Il torneo di calcio della XVIII Olimpiade fu il tredicesimo torneo olimpico di calcio maschile ed il quarto ad essere disputato dalle nazionali olimpiche. Si tenne dall'11 al 23 ottobre 1964 a Tokyo con il supporto di altre quattro città (Yokohama, Saitama, Osaka e Kyoto).
Originariamente avrebbero dovuto presentarsi 16 squadre, ma vi furono due defezioni prima dell'inizio del torneo sicché il torneo si disputò tra 14 squadre. Essendo i ritiri delle due squadre giunti troppo tardi per rimpiazzarle, due gironi su quattro videro alla partenza tre squadre e quindi si risolsero in tre incontri invece di sei.
Vincitrice del torneo olimpico fu l'Ungheria, che si impose in finale sulla Cecoslovacchia.
Come per le edizioni precedenti, potevano essere impiegati solo calciatori dilettanti, ma la regola introdotta nell'edizione precedente cambiò leggermente: non potevano essere convocati i calciatori che avevano disputato almeno una partita del campionato mondiale di Cile 1962 (qualificazioni incluse). Questa regola non si applicava alle nazionali africane ed asiatiche.
L'Italia decise di ritirarsi (decisione a cui concordarono sia CONI che FIGC)[1][2] dopo una segnalazione anonima (attribuita a una non precisata società calcistica italiana[3], le cui intenzioni furono ascritte alla volontà di non cedere i propri giocatori durante il campionato[3]) con cui si denunciava lo status professionistico dei calciatori italiani al torneo[3]. La FIFA tentò una mediazione con il CIO[3] alla luce del fatto che le federazioni calcistiche dell'Est europeo erano use inviare ai Giochi olimpici le loro rappresentative maggiori, avendo i loro sportivi di ogni livello lo status dilettantistico[3] e che già era stata adottata in passato, per evitare squilibri con gli Stati dove il calcio era professionistico, la regola di permettere la partecipazione ai Giochi olimpici solo a quei calciatori che non avessero mai preso parte alla fase finale del campionato mondiale[3]. Il CIO tuttavia ribadì l'incompatibilità tra professionismo e partecipazione olimpica[3] e fu deciso quindi di non prendere parte al torneo di calcio[2].
La Corea del Nord invece boicottò i Giochi olimpici per protesta contro la decisione del CIO di squalificare alcuni suoi atleti che avevano partecipato l'anno precedente a una manifestazione sportiva in Indonesia da questi non autorizzata[4][1].
Nota bene: nella tabella sottostante si tengono conto solo delle partecipazioni e dei piazzamenti ottenuti dalle nazionali olimpiche.
Le squadre furono ripartite in quattro gironi da quattro squadre ciascuna che si sarebbero affrontate con la formula del girone all'italiana[6].
Dopo le defezioni di Corea del Nord e Italia due gironi rimasero a tre squadre, comunque fu fatto salvo il principio che alla fase a eliminazione avrebbero acceduto le prime due di ogni girone.
Queste si sarebbero affrontate nei quarti di finale; fu prevista, per l'ultima volta nella storia del torneo olimpico di calcio, la finale di consolazione per il quinto posto, cui accedettero le quattro quartifinaliste perdenti[6].
Le quattro quartifinaliste vincenti si sarebbero affrontate in semifinale, e le vincenti le due semifinali si sarebbero contese la medaglia d'oro, mentre le due perdenti quella di bronzo.
Gli orari degli incontri sono tratti dal rapporto ufficiale dei giochi della XVIII Olimpiade a cura del comitato organizzatore[6].
^abA Melbourne 1956 la Squadra Unificata Tedesca non andò oltre il Turno di qualificazione, tuttavia in quel caso la nazionale era composta da soli calciatori tedesco occidentali.
(EN) CIO, Football Tournament (PDF), in The Games of the XVIII Olympiad Tokyo 1964, Vol. II, 1964, pp. 329 e segg. URL consultato il 25 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2017).