Richard Dannatt, barone Dannatt

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Richard Dannatt
Il generale Dannatt nel suo ruolo di Conestabile della Torre di Londra
NascitaBroomfield, 23 dicembre 1950
Dati militari
Paese servitoRegno Unito (bandiera) Regno Unito
Forza armataBritish Army
Anni di servizio1971 - 2009
Gradogenerale
GuerreThe Troubles
Guerra del Kosovo
Fonti presenti nel testo
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Richard Dannatt (Broomfield, 23 dicembre 1950) è un generale britannico.

Biografia

I primi anni

Dannatt, figlio di Anthony Dannatt e Mary Chilvers,[1] nacque nella casa paterna di Broomfield (oggi sobborgo di Chelmsford), nell'Essex. Suo padre e suo nonno erano architetti e lavoravano insieme in uno studio a Chelmsford, mentre sua madre era un'insegnante part-time al London Bible College. Aveva anche una sorella maggiore morta di tumore al seno nel 1988. Dannatt fu pesantemente influenzato dal suo bisnonno paterno, un contadino vittoriano di fede cattolica, che aveva inventato un sistema drenante per l'agricoltura.[2]

Dannatt e sua sorella frequentarono scuole diverse. Egli divenne alunno della Felsted Junior School, dove iniziò a prendere forma la sua ambizione di divenire un giocatore professionista di cricket. Per la sua educazione secondaria, venne inviato al St. Lawrence College di Ramsgate, nel Kent, ove aderì alla Combined Cadet Force (CCF) e divenne sottufficiale. Mentre ancora si trovava a scuola, iniziò a provare disgusto per il suo primo nome, Francis, per il quale era spesso confuso con una ragazza in quanto nella grafia inglese il maschile e femminile di Francesco si scrivono nella medesima maniera. Egli preferì pertanto utilizzare il suo secondo nome, Richard, attorno ai 15 anni. Intenzionato a divenire avvocato, Dannatt si applicò agli studi di legge al Emmanuel College, Cambridge, ma successivamente intraprese la carriera militare.[2]

L'inizio della carriera militare

Inizialmente interessato al ruolo di carrista, Dannatt preferì in seguito aderire ai Green Howards, propendendo quindi per la fanteria dopo una visita alla caserma di Colchester. Qui egli incontrò tra gli altri Peter Inge, allora maggiore.[3] Entrò quindi nella Royal Military Academy, Sandhurst nel settembre del 1969[3] ed ottenne un posto di ufficiale nei Green Howards come sottotenente dal 30 luglio 1971.[4] Dopo un breve periodo di leva, venne inviato a Belfast, Irlanda del Nord, come comandante di plotone.[5] Una volta completato il tour della zona di stanza, Dannatt tornò in madrepatria per frequentare un corso apposito per comandanti di plotone, raggiungendo poi i Green Howards nella loro caserma in Germania occidentale. Col suo plotone fece ritorno a Belfast sul finire del 1972.[6] Per galanteria nei confronti del nemico durante un'operazione a fuoco contro gli insorgenti dell'Irlanda del Nord, ottenne successivamente una Military Cross.[7] His first promotion was to lieutenant on 30 gennaio 1973.[8] Completato il suo tour in Irlanda del Nord, Dannatt frequentò un corso pagato dal ministro della difesa all'Hatfield College, dell'Università di Durham. Venne accettato ed incominciò gli studi di storia economica sul finire del 1973.[9]

