Angelo Masina
Angelo Masini, talvolta indicato come Angelo Masina (Bologna, 24 settembre 1815 – Roma, 3 giugno 1849), è stato un militare e patriota italiano. Prese parte ai moti del 1831 in Romagna, dopo aver combattuto in Spagna fece ritorno in Italia nel 1848 nei cacciatori dell'Alto Reno con cui combatté in Veneto.
Verso la seconda metà del 1848 durante i combattimenti nei pressi di Bologna a capo della sua formazione di Lancieri della morte conobbe Garibaldi e lo seguì a difesa della Repubblica Romana. Morì a Roma durante i combattimenti del 3 giugno 1849 durante l'assalto al Casino dei Quattro Venti.
Sulla tomba di famiglia nella Sala del Colombario della Certosa di Bologna è collocato un suo busto, opera di Giuseppe Pacchioni.[1][2]
Gli è intitolata una via a Bologna.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Classe 3^D del Liceo Laura Bassi di Bologna, Masini Angelo, su Storia e Memoria di Bologna, Comune di Bologna, 2008 (archiviato il 28 febbraio 2024).
- ^ Roberto Martorelli, Busto di Angelo Masini, su Storia e Memoria di Bologna, Comune di Bologna. URL consultato il 17 agosto 2024.
- ^ https://web.archive.org/web/20240329094041/https://www.storiaememoriadibologna.it/masini-angelo-2976-luogo
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Angelo Masini
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Masini, Angelo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Fabio Zavalloni, MASINI, Angelo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 71, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2008.
- classe 3^D del Liceo Laura Bassi di Bologna, Masini Angelo, in Storia e Memoria di Bologna, Comune di Bologna, 2008.
- Vorrei notizie su Angelo Masina, nato a Bologna il 24 novembre 1815 e morto a Roma il 3 giugno 1848, e sulla sua famiglia originaria, su www.bibliotecasalaborsa.it, 9 luglio 2004. URL consultato il 2 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2011).
- Angelo Masini, il giovane eroe che cadde accanto a Garibaldi, su bologna.repubblica.it.
- La storica battaglia dei quattro venti, su specchioromano.it.