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Scuola internazionale superiore di studi avanzati

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Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
CittàTrieste
Dati generali
Mottoma per seguir virtute e canoscenza
Fondazione1978
TipoScuola superiore universitaria a statuto speciale
Facoltà8
RettoreStefano Fantoni
Studenti248 (31 dicembre 2009)
AffiliazioniEUA
SportCUS Trieste
[www.sissa.it Sito web]

La Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) - in inglese, International School for Advanced Studies, (ISAS) - istituita nel 1978, è un istituto di ricerca e di perfezionamento post-laurea a statuto speciale. La sua nuova sede, operativa dall'inizio del 2010, è situata a 5 chilometri dal centro di Trieste in prossimità della frazione di Opicina. La Scuola occupa gli edifici e il parco che ospitavano il complesso dell'sanatorio dedicato a Santorio Santorio, sul pendio che porta all'altopiano carsico. La SISSA è un istituto di tipo universitario internazionale, supportato dallo stato italiano allo scopo di promuovere la ricerca scientifica. L'attività della scuola è concentrata nelle aree della matematica, della fisica e delle neuroscienze. La Scuola svolge inoltre un'importante attività nel settore della divulgazione scientifica attraverso il suo master in comunicazione della scieza. Ogni anno, circa 60 studenti di PhD sono ammessi alla SISSA in base a qualifiche scientifiche a cui si aggiungono circa 20 studenti del master. La scuola ha attivato dei percorsi comuni di laurea magistrale interateneo con l'Università di Trieste e l'Università di Trento. La SISSA è stata citata dalla LERU[1] come un modello per l'educazione negli studi post-laurea. In virtù della sua collocazione e dell'approccio multidisciplinare è stata definita come parte essenziale del sistema Trieste.

Storia

L'istituzione formale della SISSA avvenne con il Decreto del presidente della Repubblica numero 102 del 6 marzo 1978[2][3]. La Scuola fu fondata come parte dell'Università di Trieste e il suo primo direttore fu il Prof. Paolo Budinich, già fondatore dell'ICTP. Fu proprio il Prof. Budinich che convinse il governo dell'epoca a includere la creazione di una scuola, modellata sul modello della Scuola Normale Superiore di Pisa di cui era stato allievo, fra gli interventi di ricostruzione del post-terremoto[4].

Organizzazione

La SISSA è organizzata in 8 settori di ricerca:

Ciascuno dei settori organizza uno o più corsi di PhD. Alcuni corsi, come quello in fisica astroparticellare, sono organizzati in collaborazione fra diversi settori.

Ai settori di ricerca si aggiunge il Laboratorio Interdisciplinare per le Scienze Naturali e Umanistiche (Interdisciplinary Laboratory for Advanced Studies - ILAS) che ha il compito isituzionale di esplorare nuove aree di ricerca e individuare possibili nuove connessioni interdisciplinari. Attualmente coordina le attività del master in comunicazione della scienza.

Sede

Presso la sede della scuola sono presenti oltre alle normali strutture legate ai servizi tipici di un campus universitario (mensa, biblioteca specializzata, palestra) e a strutture pensate per offrire potenzialmente servizi anche alla cittadinanza (asilo nido) anche una serie di strutture scientifiche legate alle attività di ricerca, anche sperimentale che si svolgono nella scuola (diversi laboratori dedicati alle neuroscienze e alla neurobiologia, uno stabulario, centro di calcolo parallelo che gestisce un cluster da 3,5 teraflops[5]). È in corso di realizzazione un'aula magna con annesso anfiteatro all'aperto[6]. Il parco e l'anfiteatro, opportunamente attrezzati, saranno fruibili dalla cittadinanza.

Sede Storica

L'entrata dell'edificio principale della sede di via Beirut

Alla sua costituzione la SISSA fu collocata vicino al Parco di Miramare, a circa 10 chilometri dalla città di Trieste, in prossimità del Centro Internazionale di Fisica Teorica, in modo da favorire la creazione di una comunità scientifica comune fra le due istituzioni. Nel corso degli anni la SISSA cambiò due volte sede, pur rimanendo sempre nell'area di Miramare, fino a trovare la sua collocazione in un edificio di nuova costruzione collegato direttamente all'edificio principale dell'ICTP in via Beirut e in una serie di edifici adiacenti.

A questi, a seguito dell'espansione dei settori di ricerca, avvenuta nei primi anni 2000, con la creazione dei settori di fisica statistica e bilogica e neuroscienze, si aggiunsero un edificio in centro città, in via Lionello Stock (dedicato alle neuroscienze cognitive), e un edificio nell'AREA Science Park (dedicato alla neurobiologia).

Ex sanatorio Santorio

L'edificio progetto nel 1951 per volere dell'INPS[7] come centro di cura della tubercolosi[8], fu poi riassorbito dagli Ospedali riuniti di Trieste come polo dedicato alla pneumologia negli anni 70. Mantenne questa funzione, caratterizzandosi come centro di avanguardia nell'utilizzo sia del polmone d'acciaio, sia dell'ossigenoterapia, fino all'abbandono del complesso nel 2003[9]. Durante il periodo di funziomento come polo ospedaliero, a partire dagli anni 80, al reparto di pneumologia furono progressivamente affiancati altri reparti per lungodegenti.

Immediatamente dopo la chiusura definitiva del comprensorio, furono acanzate diverse ipotesi per il suo riutilizzo[10]. Fra queste alla fine fu preferita, non senza suscitare polemiche, la scelta di cedere la struttura, nell'ambito del programma di cartolarizzazione della Regione Friuli-Venezia Giulia, tramite asta pubblica[11]. L'asta fu vinta dalla ditta vicentina Maltauro, incaricata dalla SISSA dei lavori per la rimessa in funzione della sede[12] all'inizio del 2006. Il comprensorio completamente ristrutturato e adattato alla nuova destinazione d'uso, fu completato nell'estate del 2009 e ceduto alla scuola[13].

Note

  1. ^ http://www.leru.org/file.php?type=download&id=1020
  2. ^ Il decreto era stato emanato nell'ambito degli interventi legislativi che seguirono il terremoto del Friuli di due anni prima. In particolare la legge 546/77, intitolata "Ricostruzione delle zone della regione Friuli-Venezia Giulia e della regione Veneto colpite dal terremoto nel 1976", aveva previsto che il governo potesse provvedere al potenziamento delle strutture universitarie di Trieste. Questo per rispettare "l'armonico sviluppo dell'università e della ricerca scientifica nella regione" a seguito dell'istituzione dell'Università di Udine voluta dalla stessa legge.
  3. ^ http://www.normattiva.it//dispatcher?task=attoCompleto&service=213&datagu=1978-04-13&redaz=078U0102&parControllo=si&connote=false&aggiorn=null&datavalidita=20100420
  4. ^ http://www.sissa.it/download/pressroom/sissa-2008-11-25-c.pdf
  5. ^ http://www.cnr.it/commesse/CommessaDescr.html?id_comm=7505
  6. ^ http://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2010/03/28/NZ_18_SOTT.html
  7. ^ http://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2003/05/09/NZ_18_PIER.html
  8. ^ http://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2008/05/11/NZ_29_PIED.html
  9. ^ http://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2003/10/20/NZ_10_OSPI.html
  10. ^ http://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2003/05/04/NZ_17_SANT.html
  11. ^ http://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2004/07/27/NZ_11_DROS.html
  12. ^ http://www.sissa.it/download/pressroom/sissa-2006-02-22-b.pdf
  13. ^ http://www.sissa.it/download/pressroom/sissa-2009-07-18.pdf

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni