Puukko

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Puukko
Puukko tradizionale
TipoColtello
OrigineFinlandia (bandiera) Finlandia
Descrizione
lama5-13 cm
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Il puukko (/ˈpuːkːo/) è un tipo di coltello tradizionale finlandese nato per la caccia e l'intaglio. Ha lama solida a singolo filo, con tagliente leggermente curvo e dorso dritto. Viene custodito in un fodero normalmente cucito sul retro che lo ricopre per 3/4. Esistono equivalenti simili in Svezia e Norvegia, dove sono denominati rispettivamente brukskniv e tollekniv.

Storia

I primi coltelli scandinavi risalgono circa al I secolo, dopo l'arrivo di popolazioni germaniche entrate in contatto con le popolazioni autoctone finlandesi. A supporto di questi tesi, è stato anche osservato che il vocabolo "puukko" presenta notevole similitudine con il sassone Pook[1].

Nel Medioevo cominciarono a svilupparono le differenze stilistiche nazionali: i coltelli svedesi e i norvegesi sono genericamente un po' più massicci e bisellati più bassi, i puukko sono leggermente più affusolati e bisellati più alti.

Osservando gli esemplari storici è chiaro come la forma del puukko sia rimasta grossomodo invariata nel corso dei secoli, pur sviluppando un gran numero di modelli regionali. Kauhava, in Ostrobotnia, è classicamente considerata la "capitale dei puukko" causa il gran numero di fabbri e aziende che vi hanno operato e vi operano tuttora.

In tutta la penisola Fennoscandica, il dono di un coltello ad una persona è stato, ed è ancora in una certa misura, un gesto ricco di significati simbolici. I genitori, ad esempio, regalano un coltello al figlio quando questi raggiunge la maggiore età; il coltello va consegnato dalla parte dell'impugnatura in senso di fiducia. Nelle zone rurali è ancora comune che un bambino riceva il primo coltello attorno ai 6-7 anni e gli vengano quindi insegnati i primi rudimenti dell'intaglio.

Intorno al 1850 è nato in Finlandia il Tommi. I puristi finlandesi lo considerano il puukko per antonomasia, nella sua massima espressione stilistica e funzionale. Caratteristiche distintive sono la sezione romboidale della lama, il pomo "crestato" e, secondo alcuni, i colori de fodero. La sezione romboidale, in realtà molto precedente al Tommi e nata dall'abitudine dei fabbri di forgiare lame anche riciclando lime, permette di avere una lama solida e leggera al tempo stesso, avendo il dorso relativamente sottile e il punto più spesso all'attaccatura dei biselli. L'acciaio solitamente usato è il cosiddetto silversteel, acciaio con 1,2% di carbonio in composizione e attualmente prodotto da Böhler con la sigla K510 e dalla TyssenKrupp come 115CrV3.

Il puukko fu fedele compagno dei soldati finlandesi durante la Guerra d'Inverno sia come coltello di utilità sia come arma bianca per il corpo a corpo.

In tempi più recenti, il puukko tradizionale è stato utilizzato come fonte d'ispirazione dal designer Tapio Wirkkala e come, nei primi anni 2000, come base per lo sviluppo del coltello d'ordinanza delle truppe finlandesi, il Ranger Puukko, disegnato dal capitano J.P. Peltonen e prodotto dalla Fiskars.

Caratteristiche

Sissipuukko, in forza all'Esercito finlandese.
Vuolupuukko finlandese.

Partendo dal presupposto che ogni fabbro tende a dare un tocco personale a che, di conseguenza, non esistono regole ferree, si può comunque dire in linea di massima che:

- la lama, tendenzialmente compresa fra i 50 e 130 mm di lunghezza e i tra i 2 e i 6 mm di spessore, è in acciaio al carbonio con tenore di C variabile fra lo 0,6% e l'1,2%. Relativamente frequente è una leggermente rastremata sia in spessore sia in altezza a seconda dell'uso finale cui sarà destinata. A discrezione del costruttore la punta può essere leggermente uncinata o camusa. Il codolo, a seconda dello stile in costruzione, può essere semplicemente incollato o essere ribattuto o rivettato sul pomo, qualora fosse lungo come l'intero manico. I biselli sono piani o leggermente concavi, con spesso un piccolo microbisello, piano o convesso, a formare il tagliente vero e proprio.

- il manico è solitamente cilindrico, a sezione ovale o "a goccia", senza guardia o incavi, può avere un pomo più o meno marcatamente uncinato in alcune varianti regionali. Quasi sempre costruito in legno anche se sono stati realizzati, soprattutto negli anni '30 e '40, manici in bachelite. Il legno più utilizzato è la betulla, ma non è raro trovare anche manici in salice, a volte in frassino e ginepro. È possibile vedere anche coltelli con manici composti da dischi di corteccia di betulla pressati fra due piastrine di ottone

- il fodero, in cuoio bovino, è cucito sul retro è ha al suo interno un salvafilo in legno o in plastica per proteggere coltello e portatore. Contiene quasi interamente il coltello, lasciandone scoperto solo il pomo e una piccola parte del manico, così da proteggerlo dalle intemperie e minimizzare il rischio di smarrimento.

Note

Bibliografia

  • Hyytinen, Timo (1999), Puukko: Käsikirja. Kansialanimeke: Vanhat ja uudet puukkomallit, puukkojen keräily, puukon käsittely ja teroitus, oman puukon valmistus, Jyväskylä, Arma Fennica, ISBN 951-98371-0-8.
  • Hyytinen, Timo (2005), Suuri puukkokirja 2, Jyväskylä, Arma Fennica, ISBN 951-98371-6-7.
  • Hyytinen, Timo (2006), Suuri puukkokirja. Uusi painos, Jyväskylä, Arma Fennica, ISBN 952-90-0162-2.
  • Kemppinen, Jukka (1976), Puukot. Kuvitus: Mikko Kemppinen, Helsinki, Otava, ISBN 951-1-02469-8.
  • Pälsi, Sakari (1998), Puukko. Näköispainos. Alkuteos 1955, Helsingissä, Otava, ISBN 951-1-15699-3.
  • Ruusuvuori, Anssi (2009), Puukon historia, Tampere, Apali, ISBN 978-952-5026-93-1.

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