Teatro Politeama (Pisa)

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Template:Teatri Il Teatro Politeama di Pisa è stato realizzato dopo il 1852, nella zona di Porta a Piagge, in stile cinese, su progetto dell'architetto S. Dell'Oste.

Dal 1865 al 1912 si trasformò da semplice arena estiva a teatro notturno, ospitando importantissime produzioni operistiche, balletti, lavori teatrali, che ebbero risalto sulle cronache del tempo.

La prima opera che figura in cartellone è Crispino e la comare dei fratelli Ricci nell'agosto del 1865. Nel 1866 la Beatrice di Tenda di Vincenzo Bellini, poi Il trovatore.

Grandissimi cantanti si sono esibiti presso il Politeama, oltre ai "locali" Lelio Casini, Titta Ruffo, Narciso Del Ry, Cesare Di Ciolo (basso), hanno cantato al Politeama pisano: Hericlea Darclée, Riccardo Stracciari, Celestina Boninsegna.

Dopo anni di relativo abbandono, il Politeama fu completamente restaurato. L'inaugurazione avvenne il 23 marzo 1913. Il teatro venne provvisto di interni imponenti e ben rifiniti, sale per il caffè e per la distribuzione dei giornali. Cosa da non trascurare il nuovo impianto dei termosifoni, innovativo per l'epoca. La prima rappresentazione del nuovo corso fu la Eva di Franz Lehar.

Passata la Prima Guerra Mondiale, con qualche piccolo strascico, il Politeama viene riaperto. Il 24 aprile 1927 fu inaugurato il Nuovo Politeama Pisano, al chiuso.

La riapertura fu con il Rigoletto di Giuseppe Verdi, al quale tutta la cittadinanza partecipò fino a far straboccare letteralmente il teatro. Il tenore Giuseppe Taccani con Il Piccolo Marat di Mascagni fece furore.

Dal 1933 al 1942 il Politeama pisano fu sempre più il teatro popolare della città (all'inizio della sua storia si pagavano solo 30 centesimi per entrate a vedere un'Opera).

Decine di opere furono proposte, anche 12 o 13 l'anno, e tutti titoli molto popolari. Moltissimi Trovatori, il Rigoletto di Mario Basiola e Vasco Carmignani, la Lucia di Lammermoor e Il barbiere di Siviglia con Lina Pagliughi, il Rigoletto con Mario Filippeschi e Iris Adami Corradetti.

Nel 1942 il teatro venne distrutto dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Al suo posto, ingloriosamente, fu costruito nel dopoguerra un Palazzo dei Congressi.