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Ipocalcemia
Calcio nella tavola periodica
Eziologiaipoparatiroidismo, carenza di vitamina D, insufficienza renale, pancreatite
Mortalità mondiale18% delle persone in ospedale[1]
Classificazione e risorse esterne (EN)

Per ipocalcemia si intende il tasso anormalmente basso di Calcio nel Siero sangue.[2] L'intervallo normale è 2,1–2,6 mmol/L (8,8–10,7 mg/dl, 4,3–5,2 mEq/L) con livelli inferiori a 2,1 mmol/l definiti come ipocalcemia. Nei livelli lievemente bassi che si sviluppano lentamente, spesso non sono presenti sintomi.[1][3] Altri sintomi possono includere Paresthesia, intorpidimento, Spasmo, convulsioni, confusione, o arresto cardiaco.[3][4]

Le cause più comuni includono ipoparatiroidismo e carenza di vitamina D.[3] Altre cause sono dovute ad insufficienza renale, pancreatiti, avvelenamento da calcio antagonista, rabdomiolisi, sindrome da lisi tumorale, e farmaci come i bifosfonati.[4] La diagnosi viene generalmente confermata dal quantitativo di calcio libero o calcio ionizzato presente nel plasma.[3] I cambiamenti specifici possono essere osservati attraverso l'elettrocardiogramma (ECG).

Il trattamento iniziale per le malattie gravi viene effettuato attraverso cloruro di calcio per via endovenosa ed eventualmente solfato di magnesio.[4] Altri trattamenti possono includere: vitamina D, magnesio e integratori di calcio.[3] Per l'ipoparatiroidismo, si raccomandano l'idroclorotiazide, i leganti dei fosfati e una dieta a basso contenuto di sale.[3] Circa il 18% delle persone curate in ospedale presenta ipocalcemia.

Segni e sintomi

I sintomi neuromuscolari dell'ipocalcemia sono stati causati da un effetto batmotropo, come per esempio una maggiore reattività dovuta alla ridotta interazione del calcio con i canali del sodio. Dato che il calcio blocca i canali del sodio e inibisce la depolarizzazione delle fibre nervose e muscolari, il calcio ridotto abbassa la soglia della depolarizzazione.[5] La patecchia costituisce una varietà di emorragia cutanea, caratterizzata da piccole macchie rosso-violacee che sono le più piccole macchie purpuriche (aree contuse più grandi, di solito nelle regioni dipendenti del corpo).

  • Le parestesie orali, periorali e acrali, costituiscono un'anomalia della percezione delle sensazioni che sopravvengono senza causa apparente. Si presentano come formicolii reali o apparenti, intorpidimenti sia internamente che esternamente alle labbra e alle estremità di mani e piedi costituendo spesso i primi sintomi di ipocalcemia.
  • Spasmo carpo-pedale e generalizzato. Si tratta della tetania, una sindrome caratterizzata da contrazioni delle estremità che possono estendersi agli arti e talvolta anche al tronco.
  • Tetania latente
    • Il segno di tetania latente di Trousseau provoca uno Spasmo carpale , mediante la compressione di vasi sanguigni o dei nervi degli arti affetti, causando così uno stato di spasmofilia latente e mantenendo la pressione del braccio sopra sistolica.
    • Il segno di Chvostek costituisce la particolare contrazione dei muscoli facciali in seguito alla stimolazione tattile di specifici punti del cranio. Attraverso la stimolazione della porzione inferiore dello zigomo verranno prodotti spasmi facciali)[6]
  • I riflessi tendinei sono iperattivi
  • Complicazioni pericolose per la vita.
    • aritmia
  • Effetti sulla gittata cardiaca
    • Effetto cronotropico negativo, o diminuzione della frequenza cardiaca.
    • Effetto inotropo negativo o diminuzione della contrattilità.
  • Le modifiche ECG includono quanto segue:
    • Si noti una QT prolongation o un prolungamento intermittente del QTc, (intervallo QT corretto) sull'ECG (elettrocardiogramma). Le implicazioni del prolungamento intermittente del QTc predispongono all'instabilità elettrica cardiaca, pericolosa per la vita (questa è quindi una condizione più critica del prolungamento costante del QTc). Questo tipo di instabilità elettrica mette la persona ad alto rischio di torsades de pointes,ovvero le torsioni di punta, un tipo specifico di tachicardia ventricolare che appare su un ECG e che somiglia ad un'onda sinusoidale con un'ampiezza regolarmente crescente e decrescente. (Le torsioni di punta possono causare la morte, salvo cardioversione del paziente, in cui viene ristabilito un ritmo cardiaco normale tramite uno shock elettrico esterno).

