Fabian Cancellara

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Fabian Cancellara
Fabian Cancellara con la quarta maglia iridata, quella ottenuta a Melbourne nel 2010
Nazionalità
Altezza186[1] cm
Peso82[1] kg
Ciclismo
SpecialitàStrada
SquadraLeopard-Trek
Carriera
Squadre di club
2001-2002Mapei
2003-2005Fassa Bortolo
2006-2008Team CSC
2009-2010Saxo Bank
2011-Leopard-Trek
Palmarès
 Giochi olimpici
ArgentoPechino 2008In linea
OroPechino 2008Crono
 Mondiali
ArgentoPlouay 2000Crono U23
BronzoMadrid 2005Cronometro
OroSalisburgo 2006Cronometro
OroStoccarda 2007Cronometro
OroMendrisio 2009Cronometro
OroMelbourne 2010Cronometro
BronzoCopenaghen 2011Cronometro
 

Fabian Cancellara (Wohlen bei Bern, 18 marzo 1981) è un ciclista su strada svizzero che corre per il Team Leopard-Trek. È campione svizzero in linea in carica.

Soprannominato "Spartacus",[2] è uno specialista delle cronometro, delle corse di un giorno e delle brevi gare a tappe: in carriera ha infatti vinto quattro campionati mondiali a cronometro e la prova contro il tempo ai Giochi olimpici del 2008; nel proprio palmarès vanta inoltre due Parigi-Roubaix, un Giro delle Fiandre, una Milano-Sanremo, una Tirreno-Adriatico e un Tour de Suisse.[1] Nel suo paese è uno degli sportivi più famosi insieme al tennista Roger Federer.[3]

Nonostante non sia mai stato trovato positivo ad un controllo antidoping, nel 2010 Cancellara è stato sottoposto a più test dei 55 dell'anno precedente, risultando essere uno degli atleti più controllati a livello mondiale.[4]

Biografia

È di origini italiane: il nonno paterno si trasferì in Svizzera da Atella, paese in Provincia di Potenza, per svolgere il mestiere di cameriere. Il padre Donato è invece nato a San Fele, sempre in Provincia di Potenza,[5] e a 18 anni è emigrato in Svizzera[6] trovando impiego come installatore presso un'azienda di condizionatori d'aria;[7][3] alcuni parenti del ciclista, infine, risiedono ancora in Basilicata.[2]

Abita ad Ittigen, un sobborgo di Berna,[8][9] con la moglie Stefanie, che gestisce un salone di parrucchiera, e la figlia Giuliana, nata il 30 ottobre 2006.[3][10] In precedenza ha vissuto per alcuni anni in provincia di Treviso: qui era infatti la sede del gruppo sportivo Fassa Bortolo, la squadra per cui ha corso dal 2003 al 2005.[2] Parla tedesco, francese, inglese ed italiano.[11]

Carriera

Gli esordi e i primi anni da professionista

Cancellara comincia con il ciclismo all'età di tredici anni, dopo aver trovato una bicicletta nel garage del padre: fino a quel momento aveva sempre preferito il calcio.[12] Tra gli juniores pratica anche pista e ciclocross,[13] ma è su strada che ottiene i risultati principali: vince infatti per due volte la medaglia d'oro della prova a cronometro di categoria ai campionati mondiali,[3] nel 1998 a Valkenburg e nel 1999 a Verona.[13][7] Nel 2000 si aggiudica la trentasettesima edizione del Gran Premio Palio del Recioto, una delle più importanti corse del panorama dilettantistico, superando allo sprint Franco Pellizotti e Pavel Zerzan.[14]

Passa professionista nel 2001 con la Mapei-Quick Step, formazione italiana per cui già aveva firmato un contratto nel 1999.[7] Nel periodo alla Mapei vince undici corse, inclusi due International Tour of Rhodes nell'isola di Rodi, il Grand Prix Eddy Merckx in coppia con l'ungherese László Bodrogi e il campionato svizzero a cronometro,[15] primo di sei successi consecutivi. Nel 2003 si trasferisce alla Fassa Bortolo: in quell'anno vince il cronoprologo del Giro di Romandia, lungo poco più di tre chilometri e disputato nella città vecchia di Ginevra,[16] e quello del Giro di Svizzera.

Cancellara impegnato in una cronometro al Giro di Svizzera 2007

Dal 2004 al 2007: la Roubaix e i primi due mondiali

Cancellara inizia il 2004 facendo sua una tappa alla Setmana Catalana battendo Erik Zabel in volata[17] e classificandosi quarto alla Parigi-Roubaix,[12] superato sul traguardo dai suoi tre compagni di fuga Bäckstedt, Hoffman e Hammond.[13] In estate, dopo essersi aggiudicato nuovamente il titolo svizzero contro il tempo, prende parte per la prima volta al Tour de France: a sorpresa[12] vince il cronoprologo, staccando di due secondi il campione in carica Lance Armstrong, e veste la sua prima maglia gialla, che terrà per soli due giorni; i 53,561 km/h di media con cui percorre i 6100 metri del tracciato di Liegi la rendono peraltro la terza miglior prestazione assoluta in un prologo alla Grande Boucle.[12] Nell'anno seguente vince alcune tappe in corse minori: tra esse, in marzo, la cronometro finale della Parigi-Nizza, 17 chilometri coperti a 52,352 km/h di media.[13] In settembre ottiene quindi un terzo posto nel campionato del mondo a cronometro di Madrid.

Per il 2006 passa al Team CSC diretto da Bjarne Riis. In aprile, dopo il sesto posto al Giro delle Fiandre, si impone in solitaria alla Parigi-Roubaix, prima sua affermazione in una classica, in una gara caratterizzata dalla squalifica del secondo, del terzo e del quarto classificato, rispettivamente Leif Hoste, Peter Van Petegem e Vladimir Gusev, colpevoli di aver attraversato un passaggio a livello con barriere abbassate per l'imminente passaggio di un treno.[18] In estate si riconferma campione nazionale contro il tempo e vince il Giro di Danimarca,[19] mentre ai mondiali di Salisburgo diventa per la prima volta campione mondiale a cronometro. Nella stagione successiva si ripresenta nel Nord Europa con l'obiettivo di confermarsi alla Parigi-Roubaix, ottenendo solo il diciannovesimo posto. In maggio corre per la prima volta il Giro d'Italia nel quale, escluso un tentativo di fuga, rimane nell'ombra ritirandosi nel corso della dodicesima tappa.[20] In giugno si riscatta facendo suo ancora una volta il campionato nazionale a cronometro, nonché il prologo[21] e la cronometro finale al Giro di Svizzera. Al Tour de France vince il prologo di Londra, a 53,660 km/h di media,[22] e, con uno scatto sul pavé al penultimo chilometro, la tappa di Compiègne,[23] indossando la maglia gialla di leader per sette giorni consecutivi.[24] Nel settembre dello stesso anno vince la seconda medaglia d'oro consecutiva nella prova a cronometro ai campionati mondiali di Stoccarda; sul podio con lui salgono László Bodrogi e Stef Clement.[25]

Cancellara sul podio della Milano-Sanremo 2008

Il biennio 2008-2009: la Sanremo, l'Olimpiade e il terzo mondiale

Cancellara ottiene la sua prima vittoria del 2008 nella seconda edizione della Monte Paschi Eroica, battendo, dopo una fuga a due, l'italiano Alessandro Ballan sull'arrivo di Piazza del Campo.[26] Dieci giorni dopo, il 18 marzo, si aggiudica la classifica finale della Tirreno-Adriatico[5] mentre il 22 marzo, con uno scatto in solitaria a due chilometri dal traguardo, fa sua la novantanovesima edizione della Milano-Sanremo.[11] Dopo essersi classificato secondo, alle spalle di Tom Boonen, nella Parigi-Roubaix,[27] in giugno vince due tappe in linea al Giro di Svizzera, una a Lyss[8] e una a Berna.[28] Nell'agosto dello stesso anno partecipa ai Giochi olimpici di Pechino conseguendo due medaglie, una d'oro nella cronometro[29] e una di bronzo nella prova in linea, diventata poi d'argento il 17 novembre 2009 a causa della squalifica per doping inflitta dal Commissione Disciplinare del CIO al secondo classificato Davide Rebellin, risultato positivo al CERA.[30] In settembre non è presente ai mondiali di Varese.[31]

Nel 2009 la CSC diventa Team Saxo Bank. A inizio stagione Cancellara fa fatica, per sua stessa ammissione, a trovare la giusta condizione fisica:[32] è condizionato prima dalla febbre patita al Tour of California (corsa di cui comunque vince il prologo)[33] e poi da una infiammazione alla spalla destra dovuta a una caduta in allenamento.[34] Questi problemi di salute non gli permettono di ottenere risultati alla Tirreno-Adriatico, mentre alla Milano-Sanremo dà forfait.[35][24] In maggio corre undici tappe al Giro d'Italia prima di ritirarsi. Il mese seguente torna invece al successo imponendosi nella classifica generale del Giro di Svizzera: vince la cronometro d'apertura a Ruggell ed ottiene la maglia oro di leader,[33] perdendola al terzo giorno e riconquistandola solo nell'ultima tappa, dominando la crono di Berna.[24] In luglio fa sua la cronometro d'apertura del Tour de France nel Principato di Monaco, precedendo Alberto Contador e Bradley Wiggins.[32] Indossa così anche la prima maglia gialla, mantenendola per le successive sei tappe e portando il suo bottino totale di giorni in jaune a 15: supera così sia Ferdi Kübler che Hugo Koblet (fermi rispettivamente a 12 e 11), diventando il primo svizzero in assoluto nella speciale graduatoria.[36] Vince poi la prima tappa della Vuelta a España, una cronometro sul circuito di Assen, percorrendo i 4,8 chilometri alla media di 54 km/h:[37] veste così per la prima volta la maglia amarillo che perderà dopo la quinta tappa e che riprenderà, questa volta per un giorno soltanto, con la cronometro di Valencia.[38]

Il 24 settembre 2009, partendo da favorito,[39] domina anche la prova a cronometro élite ai mondiali di Mendrisio, in Svizzera, pedalando ad una media di 51,580 km/h e staccando rispettivamente di 1'27" e 2'30" gli avversari meglio classificati, Gustav Larsson e Tony Martin:[40] è la sua terza medaglia d'oro iridata nella massima categoria.[9] Tre giorni dopo è protagonista anche nella prova in linea: attacca più volte venendo sempre ripreso e arrivando quinto.[41]

Il 2010: la doppietta Fiandre-Roubaix e il quarto mondiale

Cancellara in maglia gialla (l'ha vestita per 21 tappe complessive) al Tour de France 2010

Cancellara apre il suo 2010 imponendosi al Tour of Oman, corsa a tappe nella penisola araba. Tornato in Europa, si aggiudica prima il cosiddetto "piccolo Fiandre", l'E3 Prijs Vlaanderen a Harelbeke,[42] e poi, il 4 aprile, il Giro delle Fiandre: nell'occasione è protagonista di uno scatto sul muro di Grammont che gli permette di arrivare al traguardo con 1'14" sul secondo classificato Tom Boonen.[43] Nella domenica seguente si impone quindi nella centottesima edizione della Parigi-Roubaix, concludendo la corsa con 2'05" di vantaggio su Thor Hushovd e Juan Antonio Flecha dopo un'azione iniziata a 50 km dall'arrivo.[44] Sale così a quota quattro vittorie nelle cinque classiche monumento.

