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Nouveau roman

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Il Nouveau Roman ("nuovo romanzo") è una corrente letteraria nata in Francia nella seconda metà degli anni cinquanta che ebbe il suo maggior sviluppo negli anni sessanta per poi decadere durante gli anni settanta. Il termine Nouveau Roman, usato per la prima volta da Émile Henriot in un articolo su Le Monde il 22 maggio 1957, rappresenta più un gruppo di autori tra loro contemporanei non omogeneo che hanno in comune esigenze comuni che un proprio movimento.

Le varie esperienze narrative hanno in comune il rifiuto del personaggio e delle normali vicende per focalizzarsi sulle caratteristiche della realtà che esulano dalla soggettività umana.
I testi prodotti da questa nuova tendenza descrivono con minuzia di particolari gli oggetti e la realtà esterna come se intervenisse la macchina fotografica o la macchina da presa per registrarli con il suo sguardo (école du regard) e dove la forma narratologica viene a costituirsi dagli stessi oggetti.
Il nouveau roman, in linea con le nuove forme filosofiche, come la narratologia e lo strutturalismo, vuole evidenziare la condizione dell'uomo nella società moderna, basata sull'industrializzazione, la tecnologia, la scienza.
Il tipo di narrativa che i testi appartenenti al nouveau roman propongono si basa sull'oscura leggibilità e si preoccupano maggiormente delle cose che del'uomo.

Tra gli scrittori che si possono definire appartenenti al nouveau roman i più significativi sono Gérard Bessette, Michel Butor, Marguerite Duras, Claude Ollier, Robert Pinget, Jean Ricardou, Alain Robbe-Grillet, Nathalie Sarraute, Claude Simon.

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