Joseph Barnby
Joseph Barnby (York, 12 agosto 1838 – Londra, 28 gennaio 1896) è stato un compositore e direttore d'orchestra inglese.
Biografia
Barnby nacque a York, figlio di Thomas Barnby, che era un organista. Joseph era un corista alla York Minster fin dall'età di sette anni; fu educato alla Royal Academy of Music con Cipriani Potter e Charles Lucas e fu nominato nel 1862 organista di St Andrew's, Wells Street, Londra,[1] dove elevò i servizi a un alto grado di eccellenza.[2]
Fu direttore del "Coro di Barnby" dal 1864 e nel 1871 fu nominato, succedendo a Charles Gounod, direttore della Royal Albert Hall Choral Society, un incarico che ricoprì fino alla sua morte. Nel 1875 fu precursore e direttore musicale all'Eton College e nel 1892 divenne preside della Guildhall School of Music, ricevendo l'onore di cavaliere nel luglio di quell'anno. Le sue opere comprendono un oratorio Rebekah, The Lord is King (Salmo 97), molti servizi e anthem e 246 inni (pubblicati nel 1897 in un volume), nonché alcuni brani e canzoni (tra cui Now The Day Is Over e la popolare ninna nanna che usa le parole di Lord Alfred Tennyson, nella poesia Sweet and Low) e alcuni pezzi per organo a canne.
Fu in gran parte determinante nell'incentivare l'amore per la musica sacra di Gounod tra la parte meno istruita del pubblico di Londra, sebbene mostrasse poca simpatia pratica con l'opera. D'altra parte organizzò una straordinaria esibizione di concerti del Parsifal alla Royal Albert Hall di Londra nel 1884. Diresse i Festival di Cardiff del 1892 e 1895.
Morì a Londra e, dopo un servizio speciale nella Cattedrale di San Paolo, fu sepolto nel West Norwood Cemetery.[2]
Nella cultura di massa
Una storia forse apocrifa su di lui è arrivata fino alla Nuova Zelanda: un giovane contralto alla fine di un assolo di Händel aveva emesso una nota acuta invece della nota meno efficace solitamente cantata. Il direttore, Barnby, rimase scioccato e chiese se Miss pensasse che avesse ragione a migliorare Händel. "Bene, Sir Joseph", rispose lei, "ho un "Mi" e non vedo perché non dovrei metterlo in mostra". "Signorina", rispose Barnby, "credo che lei abbia due ginocchia, ma spero che non le mostri qui".[3]
Note
- ^ St Andrew's Wells Street was moved to north London in 1933 and is now St Andrew's Church, Kingsbury. See Kingsbury’s Recycled Church by Brent Council.
- ^ a b (EN) Hugh Chisholm (a cura di), Barnby, Sir Joseph, in Enciclopedia Britannica, XI, Cambridge University Press, 1911.
- ^ Local and General, in Wairarapa Daily Times, 19 agosto 1897, p. 2. URL consultato il 18 giugno 2013.
Bibliografia
- (EN) William J. Gatens, Victorian Cathedral Music in Theory and Practice, New York, Cambridge University Press, 1986, ISBN 978-0-521-26808-0, vedere nello specifico il capitolo 9.
- Fiona M. Palmer, Conductors in Britain 1870-1914: Wielding the Baton at the Height of Empire, in Music in Britain, 1600-2000, tomo 15, Woodbridge, UK, Boydell & Brewer, 2017, ISBN 978-1-783-27145-0, vedi capitolo 3.
- Frederick George Edwards, Barnby, Joseph, in Dictionary of National Biography, 1st supplement, Londra, Smith, Elder & Co., 1901.[1]
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Joseph Barnby
Collegamenti esterni
- Opere di Joseph Barnby, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Joseph Barnby, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Spartiti o libretti di Joseph Barnby, su International Music Score Library Project, Project Petrucci LLC.
- (EN) Joseph Barnby, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Joseph Barnby, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Joseph Barnby, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Spartiti liberi di Joseph Barnby, in Choral Public Domain Library (ChoralWiki).
- Joseph Barnby, 1838–1896[collegamento interrotto], biography and list of works at Cyber Hymnal
- Sheet music for "Sweet and Low", Oliver Ditson Company, 1912.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 5195274 · ISNI (EN) 0000 0001 1036 3903 · SBN MUSV004643 · Europeana agent/base/147519 · LCCN (EN) no88000405 · GND (DE) 116058730 · BNF (FR) cb13891170h (data) · J9U (EN, HE) 987007281611805171 |
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- ^ Fiona M. Palmer, Conductors in Britain, 1870–1914: Wielding the Baton at the Height of Empire, Woodbridge, Boydell Press, marzo 2017, p. 320, ISBN 978-1-78327-145-0. URL consultato il 29 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2017).