Godfrey Harold Hardy

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Godfrey Harold Hardy (Cranleigh, Surrey, Inghilterra, 7 Febbraio 1877 - Cambridge, Cambridgeshire, Inghilterra, 1 Dicembre 1947), fellow della Royal Society, è stato un importante matematico inglese, noto per i suoi contributi in teoria dei numeri e analisi matematica. Era chiamato "Harold" solo da pochi amici intimi, altrimenti "G. H.".

Fra i non appartenenti alla comunità matematica è noto per il suo "Apologia di un matematico", un saggio del 1940 sull'estetica della matematica. L'apologia è spesso considerata una delle migliori introspezioni nella mente di un matematico.

Il suo ruolo di mentore, a partire dal 1914, del matematico indiano Srinivasa Ramanujan è divenuto celebre. Hardy riconobbe quasi immediatamente lo straordinario talento naturale di Ramanujan, ed entrambi divennero stretti collaboratori. In un intervista di Paul Erdős, quando gli fu chiesto quale fosse il suo più grande contributo alla matematica, Hardy rispose senza esitazione che era stato la scoperta di Ramanujan. Hardy definì la loro collaborazione "l'unico incidente romantico della mia vita".

Vita

Dopo aver frequentato il Winchester College, Hardy entrò al Trinity College di Cambridge nel 1986, dopo essersi classificato quarto all'esame del Tripos. Anni dopo, Hardy volle abolire il sistema del Tripos poiché sentiva che stava diventando un fine piuttosto che un mezzo. Mentre era all'università, Hardy si unì agli Apostoli di Cambridge, una società segreta di intellettuali.

Hardy è stato Sadlerian Professor a Cambridge dal 1931 al 1942; lasciò Cambridge per occupare la Savilian Chair of Geometry a Oxford in conseguenza allo scandalo riguardante Bertrand Russell durante la Prima guerra mondiale.

Opera

A Hardy si attribuisce il merito di aver riformato la matematica inglese portando rigore al suo interno, caratteristica che già apparteneva alla matematica continentale (francese, svizzera, e tedesca). Infatti, i matematici inglesi erano rimasti fortemente legati alla tradizione della matematica applicata, schiavi della fama di Isaac Newton. Hardy si trovava maggiormente in sintonia con i metodi dominanti in Francia e promosse energicamente la sua concezione della matematica pura, in particolare scagliandosi contro l'idrodinamica, una branca importante della matematica di Cambridge.

Dal 1911 collaborò con J. E. Littlewood in un ampio lavoro su analisi matematica e teoria dei numeri analitica. Questo lavoro (assieme a molto altro) condusse a un progresso quantitativo sul problema di Waring, inteso come parte del metodo del cerchio di Hardy-Littlewood, come divenne noto. Nella teoria dei numeri primi, dimostrarono alcuni risultati assieme a notevoli risultati condizionali. Questo fu un fattore importante nello sviluppo della teoria dei numeri come sistema di congetture; esempi ne sono la prima e la seconda congettura di Hardy-Littlewood.

Hardy è anche noto per aver formulato la Legge di Hardy-Weinberg, un principio basilare della genetica delle popolazioni, indipendentemente dal fisico Wilhelm Weinberg nel 1908. Hardy ebbe occasione di giocare una partita di cricket con il genetista Reginald Punnett che lo introdusse al problema: fu così che un estimatore della matematica pura finì per diventare il fondatore incosapevole di una branca della matematica applicata.

Matematica pura

Hardy preferiva che il suo lavoro fosse considerato matematica pura, forse a causa del suo odio per la guerra e gli usi militari a cui la matematica era stata aplicata.

Comunque, oltre ad aver formulato il principio di Hardy-Winberg nella genetica delle popolazioni, alcuni dei suoi lavori nella teoria dei numeri hanno trovato applicazione nella crittografia.

Curiosità

Era associato al Bloomsbury Group e agli Apostoli di Cambridge; G. E. Moore, Bertrand Russell e J. M. Keynes erano suoi amici. Era un grande appassionato di cricket.

Spesso era impegnato nella politica, se non addirittura un attivista. Prese parte alla Union of Democratic Controf durante la Prima guerra mondiale, e al movimento For Intellectual Liberty nei tardi anni 30.

Era un ateo, e, secondo coloro che lo conoscevano meglio, un omosessuale non praticante (una definizione di Littlewood). Hardy non si sposò mai, e nei suoi ultimi anni fu la sorella a prendersi cura di lui.