Controllo sociale
Il controllo sociale è l'insieme delle attività dirette a controllare e ad uniformare il comportamento degli individui in una società, facendo rispettare le norme e le aspettative del gruppo.
Caratteristiche
Secondo il pensiero di Émile Durkheim, il controllo sociale rappresenta l'idea che la società possa influenzare in modo coercitivo il comportamento del singolo soggetto, andando a generare, talvolta, comportamenti di rifiuto dello status quo e comportamenti anti-convenzionali. Egli concepiva la società come una entità esterna all'individuo, che esiste prima di esso e che ne influenza il comportamento. Celebre la sua affermazione: «La società perpetua se stessa», con cui è possibile comprendere il significato che il sociologo attribuiva alla società ed il suo potere.
Il filosofo Danilo Campanella ha introdotto il concetto di "controllo dall'alto"[1] ossia quello dei mass media al servizio del potere politico. Secondo l'autore i media e le nuove tecnologie della terza rivoluzione industriale avrebbero trovato il pieno sviluppo negli anni settanta, sviluppatisi dopo le contestazioni del sessantotto[2][3]
Per il politologo Giovanni Sartori il controllo sociale sarebbe un fenomeno tipico del postmodernismo, in particolare riferimento alla nascita del quinto potere, che avrebbe decostruito l'uomo a immagine e somiglianza del capitalismo[4]. Questo è un processo antropologico uniformativo, che, secondo il filosofo e saggista Noam Chomski conduce ad un medesimo modello di vita per un unico tipo di cittadino: pacifista, lavoratore, consumatore[5].
Tipologia
In ogni società il controllo sociale opera sull'individuo su due livelli:
- Il controllo informale, o interno, corrisponde al processo di socializzazione. Questa è distinta in:
- Primaria. Viene condotta dalla famiglia, comporta una prima elementare assimilazione delle norme sociali.
- Secondaria. Viene condotta dagli altri gruppi di appartenenza quali ad es. il gruppo dei pari o le istituzioni scolastiche.
- Il controllo formale, o esterno, è il controllo attuato dalle istituzioni, dalle norme penali e dalle sanzioni, ossia da agenti esterni che sorvegliano la condotta dell'individuo.
Note
- ^ Danilo Campanella, La contestazione del '68 e la crisi dell'autorità: nasce dell'era del controllo dall'alto., su riflessioni.it, Riflessioni, ottobre 2014. URL consultato il 27 novembre 2014.
- ^ Danilo Campanella, La contestazione del '68 e la crisi dell'autorità: nasce l'era del controllo dall'alto., in Riflessioni, vol. 2014, Ottobre.
- ^ Danilo Campanella, Da Homo Sapiens ad Homo Videns: come le immagini hanno plasmato l'essere umano, in Rivista di Scienze Sociali n. 13, 10 settembre 2015.
- ^ Si veda Giovanni Sartori, Homo videns, Laterza, Roma-Bari 2009, p. 145.
- ^ Si veda E. S., Erman, N. Chomski, La fabbrica del consenso, Il saggiatore, Milano 2008.
Voci correlate
- Azione sociale
- Comportamento
- Devianza (sociologia)
- Ingegneria sociale (scienze politiche)
- Post turismo
- Società (sociologia)
- Sociologia della devianza
- Socializzazione (sociologia)
Collegamenti esterni
- Template:Thesaurus BNCF
- La Devianza e il controllo Sociale (G.Bettin), su ecn.org.
- Controllo sociale e criminologia critica, su altrodiritto.unifi.it.
- Il controllo sociale (ristretti.it), su ristretti.it.
- Oltre la coltre: il controllo sociale, su oltrelacoltre.com.
- Controllo Sociale (hackerart.org), su hackerart.org.
- 10 Regole per Sfuggire al Controllo Sociale, su smetteredilavorare.it.