Stadio An der Alten Försterei
Stadion An der Alten Försterei | |
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Alte Försterei Sadowa-Platz AF Stadion | |
Informazioni generali | |
Stato | Germania |
Ubicazione | Berlino, An der Wuhlheide 263 |
Inizio lavori | 7 agosto 1920 |
Inaugurazione | 1920 |
Costo | 17 000 000 € |
Ristrutturazione | 1952-1955, 1979-1983, 2008-2009, 2013 |
Proprietario | Union Berlino, tramite Stadionbetriebs AG |
Informazioni tecniche | |
Posti a sedere | 22 012 |
Struttura | pianta rettangolare in cemento armato, laterizio e metallo |
Copertura | tutti i settori |
Mat. del terreno | Erba |
Uso e beneficiari | |
Calcio | Union Berlino |
Mappa di localizzazione | |
Lo Stadion An der Alten Försterei (traducibile in italiano come Stadio vicino alla vecchia casa del guardaboschi), più comunemente noto come Alte Försterei o con la sigla AF, è uno stadio calcistico della capitale tedesca Berlino, sito nel quartiere di Köpenick.
Inaugurato nel 1920 e più volte ampliato e ristrutturato,[1] ospita le partite interne dell'Union Berlino, dopo aver precedentemente accolto i club antesignani.
Con una capienza massima di 22 012 posti (gran parte dei quali in piedi), l'Alte Försterei è il maggior stadio ad uso esclusivamente calcistico della città di Berlino.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Verso il 1920 l'Union Oberschöneweide (società calcistica antesignana dell'Union Berlino) dovette abbandonare il suo storico stadio in Wattstraße (situato poco a sud dell'ippodromo di Karlshorst), destinato ad essere abbattuto per far spazio ad abitazioni.
Per edificare un nuovo terreno di gioco venne individuata un'area a ridosso della foresta di Sadowa (poi rinominata Wuhlheide), sempre nel territorio dell'allora comune autonomo di Oberschöneweide (l'accorpamento con Berlino fu decretato il 1º ottobre 1920). Il Sadowa-Platz (o Sadowa-Sportplatz) venne inaugurato ufficialmente il 7 agosto 1920 con la disputa di una partita tra Union Oberschöneweide e i campioni di Germania del Norimberga, terminata 1-2 per gli ospiti; la prima partita nell'impianto era stata tuttavia giocata già il 17 marzo precedente tra i padroni di casa e il Viktoria Berlino (anche in quel caso si trattava di un'amichevole, chiusasi sull'1-1). La capienza iniziale degli spalti era di circa 10 000 posti, dei quali solo 200 a sedere.
La vicinanza dello stadio ad una casa destinata all'alloggio del guardaboschi indusse col passare del tempo un cambio di nome dell'impianto, che divenne pertanto noto come Alte Försterei.
Nel 1966, a seguito della promozione dell'Union Berlino in DDR-Oberliga (il massimo campionato della Germania Est), si rese necessario un ampliamento: nel giro di quattro anni fu pertanto innalzata la Gegengerade (tribuna opposta alla principale) e vennero effettuati interventi minori, sicché tra gli anni 1970 e 1980 la capienza dell'impianto fu portata a circa 22 500 posti.
Data l'assenza di interventi di manutenzione successivi, negli anni 1990 l'Alte Försterei iniziò ad accusare una certa obsolescenza, tanto che a partire dalla fine del decennio l'Union poté continuare a giocarvi solo grazie alla concessione di permessi temporanei.
Nel 2006 le autorità del calcio tedesco rifiutarono di prorogare tali deroghe, impedendo all'Union di disputare nell'impianto qualsiasi partita valida per i primi tre campionati nazionali e le coppe. La dirigenza dell'Union Berlino si trovò quindi obbligata a scegliere se traslocare in un nuovo stadio oppure rinnovare la struttura già esistente; si decise infine di perseguire quest'ultima soluzione.
I lavori, iniziati nel 2007 e conclusi nel 2009, furono in larga parte svolti dagli stessi tifosi della squadra berlinese[2]: grazie al lavoro gratuito di più di 2000 volontari per circa 140 000 ore, lo stadio venne quasi integralmente ricostruito[3].
L'8 luglio 2009 il "nuovo" Alte Försterei fu riaperto con un derby amichevole tra l'Union e l'Hertha Berlino. Negli anni successivi vennero effettuati ulteriori interventi integrativi sulla tribuna principale (integralmente ricostruita entro il 2012) permettendo di ampliare ulteriormente la capienza totale a 22 012 posti[3].
Struttura
[modifica | modifica wikitesto]L'impianto originario presentava la sola tribuna centrale coperta e dotata di seggiolini, mentre il resto degli spalti era scoperto e costruito a terrapieno con larghi gradoni in parte neanche rivestiti di cemento. Nel corso dei lavori di ristrutturazione la tribuna centrale è stata abbattuta e ricostruita di maggiori dimensioni (e con migliori servizi a beneficio del pubblico), mentre il resto degli spalti è stato rivestito in cemento ed egualmente dotato di copertura.
La struttura presenta una pianta rettangolare, con spalti affacciati direttamente sui bordi del terreno di gioco.
Proprietà
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2009 la società controllata dall'Union Stadionbetriebs AG, proprietaria dello stadio, vendette azioni sulla struttura a 4141 tra soci e sponsor del club, per un valore complessivo di 2,73 milioni di euro. L'Alte Försterei è così diventato il primo stadio di un campionato professionistico tedesco parzialmente di proprietà dei tifosi[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bundesliga - Die offizielle Seite - bundesliga.de, su bundesliga.de - die offizielle Webseite der Bundesliga. URL consultato il 24 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ FC Union Berlin: i tifosi ricostruiscono lo stadio | CalcioPro.com
- ^ a b c Kult a Köpenick, l'Union Berlin è più di una squadra di calcio - Il Mitte, 7 gen 2013
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Jörn Luther, Frank Willmann: Und niemals vergessen – Eisern Union!. BasisDruck Verlag, Berlin 2000, ISBN 3-86163-106-7.
- Harald Tragmann, Harald Voß: Die Union-Statistik, Ein Club zwischen Ost und West. 3. Auflage. Verlag Harald Voß, Berlin 2007, ISBN 978-3-935759-13-7.
- Werner Skrentny (Hrsg.): Das große Buch der deutschen Fußballstadien. Verlag Die Werkstatt, Göttingen, ISBN 3-89533-306-9
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Stadion An der Alten Försterei
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- www.fc-union-berlin.de Sito ufficiale dell'Union Berlino