Musica

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«La vita senza musica non è vita»

Il significato del termine musica è molto dibattuto tra gli studiosi a causa delle sue varie accezioni e dei diversi usi che se ne fanno.

Musica come suono: Una delle più comuni definizioni di musica è di quella di arte del suono organizzato, o - più specificatamente - di arte del produrre significati e sensazioni, più o meno complessi - e comunque di natura volontaria - organizzando suoni e silenzio.
Simili definizioni - comunemente accettate - sono state ampiamente adottate sin dal Diciannovesimo secolo, quando si iniziò a studiare scientificamente la relazione tra il suono e la percezione.

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Estratto di spartito per pianoforte del "Notturno N° 8 in Reb maggiore" di Frédéric Chopin
Evaristo Baschenis: strumenti musicali

Musica come esperienza soggettiva: Un'altra delle definizioni comuni di musica implica che la musica debba essere piacevole o melodica.
Questo punto di vista tiene conto del fatto che alcuni tipi di "suono organizzato" non sono musica, mentre altri lo sono. Esistono versioni più elaborate di questa definizione che tengono conto del fatto che ciò che è considerato musica varia da cultura a cultura, e da epoca ad epoca. Questa definizione fu predominante nel Diciottesimo secolo.
Mozart, per esempio, usava dire che "la musica non dimentica mai sé stessa, essa non deve mai cessare di essere musica."

Musica come una categoria della percezione: La definizione cognitiva, meno comune, asserisce che la musica non è semplicemente suono, o la percezione di esso, ma una rappresentazione interna che percezione, azione e memoria contribuiscono a creare. Questa definizione è influenzata dalle scienze cognitive, il cui scopo è la ricerca delle regioni del cervello responsabili dell'analisi e della memorizzazione dei vari aspetti dell'esperienza dell'ascoltare musica. Questa definizione include anche arti differenti come ad esempio la danza.

Musica come approfondimento storico e antropologico: Il cammino e l'evoluzione del pensiero musicale corrono di pari passo con il cammino dell'uomo nella storia. L' antropologia trova nell'etnomusicologia risposte che altri studi sull'uomo non riescono a dare.

Musica come costrutto sociale: Le teorie post-moderne asseriscono che, come l'arte, la musica è definita innanzitutto nel suo contesto sociale. Da questo punto di vista la musica è ciò che ognuno chiama musica, che sia fatta di silenzio, di suoni, o di performance. La famosa opera "Quattro Minuti e Trentatré Secondi" di John Cage ha origine da questa concezione della musica.

Musica come cura del corpo e/o dello spirito Musicoterapia: Le qualità liberatorie della musica si concretizzano da sempre dovunque nel mondo. Il benefico potere derivante dall'ascoltare musica, o dal crearne e riprodurne distingue i due rami principali riconducibili alla scienza stessa, che nascono sempre dalla radice unica, la Musica.

Osservata in Europa, e nell'occidente in tempi relativamente recenti, dopo il Cinquecento, diviene strumento terapeutico vero e proprio, fino all'uso odierno che spazia dalla cura di depressioni, malattie psichiche anche molto gravi, disturbi neurovegetativi ecc. In tempi più antichi e tutt'ora in siti culturalmente poco occidentalizzati può definirsi musicoterapia un aspetto fondamentale dell'educazione civica, intesa come "consapevolezza d'esser vivi" quindi esistere. In Africa, ad esempio, fare musica con rudimentali strumenti quali semplici percussioni o flauti di bambù è patrimonio comune nella società; parimenti lo è il partecipare ballando e cantando, oltre che, ovvio, ascoltando. Fondamentale è la partecipazione alla Musica, che è eletta a cura, preghiera, dialogo, discussione nel senso più civilmente umano dei termini. In realtà il diritto civile per questi popoli si concretizza, trovando la sua più schietta espressione, proprio nella Musica.

A causa della larga gamma di definizioni, lo studio della musica è effettuato in una grande varietà di forme e metodi: lo studio del suono e delle vibrazioni (detto acustica), lo studio della teoria musicale, lo studio pratico, la musicologia, l'etnomusicologia, lo studio della storia della musica.

Storia della musica

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della musica.

Generi musicali

Lo stesso argomento in dettaglio: Generi musicali.

Teoria della musica

Un'arte tanto antica e tanto legata alla civiltà non poteva non generare un corposo insieme di conoscenze, che molti studiosi della musica si sono preoccupati di sistemare e classificare. Queste conoscenze sono sia di tipo strettamente musicale, come l'armonia e la melodia, che di tipo più teorico e critico, come la musicologia che si occupa di teoria musicale in senso lato, classificando i suoni, gli strumenti musicali e i tipi di composizioni, e la loro evoluzione e discendenza nel tempo e altri studi di cultura e storia musicale.

Altrettanto importante è la grammatica della musica in senso stretto, cioè il pentagramma, le chiavi musicali e in generale il modo di scrivere (semiografia) la musica. Questa parte della teoria, che potremmo chiamare di alfabetizzazione musicale, viene insegnata con il solfeggio, prima parlato e poi cantato, ed è il primo passo di una educazione musicale sistematica.

Da un punto di vista oggettivo, la musica, come il suono in generale, presenta le caratteristiche del tono, del timbro, dell'intensità e della durata. Il tono dipende dalla frequenza del suono, e può essere "acuto" o "grave". Il timbro è la "qualità" del suono, ed è determinato dallo spettro e dalla fondamentale. Ogni strumento musicale, come così ogni voce umana, possiede il suo caratteristico timbro. L'intensità stabilisce quanto un suono è percepito intenso o tenue. Anche la posizione o il movimento nello spazio della sorgente del suono sono spesso considerati come aspetti della musica. Il silenzio è spesso considerato come uno degli aspetti della musica. La durata è il solo aspetto comune al "silenzio" e al "suono", essendo l'aspetto temporale della musica. Un musicista è chi esegue, compone o conduce la musica.

Alcune culture possono includere o meno gli aspetti sopra descritti, o includere aspetti loro peculiari nella loro definizione di musica.

Termini comuni

La terminologia musicale è molto ampia.

Lo stesso argomento in dettaglio: Glossario musicale.

I termini usati per parlare di un particolare brano musicale includono:

  • la nota, che è il simbolo utilizzato per indicare una specifica intonazione;
  • la melodia, che è una successione di suoni percepita come un percorso coerente;
  • l'accordo, che è il risultato della combinazione simultanea di più suoni, sottoposta a vincoli e regole tradizionali;
  • l'armonia, che è lo studio della classificazione e delle concatenazioni di accordi;
  • il contrappunto, che è la simultanea organizzazione di differenti melodie;
  • il ritmo che è l'organizzazione delle durate e degli accenti nelle varie parti che compongono un pezzo musicale.
  • il tempo nelle sue diverse accezioni.

Protagonisti

Canto

Rapporti con altre discipline

Produzioni e classificazioni

Musica italiana

Musica straniera

Strumenti musicali

Suddivisione secondo la classificazione Hornbostel-Sachs

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