Scontro di Spinga

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Battaglia di Spinga
parte Insorgenza tirolese
Monumento alla battaglia di Spinga
Data2 aprile 1797
LuogoSpinga di Rio di Pusteria (BZ)
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La battaglia di Spinga (Schlacht von Spinges in lingua tedesca) fu uno scontro del 2 aprile 1797, quando la Grande Armata napoleoniche si scontrarono contro i Tiroler Schützen della valle dell'Inn e degli abitanti dell'Alta Valle Isarco.[1]

Cenni storici

Katharina Lanz, patriota tirolese, protagonista dell'Insorgenza che oppose il suo popolo all'occupazione francese

Nel marzo 1797 le truppe bavaresi-napoleoniche invasero la Contea del Tirolo fino ad allora ancora pacifica. Le truppe tirolesi difesero coraggiosamente un versante della vallata dalle incursioni di una divisione dell'esercito napoleonico.

Secondo il Landlibell del 23 giugno 1511, la Dieta tirolese riunita a Innsbruck redigeva un'atto che sanciva un collegamento tra il Principato vescovile di Trento e la Contea del Tirolo. L'accordo, garantito dall'imperatore Massimiliano I, riguardava principalmente la difesa del territorio e la distribuzione dei carichi ad essa connessi. Fu così che gli Schützen furono chiamati ad unirsi al Landsturm per proteggere il loro Heimat, la patria tirolese.[2] Il capitano Philipp von Wörndle decise di chiedere aiuto anche alla Landsturm dell'Inn. Gli uomini armati marciarono dapprima fino a Scherzing poi continuare la loro strada ardua attraverso le gole e le montagne. Tuttavia, questa marcia attraverso la Val Pusteria fu resa difficile da precarie condizioni meteorologiche sfavorevoli come la presenza di nebbia e le nevicate.

L'obiettivo degli Schützen era quello di fermare il comandante delle truppe francesi, il generale Joubert, prima che questo raggiungesse la Pusteria e per impedire un ulteriore avanzamento nel Tirolo. Allo stesso tempo, marciarono anche truppe austriache nella valle dell'Adige per tagliare fuori dalla battaglia le truppe del generale Joubert. Gli uomini del Landsturm provenienti dalla Val Venosta, dal Burgraviato e dalla valle dell'Adige si riunirono sulle alture intorno Bolzano e illuminarono con i loro fuochi di guardia la notte. Gli Schützen di Haller, insieme a quelli di Thaurern, attraversarono il passo di Pennes. Gli Schützen si unirono a quelle della val Sarentino. Questi si mossero insieme contro il villaggio di Scaleres e Bahn mentre gli Schützen pusteresi marciarono verso la chiusa di Rio Pusteria. Le truppe del Feldmarschall-Leutnants Kerpen avanzarono da Vipiteno. Questa era la situazione militare alla vigilia della battaglia di Spinga.[2]

La mattina del 4 april 1797 gli Schützen Wörndle marciarono verso Spinga. All'inizio della battaglia i soldati francesi furono spinti giù dal bosco. Ma gli Schützen tirolesi non riuscirono a sopportare il fuoco nemico per molto tempo, in quanto mancavano le munizioni necessarie. I francesi vedendo la loro occasione, hanno innestato le baionette sono passate ad una carica alla baionetta. Il Schützenmajor riconobbe il grande pericolo minaccioso e urlava ai suoi sottoposti "sparate", strappando un fucile alla volta per raggiungere il nemico. I contadini tirolesi seguirono l'esempio. Le grida dei francesi "feriti, feriti" erano ampiamente percepibili. In una lotta di tre ore uomo contro uomo, gli Schützen a difesa della propria terra riuscì a respingere indietro il nemico nei campi attorno Spinga.[2]

Circa alle una di mezzogiorno, quasi 2.000 soldati francesi arrivarono Rio di Pusteria. In un primo momento, il Schützenhauptmann Wörndle, assunse il sostegno del Landsturm Pusteria, che era venuto in suo aiuto. Così costrinse i suoi soldati ad un'altra lotta.

Anche altri Landsturmmänner combatterono in questo giorno con pieno impegno. Molti caduti avevano dato prova prima della loro morte per uccidere il maggior numero di attaccanti francesi. Tra loro vi era Georg Fagschlinger da Aram, il quale rimase sul campo di battaglia accanto a sette francesi uccisi. Il suo petto era stato colpito da undici colpi di baionetta. Ill Kompaniehauptmann Anton Reinsch morì dopo che aveva già ucciso 15 soldati nemici. Ma anche Veit Erler di Vögelsberg, i fratelli Joseph e Johann Burggasser di Innsbruck, Hans Kapferer di Lisens o anche Stubayer Johann Volderauer rimasero sul campo di battaglia e i loro corpi furono trafitti da baionette francesi. Una truppa di contadini fu in grado di difendersi tre volte un attacco francese nella chiesa del villaggio.[2]

Dopo aver respinto con successo il nemico a Spinga, gli Schützen tirolesi notarono circa 1.000 soldati francesi che avanzavano lungo i crinali di Aica per tagliare la loro ritirata. Riconoscendo questo pericolo, gli Schützen decisero di attaccare il nemico e di respingerli verso la pianura. Quando i francesi decisero di volersi barricare anche gli Schützen si portarono nel fosso per combattere il nemico in un duello.[2]

Nelle battaglie sucessive però, gli Schützen subirono grandi perdite. Di 500 membri che condussero la distruzione di Rettenberg, 20 sono stati uccisi. Nel complesso, si sono registrati 103 morti e 85 feriti e 32 catturati. In questo giorno, i soldati francesi hanno potuto vedere per la prima volta i combattimenti feroci dei fucili tirolesi. Il giorno successivo il Generalmajor austriaco Laudon lanciò un attacco ai francesi, che li ha spinse fino a Bolzano. Il tenente Neipperg distrusse la posta e le riviste francese che giravano a Bolzano.[2]

Katharina Lanz

Leggendaria fu la partecipazione coraggiosa della giovane una ragazza di campagna Katharina Lanz (così come un altro patriota tirolese Michael Pfurtscheller). Essa fu vista dal borgomastro del paese il quale riferì che, durante la battaglia, su di un muretto del cimitero della chiesa di San Ruperto, fu vista intenta ad allontanare i nemici francesi che si lanciavano all'attacco a forcate. Divenne così un simbolo di liberazione dall'oppressione napoleonica per i tirolesi. Venne così denominata la "fanciulla di Spinga" (Das Mädchen von Spinges)[3] ed è spesso raffigurata con una forca da fieno.[4][5]

Note

  1. ^ (DE) Lanz Katharina, Österreichisches Biographisches Lexikon 1815–1950 (ÖBL). Band 5. Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften, Vienna 1972, p. 21.
  2. ^ a b c d e f (DE) Das Treffen von Spinges im April 1797, su epoche-napoleon.net
  3. ^ (DE) Wer war das Heldenmädchen von Spinges?
  4. ^ Spinga su suedtirolerland.it
  5. ^ Nei dintorni di Maranza su maranza.org

Bibliografia

  • (DE) Lanz Katharina, Österreichisches Biographisches Lexikon 1815–1950 (ÖBL). Band 5. Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften, Vienna 1972, p. 21.

Voci correlate