Durante le vacanze estive, Dannant ottenne il permesso di raggiungere i Green Howards.[9] Per due estati consecutive, il reggimento si trovò in servizio nell'Irlanda del Nord, ad Armagh, sino al 1975. Fu proprio durante il 1975 che Dannatt venne coinvolto nelle operazioni di distruzione di un ordigno sospetto fabbricato dagli insorgenti. Malgrado la massima attenzione prestata, la persona incaricata del disarmo della bomba la fece esplodere e Dannatt rimase illeso, mentre colpiti furono altri quattro soldati, tra cui il comandante della compagnia di Dannatt, il maggiore Peter Willis, che rimase poi ucciso. Poco dopo, Dannatt arrestò un uomo che risultò connesso all'incidente.[10] Dannatt si laureò nel 1976 e, riprendendo servizio nel suo reggimento, venne posto d'istanza a Berlino.[11] Venne nominato aiutante del proprio battaglione[12] e promosso capitano nel luglio del 1977.[13] L'11 novembre 1977, Dannatt, ad appena 26 anni di età, venne colpito da un infarto e trascorse i successivi due anni nel tentativo di riprendersi al meglio, tornando in servizio attivo solo nel 1978. Venne quindi posto nuovamente in Irlanda del Nord, accompagnato dalla moglie,[14] la quale diede alla luce il loro primo figlio al Craigavon Area Hospital alcune settimane dopo.[15]

Dannatt lasciò l'Irlanda del Nord e venne quindi posto alla Royal Military Academy Sandhurst nel Surrey, e poi al comando del maggiore (poi generale) Rupert Smith. Egli decise di applicarsi allo studio al di fuori del suo impegno nell'esercito, passando gli esami allo Staff College, Camberley, lavorando nel contempo anche come civile. Prima di compiere i suoi studi, venne posto anche al Catterick Garrison, nel North Yorkshire, come comandante di compagnia.[16] All'inizio del 1981, la sua compagnia si portò alla HM Prison Frankland durante un mese di sciopero degli ufficiali della prigione.[17] Poco dopo la fine dello sciopero, egli venne spostato a Cipro con le forze pacificatrici delle Nazioni Unite prima di tornare nel Surrey.[18] Dopo aver completato un nuovo coso, venne promosso maggiore il 30 settembre 1982,[19] e nominato capo dello staff della 20th Armoured Brigade, di base nella Germania occidentale.[20]

Dopo due anni come capo dello staff, Dannatt tornò nei Green Howards, sempre di base nella Germania occidentale, per comandare una compagnia per la seconda volta nella sua carriera. Venne quindi spostato ancora in Irlanda del Nord per sei mesi nel 1985, nel suo quarto viaggio nella provincia, che si dimostrò però decisamente più tranquillo dei precedenti. Venne nominato Assistente Militare del Ministro di Stato per le Forze Armate nel 1986, lavorando così per il Ministero della Difesa a Londra.[21] Promosso tenente colonnello il 30 giugno 1987,[22] Dannatt trascorse tre anni al Ministero della Difesa britannico, in un ruolo da lui stesso descritto come "a metà tra il militare ed il politico", circondato da persone che perlopiù erano inesperte dell'arte militare. Alla fine del suo incarico, venne coinvolto nella stesura della Dottrina militare britannica del feldmaresciallo Sir Nigel Bagnall che venne posta all'approvazione del ministero.[23] I Green Howards celebravano il loro 300º anniversario nel 1988 e Dannatt ottenne finalmente il comando del reggimento nel 1989, divenendone responsabile del passaggio da fanteria ad aeromobile, formando parte della 24th Airmobile Brigade. Intraprese il suo sesto tour nell'Irlanda del Nord nel 1991 quando i Green Howards vennero impiegati a South Armagh per un mese.[24]

Tornando allo Staff College, Camberley, Dannatt frequentò l'Higher Command and Staff Course (HCSC),[25] dopo il quale venne promosso colonnello il 31 dicembre 1991,[26] e si occupò attivamente della diffusione della Dottrina militare britannica alla luce della fine della Guerra fredda.[25] Egli organizzò anche i piani della campagna per il tenente generale Michael Rose nell'ambito dei Balcani con l'United Nations Protection Force (UNPROFOR).[27] Dannatt venne promosso dunque brigadiere generale il 31 dicembre 1993,[28] ottenendo il comando della 4th Armoured Brigade, di base in Germania.[29] Trascorse tutto il 1994 al comando della brigata, sovrintendendone gli allenamenti, e nel 1995, venne posto d'istanza in Bosnia assieme allo staff del suo quartier generale, lasciando il resto della brigata in Germania e prendendo il comando di unità separate già impiegate in Bosnia.[30] Egli comandò il settore sud-occidentale delle forze dell'UNPROFOR, composto da truppe di nazioni diverse, prestando servizio anche come comandante delle forze britanniche nell'area (COMBRITFOR).[31] Dopo la sigla dell'Accordo Dayton nel novembre 1995, l'UNPROFOR venne guidato dalle Implementation Force della NATO e la brigata di Dannatt venne incorporata nella divisione multiculturale comandata dal generale Mike Jackson.[32] Dannatt venne poi nominato commendatore dell'Ordine dell'Impero britannico per il suo servizio nei Balcani.[33] Cedendo il controllo della 4th Armoured Brigade a David Richards, Dannatt venne nominato Direttore dello Staff del Programma di Difesa al Ministero della Difesa britannico nel 1996 e responsabile di parte dell'implementazione della Strategic Defence Review, prodotta dal governo laburista che sarebbe andato al potere nel 1997.[34]

Alti comandi

Dopo tre anni al Ministero della Difesa. Dannatt ottenne lo status di ufficiale generale con la promozione a maggiore generale e la presa del comando della 3rd Mechanised Division nel gennaio del 1999.[35] Successivamente in quello stesso anno, la prospettia di un intervento della NATO nella Guerra del Kosovo divenne sempre più reale e Dannatt col suo staff iniziarono a programmare l'invasione via terra del territorio. Quando però Slobodan Milošević si accordò per ritirare le forze serbo-jugoslave dal Kosovo, i negoziati vennero diretti da Mike Jackson. Venne deciso, dato il grande numero di truppe inglesi in servizio nell'area, che il quartier generale della 3rd Division fosse impiegato come supervisore delle operazioni britanniche nell'area, con Dannatt come COMBRITFOR.[36] Dopo poco dall'arrivo di Dannatt, una colonna armata russa si mosse nel Kosovo e prese il controllo dell'aeroporto di Pristina. Wesley Clark, il Supremo Comandante Alleato per l'Europa della NATO, ordinò a Jackson, comandante del KFOR, di bloccare le partenze dell'aeroporto per impedire che i russi potessero ottenere dei rifornimenti.[37] Per la preparazione dimostrata in questa fase delicata delle operazioni, Dannatt ottenne una Queen's Commendation for Valuable Service.[38]

Dannatt (a destra) con James Dugdale, II barone Crathorne, Lord Luogotenente dello Yorkshire del Nord; il maggiore generale Nick Houghton; ed il principe Andrea, duca di York (a sinistra).

Ritornando alla 3rd Division, Dannatt pianificò due esercitazioni in Canada per i suoi uomini, di cui il primo fu il più grande dopo la Guerra fredda, mentre il secondo ebbe luogo dopo la fine del comando di Dannatt.[39] Dannatt partecipò al processo contro Radislav Krstić in relazione al Massacro di Srebrenica, poco dopo che era stato posto d'istanza in Bosnia, dove fu comandante per le forze di stabilizzazione della NATO nel 2000.[40] Il suo tour nella zona era programmato per un anno intero ma venne interrotto dal ritiro di Sir Michael Willcocks dall'esercito e dalla sua nomina a Black Rod. Dannatt venne quindi nominato Assistant Chief of the General Staff (ACGS) nell'aprile del 2001.[41][42] Nel settembre del 2001, si recò in visita alle truppe britanniche a Cipro poco dopo l'attacco dell'11 settembre.[43] Come ACGS, venne coinvolto solo perifericamente dai preparativi dell'esercito per l'Afghanistan e poi per l'Iraq, rimanendo perlopiù a disposizione del Capo dello Staff Generale Michael Walker quando questi non fosse stato disponibile. Dannatt venne succeduto come ACGS da David Richards, al quale già aveva concesso il comando della 4th Armoured Brigade nel 1996 e che poi succederà sempre a Dannatt come Capo dello Staff Generale.[44]

Dannatt venne nominato comandante dell'Allied Rapid Reaction Corps (COMARRC) il 16 gennaio 2003 e promosso tenente generale nello stesso giorno.[45] Durante questo periodo egli venne impegnato nel dispiego dell'ARRC in Iraq e Afghanistan, ma esso venne poi dispiegato sotto il comando di David Richards.[46] Dannatt ottenne il titolo di cavaliere commendatore dell'Ordine del Bagno nel giugno del 2004.[47] Succedette a Sir Timothy Granville-Chapman come Comandante in Capo delle forze di terra (CINCLAND) (responsabile della gestione giornaliera dell'esercito) il 7 marzo 2005, e venne promosso generale in quello stesso giorno.[48] Il compito principale di questo suo periodo come comandante in capo fu la riorganizzazione della fanteria, il che portò alla perdita di molti nomi storici dei reggimenti britannici, tra cui il reggimento di Dannatt, i Green Howards, che divennero il 2º battaglione dello Yorkshire Regiment (Green Howards).[49]

Capo dello Staff Generale

Dannatt (a destra) come CGS ad una parata nella Giornata delle Forze Armate britanniche tenutasi a Southend, nell'Essex.

Dopo il ritiro di sir Mike Jackson, Dannatt venne nominato Capo dello Staff Generale (CGS) il 29 agosto 2006.[50] Comprendendo che la formazione delle forze armate britanniche aveva visto un sempre maggiore distacco tra ufficiali superiori e truppa, prese la decisione come primo atto da CGS di scrivere una lunga lettera al Segretario di Stato per la Difesa, Des Brown, inviandola per copia anche a Bill Jeffrey per il Ministero della Difesa, al maresciallo dell'aria sir Jock Stirrup, Capo dello Staff della Difesa ed al First Sea Lord e Capo dello Staff dell'Aria, i suoi corrispettivi in marina e aviazione. Nella lettera egli inoltre evidenziò come l'uso di elicotteri fosse superfluo in un'area come quella, ma che piuttosto andassero favoriti gli attacchi via terra, consentendo inoltre maggiore ricambio ai soldati per consentire loro di tornare dalle famiglie. Il fine settimana successivo all'invio della lettera, si recò in Afghanistan come sua prima visita ufficiale nel ruolo di CGS.[51]

Nell'ultimo suo periodo di comando, Dannatt si concentrò essenzialmente sulla sua immagine pubblica, soprattutto dopo la morte di Baha Mousa, riuscendo ad ottenere con sorpresa un bonus per i soldati che avessero trascorso sei mesi in Iraq ed Afghanistan per il mese successivo.[52] Dannatt apparve sulle righe dei giornali nell'ottobre del 2006 per aver rilasciato un'intervista a Sarah Sands del Daily Mail nella quale egli riteneva opportuno il ritiro delle truppe dall'Iraq per permettere all'esercito di focalizzarsi sull'Afghanistan, permettendo nel contempo ai soldati feriti di riprendersi nei ricoveri militari piuttosto che negli ospedali civili. Molti giornali interpretarono questo suo commento come un palese attacco al governo e, personalmente, al primo ministro in carica, Tony Blair.[53][54] I suoi commenti ebbero l'eco di diversi giornalisti ed ufficiali in pensione, ed alcuni giunsero a richiedere le dimissioni di Dannatt,[55][56] mentre Simon Jenkins del The Times called Dannatt's comments "nel contempo audacemente coraggioso e completamente ingenuo".[57]

Nel 2007, Dannatt e sua moglie, Pippa, visitarono Headley Court, ed il centro di riabilitazione del Ministero della Difesa dedicato al personale militare ferito, dedicandosi alla raccolta fondi per la costruzione di una piscina riabilitativa per i degenti, aperta poi nel 2010.[58]

Dannatt si recò nuovamente in visita in Afghanistan cercando di migliorare il morale e le continue pressioni della guerra con la sua presenza, recandosi in visita inoltre a suo figlio, Bertie, che prestava servizio nei Grenadier Guards.[59] Sempre nel 2007, Dannatt prese la decisione di non permettere al principe Harry di prestare servizio in Iraq, mentre questi venne destinato in Afghanistan per tre mesi tra la fine del 2007 e l'inizio del 2008.[60] Dannatt venne elevato al rango di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Bagno nel 2008 in occasione dei New Year Honours.[61] Il suo ruolo come CGS terminò nell'agosto del 2008 e venne succeduto in questo da sir David Richards.[62]

Titoli onorifici

Dannatt venne nominato colonnello dei Green Howards, succedendo al feldmaresciallo Peter Inge il 1º dicembre 1994,[63] rimanendo in carica sino al maggio 2003 quando venne sostituito dal brigadiere generale John Powell.[64] Dannatt succedette a Sir Christopher Wallace come Colonnello Comandante dell'Adjutant General's Corps dal 1º aprile 1999,[65] mantenendo tale incarico sino al 17 giugno 2005, quando venne sostituito dal maggiore generale Bill Rollo.[66] Venne nominato Colonnello Comandante della King's Division, succedendo a Sir Scott Grant, il 1º luglio 2001.[67] Lasciò questo incarico il 10 dicembre 2005 al tenente generale Nick Houghton.[68]

Tra le nomine, nel 2002, Dannatt trascorse sei settimane alla Scuola d'aviazione dell'esercito "Army Air Corps Middle Wallop", ove ottenne il brevetto di pilota di elicottero per completare il suo ruolo come colonnello comandante dell'Army Air Corps (AAC), al quale venne nominato dal 1º aprile 2004, succedendo a Michael Walker.[69][70] Venne inoltre nominato Aiutante di Campo della regina Elisabetta II il 5 giugno 2006.[71] Lasciò questo incarico il 1º luglio del 2009, sostituito da Adrian Bradshaw.[72]

Gli anni del ritiro dalla carriera militare

Dannatt in uniforme cerimoniale da Conestabile della Torre di Londra nel 2010

Nel febbraio del 2009 venne annunciato che, dopo il suo ritiro, Dannatt sarebbe stato nominato 159° Conestabile della Torre di Londra.[73] Il suo predecessore in quella carica, il generale Roger Wheeler, aveva terminato il priorio incarico il 31 luglio e Dannatt iniziò il 1º agosto 2009.[74]

Durante questo stesso periodo venne avvicinato da David Cameron, all'epoca leader del Partito Conservatore e Leader dell'Opposizione, che lo invitò a divenire consigliere del gabinetto ombra. Malgrado i regolamenti prevedessero che un membro delle forze armate mantenesse una neutralità politica durante la tenuta del proprio incarico, col suo pensionamento Dannatt decise di accettare a livello informale.[75][76] La sua decisione, che divenne pubblica nell'ottobre del 2009 (a soli due mesi dal ritiro effettivo di Dannatt dall'esercito) riaccese alcune polemiche sulla neutralità dei membri delle forze armate. Si dimise da questo ruolo di consigliere poco dopo le elezioni del 2010 riferendo a Cameron, ora primo ministro, che avrebbe dovuto servirsi di un altro consulente più politico di lui da quel momento.[77] Su pressione di Cameron, venne incluso nei pari del Regno Unito e nominato Barone Dannatt nel novembre del 2010.[78]

Dannatt trovò il modo per scrivere una propria autobiografia dal titolo Leading from the Front, pubblicata da Bantam Press nel 2010.[1][79] Nel libro, è chiara la sua visione anti-laburista in particolare relativamente alla conduzione degli affari d'esercito dal 1997 al 2010 di Gordon Brown, Cancelliere dello Scacchiere e poi primo ministro, accusandolo in particolare di aver "malignamente tradito" l'ideale di Tony Blair.[80] Egli criticò anche Tony Blair perché aveva acconsentito a lasciarsi reggere da Brown.[81][82]

Onorificenze

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Bagno - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico (classe militare) - nastrino per uniforme ordinaria
Military Cross - nastrino per uniforme ordinaria
General Service Medal 1962 (Regno Unito) - nastrino per uniforme ordinaria
Queen's Commendation for Valuable Service - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa NATO Kosovo - nastrino per uniforme ordinaria

Note

  1. ^ a b Dannatt, Gen. Sir (Francis) Richard, Who's Who 2011, A & C Black, 2011; online edn, Oxford University Press. Consultato il 30 maggio 2011. Template:Subscription required
  2. ^ a b Dannatt, pp. 11–28.
  3. ^ a b Dannatt, pp. 27–29.
  4. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 45465, 6 settembre 1971, p. 9661. URL consultato il 25 marzo 2011.
  5. ^ Dannatt, p. 36.
  6. ^ Dannatt, p. 51.
  7. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 46080, 18 settembre 1973, p. 11116. URL consultato il 25 marzo 2011.
  8. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 45892, 29 gennaio 1973, p. 1349. URL consultato il 25 marzo 2011.
  9. ^ a b Dannatt, p. 60.
  10. ^ Dannatt, pp. 67–68.
  11. ^ Dannatt, p. 71.
  12. ^ Dannatt, p. 75.
  13. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 47300, 15 agosto 1977, p. 10586. URL consultato il 25 marzo 2011.
  14. ^ Dannatt, pp. 79–82.
  15. ^ Dannatt, p. 82.
  16. ^ Dannatt, pp. 83–84.
  17. ^ Dannatt, p. 86.
  18. ^ Dannatt, pp. 92–93.
  19. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 49142, 18 ottobre 1982, p. 13571. URL consultato il 30 maggio 2011.
  20. ^ Dannatt, p. 98.
  21. ^ Dannatt, pp. 106–108.
  22. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 50979, 29 giugno 1987, pp. 8354-8356. URL consultato il 30 maggio 2011.
  23. ^ Dannatt, pp. 108–109.
  24. ^ Dannatt, pp. 118–119.
  25. ^ a b Dannatt, pp. 120–122.
  26. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 52850, 2 marzo 1992, p. 3791. URL consultato il 30 maggio 2011.
  27. ^ Dannatt, p. 125.
  28. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 53537, 31 dicembre 1993, p. 20680. URL consultato il 30 maggio 2011.
  29. ^ Dannatt, p. 130.
  30. ^ Dannatt, pp. 132–133.
  31. ^ Dannatt, pp. 136–137.
  32. ^ Dannatt, pp. 148–149.
  33. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 54574, 7 novembre 1996, p. 14850. URL consultato il 31 maggio 2011.
  34. ^ Dannatt, pp. 175–176.
  35. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 55378, 18 gennaio 1999, p. 587. URL consultato il 4 giugno 2011.
  36. ^ Dannatt, pp. 188–189.
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  38. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 55711, 31 dicembre 1999, p. 43. URL consultato il 14 giugno 2014.
  39. ^ Dannatt, pp. 194–196.
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  41. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 56191, 1º maggio 2001, p. 5194. URL consultato il 14 giugno 2014.
  42. ^ Dannatt, pp. 204–205.
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  51. ^ Dannatt, pp. 236–239.
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  81. ^ Sean Rayment, General Sir Richard Dannatt reveals 'perfect storm' of political incompetence and inter-service rivalries, in The Daily Telegraph, Telegraph Media Group, 4 settembre 2010. URL consultato il 23 giugno 2011.
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