Conus geographus

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Versione del 9 lug 2023 alle 16:21 di Rdelre (discussione | contributi) (ottimizzata citazione IUCN)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Cono geografico
Conus geographus
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumProtostomia
(clade)Lophotrochozoa
PhylumMollusca
ClasseGastropoda
SottoclasseCaenogastropoda
OrdineNeogastropoda
SuperfamigliaConoidea
FamigliaConidae
GenereConus
SpecieC. geographus
Nomenclatura binomiale
Conus geographus
Linnaeus, 1758
Sinonimi

Gastridium geographus
(Linnaeus, 1758)

Il cono geografico (Conus geographus Linnaeus, 1758)[2] è un mollusco gasteropode marino appartenente alla famiglia Conidae, diffuso nell'Oceano Indiano e nel Pacifico.[1][3]

La specie è caratterizzata da una proboscide estendibile con cui inietta il suo veleno nelle sue prede (piccoli pesci e molluschi). Può usare il suo veleno anche per difesa, per questo occorre maneggiarlo con molta attenzione.

Il Conus geographus ha una conchiglia larga, sottile, lunga fino a 15 cm. Il colore della sua conchiglia può essere rosso, rosa, bianco, marrone. Questi colori sono uniti tra loro con screziature particolarmente gradevoli alla vista, non a caso è molto apprezzato dai collezionisti. Rispetto ad altre conchiglie ha le spire piuttosto appiattite.

Il veleno di questa specie di Conus è particolarmente potente ed è in grado di uccidere un uomo. Particolarmente complesso, è caratterizzato dalla presenza di centinaia di tossine diverse (conotossine, conantochine ecc.) ad azione prevalentemente neurotossica, agendo sulla permeabilità dei canali voltaggio-dipendenti a livello sistemico (ad esempio, la tossina polipeptidica ω-conotossina-GVIA presente nel veleno di questo mollusco produce un blocco selettivo e irreversibile dei canali del calcio di tipo N[4] esitando con effetti antipertensivi e analgesici[5]). Non esistono antidoti specifici per il veleno di questa specie.

Alcune ricerche hanno dimostrato che le ω-conotossine contenute nel veleno di questa specie e di altre affini hanno un grande potenziale terapeutico soprattutto come antidolorifici. Sono infatti 10.000 volte più potenti della morfina, ma con meno effetti collaterali e un'azione più specifica.[6] La versione sintetica (ziconotide) è già in uso come farmaco.[7]

Distribuzione e habitat

[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nelle acque calde e poco profonde degli oceani Indiano e Pacifico entro i limiti seguenti:[1]

  1. ^ a b c (EN) Kohn, A., 2013, Conus geographus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (LA) Linnaeus, C., Systema Naturae per regna tria naturae, secundum classes, ordines, genera, species, cum characteribus, differentiis, synonymis, locis, vol. II, Editio decima, reformata, Holmiae (Stoccolma), Laurentius Salvius, 1758, pp. 824 pp..
  3. ^ (EN) Bouchet, P. (2013), Conus geographus, in WoRMS (World Register of Marine Species).
  4. ^ Conti, Fiorenzo. e Battaglia-Mayer, Alexandra., Fisiologia medica, 2. ed, Edi-Ermes, 2010, p. 84, ISBN 9788870513462, OCLC 848777382.
  5. ^ (EN) Michael J. Lew, James P. Flinn e Paul K. Pallaghy, Structure-Function Relationships of ω-Conotoxin GVIA. Synthesis, Structure, Calcium Channel Binding, and Functional assay of Alanine-Substituted Analogues, in Journal of Biological Chemistry, vol. 272, n. 18, 2 maggio 1997, pp. 12014–12023, DOI:10.1074/jbc.272.18.12014. URL consultato l'8 febbraio 2018.
  6. ^ Bowersox SS, Luther R, Pharmacotherapeutic potential of omega-conotoxin MVIIA (SNX-111), an N-type neuronal calcium channel blocker found in the venom of Conus magus, in Toxicon, vol. 36, n. 11, 1998, pp. 1651–8, DOI:10.1016/S0041-0101(98)00158-5, PMID 9792182.
  7. ^ Prommer E, Ziconotide: a new option for refractory pain, in Drugs Today, vol. 42, n. 6, 2006, pp. 369–78, DOI:10.1358/dot.2006.42.6.973534, PMID 16845440.
  • Dautzenberg, Ph., Contribution à l'étude de la faune de Madagascar: Mollusca marina testacea, in Faune des colonies françaises, vol. 3, n. 4, Parigi, Société d'Editions géographiques, maritimes et coloniales, 1929, pp. pp. 321-636, tavv. IV-VII.
  • Duda, T. F., Kohn, A. J. and Palumbi, S. R., Origins of diverse feeding ecologies within Conus, a genus of venomous marine Gastropods, in Biological Journal of the Linnaean Society, vol. 73, 2001, pp. 391-409.
  • Hunt, B. and Vincent, A. C. J., Scale and sustainability of marine bioprospecting for pharmaceuticals, in Ambio, vol. 35, n. 2, 2006, pp. 57-64.
  • Rice, T., A Catalog of Dealers' Prices for Shells: Marine, Land and Freshwater, Sea and Shore Publications, 2007.
  • Röckel, D., Korn, W. & Kohn, A. J., Manual of the Living Conidae, Vol 1, Verlag Christa Hemmen, 1995.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]