Fernanda Wittgens

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Fernanda Wittgens (Milano, 3 aprile 1903Milano, 12 luglio 1957) è stata un'insegnante, funzionaria e storica dell'arte italiana, fu la prima donna direttrice della Pinacoteca di Brera, dal 1941 al 1944.

Laureata in lettere e specializzata in storia dell'arte, dopo aver lavorato come insegnante di quest'ultima materia nei licei milanesi entra a Brera nel 1928, svolgendovi funzioni tecniche e amministrative e divenendo ispettrice nel 1933, nonché vice del direttore Ettore Modigliani, in carica fino al 1934. Anni dopo, nel 1941, Fernanda Wittgens accede alla carica direttoria[1][2].

Fernanda Wittgens viene ricordata per la sua opera di messa in salvo dai bombardamenti e dalle razzie naziste di tutte le opere di Brera e del Museo Poldi Pezzoli[1][2].

Il regime la considera antifascista, e perciò nel luglio 1944 viene arrestata e condannata a 4 anni di prigione, pena che sconta fino alla Liberazione[2].

Reintegrato Modigliani, ebreo perseguitato dalle leggi razziali, nella sua carica di direttore, Fernanda Wittgens lo affianca nella ricostruzione della Pinacoteca duramente colpita dai bombardamenti, portata a termine nel 1950[2].

Nello stesso anno viene nominata sovrintendente alle Gallerie della Lombardia ed in questo ruolo si occupa della ricostruzione del Museo teatrale alla Scala e del Poldi Pezzoli, oltre che del restauro del Cenacolo di Leonardo[2]. Muore prematuramente e viene tumulata al Cimitero Monumentale di Milano; in seguito è traslata fra gli illustri del Civico Mausoleo Palanti, al Riparto V del medesimo cimitero.

Note

  1. ^ a b Fernanda Wittgens: una vita dedicata all'arte e agli altri, su www.milanofree.it. URL consultato il 15 luglio 2017.
  2. ^ a b c d e Lettera Autografo Fernanda Wittgens Brera Milano " | In vendita su Delcampe", su Delcampe - Il Marketplace dei collezionisti. URL consultato il 15 luglio 2017.
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