Warez
Warez è un termine in gergo informatico che indica materiale, prevalentemente software, distribuito in violazione del copyright che lo protegge[1].
Origine del termine
Storicamente il termine non è associato ad alcuno scopo di lucro, quanto piuttosto di perdita di profitto per il mancato acquisto del prodotto informatico: la vendita non è caratteristica del Warez[2][3]. Solitamente ci si riferisce a distribuzioni di software ad opera di gruppi organizzati e limitatamente alla cerchia di amici e conoscenti o utenti con i medesimi interessi, in contrapposizione con le reti peer-to-peer[4].
Le origini del termine risalgono ai primi circoli underground di appassionati di computer che si scambiavano programmi attraverso le BBS e, da allora, si è evoluto fino ad indicare uno o più software distribuiti illegalmente (da cui la forma plurale di (soft) Wares distorta con carattere lievemente dispregiativo in Warez).
In lingua inglese, warez è utilizzato come sostantivo o come verbo, che significa piratare.
Le persone che distribuiscono warez sono indicati come pirati informatici, mentre coloro che rimuovono le protezioni del software sono noti come cracker. Solitamente sono i cracker i primi a diffondere in rete il software che hanno illegalmente modificato; probabilmente, ciò è la ragione per la quale sono conosciuti piuttosto col nome di pirati informatici e per cui nel gergo comune si è diffuso tal termine, a dispetto di quello di cracker, relativamente poco usato e spesso erroneamente confuso con quello di hacker[5]. Sostanzialmente la differenza sta nel fatto che un cracker è un "distruttore" mentre un hacker è un "creativo".
Diffusione
Ultimamente il Warez è sempre più associato al concetto di lucro, a causa dei numerosi siti internet che offrono collegamenti a download illegali, previo pagamento di un compenso. In altri casi non è richiesta alcuna forma di pagamento diretta, ma il lucro deriva dall'utilizzo di forme di pubblicità invasiva, talvolta anche di tipo virale[6]. Un rischio per l'utente che ricerca materiale di questo tipo è costituito dai cosiddetti siti warez civetta: il download effettuato non contiene il programma scelto, bensì varietà di trojan, malware e worm. Lo scopo è alimentare le oramai vaste botnet, usate per vari scopi illeciti.
Molto spesso i pirati informatici ricorrono ai motori di ricerca più comuni, come Google, per trovare crack, patch, keygen, i quali modificano il programma per rendere funzionante la versione completa a pagamento. I pirati informatici diffondono anche codici seriali acquistati legalmente oppure ottenuti attraverso il metodo della forza bruta.
Note
- ^ Glossario informatico: warez, su PC-Facile. URL consultato il 27 giugno 2020.
- ^ Guida alla visione degli anime: Fansub e siti Warez da evitare, su SpaceNerd.it, 23 maggio 2020. URL consultato il 27 giugno 2020.
- ^ Cory Doctorow, Selezione di saggi sulla tecnologia, la creatività, il copyright, Apogeo, 2009, p. 158.
- ^ I siti Warez sono un danno per gli anime in Italia? #64, su animeclick.it, AnimeClick.it, 6 luglio 2017. URL consultato il 27 giugno 2020.
- ^ Wallace Wang, File Sharing, Apogeo, 2005, p. 193, ISBN 978-88-503-2345-6.
- ^ Warez scene in Italia e Europa prima del P2P, su Lega Nerd, 7 ottobre 2011. URL consultato il 27 giugno 2020.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul Warez
Collegamenti esterni
- (EN) Denis Howe, warez, in Free On-line Dictionary of Computing. Disponibile con licenza GFDL