Queste due vittorie vengono però messe in discussione da video[45] che alludono all'uso da parte di Cancellara di biciclette dotate di un motore elettrico nascosto, azionabile premendo un tasto sotto il manubrio.[46] L'UCI ha così aperto un'inchiesta,[47] convocando in riunione i rappresentanti dell'industria del ciclismo per chiarire le accuse di manipolazione meccanica della bicicletta del ciclista svizzero.[48] Cancellara, che non è stato indagato per frode sportiva e non ha ricevuto sanzioni per il presunto imbroglio, ha negato ogni accusa.[49][47] La vicenda ha comunque allarmato il giudice italiano Raffaele Guariniello, che avrebbe poi aperto un'indagine per verificare se fatti simili fossero accaduti anche durante il Giro d'Italia 2010.[50]

Terminati gli strascichi dell'inchiesta, Cancellara partecipa al Giro di Svizzera tentando di rivincerlo, ma si deve accontentare della vittoria nel prologo. Al Tour de France vince entrambe le prove contro il tempo (il prologo, sua quarta affermazione alla Grande Boucle in una frazione d'apertura,[51] e l'ultima tappa) e veste la maglia gialla per un totale di sei giornate. Nella seconda tappa con arrivo a Spa si rende protagonista di un gesto di fair play, convincendo il gruppo a rallentare per permettere ai corridori coinvolti in una caduta, tra cui i suoi due capitani Andy e Fränk Schleck, di rientrare;[52][53] così facendo perde la maglia gialla a favore del fuggitivo e vincitore della tappa Sylvain Chavanel, riconquistandola al termine della frazione successiva, con traguardo ad Hainaut e numerosi tratti in pavé caratteristici della Parigi-Roubaix.[54] Cede quindi definitivamente la leadership – di nuovo a Chavanel – al termine della prima tappa alpina:[55] concluderà centoventunesimo nella generale.[56]

In agosto prende il via alla Vuelta a España ma non ottiene risultati di prestigio, a differenza dell'anno precedente: fallisce infatti anche l'obiettivo di vincere la cronometro di Peñafiel concludendola al terzo posto. Si ritira nel corso della penultima tappa. Il 30 settembre seguente, ai campionati del mondo di Melbourne, vince il suo quarto titolo iridato a cronometro in cinque anni: nell'occasione completa i 45,2 chilometri del tracciato in 58'09", alla media di 47 km/h.[2]

Il 2011: il passaggio al Team Leopard-Trek

Cancellara in azione al Giro delle Fiandre 2011

Per il 2011 Cancellara segue i fratelli Schleck nella nuova squadra da loro fondata, il Team Leopard-Trek. Inaugura la sua stagione con il secondo posto nel prologo del Tour of Qatar, battuto da Lars Boom.[57] Prende poi il via al Tour of Oman[58] e alla Tirreno-Adriatico: nella gara italiana ottiene, in occasione della cronometro conclusiva di San Benedetto del Tronto, il suo primo successo stagionale.[59] Quattro giorni dopo partecipa alla Milano-Sanremo venendo battuto in volata dall'australiano Matthew Goss e classificandosi secondo;[60] allo stesso modo non conserva il titolo di campione del Giro delle Fiandre, perdendo la volata finale contro Nick Nuyens e Sylvain Chavanel.[61] Una settimana più tardi, alla Parigi-Roubaix, Cancellara ottiene un nuovo secondo posto dietro Johan Vansummeren battendo in volata Maarten Tjallingii e Grégory Rast.[62]

A giugno ottiene il successo al prologo del Giro di Svizzera indossando anche la maglia gialla di leader e, sempre nello stesso mese, per la seconda volta in carriera si aggiudica il titolo in linea del Campionato svizzero.

In seguito non ottiene vittorie nè al Tour e nè alla Vuelta. Arriva da pluricampione alla cronometro dei mondiali di Copenaghen ma chiude terzo, aggiudicandosi solo la medaglia di bronzo, preceduto da Tony Martin e Bradley Wiggins.

