Rosella Sensi
Rosella Sensi (Roma, 18 dicembre 1971) è un'imprenditrice e dirigente sportiva italiana. La Numero Uno giallorossa si è sposata il 23 Aprile 2007 presso la Chiesa di Santo Stefano degli Abissini, in Vaticano, con il commercialista Marco Staffoli, col quale il 31 marzo 2009 è divenuta genitore di Livia, loro unica figlia.
Laureatasi alla LUISS, ricopre la carica di amministratore delegato e presidente dell'Associazione Sportiva Roma, società di cui il padre Franco è stato presidente fino al giorno della sua morte, il 17 agosto 2008. È inoltre presidente della azienda di famiglia Italpetroli.
Rosella Sensi è la seconda donna a ricoprire il ruolo di presidente nella storia della Associazione Sportiva Roma: prima di lei, la vedova di Dino Viola, Flora, subentrata al marito alla morte di costui nel 1991. Attualmente Rosella Sensi è una delle due donne uniche donne presidenti di società di calcio di Serie A: l'altra è Francesca Menarini, presidente del Bologna. Durante e soprattutto dopo il campionato di calcio 2008/2009, la Sensi diviene oggetto di polemiche a causa del mancato rafforzamento della squadra e del suo stipendio: è l'unico presidente, nel mondo calcistico italiano, a prendere un salario dalla propria società[1], nonostante il severo tetto ingaggi imposto a dipendendeti e calciatori. Alcuni tifosi romanisti sperano in un cambio societario[senza fonte] visto il debito di 377 milioni di euro della controllante di As Roma Italpetroli[senza fonte] con gli istituti bancari Unicredit e Monte dei Paschi di Siena, che impedisce grandi investimenti sul mercato con conseguenti ripercussioni sulla competitivita' della squadra. La presidentessa è spesso bersaglio di contestazione da parte della curva Sud: significativi gli striscioni esposti dalla tifoseria, che a chiare lettere riportavano l'imperativo "VATTENE". Oggetto di contestazione anche la presunta simpatia verso una radio locale molto seguita, Centro Suono Sport 101.5, nella fattispecie verso il programma "Te la do io Tokio", ideato e condotto da Mario Corsi, noto come Marione, in compagnia di Riccardo Angelini, detto Galopeira. In uno striscione addirittura veniva riportato "RADIO SENSI 101.5", ironicamente indirizzato contro la strumentalizzazione mediatica percepita da buona parte del tifo giallorosso. Nonostante la Sensi abbia introdotto e piu' volte sostenuto il concetto di gestione virtuosa delle finanze nello sport, non sembra aver apportato notevoli miglioramenti alla condotta economico/finanziaria della sua societa'. Societa' che, a causa dei debiti della holding Italpetroli si e' trovata al centro di diverse vicende legate a possibili cambi di proprieta'; nel marzo 2004 con il colosso russo del petrolio Nafta Moskva, nell'aprile 2007 con il George Soros Fund Management tramite la mediazione di Inner Circle Sports e dell'avvocato statunitense Joseph Tacopina e nell'estate 2009 con una misteriosa cordata guidata dalla societa' di diritto svizzero e di procura sportiva Fio Sports Agency dell'agente FIFA Vinicio Fioranelli. In tutti e tre i casi, la conclusione delle trattative si e' risolta con un nulla di fatto. Ad eccezione della prima trattativa svoltasi sotto l'allora presidenza Franco Sensi, le altre due hanno sollevato non pochi dubbi sia sulle reali intenzioni dei potenziali compratori, sia sulle effettive volonta' della Sensi di cedere il pacchetto di maggioranza dell'AS Roma. Infatti nessuno dei succitati investitori ha mai presentato una formale offerta di acquisto e dall'entourage romanista, oltre a scarni e doverosi comunicati stampa, non e' mai giunta alcuna dichiarazione chiarificatrice in merito alla conduzione degli affari. Di pari passo con la trattativa-Fioranelli e' da segnalare l'interesse manifestato dall'industriale Francesco Angelini, il quale tuttavia si e' limitato ad un paio di interviste in cui ribadiva il desiderio di rilevare la proprieta' ed e' stato esplicitamente liquidato dalla proprieta' attuale come mero tentativo pubblicitario.
Rosella Sensi dal 2006 è vicepresidente vicario della Lega Calcio.
Note
Voci correlate
