Saissetia oleae

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Cocciniglia mezzo grano di pepe

olivo infestato da Saissetia oleae
Classificazione scientifica
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
PhylumArthropoda
SubphylumHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteExopterygota
SubcoorteNeoptera
SuperordineParaneoptera
SezioneRhynchotoidea
OrdineRhynchota
SottordineHomoptera
SezioneSternorrhyncha
SuperfamigliaCoccoidea
FamigliaCoccidae
GenereSaissetia
SpecieS. oleae
Nomenclatura binomiale
Saisettia oleae
olivier, 1791
Sinonimi

Coccus oleae
OLIVIER

Nomi comuni

Cocciniglia nera
gobbo-carenato
mezzo grano di pepe dell'olivo

COCCINIGLIA MEZZO GRANO DI PEPE


Saisettia oleae OLIVIER, 1791


Piante ospiti: olivo, agrumi, piante ornamentali(oleandro, pittosporo, evonimo, ecc.).


La cocciniglia mezzo grano di pepe è un insetto fitofago dell'ordine dei Rhynchota Homoptera Sternorrhyncha (superfamiglia Coccoidea, famiglia Coccidae).

Descrizione

Saissetia oleae è un coccide di probabile origine sudafricana ma presente ormai da secoli nelle aree a clima temperato (regioni del bacino del Mediterraneo, coste della California; tuttavia, è diffuso anche in zone più fredde dove vive soprattutto nelle serre. E' una specie caratterizzata da elevata polifagia e prolificità (mediamente 1000 uova per femmina). La femmina matura ha un corpo molto convesso di colore nerastro e di dimensioni variabili da 2 a 6 mm di lunghezza e presenta sul dorso un caratteristico rilievo ad H trasversa o a croce di Lorena. Il maschio è raro in quanto la specie si riproduce per partenogenesi telitoca[1].

Danni

La cocciniglia mezzo grano di pepe causa sia danni diretti che indiretti:

  • i primi sono dovuti alla sottrazione di linfa e all'emissione di sostanze salivari nei tessuti vegetali, che causano un defogliamento, un indebolimento della pianta e una diminuzione della produzione.
  • i secondi sono dovuti ad una produzione di escrementi zuccherini (melata)[2]. che imbratta le foglie favorendo la nutrizione degli adulti di Bactrocera oleae e lo sviluppo di fumaggine che altera l'attività fotosintetica della pianta e deturpa la produzione.

Filloptosi e fumaggine sono danni molto gravi per l'olivo in quanto, essendo una pianta sempreverde, presenta ricambio lento.

I danni maggiori si riscontrono negli oliveti trascurati o sottoposti ad eccessivi apporti di concimi azotati.

Ciclo biologico

La Saissetia oleae compie una o due generazioni all'anno a seconda dello stadio ibernente, del clima, della specie e delle condizioni fisiologiche delle piante ospiti. Questo coccide sverna come neanide di II e III età, raramente come femmina immatura o in ovodeposizione. Le neanidi che hanno superato l'inverno danno le femmine mature a partire dai primi di maggio. Queste si riproducono per partenogenesi e depongono un numero variabile di uova (da 150 a 2500) sotto il proprio corpo che progressivamente si ritrae e indurisce fino a divenire un guscio semisferico. La massima ovodeposizione si ha in giugno nelle regioni meridionali e intorno alla metà di luglio in quelle centrali. Dopo 2-3 settimane di incubazione, nascono le neanidi che dopo poche ore di attività si fissano sulle pagina inferiore delle foglie perchè temono l'insolazione diretta; le neanidi di II e III età con l'approssimarsi della maturità sessuale migrano sui rametti. Tra la seconda metà di luglio e la prima decade di agosto si verifica il periodo di massima schiusura delle uova. Le neanidi nate in luglio-agosto compiono una o due mute e svernano al II o al III stadio di sviluppo , mentre quelle nate precedentemente raggiungono l'età adulta e svernano come tali o si riproducono entro l'anno avviando nella tarda estate una seconda generazione.

Lo sviluppo della cocciniglia è favorito da:

  • inverno mite, estate non troppo calda;
  • eccesso di concimi azotati;
  • elevata densità d'impianto e assente o ridotta potatura che, ostacolando la circolazione dell'aria e della luce all'interno della chioma, finiscono per favorire lo sviluppo del fitofago.

Antagonisti

Il fitofago è controllato, in natura, da numerosi nemici naturali:

  • Entomopatogeni: Vertillium lecaneii (Zim) Vieg (Ascomicete Moniliale).

Difesa

La lotta contro la Saissetia oleae è di tipo agronomico e di tipo chimico.

Lotta agronomica

La lotta agronomica si avvale di pratiche colturali che tendono a ridurre le infestazioni quali:

  • una razionale potatura di sfoltimento in modo da ridurre le condizioni microclimatiche favorevoli al parassita e perciò esaltare la mortalità naturale (il sole elimina l'80% della popolazione)e rendere più facile e agevole la lotta antiparassitaria.
  • una concimazione equilibrata che eviti l'eccesso di azoto.

Lotta chimica

La lotta chimica consiste in trattamenti con olio bianco contro le giovani neanidi, soprattutto nel periodo estivo dove si ha la massima comparse delle stesse.

note

  1. ^ Telitoca:tipo di partenogenesiin cui nascono solo femmine
  2. ^ Melata: sostanza zuccherina secreta dali insetti formante spesso un substrato di crescita per crittogame agenti di fumaggine

Bibliografia

  • E. Tremblay, Entomologia applicata, vol. II, pars I, Liguori Editore, Napoli 1988 (II ed.). ISBN 88-27-1025-0.
  • A. Pollini, Manuale di entomologia applicata, Edagricole, Bologna 1998. ISBN 88-206-3954-8
  • A. Servadei et alii, Entomologia generale ed applicata, Cedam, Padova 2001. ISBN 88-13-23135-0
  • G.Goidànich et alii, La difesa delle piante da frutto, Edizioni agricole, Bologna 1990. ISBN 88-206-3076-1
  • M. Ferrari et alii, Fitopatologia, entomologia agraria e biologia applicata, Edagricole, Bologna 2006.ISBN 88-529-0062-4.
  • J. Penny - P.S. Cranston, Lineamenti di entomologia, Zanichelli, Bologna 2006. ISBN 88-08-07039-5.
  • Gennaro Viggiani, Lotta biologica e integrata nella difesa fitosanitaria vol. I e vol. II Liguore Editore, Napoli 1997. ISBN 88-207-2541-X.
  • A. Pollini-I. Ponti- F.Laffi Fitofagi delle piante da frutto Edizioni L'informatore agrario, Verona 1988.
  • Piero Fiorino Olea Trattato di olivicoltura, Edagricole, Bologna 2003. ISBN 88-506-4938-X

Collegamenti esterni

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