Eziologia

Una causa comune dell’ipocalcemia è l’ipoparatiroidismo[7], una malattia generalmente causata da un danno a carico delle ghiandole paratiroidi a seguito di un intervento chirurgico[7], ma potrebbe anche verificarsi in malattie autoimmuni[8][9]. Le ghiandole paratiroidi sono preposte alla produzione di paratormone (PTH), un ormone che regola i livelli di calcio nel sangue. La secrezione di paratormone aumenta in risposta a bassi livelli di calcio; viceversa, in presenza di alti livelli di calcio, la secrezione di paratormone diminuisce[10]. Tuttavia, nel caso in cui il paratormone sia assente, carente o non pienamente efficiente, il corpo perde questa funzione regolatrice, da cui ne consegue l’ipocalcemia. Di seguito sono riportate alcune cause dell’ipocalcemia:

  • iperfosfatemia[11]
  • carenza di vitamina D
  • cirrosi epatica
  • assunzione di sodio edetato [11]
  • deficit di magnesio[12]
  • uso prolungato di farmaci o lassativi contenenti magnesio[13]
  • osteomalcia [12]
  • malattia renale cronica[13]
  • inefficienza della vitamina D attiva[13]
  • ipoparatiroidismo genetico[13]
  • ipoparatiroidismo post-chirurgico[13]
  • sindrome dell'osso affamato
  • sindrome da lisi tumorale[14]
  • danno renale acuto[13]
  • rabdomiolisi (stadio iniziale)[12]
  • come complicanza della pancreatite[12]
  • alcalosi[11];quando la concentrazione degli ioni idrogeno disciolti nel plasma diminuisce a causa di un’alcalosi di origine respiratoria o metabolica, diminuisce anche la concentrazione di calcio ionizzato, ovvero la forma biologicamente attiva del calcio nel plasma. Considerando che una parte di ioni idrogeno e di calcio è legata alla sieroalbumina, in presenza di un’eccessiva alcalinità del sangue (alcalosi), gli ioni idrogeno si dissociano dall’albumina diventando così libera di legarsi con maggiori quantità di calcio e portando quindi ad una diminuzione della parte ionizzata nella concentrazione sierica di calcio totale. Un aumento di 0,1 nel valore del pH diminuisce la quantità di calcio ionizzato di circa 0,05 mmol/L. Questo tipo di ipocalcemia derivata da alcalosi è in parte responsabile della sindrome da vasocostrizione cerebrale reversibile i cui sintomi sono capogiri, svenimento, e parestesia che spesso si manifesta con iperventilazione
  • trasfusione massiva di globuli rossi per eccesso di citrato nel sangue
  • ipocalcemia neonatale
  • mutazioni con guadagno di funzione del recettore sensibile al calcio (CaSR)
  • assunzione di Foscarnet sodico
  • assunzione di diuretici dell'ansa
  • morbo di Crohn
  • elevati livelli di acido lattico nel sangue
  • pseudoipoparatiroidismo

Valori di riferimento

Dal punto di vista fisiologico, i livelli di calcio nel sangue (calcemia) sono mantenuti entro un intervallo ristretto affinché i processi cellulari siano regolari. Il calcio è presente nel sangue in 3 forme: legato a proteine (principalmente albumina), legato a anioni come fosfato e citrato, e in forma ionizzata (o calcio libero); tutte queste forme sono ionizzate. L’unica forma metabolicamente attiva è quella del calcio libero. I valori di riferimento della calcemia variano da 8,5 a 10,5 mg/dL (da 2,12 a 2,62 mmol/L), mentre da 4,65 a 5,25  mg/dL (da 1,16 a 1,31 mmol/L) per il calcio libero[15].

Diagnosi

ECG di un paziente affetto da ipocalcemia

Qualsiasi alterazione del livello di albumina influenzerà il livello misurato di calcio in quanto una parte significativa del calcio è legato ad esso. Un livello di calcio corretto basato sul livello dell’albumina è composto da: Calcio corretto (mg / dL) = Ca Tot (mg / dl) + 0,8 x (4,0 – albumina sierica [g/dl]).[16] Può risultare maggiormente utile correggere il calcio totale sia per l’albumina che per il gap anionico[17] in quanto il calcio è anche legato agli Anioni Piccoli.

Trattamento

Il trattamento di questa condizione clinica include:[senza fonte]

  • La somministrazione di 10% di gluconato di calcio per via endovenosa oppure, in casi di ipocalcemia acuta, sostituirlo con il cloruro di calcio. Questa terapia è appropriata solo nei casi di ipocalcemia acuta di recente insorgenza. Al contrario, in caso di ipocalcemia acuta e cronica, questo regime può essere fatale in quanto si verifica un certo grado di acclimatazione. La tempestiva somministrazione di dosi correttive di calcio non cura o attenua l’ipereccitabilità neuromuscolare, lo storm aritmico e sintomi associati quanto piuttosto li aggrava. Una rapida somministrazione di calcio provocherebbe un'efficace ipercorrezione – di conseguenza, seguirebbero sintomi di ipercalcemia.
  • Tuttavia, in entrambe le circostanze, sono spesso necessarie dosi di mantenimento sia di calcio che di vitamina D (spesso come 1,25- (OH) 2-D3, cioè calcitriolo) per prevenire un ulteriore peggioramento.