Palmarès

  • 2000 (una vittoria) Under 23
Gran Premio Palio del Recioto
  • 2001 (Mapei-Quick Step, due vittorie)
Prologo International Tour of Rhodes
Classifica generale International Tour of Rhodes
  • 2002 (Mapei-Quick Step, nove vittorie)
Campionato svizzero, Prova a cronometro
1ª tappa International Tour of Rhodes
Classifica generale International Tour of Rhodes
4ª tappa Grand Prix Erik Breukink
Classifica generale Grand Prix Erik Breukink
ZLM Tour
1ª tappa, 1ª semitappa Giro d'Austria
3ª tappa Bohemia Tour
Grand Prix Eddy Merckx (cronocoppie, con Laszlo Bodrogi)
  • 2003 (Fassa Bortolo, quattro vittorie)
Prologo Tour de Romandie
Prologo Tour de Suisse (Egerkingen > Egerkingen)
4ª tappa Giro del Belgio (Malines)
Berner Rundfahrt
  • 2004 (Fassa Bortolo, cinque vittorie)
Campionato svizzero, Prova a cronometro
Prologo Tour de France (Liegi > Liegi)
4ª tappa Tour de Luxembourg
1ª tappa Setmana Catalana
4ª tappa Tour of Qatar
  • 2005 (Fassa Bortolo, quattro vittorie)
4ª tappa Parigi-Nizza (Le Chambon-sur-Lignon > Montélimar)
Campionato svizzero, Prova a cronometro
5ª tappa Setmana Catalana
4ª tappa Tour de Luxembourg
  • 2006 (Team CSC, otto vittorie)
5ª tappa Tirreno-Adriatico (Servigliano)
Parigi-Roubaix
Prologo Volta Ciclista a Catalunya (Salou > Salou)
Campionato svizzero, Prova a cronometro
2ª tappa Giro di Danimarca (Aalestrup > Vejle)
5ª tappa Giro di Danimarca (Helsingør > Helsingør)
Classifica generale Giro di Danimarca
Campionato del mondo, Prova a cronometro
  • 2007 (Team CSC, sei vittorie)
Prologo Tour de Suisse (Olten > Olten)
9ª tappa Tour de Suisse (Berna > Berna)
Campionato svizzero, Prova a cronometro
Prologo Tour de France (Londra > Londra)
3ª tappa Tour de France (Waregem > Compiègne)
Campionato del mondo, Prova a cronometro
  • 2008 (Team CSC-Saxo Bank, dieci vittorie)
Prologo Tour of California (Palo Alto)
Monte Paschi Eroica
5ª tappa Tirreno-Adriatico (Macerata > Recanati)
Classifica generale Tirreno-Adriatico
Milano-Sanremo
7ª tappa Tour de Suisse (Gruyères > Lyss)
9ª tappa Tour de Suisse (Altdorf > Berna)
Campionato svizzero, Prova a cronometro
20ª tappa Tour de France (Cérilly > Saint-Amand-Montrond)
Giochi olimpici, Prova a cronometro
  • 2009 (Team Saxo Bank, nove vittorie)
1ª tappa Tour of California (Sacramento)
Prologo Tour de Suisse (Mauren > Ruggell)
9ª tappa Tour de Suisse (Berna > Berna)
Classifica generale Tour de Suisse
Campionato svizzero, Prova in linea
1ª tappa Tour de France (Monaco > Monaco)
1ª tappa Vuelta a España (Assen > Assen)
7ª tappa Vuelta a España (Valencia > Valencia)
Campionato del mondo, Prova a cronometro
  • 2010 (Team Saxo Bank, otto vittorie)
Classifica generale Tour of Oman
E3 Prijs Vlaanderen
Giro delle Fiandre
Parigi-Roubaix
Prologo Tour de Suisse (Lugano > Lugano)
Prologo Tour de France (Rotterdam > Rotterdam)
20ª tappa Tour de France (Bordeaux > Pauillac)
Campionato del mondo, Prova a cronometro
  • 2011 (Team Leopard-Trek, cinque vittorie)
7ª tappa Tirreno-Adriatico (San Benedetto del Tronto)
E3 Harelbeke
Prologo Tour de Luxembourg (Lussemburgo, cronometro)
Prologo Tour de Suisse (Lugano, cronometro)
9ª tappa Tour de Suisse (Sciaffusa > Sciaffusa, cronometro)
Campionato svizzero, Prova in linea

Altri successi

Cancellara alla HEW Cyclassics 2005
Classifica giovani International Tour of Rhodes
Classifica giovani Tre Giorni di La Panne
Classifica giovani Giro d'Olanda
Classifica a punti Tour de Romandie
Classifica giovani Tre Giorni di La Panne
Classifica giovani Giro del Lussemburgo
Classifica a punti Tour de Suisse
Natour Criterium Aalst (Aalst)

Piazzamenti

Grandi Giri

2007: ritirato (12ª tappa)
2009: ritirato (12ª tappa)
2004: 109º
2005: 128º
2007: 100º
2008: 65º
2009: 91º
2010: 121º
2011: 119º
2006: ritirato (16ª tappa)
2009: ritirato (14ª tappa)
2010: ritirato (19ª tappa)
2011: ritirato (17ª tappa)

Classiche monumento

2006: 25º
2007: 110º
2008: vincitore
2010: 17º
2011: 2º
2003: 73º
2004: 42º
2005: 62º
2006: 6º
2007: 53º
2008: 23º
2009: ritirato
2010: vincitore
2011: 3º
2003: ritirato
2004: 4º
2005: 8º
2006: vincitore
2007: 19º
2008: 2º
2009: 48º
2010: vincitore
2011: 2º

Competizioni mondiali

Riconoscimenti

Note

  1. ^ a b c (EN) Fabian Cancellara | LEOPARD TREK, su leopardtrek.lu, www.leopardtrek.lu. URL consultato il 26 aprile 2011.
  2. ^ a b c d Luca Gialanella, Cancellara è già nella storia "Ma sono ancora ambizioso", in La Gazzetta dello Sport, 29 settembre 2010. URL consultato il 30 settembre 2010.
  3. ^ a b c d Luigi Perna, Spartacus «Sì, Cancellara può vincere anche il Tour», in La Gazzetta dello Sport, 13 aprile 2010. URL consultato il 1º ottobre 2010.
  4. ^ Mattia De Pasquale, Team Lussemburgo, Cancellara e il suo curioso record, in spaziociclismo.it, 27 dicembre 2010. URL consultato il 27 dicembre 2010.
  5. ^ a b Ciro Scognamiglio, «Visto? Non sono forte solo a cronometro», in La Gazzetta dello Sport, 19 marzo 2008. URL consultato il 30 settembre 2010.
  6. ^ Nino Minoliti, Cancellara, giallo a due facce, in La Gazzetta dello Sport, 5 luglio 2004. URL consultato il 30 settembre 2010.
  7. ^ a b c Pier Bergonzi, Van Moorsel e Cancellara d' oro; Benenati, peccato!, in La Gazzetta dello Sport, 6 ottobre 1999. URL consultato il 30 settembre 2010.
  8. ^ a b Ciro Scognamiglio, Cancellara-show Come alla Sanremo, in La Gazzetta dello Sport, 21 giugno 2008. URL consultato il 1º ottobre 2010.
  9. ^ a b Luca Gialanella, Cancellara Mendrisio Express E domenica vuole raddoppiare, in La Gazzetta dello Sport, 24 settembre 2009. URL consultato il 1º ottobre 2010.
  10. ^ Marco Pastonesi, Cancellara, una vita esagerata, in La Gazzetta dello Sport, 23 novembre 2006. URL consultato il 1º ottobre 2010.
  11. ^ a b Luigi Perna, Cancellara da urlo, la Sanremo è sua, in La Gazzetta dello Sport, 23 marzo 2008. URL consultato il 1º ottobre 2010.
  12. ^ a b c d Nino Minoliti, Cancellara, lacrime gialle, in La Gazzetta dello Sport, 4 luglio 2004. URL consultato il 1º ottobre 2010.
