Siamo una squadra fortissimi

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Siamo una squadra fortissimi
singolo discografico
Screenshot del video
ArtistaChecco Zalone
Pubblicazione1º maggio 2006
Durata2:22
Album di provenienzaSe ce l'o' fatta io...ce la puoi farcela anche tu
GenereMusica demenziale
Dance pop
EtichettaUniverso
Registrazione2006
FormatiCD
Certificazioni
Dischi di platinoItalia (bandiera) Italia[1]
(vendite: 20 000+)
Checco Zalone - cronologia
Singolo precedente
Singolo successivo
(2006)

Siamo una squadra fortissimi è un brano musicale scritto e interpretato dal cabarettista di Zelig Checco Zalone,[2] e pubblicato il 1º maggio 2006.

Il brano è stato utilizzato come sigla della trasmissione sportiva radiofonica di Radio Deejay Deejay Football Club - Speciale Mondiali, condotta dal giornalista Ivan Zazzaroni. Il brano ha raggiunto un successo popolare, diventando uno dei tormentoni estivi del 2006. Questo successo è stato poi confermato quando la canzone è stata incisa su singolo: giunto alla prima posizione della classifica italiana il 14 luglio, vi è rimasto per cinque settimane, fino al 17 agosto.[3]

Descrizione

Diffuso principalmente attraverso il web, in cui ha registrato in poche settimane una notevole diffusione, il brano, basato su una melodia orecchiabile e su un testo grottesco e volutamente infarcito di gravi errori grammaticali, è divenuto una sorta d'ironico inno non ufficiale della nazionale di calcio italiana. La vittoria della squadra italiana ai mondiali di Germania 2006 ne ha favorito la diffusione come un vero e proprio "tormentone", specialmente nella fascia d'età più giovane della popolazione.

Prendendo come spunto l'opportunità per la nazionale italiana di ben figurare nel mondiale calcistico, la canzone fa riferimento anche ad un altro evento che ha interessato il calcio italiano nel 2006, ovvero il grande scandalo di Calciopoli, prendendo di mira in particolare uno dei personaggi più rappresentativi di tale vicenda, il dirigente della Juventus Luciano Moggi:

«Pronto Luciano bello perché non ti stai impegnando più?
Questi ci stanno rovinando i mondiali questi qua
devi fa' qualcosa»

Lo scandalo, tuttavia, secondo chi canta, non può intaccare il cammino della squadra italiana ai mondiali, perché, come recita il ritornello:

«Siamo una squadra fortissimi
fatta di gente fantastici
e nun putimm' perde
e fa figur' e mmerd'
perché noi siamo bravissimi
e super pagatissimi
e se finiamo nel balatro
la colpa è solo dell'arbitro»

Se il brano da un lato contiene un grido di sana e inarrestabile anarchia, dato che nelle parole di Zalone recitano "Cornuti / siamo vittimi dell'albitrarità a noi contraria / ecco che noi cerchiamo di difenderci / da queste inequità così palese / grande Luciano Moggi / dacci tanti orologgi / agli albitri internazionali / si no co' cazz' che vinciamo i mondiali", dall'altro non mancano neppure citazioni non ironiche, con alcuni riferimenti all'organizzazione criminale siciliana di Cosa nostra (curiosamente, sempre nella primavera del 2006, quasi contemporaneamente allo scoppio dello scandalo di Calciopoli, era stato arrestato il boss mafioso Bernardo Provenzano), citando una fantomatica "cupola" che avrebbe interessato il mondo del calcio e includendo, in un breve passaggio musicale, le note del celebre brano della colonna sonora di Nino Rota del film Il padrino.

Il video

Alla stregua di molti altri "tormentoni", il brano è stato ripreso e mandato in onda con frequenza pluriquotidiana da emittenti radiofoniche e televisive. Su internet si sono in breve tempo diffuse varie cover della canzone: di particolare rilevanza quelle in cui han prestato la voce noti personaggi del mondo della canzone come Antonello Venditti, Carmen Consoli, Nek, Max Gazzè, Laura Pausini, Enrico Ruggeri, Eros Ramazzotti, Claudio Baglioni e Paolo Belli, e quella eseguita in versione ballad acustica dallo stesso Zalone insieme al DJ Nicola Savino di Radio Deejay, eseguita secondo lo stile inconfondibile di Pino Daniele.

Tracce

Testi e musiche di Luca Pasquale Medici.

  1. Siamo una squadra fortissimi – 2:22

Classifiche

Classifica (2006) Posizione
massima
Italia[4] 1

Note

  1. ^ Le cifre di vendita - 2006 (PDF), su musicaedischi.it, Musica e dischi. URL consultato il 14 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2014).
  2. ^ Elisabetta Russo, L'inno per gli azzurri nato da Zelig, su gazzetta.it, 7 luglio 2006. URL consultato il 27 febbraio 2024.
  3. ^ Archivio Classifiche, su FIMI (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2007).
  4. ^ Classifica settimanale dal 20/07/2006, su italiancharts.com, 20 luglio 2006. URL consultato il 27 febbraio 2024.

Voci correlate

Collegamenti esterni