Claudio Gugerotti
Claudio Gugerotti arcivescovo della Chiesa cattolica | |
---|---|
Mons. Gugerotti il 26 marzo 2014. | |
Per orientalem viam | |
Titolo | Ravello (titolo personale di arcivescovo) |
Incarichi attuali |
|
Incarichi ricoperti |
|
Nato | 7 ottobre 1955 a Verona |
Ordinato presbitero | 29 maggio 1982 dal vescovo Giuseppe Amari |
Nominato arcivescovo | 7 dicembre 2001 da papa Giovanni Paolo II |
Consacrato arcivescovo | 6 gennaio 2002 da papa Giovanni Paolo II |
Claudio Gugerotti (Verona, 7 ottobre 1955) è un arcivescovo cattolico italiano, dal 21 novembre 2022 prefetto del Dicastero per le Chiese orientali.
Biografia
È nato a Verona, città capoluogo di provincia e sede vescovile, il 7 ottobre 1955.
Formazione e ministero sacerdotale
Ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale il 29 maggio 1982, per imposizione delle mani di Giuseppe Amari, vescovo di Verona; si è incardinato, ventiseienne, come presbitero della medesima diocesi.
Ha conseguito la laurea in lingue e letterature orientali presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, per poi trasferirsi a Roma, dove ha ottenuto la licenza in liturgia pastorale presso il Pontificio ateneo Sant'Anselmo ed il dottorato in scienze ecclesiastiche orientali presso il Pontificio istituto orientale. Ha insegnato patristica presso l'Istituto teologico "San Zeno" di Verona dal 1981 al 1984, e teologia e liturgia orientale presso l'Istituto di studi ecumenici di Verona dal 1982 al 1985. Inoltre, in veste di docente, ha insegnato in atenei a Venezia e Padova. Ha insegnato anche patristica e lingua e letteratura armena presso il Pontificio istituto orientale.
Nel 1985 è entrato nella Curia romana, lavorando presso la Congregazione per le Chiese orientali, in seno alla quale il 17 dicembre 1997 il papa lo ha nominato, quarantaduenne, sottosegretario; è succeduto a Marco Dino Brogi, O.F.M., promosso quattro giorni prima nunzio apostolico in Sudan e delegato apostolico in Somalia.
Ministero episcopale
Il 7 dicembre 2001 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato, quarantaseienne, nunzio apostolico in Georgia ed Armenia[1], succedendo a Peter Stephan Zurbriggen, trasferito a capo delle nunziature nei Paesi baltici il 25 ottobre precedente; contestualmente gli è stata assegnata la sede titolare di Ravello, con dignità di arcivescovo. Sei giorni dopo gli è stata affidata anche la nunziatura in Azerbaigian[2], allargando così la sua missione diplomatica nell'intera regione transcaucasica.
Ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 6 gennaio 2002, nella basilica di San Pietro in Vaticano, per imposizione delle mani dello stesso pontefice, co-consacranti i futuri cardinali Leonardo Sandri, arcivescovo titolare di Cittanova e sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato, e Robert Sarah, arcivescovo emerito di Conakry e segretario della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli; insieme a lui, sono stati ordinati altri 9 vescovi. Come suo motto episcopale ha scelto Per orientalem viam, che tradotto vuol dire "Sulla strada per l'Oriente".
Il 15 luglio 2011 papa Benedetto XVI lo ha trasferito, cinquantacinquenne, a capo della nunziatura apostolica in Bielorussia[3]; è succeduto a Martin Vidović, dimessosi contestualmente dopo aver incontrato l'opposizione politica del Paese mentre il papa ed il cardinale Tarcisio Bertone, S.D.B., segretario di Stato, cercavano di negoziare con il presidente Aljaksandr Lukašėnka[4].
Il 13 novembre 2015 papa Francesco lo ha nominato, sessantenne, nunzio apostolico in Ucraina[5]; è succeduto a Thomas Edward Gullickson, mandato a capo delle nunziature in Svizzera e Liechtenstein il 5 settembre precedente.
Il 4 luglio 2020 il papa lo ha nuovamente trasferito, sessantaquattrenne, a presiedere la nunziatura apostolica in Gran Bretagna[6]; è succeduto al settantacinquenne Edward Joseph Adams, dimessosi per raggiunti limiti d'età il 31 gennaio precedente.
Il 21 novembre 2022 il pontefice lo ha nominato, sessantasettenne, prefetto del Dicastero per le Chiese orientali[7], ricevendo in pari tempo il titolo di gran cancelliere del Pontificio istituto orientale; è succeduto al settantanovenne cardinale Leonardo Sandri, dimissionario per raggiunti limiti d'età. Il 16 gennaio successivo ha iniziato il suo servizio alla guida del Dicastero incontrando i superiori, il personale e altre personalità convenute per l'occasione, emettendo la professione di fede e prestando il giuramento di fedeltà[8].
È membro dei Dicasteri per la dottrina della fede, per i vescovi, per la promozione dell'unità dei cristiani, per il dialogo interreligioso, per la cultura e l'educazione, per i testi legislativi, e della sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari del Dicastero per l'evangelizzazione, dal 4 marzo 2023[9].
Oltre all'italiano, conosce diverse lingue antiche e moderne: latino, greco, armeno classico e moderno, curdo, inglese e francese[1].
Genealogia episcopale e successione apostolica
La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Enrico Benedetto Stuart
- Papa Leone XII
- Cardinale Chiarissimo Falconieri Mellini
- Cardinale Camillo Di Pietro
- Cardinale Mieczysław Halka Ledóchowski
- Cardinale Jan Maurycy Paweł Puzyna de Kosielsko
- Arcivescovo Józef Bilczewski
- Arcivescovo Bolesław Twardowski
- Arcivescovo Eugeniusz Baziak
- Papa Giovanni Paolo II
- Arcivescovo Claudio Gugerotti
La successione apostolica è:
- Vescovo Aleh Butkevič (2014)
- Vescovo Aljaksandr Jašėŭski, S.D.B. (2015)
- Vescovo Vitalij Kryvyc'kyj, S.D.B. (2017)
- Vescovo Oleksandr Jazlovec'kyj (2019)
- Vescovo Mykola Petro Lučok, O.P. (2019)
- Vescovo Pavlo Hončaruk (2020)
Note
- ^ a b Rinunce e nomine. Nomina del Nunzio Apostolico in Georgia e Armenia, su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 7 dicembre 2001. URL consultato il 21 novembre 2022.
- ^ Rinunce e nomine. Nomina del Nunzio Apostolico in Azerbaigian, su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 13 dicembre 2001. URL consultato il 21 novembre 2022.
- ^ Rinunce e nomine. Nomina del Nunzio Apostolico in Bielorussia, su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 15 luglio 2011. URL consultato il 21 novembre 2022.
- ^ (EN) Nick Cohen, The Pope's unholy alliance with the dictator, su theguardian.com, The Guardian, 16 gennaio 2011. URL consultato il 21 novembre 2022.
- ^ Rinunce e nomine. Nomina del Nunzio Apostolico in Ucraina, su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 13 novembre 2015. URL consultato il 21 novembre 2022.
- ^ Rinunce e nomine. Nomina del Nunzio Apostolico in Gran Bretagna, su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 4 luglio 2020. URL consultato il 21 novembre 2022.
- ^ Rinunce e nomine (continuazione). Nomina del Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali, su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 21 novembre 2022. URL consultato il 21 novembre 2022.
- ^ Chiese Orientali, l'arcivescovo Gugerotti ha iniziato il suo servizio come prefetto, su vaticannews.va, 16 gennaio 2023. URL consultato il 17 gennaio 2023.
- ^ Rinunce e nomine. Nomina di Membro in diversi Dicasteri, su press.vatican.va, 4 marzo 2023. URL consultato il 4 marzo 2023.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Claudio Gugerotti
Collegamenti esterni
- (EN) David M. Cheney, Claudio Gugerotti, in Catholic Hierarchy.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 39604895 · ISNI (EN) 0000 0001 0890 3181 · SBN CFIV048138 · BAV 495/292703 · LCCN (EN) no2001054543 · GND (DE) 17311346X · BNF (FR) cb14486457k (data) · J9U (EN, HE) 987007427072305171 |
---|