  13. ^ a b c d Luigi Perna, Super-Cancellara domina la crono In trionfo Contador, in La Gazzetta dello Sport, 26 marzo 2005. URL consultato il 1º ottobre 2010.
  14. ^ E il Palio del Recioto premia Cancellara, in La Gazzetta dello Sport, 26 aprile 2000. URL consultato il 1º ottobre 2010.
  15. ^ Luigi Perna, Pozzato-Cancellara al potere, in La Gazzetta dello Sport, 11 aprile 2006. URL consultato il 30 settembre 2010.
  16. ^ Luca Gialanella, Cancellara, una puntualità svizzera, in La Gazzetta dello Sport, 30 aprile 2003. URL consultato il 1º ottobre 2010.
  17. ^ Anche Cancellara piega Zabel, in La Gazzetta dello Sport, 23 marzo 2004. URL consultato il 1º ottobre 2010.
  18. ^ Eugenio Capodacqua, La più pazza delle Roubaix decide un passaggio a livello, in La Repubblica, 10 aprile 2006. URL consultato il 1º ottobre 2010.
  19. ^ Trionfa Cancellara Quinziato chiude 6 °, in La Gazzetta dello Sport, 7 agosto 2006. URL consultato il 1º ottobre 2010.
  20. ^ Luigi Perna, Cancellara porta l' Olimpiade al Giro, in La Gazzetta dello Sport, 20 dicembre 2008. URL consultato il 1º ottobre 2010.
  21. ^ Luigi Perna, Cancellara un razzo Ma Bennati è in scia, in La Gazzetta dello Sport, 17 giugno 2007. URL consultato il 1º ottobre 2010.
  22. ^ Luca Gialanella, Un razzo a Londra Si chiama Cancellara, in La Gazzetta dello Sport, 8 luglio 2007. URL consultato il 1º ottobre 2010.
  23. ^ Marco Pastonesi, Un numero da Roubaix, in La Gazzetta dello Sport, 11 luglio 2007. URL consultato il 1º ottobre 2010.
  24. ^ a b c Ciro Scognamiglio, Cancellara, un treno che non fa fermate, in La Gazzetta dello Sport, 22 giugno 2009. URL consultato il 1º ottobre 2010.
  25. ^ Antonino Morici, Cancellara oro, Pinotti da Giochi, in La Gazzetta dello Sport, 28 settembre 2007. URL consultato il 1º ottobre 2010.
  26. ^ Marco Pastonesi, L' eroe è Cancellara E Ballan s' inchina, in La Gazzetta dello Sport, 9 marzo 2008. URL consultato il 30 settembre 2010.
  27. ^ Luca Gialanella, Roubaix, bis di Boonen, in La Gazzetta dello Sport, 13 aprile 2008. URL consultato il 5 gennaio 2011.
  28. ^ Claudio Ghisalberti, Cancellara un razzo Ma Bennati è in scia, in La Gazzetta dello Sport, 17 giugno 2007. URL consultato il 1º ottobre 2010.
  29. ^ Pier Bergonzi, Cancellara: vittoria sì, dominio no, in La Gazzetta dello Sport, 14 agosto 2008. URL consultato il 1º ottobre 2010.
  30. ^ Il Cio a Rebellin "Restituisca la medaglia", in La Gazzetta dello Sport, 17 novembre 2008. URL consultato il 1º ottobre 2010.
  31. ^ No di Cancellara e Gerdemann, in La Gazzetta dello Sport, 22 settembre 2008. URL consultato il 1º ottobre 2010.
  32. ^ a b Marco Pastonesi, CANCELLARA VROOOM! Trionfa nella crono E Nibali batte Lance, in La Gazzetta dello Sport, 5 luglio 2009. URL consultato il 1º ottobre 2010.
