Dolichosuchus cristatus
Dolicosuco | |
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Fibula di Dolichosuchus cristatus | |
Stato di conservazione | |
Fossile Periodo di fossilizzazione: Triassico | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Reptilia |
Sottoclasse | Diapsida |
Infraclasse | Archosauromorpha |
Superordine | † Dinosauria |
Ordine | † Saurischia |
Sottordine | † Theropoda |
Infraordine | † Neotheropoda |
Superfamiglia | † Coelophysoidea |
Famiglia | incertae sedis |
Genere | † Dolichosuchus Huene, 1932 |
Specie | † D. cristatus |
Nomenclatura binomiale | |
Dolichosuchus cristatus Huene, 1932 |
Il dolicosuco (Dolichosuchus cristatus Huene, 1932)[1] è un dinosauro carnivoro, forse appartenente ai celofisoidi. Visse nel Triassico superiore (Norico, circa 215 milioni di anni fa) e i suoi resti sono stati ritrovati in Germania. L'identità è dubbia.[2]
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Questo dinosauro è conosciuto per una tibia lunga poco più di 30 centimetri, descritta per la prima volta da Friedrich von Huene nel 1932, il quale inizialmente la attribuì a un animale affine al crocodilomorfo Hallopus. Successivamente, alcune caratteristiche (una grande cresta cnemiale e una cresta fibulare) permisero di chiarire che questo fossile era da attribuirsi ai dinosauri teropodi. Secondo alcuni paleontologi (Welles, 1984) la tibia è pressoché indistinguibile da quella di Liliensternus, un altro teropode del Triassico tedesco, mentre altri studiosi (Rauhut e Hungerbuhler, 2000) ritengono che questo fossile sia molto simile, ma non identico, a quelli di Liliensternus e Dilophosaurus; è probabile quindi che Dolichosaurus fosse un qualche tipo di celofisoide, ovvero un dinosauro carnivoro di piccole/medie dimensioni dalla corporatura snella.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Huene, F., Die fossile Reptil-Ordnung Saurischia, ihre Entwicklung und Geschichte, in Monog. Geol. Pal., vol. 4, n. 1, 1932, pp. viii + 361 pp.
- ^ Dolichosuchus, su Paleobiology Database. URL consultato il 9 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2015).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Carrano and Sampson, A review of coelophysoids (Dinosauria: Theropoda) from the Early Jurassic of Europe, with comments on the late history of the Coelophysoidea, in Neues Jahrbuch für Geologie und Paläontologie Monatshefte, vol. 2004, n. 9, 2004, pp. 537-558.
- Huene, Die fossile Reptil-Ordnung Saurischia, ihre Entwicklung und Geschichte, in Monog. Geol. Pal., vol. 4, n. 1, 1932, viii + 361 pp.
- Irmis, First report of Megapnosaurus (Theropoda: Coelophysoidea) from China, in PaleoBios, vol. 24, n. 3, 2004, pp. 11-18.
- Rauhut and Hungerbuhler, A review of European Triassic theropods, in Gaia, vol. 15, 2000, pp. 75-88.
- Welles, Dilophosaurus wetherilli (Dinosauria, Theropoda), osteology and comparisons Palaeontographica. Beiträge zur Naturgeschichte der Vorzeit. Abteilung A: Paläozoologie, Stratigraphie, 1984, pp. 185 p. (85-180).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Dolichosuchus cristatus
- Wikispecies contiene informazioni su Dolichosuchus cristatus
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Dolichosuchus cristatus, su Fossilworks.org.