Fallà

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Il Fallà

Il Fallà (in dialetto calabrese Fajà) sono una serie di colline, che interessano i comuni di Filogaso, San Nicola da Crissa e Monterosso Calabro, e che, andando da ovest verso est, vanno ad unirsi alla catena delle Serre calabresi.

Etimologia

Il nome Fallà proviene proprio dall'omonimo torrente, il Torrente Fallà, che nasce dalle pendici di Monte Cucco, all'interno di una grande faggeta (Faggeta di Monte Cucco).

Descrizione naturalistica

Questi piccoli rilievi che costeggiano l'Appennino sono coperti da un unico e immenso scenario forestale, selvaggio ed in alcuni punti impenetrabile, dove la natura, nel corso di tanti secoli ha avuto il sopravvento. La quota media di questo territorio è di 250 metri.

Clima

Il clima che interessa i boschi del Fallà è di tipo mediterraneo moderato con estati calde e asciutte e inverni poco freddi, con piogge e frequenti gelate notturne. La neve è un evento molto raro.

Vegetazione e fauna

La vegetazione è composta per l'85% da lecci, seguito da altri tipi di querce. La fauna richiama quella presente sul vicino Appennino serrese con una rilevate presenza del cinghiale.


Escursionismo

Il Fallà sarebbe molto adatto all'escursionismo. Nonostante questa attività non sia frequentata, sono presenti, nonostante ciò, carrareccie e piccole mulattiere, che permettono di immergersi in questo scenario boscoso, unico nel suo genere nell'Italia penisulare.

Anello del Fallà da Filogaso

Nome Percorso Anello del Fallà da Filogaso
Località Filogaso, VV
Gruppo montuoso Preserre vibonesi
Tipo di percorso ad anello
Difficoltà percorso escursionista
Punto di partenza Filgoaso
Quota di partenza
Tempo di percorrenza 2 ore e mezza
Dislivello Salita: 375 Discesa: 375
Mezzo A piedi o in Mountain Bike

ACCESSO: Dall’autostrada SA/RC, per chi proviene da nord uscire a S.Onofrio – Vibo Valentia. Allo svincolo autostradale andare a sinistra. Fin da qui è presente la segnaletica per Filogaso, seguirla. Al bivio andare a sinistra. Andare sempre per la strada principale dove in meno di 10 minuti si arriva a Filogaso. Giunti al paese, superate le verdi case popolari, dopo circa 300 metri dalle due palazzine, prima di girare la curva, imboccare la strada di sinistra (Via Giovanni XXIII). Per chi proviene da sud, invece, uscire a Serre. Allo svincolo andare a destra. Superato il cavalcavia autostradale procedere a destra. Al quadrivio andare diritti. Al successivo quadrivio nuovamente diritti. Al prossimo bivio andare a sinistra e al successivo ancora nuovamente a sinistra. Si arriva così a Filogaso. Attraversare tutto il corso e giunti in Via Provinciale, dopo la curva in prossimità di un imponente cancello, girare subito a destra in Via Giovanni XXIII. Lungo questo viale lasciare il mezzo.

NOTE: Itinerario in buona parte su strada asfaltata, ma suggestivo per il paesaggio che attraversa.

DESCRIZIONE DEL PERCORSO. Da Via Giovanni XXIII proseguire a piedi per il viale. Seguire sempre la strada asfaltata che presto scenderà ripida nel fondovalle del Torrente Fallà. Giunti in piano, ed entrati in un fresco bosco di lecci, ecco giungere ad un bivio. Andare a sinistra. La strada, che continua a essere asfaltata, segue macchie di lecceta e altre latifoglie, e tratti all’aperto con campi coltivati. Si passa accanto a una fontana dove è possibile fare rifornimento, e superato delle baraccopoli, dopo 500 metri tralasciare la deviazione secondaria di sinistra e proseguire lungo la via principale di destra che incomincia a salire. Da qui il bosco inizia a crescere fitto. La salita terminerà all’area pic-nic soprastante attrezzata. Senza entrare nell’area recintata, andare a sinistra. L’asfalto termina di esserci lasciando spazio a una sterrata molto interessante, sempre all’interno di questa macchia mediterranea di lecci, e più avanti, anche di pino d’Aleppo. Ogni tanto il bosco si alterna a belle vedute verso le colline selvose circostanti, e sulla catena settentrionale delle Serre. Tralasciare la deviazione secondaria a destra (che ritorna all’area pic-nic attrezzata) e proseguire a sinistra. Ad un certo punto, dopo qualche chilometro dall’ultimo incrocio, la sterrata principale si incontra con un altro sentiero in discesa. Prendere quest’ultima. Il bosco ora lascia spazio ampie visuali verso il vallone Fallà. Recentemente il fuoco doloso ha colpito quest’area distruggendo in tutta la sua bellezza questa armonia mediterranea. La sterrata si mantiene sempre in discesa, con qualche tornante. Presto si incontrerà con la carrareccia di fondovalle. Andare a destra (a sinistra, dopo qualche centinaio di metri, la strada bianca si incontra con la provinciale per San Nicola da Crissa). La strada ora prosegue in piano, tra macchie di bosco e campi coltivati, fino a ritrovare nuovamente la strada lasciata quasi ad inizio percorso, quella che prima ha riguardato la prima discesa. Quindi al bivio andare a sinistra e dopo circa 200 metri di dislivello ecco giungere nuovamente a Filogaso, in Via Giovanni XXIII.

Galleria fotografica

Voci correlate

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