  33. ^ a b Ciro Scognamiglio, Cancellara stile treno di Berna, in La Gazzetta dello Sport, 14 giugno 2009. URL consultato il 1º ottobre 2010.
  34. ^ Marco Pastonesi, E spunta Cancellara «Primavera rovinata», in La Gazzetta dello Sport, 8 marzo 2009. URL consultato il 1º ottobre 2010.
  35. ^ Stop anche per Cancellara, in La Gazzetta dello Sport, 19 marzo 2009. URL consultato il 1º ottobre 2010.
  36. ^ Ora Cancellara è nella storia, in La Gazzetta dello Sport, 9 luglio 2009. URL consultato il 1º ottobre 2010.
  37. ^ Claudio Ghisalberti, La moto è Cancellara, in La Gazzetta dello Sport, 30 agosto 2009. URL consultato il 30 settembre 2010.
  38. ^ Claudio Ghisalberti, Cronometro Cancellara vrooom... La pioggia frena Basso Da oggi le montagne, in La Gazzetta dello Sport, 6 settembre 2009. URL consultato il 1º ottobre 2010.
  39. ^ Claudio Ghisalberti, C'è Cancellara Chi fa secondo?, in La Gazzetta dello Sport, 24 settembre 2009. URL consultato il 1º ottobre 2010.
  40. ^ Luigi Perna, Extraterrestre Cancellara orologio svizzero, in La Gazzetta dello Sport, 25 settembre 2009. URL consultato il 1º ottobre 2010.
  41. ^ Claudio Gregori, Spartacus Cancellara in lacrime dopo una gara da leone, in La Gazzetta dello Sport, 28 settembre 2009. URL consultato il 1º ottobre 2010.
  42. ^ Luigi Perna, Cancellara da re «Ho vinto a poker», in La Gazzetta dello Sport, 28 marzo 2010. URL consultato il 1º ottobre 2010.
  43. ^ Cancellara «Ho scritto la storia L' ho fatto d' istinto», in La Gazzetta dello Sport, 6 aprile 2010. URL consultato il 30 settembre 2010.
  44. ^ La Roubaix in tempo reale Cancellara in trionfo, in La Gazzetta dello Sport, 11 aprile 2010. URL consultato il 26 settembre 2010.
  45. ^ Cassani e la bici col motore, in La Repubblica, 14 giugno 2010. URL consultato il 30 settembre 2010.
  46. ^ In Italia lo vogliono chiamare Fabian "Valentino" Cancellara, in www.tio.ch, 2 giugno 2010. URL consultato il 30 settembre 2010.
  47. ^ a b Luigi Perna, Cancellara vroom «Il motore? Ce l' ho in corpo», in La Gazzetta dello Sport, 12 giugno 2010. URL consultato il 1º ottobre 2010.
  48. ^ La bicicletta dopata? L'Uci convoca riunione, in La Gazzetta dello Sport, 3 giugno 2010. URL consultato il 4 giugno 2010.
  49. ^ Fulvio Solms, Che sospetto nel ciclismo! Ecco la bici a motore, in Corriere dello Sport, 2 giugno 2010. URL consultato il 30 settembre 2010.
  50. ^ Eugenio Capodacqua, 'Doping meccanico' Guariniello indaga, in La Repubblica, 14 giugno 2010. URL consultato il 30 settembre 2010.
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Bibliografia

  • (DE) Benjamin Steffen, Christof Gertsch, Fabian Cancellaras Welt. Die Geschichte eines Radrennfahrers und Gespräche mit Peter Bichsel, Massimo Rocchi, Gunter Gebauer, Zurigo, NZZ Libro, 2011, ISBN 978-3-0382-3678-8.

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