Note

  1. ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore BMJ2008
  2. ^ (EN) Priscilla LeMone, Karen Burke, Trudy Dwyer, Tracy Levett-Jones, Lorna Moxham e Kerry Reid-Searl, Medical-Surgical Nursing, Pearson Higher Education AU, 2015, p. 237, ISBN 978-1-4860-1440-8 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2016).
  3. ^ a b c d e f J Fong e A Khan, Hypocalcemia: updates in diagnosis and management for primary care, in Canadian Family Physician, vol. 58, n. 2, febbraio 2012, pp. 158–62, PMC 3279267, PMID 22439169.
  4. ^ a b c J Soar, GD Perkins, G Abbas, A Alfonzo, A Barelli, JJ Bierens, H Brugger, CD Deakin, J Dunning, M Georgiou, AJ Handley, DJ Lockey, P Paal, C Sandroni, KC Thies, DA Zideman e JP Nolan, European Resuscitation Council Guidelines for Resuscitation 2010 Section 8. Cardiac arrest in special circumstances: Electrolyte abnormalities, poisoning, drowning, accidental hypothermia, hyperthermia, asthma, anaphylaxis, cardiac surgery, trauma, pregnancy, electrocution., in Resuscitation, vol. 81, n. 10, ottobre 2010, pp. 1400–33, DOI:10.1016/j.resuscitation.2010.08.015, PMID 20956045.
  5. ^ C. M. Armstrong e Gabriel Cota, Calcium block of Na+ channels and its effect on closing rate, in Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America, vol. 96, n. 7, 1999, pp. 4154–4157, Bibcode:1999PNAS...96.4154A, DOI:10.1073/pnas.96.7.4154, PMC 22436, PMID 10097179.
  6. ^ J Durlach, P Bac, V Durlach, M Bara e A Guiet-Bara, Neurotic, neuromuscular and autonomic nervous form of magnesium imbalance, in Magnesium Research, vol. 10, n. 2, giugno 1997, pp. 169–95, PMID 9368238.
  7. ^ a b S. S. Nussey e S. A. Whitehead, Endocrinology: An Integrated Approach, CRC Press, 8 aprile 2013, p. 194, ISBN 978-0-203-45043-7.
  8. ^ Hypoparathyroidism. Parathyroid symptoms and disease | Patient, su Patient. URL consultato il 5 settembre 2015.
  9. ^ (EN) Hypoparathyroidism, su NORD (National Organization for Rare Disorders). URL consultato il 9 gennaio 2019.
    «These cases may be called autoimmune hypoparathyroidism and develop when the body’s own immune system mistakenly attacks parathyroid tissue and leads to the loss of the secretion of parathyroid hormone.»
  10. ^ R. L. Bijlani e S. Manjunatha, Understanding Medical Physiology: A Textbook for Medical Students, Jaypee Brothers Publishers, 26 novembre 2010, p. 465, ISBN 9789380704814.
  11. ^ a b c Norma Metheny, Fluid and electrolyte balance : nursing considerations, 5th, Sudbury, MA, Jones & Bartlett Learning, 2012, p. 93, ISBN 978-0-7637-8164-4. URL consultato il 4 settembre 2015.
  12. ^ a b c d Richard Helms, Textbook of therapeutics : drug and disease management, 8.ª ed., Philadelphia, Pa. [u.a.], Lippincott Williams & Wilkins, 2006, p. 1035, ISBN 978-0-7817-5734-8. URL consultato il 4 settembre 2015.
  13. ^ a b c d e f Jeremy Fong e Aliya Khan, Hypocalcemia: updates in diagnosis and management for primary care, in Canadian Family Physician, vol. 58, n. 2, 2012, pp. 158–62, PMC 3279267, PMID 22439169.
  14. ^ edited by Patrick T. Murray, Hugh R. Brady, Jesse B. Hall, Intensive care in nephrology, London, Taylor & Francis, 2006, p. 129, ISBN 978-0-203-02482-9. URL consultato il 4 settembre 2015.
  15. ^ Fadi F. Siyam e David M. Klachko, What Is Hypercalcemia? The Importance of Fasting Samples, in Cardiorenal Medicine, vol. 3, n. 4, 2013, pp. 232–238, DOI:10.1159/000355526, ISSN 1664-3828 (WC · ACNP), PMC 3901605, PMID 24474951.
  16. ^ (EN) Fluids & Electrolytes: A 2-in-1 Reference for Nurses, Lippincott Williams & Wilkins, 2006, p. 122, ISBN 978-1-58255-425-9 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2017).
  17. ^ E Yap, A Roche-Recinos e P Goldwasser, Predicting Ionized Hypocalcemia in Critical Care: An Improved Method Based on the Anion Gap, in The Journal of Applied Laboratory Medicine, vol. 5, n. 1, 30 dicembre 2019, pp. 4–14, DOI:10.1373/jalm.2019.029314, PMID 32445343.
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