL. Ex Compartimento di Palermo. Archivio storico Enrico Vismara, su Sistema informativo unificato delle Soprintendenze archivistiche. URL consultato il 24 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2018).
- ^ Superfondo Ente nazionale per l'energia elettrica - ENEL. Ex Compartimento di Roma. Archivio storico Orso Mario Corbino, su Sistema informativo unificato delle Soprintendenze archivistiche. URL consultato il 24 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2018).
- ^ Superfondo Ente nazionale per l'energia elettrica - ENEL. Ex Compartimento di Torino. Archivio storico Giancarlo Vallauri, su Sistema informativo unificato delle Soprintendenze archivistiche. URL consultato il 24 maggio 2018.
- ^ Superfondo Ente nazionale per l'energia elettrica - ENEL. Ex Compartimento di Venezia. Archivio storico Nicolò Papadopoli Aldobrandini, su Sistema informativo unificato delle Soprintendenze archivistiche. URL consultato il 24 maggio 2018.
- ^ Fondo fotografico Parisio, su Sistema informativo unificato delle Soprintendenze archivistiche. URL consultato il 24 maggio 2018.
- ^ Fondo "Giuseppe Cenzato", su Sistema informativo unificato delle Soprintendenze archivistiche. URL consultato il 24 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2018).
- ^ Fondo "Vito Antonio Di Cagno", su Sistema informativo unificato delle Soprintendenze archivistiche. URL consultato il 24 maggio 2018.
- ^ Fondo Larderello, su Sistema informativo unificato delle Soprintendenze archivistiche. URL consultato il 24 maggio 2018.
Voci correlate
- Caso Costa contro Enel
- Decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79
- Distribuzione di energia elettrica
- Produzione di energia elettrica
- Produzione di energia elettrica in Italia
- Referendum abrogativi in Italia del 1987
- Trasmissione di energia elettrica
- Società Gestione Impianti Nucleari (SOGIN)
- Sede Enel di Firenze
Altri progetti
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «ENEL»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Enel
Collegamenti esterni
- (EN, IT, ES) Sito ufficiale, su enel.com.
- Enel Energia (canale), su YouTube.
- Enel, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Gianfranco Castelli e Angelo Camplani, ENEL, in Enciclopedia Italiana, IV Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1978.
- Angelo Camplani-Gianfranco Castelli, ENEL, in Enciclopedia Italiana, V Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1992.
- ENEL, su sapere.it, De Agostini.
- Eventi organizzati da Enel, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- Enel, Archivio storico., su SAN - Portale degli archivi d'impresa.
- La storia dell'azienda attraverso le esperienze degli ex-dipendenti, su ceraunvolt.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 144778203 · ISNI (EN) 0000 0004 1807 3216 · LCCN (EN) n82052472 |
---|