Vai al contenuto

Vasilij Oščepkov

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Versione del 10 dic 2024 alle 18:35 di Legasov fan (discussione | contributi) (Aggiunto informazioni, dubbi generali sui collegamenti esterni)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Oščepkov nel 1912

Vasilij Sergeevič Oščepkov (in russo Васи́лий Серге́евич Още́пков?; Sakhalin, 7 gennaio 189310 ottobre 1938) è stato un artista marziale russo noto soprattutto per aver ideato insieme a Viktor Spiridonov il sambo, un'arte marziale sovietica nata appositamente per l'addestramento dei soldati dell'Armata Rossa al combattimento a corpo libero. Morì nel 1938 nel contesto delle grandi purghe, accusato di essere una spia giapponese.[1][2]

Si hanno pochissime informazioni riguardo l'infanzia di Oščepkov. Tutto ciò che sappiamo, è che intorno ai soli otto anni, è diventato orfano.[2]

Gli studi alla Kodokan

[modifica | modifica wikitesto]

Dopo essersi trasferito in Giappone con il Trattato di Portsmouth nel 1905, studiò per qualche anno judo tradizionale sotto la guida di San Nicola del Giappone, per poi andare al Kodokan nel 1911, ovvero una istituzione fondata dall'uomo che creò il judo: Jigoro Kano. Sei anni dopo, superando gli esami, Oshchepkov divenne il primo russo nella storia ad ottenere una cintura nera di secondo grado nel judo. Dopodiché, tornò in Russia, fondando le prime competizioni russe di judo, svoltesi dal 1914 al 1920. Nel 1921 tornò a Sakhalin, luogo ormai parte del territorio giapponese, ereditando terreni e case del padre defunto, con diverse implicazioni: dovette lavorare come traduttore per i giapponesi. Così, si instaurarono i suoi primi legami con l'esercito giapponese.[3]

  1. ^ (EN) Defending the Motherland, su Fight Magazine.
  2. ^ a b (EN) Kevin Wilson, A History of Sambo Oschepkov Spiridonov and the Soviet Struggle, su Sherdog, 17 ottobre 2018.
  3. ^ (EN) Sherdog.com, A History of Sambo: Oshchepkov, Spiridonov and the Soviet Struggle, su Sherdog. URL consultato il 10 dicembre 2024.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN121068717 · ISNI (EN0000 0000 7958 1047 · LCCN (ENn2010030124 · NDL (ENJA001203378