Isola Filicudi
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L'Isola di Filicudi è un'isola di 9,7 km² facente parte delle Isole Eolie.
Amministrativamente fa parte del comune di Lipari (ME) e vi si trovano due località abitate: Filicudi Porto e Pecorini a Mare. Anticamente era nota come Phoenicusa, dal greco antico Φοινικοῦσσα (ricca di felci, una caratteristica palma nana ancora presente sui promontori dell'isola.), oppure Φοινικώδης.
Geografia
L'isola di Filicudi è la quinta isola in ordine di grandezza dell'arcipelago delle Eolie è la seconda isola più occidentale dell'arcipelago (dopo Alicudi) ed è situata a circa 24 miglia marine a ovest di Lipari. È dominata dal monte Fossa Felci, un vulcano spento alto 774 m. Oltre ad esso, di vulcani ce ne sono ben altri sette, tutti spenti da molto tempo, e per questo fortemente corrosi dall'erosione. La popolazione, circa 200 abitanti ( che diventano 3000 nella stagione estiva), è distribuita tra i centri di Filicudi Porto, Valdichiesa, Pecorini, Pecorini a mare, Canale e Rocca di Ciavoli collegati tra loro dall'unica strada asfaltata dell'isola e da una fitta trama di mulattiere. La località di Stimpagnato, nel sud-est dell'isola, è abitata da turisti soltanto durante l'estate. Gli abitanti si chiamano filicudari.
Economia
A oggi i principali prodotti agricoli dell'isola sono i capperi ed i fichi. La principale voce dell'economia locale è il turismo. La pesca non è praticata intensamente, mentre lo è quella amatoriale o comunque non professionale.
Cultura
Lo scultore Jacques Basler organizza a Filicudi in località Fossetta una effervescente Biennale d'arte. È presente sull'isola una sezione del Museo Archeologico Eoliano, con reperti provenienti dagli scavi di Capo Graziano e da altre zone delle Isole Eolie Molto interessanti sono le rovine del villaggio Neolitico sul promontorio di Capo Graziano. I reperti ritrovativi testimoniano la presenza sull'isola, durante il Neolitico, di una fiorente industria e lavorazione dell'ossidiana.
Ecologia
Filicudi è sotto la protezione dell'Unesco in quanto patrimonio dell'Umanità. È stato creato un parco regionale in parte dell'isola.
Trasporti
Il collegamento dell'isola di Filicudi alla terraferma è assicurato da un servizio di trasporto marittimo via aliscafo, nave o catamarano. Per andare a Milazzo si effettuano gli scali di Rinella e Santa Marina Salina, Lipari, Isola di Vulcano. Il Comune di Lipari ha imposto una tassa di un euro per l'entrata nel suo territorio.
Sviluppo
La luce elettrica è stata portata a Filicudi nel 1986, con un impianto di generazione a gasolio, innescando un drammatico balzo nel futuro nella quotidianità degli isolani.
Il turismo ha iniziato a svilupparsi in quel periodo, crescendo poi di anno in anno.
Con l'elettricità sono giunti sull'isola ausilii per ogni attività, le pompe elettriche per l'acqua dei pozzi, le televisioni sono divenute di massa, gli elettrodomestici hanno cominciato a diffondersi.
Quanto all'acqua corrente, la si trasporta tramite navi cisterna per poi distribuirla sulla rete idrica. La proposta di costruire un impianto dissalatore non è ancora stata attuata.
Approdi
Due sono gli approdi principali di Filicudi, nessuno dei quali può definirsi sicuro per ogni condizione meteorologica. Il Porto, quello dove approdano quasi tutte le navi, i traghetti e gli aliscafi, è naturalmente la zona più frequentata e "commerciale" dell'Isola di Filicudi. Pecorini Mare, rappresenta l'alternativa di attracco nelle giornate in cui per le condizioni meteo o per altri motivi i mezzi di collegamento non possono attracare al Porto. Ultimamente viene spesso utilizzato per far attraccare la nave di collegamento con Napoli.
Etimologia
L'etimologia del nome Filicudi (chiamata Phoenicusa dai Romani) significa "ricco di felci", dove per felce si intende una palma nana che cresceva abbondante e rigogliosa nell'isola. Essa è la Chamaerops humilis, ancora presente sulle alture dell'isola, a Montagnola ed a Fossa Felci.
Poste
Nell'isola è presente un ufficio postale in contrada Pecorini monte, vicino la Chiesa di Pecorini, adornato da una macina di pietra di un antico mulino.
Sport
L'unico sport praticato sull'isola è il calcio, con partite amatoriali organizzate solitamente la Domenica nel "campetto" improvvisato a Valdichiesa. Esiste una squadra regolarmente iscritta nei campionati provinciali di Terza Categoria della Provincia di Messina, i componenti della squadra sono quasi tutti giovani filicudari; le partite in casa del Filicudi vengono giocate sul campo neutro del "Balestrieri" di Lipari, essendo l'isola di Filicudi ancora sprovvista di impianti regolamentari.
Luoghi di interesse
- Il tramonto, da Stimpagnato, con vista sullo scoglio la canna e con lo sfondo di Alicudi.
- Il villaggio neolitico sul promontorio di Capo Graziano.
- Le Macine, accessibili dalla mulattiera che conduce al villaggio neolitico.
- Lo scoglio del Giafante. Uno scoglio basaltico a nord dell'isola che si erge dal mare ed ha una forma che ricorda vagamente un elefante, da cui il nome in siciliano "Giafante". È il risultato di una eruzione vulcanica, della quale è rimasta soltanto la colonna lavica centrale.
- La Grotta del Bue Marino.
- Fossa Felci.
- L'ara sacrificale in cima al promontorio di Capo Graziano.
- La sede del Museo Eoliano in località porto.
Galleria di immagini
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Piano del porto -
Capo Graziano -
Fossa Felci -
Filicudi, vista da E-NE: 'Scoglio della Fortuna' e 'Faraglione La Canna', Alicudi sullo sfondo
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Vista di Alicudi e Filicudi
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Chiesa di Santo Stefano a Valdichiesa
Note
Altri progetti
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- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su isola Filicudi