Netizen

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
La versione stampabile non è più supportata e potrebbe contenere errori di resa. Aggiorna i preferiti del tuo browser e usa semmai la funzione ordinaria di stampa del tuo browser.

Un netizen (chiamato più raramente anche cybercitizen) è una persona che partecipa attivamente alla vita di Internet talvolta con lo scopo di migliorarlo.[1][2][3]

Etimologia e storia

L'origine della parola "netizen", che fonde i termini net (lett. "rete") e citizen (lett. "cittadino"),[1] si attribuisce a Michael Hauben, che l'avrebbe coniata nel 1996. Secondo Hauben:[4]

«Benvenuti nel ventunesimo secolo. Voi siete dei netizen (dei cittadini della Rete) ed esistete in quanto cittadini del mondo grazie alla connettività globale resa possibile dalla Rete. Considerate chiunque i vostri compatrioti. Vivete fisicamente in un unico paese, ma siete in contatto con gran parte del Mondo grazie alla Rete globale. Vivete a fianco di ogni altro netizen del mondo. La separazione geografica è stata sostituita dall'esistenza in un unico luogo virtuale.»

Stando a quanto dichiarò Stefano Rodotà durante la XXI Conferenza mondiale sulla privacy, "netizen" «non è solo una parola, ma un nuovo concetto di dignità e libertà per l'età dell'informazione.»[5]

Il termine è stato utilizzato in saggi e articoli con argomentazioni riguardanti l'informatica e l'età dell'informazione e quelli riguardanti le utenze online cinesi e sudcoreane.[1][6][7] Ha suscitato reazioni controverse il linguaggio virtuale utilizzato e diffuso, anche all'infuori di Internet, dai netizen cinesi, anche conosciuti come wăngmín (网民S): se da un lato è considerato un segno di sviluppo e progresso della lingua cinese contemporanea, dall'altro è considerato come un mezzo in grado di intaccare la bellezza della lingua standard.[8]

Note

  1. ^ a b c netizen, su treccani.it. URL consultato il 26 giugno 2024.
  2. ^ Perché lottiamo per la censura in rete, su ilmillimetro.it. URL consultato il 26 giugno 2024.
  3. ^ (EN) Robert Mason, Legacies of Violence - Rendering the Unspeakable Past in Modern Australia, Berghahn Books, 2016, p. 104.
  4. ^ (EN) Shaheen Sardar Ali, Anne Griffiths, From Transnational Relations to Transnational Laws - Northern European Laws at the Crossroads, Taylor & Francis, 2016, p. 232.
  5. ^ (EN) Il Garante alla XXI Conferenza mondiale sulla privacy - 22 settembre 1999, su garanteprivacy.it. URL consultato il 26 giugno 2024.
  6. ^ (EN) The Rise of K-Dramas Essays on Korean Television and Its Global Consumption, McFarland, Incorporated, Publishers, 2019, p. 82.
  7. ^ (EN) Kate Xiao Zhou, Lynn T. White III, Shelley Rigger, Democratization in China, Korea and Southeast Asia? - Local and National Perspectives, Taylor & Francis, 2014, p. 235.
  8. ^ Il linguaggio del web in cinese: Analisi e catalogazione delle maggiori tendenze rilevabili nei forum 天涯 Tianya e 晋江文学城 Jinjiang wenxue cheng., su dspace.unive.it. URL consultato il 26 giugno 2024.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni