Strada statale 7 Via Appia
Strada statale 7 Via Appia | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regioni | Lazio Campania Basilicata Puglia |
Dati | |
Classificazione | Strada statale |
Inizio | Roma |
Fine | Brindisi |
Lunghezza | 713,450 km |
Provvedimento di istituzione | Legge 17 maggio 1928, n. 1094 |
Gestore | ANAS |
Percorso | |
Strade europee | |
La strada statale 7 Via Appia (SS 7) è una strada statale che - seguendo il percorso dell'omonima via consolare romana - collega Roma a Brindisi). Nel tratto da Cisterna di Latina a Terracina, la SS 7 è denominata "La fettuccia di Terracina" per via del suo tracciato in linea retta.
Storia
La SS 7 venne istituita nel 1928 con il seguente percorso: "Roma - Velletri - Terracina - Capua - Napoli - Marigliano - Avellino - Atripalda - Bivio Sant'Angelo dei Lombardi - Lioni - Ruoti - Potenza - Laterza - Castellaneta - Taranto - Francavilla - Brindisi."[1]
Nel 1935 il percorso della strada venne modificato, abbandonando il tronco originario da Capua ad Avellino passante per Napoli e Marigliano, a favore di un tracciato più settentrionale, passante per Caserta e Benevento; il tracciato abbandonato costituì la nuova statale n. 7-bis[2].
Nel 1937 il percorso della strada venne modificato, abbandonando il tronco originario dalla località Pozzo Grillo a Laterza passante per Ginosa, a favore di un tracciato più a nord, passante per Matera, che comprendeva un tronco fino ad allora parte della statale n. 99[3].
Nel 1951 venne classificata come strada statale la diramazione da Formia a Gaeta[4].
Nel 1952 venne classificata come strada statale la diramazione fra la SS 7 e l'aeroporto di Ciampino-Est[5].
Percorso
Da Roma a Velletri (38 km)
La Via Appia Antica si originava da Piazza di Porta Capena a Roma, vicino al Circo Massimo, e oggi passa davanti alla Terme di Caracalla prendendo nome di Viale delle Terme di Caracalla e biforcandosi poi in due strade: la Via Latina e la Via Appia Antica.
L'Appia Nuova invece parte da Porta San Giovanni, presso la Basilica di San Giovanni in Laterano. La Via Appia Nuova attraversa il quartiere dell'Appio Latino, con Piazza Re di Roma. All'altezza di Piazza Re di Roma parte la Via Tuscolana, parallela a via Appia per un lungo tratto. Dopo un lungo tracciato urbano l'Appia esce dall'abitato e si possono ammirare bellissimi scorci di Campagna Romana: sulla sinistra si hanno l'Ippodromo di Capannelle e l'Acquedotto Claudio, mentre sulla destra in lontananza i ruderi della Villa dei Quintili con il relativo acquedotto.
Al decimo chilometro l'Appia Nuova sovrappassa la Circonvallazione Meridionale del Grande Raccordo Anulare, innestandosi con il medesimo tramite l'uscita 23. L'Appia Nuova entra quindi in Comune di Ciampino, e sulla sinistra si può vedere l'Aeroporto di Ciampino. Poco oltre si ha la Via di Ciampino, che conduce al centro urbano. Al chilometro 17 dalla Via Appia si origina la ex strada statale 217 Via dei Laghi, che ricalca per un buon tratto l'antica Via Castrimeniense diretta a Marino e la Via Postale per Napoli.
Poco oltre la Via Appia entra in Comune di Marino, città nota per il suo vino D.O.C., e la strada inizia lentamente a risalire le pendici dei Colli Albani. Al chilometro 19 si hanno i diverticoli per le frazioni di Santa Maria delle Mole (sulla destra) e Cava dei Selci (sulla sinistra). Sempre sulla sinistra poco oltre si possono vedere il Palaghiaccio di Marino, il "Torraccio", antico sepolcro romano, e il convento dei PP. Trappisti di Frattocchie. Al chilometro 20 dall'Appia si origina la Via Nettunense, diretta a Nettuno e di origine antichissima, naturale prosecuzione della Strada Provinciale 77 bis Pedemontana dei Castelli che parte dallo stesso punto ma diretta verso la Via Anagnina.
Al chilometro 21 una piccola stradina comunale sulla destra porta ai resti di Bovillae, nell'attuale località di Frattocchie, storica Osteria sulla Via Appia nonché seconda delle due tappe che faceva il Papa in viaggio verso la Residenza di Castel Gandolfo. Poco oltre si hanno i diverticoli per la Strada Provinciale di Spinabella, diretta a Marino centro; per la Strada statale 140 del Lago Albano, diretta a Castel Gandolfo, da cui parte anche la Provinciale del "Lago Olimpico" diretta al Lago Albano, e per la Strada Provinciale di Due Santi diretta alla Via Nettunense presso la frazione della Castelluccia. Oltre la Via Appia procede in territorio di Castel Gandolfo in leggera salita rettifila. Al chilometro 22 si ha l'innesto di Via dell'Ercolano, che da una parte conduce al centro di Castel Gandolfo, dall'altro alla frazione delle Mole. Sulla sinistra c'è la Villa del Pontificio Collegio Nord-Americano, al cui interno ci sono i resti di una villa romana detta di Clodio.
A distanza di 23 chilometri dall'Urbe la Via Appia entra nel centro storico di Albano Laziale. Nella vasta Piazza Mazzini convergono la ex strada statale 216 Via Maremmana III, diretta a Marino e a Frascati e la Strada Provinciale dell'Olivella diretta a Torvaianica. L'Appia procede all'interno dell'abitato di Albano e si possono vedere su strada Palazzo Savelli e l'antichissima Chiesa di San Pietro, ricavata in un locale della antiche Terme romane dette di Cellomaio o di Caracalla erette ad uso dei vicini Castra Albana. L'Appia esce da Albano con il Ponte d'Ariccia, notevole opera d'ingegneria stradale voluta da Pio IX. Prima invece la strada scendeva verso la sottostante Vallericcia passando davanti alla catacombe di San Senatore e all'interno dei resti della città romana di Aricia.
Al di là del Ponte d'Ariccia si trova appunto Ariccia, nota per la porchetta, dominata dalla mole di Palazzo Chigi e della Collegiata dell'Assunta. La cittadina domina la Vallericcia sottostante, antico bacino lacustre. Da Ariccia l'Appia esce con altri due ponti minori, e poi sulla destra fronteggia il Santuario di Santa Maria di Galloro. Quindi la statale continua alberata fino a Genzano di Roma, a 28 chilometri da Roma, nota per l'Infiorata, da cui si diparte anche una Tangenziale che aggira l'abitato per smaltire il traffico su Corso Gramsci, che è il nome che prende l'Appia attraversando la cittadina.
Oltre Genzano si hanno sia il diverticolo per Lanuvio che la Provinciale Nemorense che porta a Nemi e al suo Lago. Dopo Genzano l'Appia si divide in due tronconi, entrambi di circa 10 chilometri: l'Appia Nuova Vecchia Sede e l'Appia Nuova Nord, che arrivano entrambe a Velletri, ma la prima innestandosi nella Circonvallazione di Ponente della cittadina, la seconda incontrandosi con la Via dei Laghi alla fine del percorso di quest'ultima e innestandosi su Viale Roma.
Fra il 1912 e il 1963 questa sezione stradale integrò il binario della linea Roma-Albano delle tranvie dei Castelli Romani.
Da Velletri a Terracina (64 km)
Da Velletri, la statale 7 non entra nell'abitato, ma gira lungo la Circonvallazione Est di Via dei Volsci (da dove parte la Provinciale per Lariano e per la Via Anagnina) fino a ricollegarsi con l'Appia urbana che esce da Porta Napoletana, al chilometro 41 del tragitto da Roma. Poco oltre si origina anche la Provinciale per Nettuno.
Da qui la Via Appia Nuova percorre sostanzialmente rettifila il piatto Agro Pontino, sfiorando al chilometro 49,500 la località di Le Castella. Al chilometro 52 la Via Appia entra nell'abitato di Cisterna di Latina, e prende il nome di Corso della Repubblica. L'Appia con un'ampia Circonvallazione abbraccia Cisterna incontrando la Provinciale per Nettuno, quella per Latina e quella per la Via Pontina.
Quindi la Via Appia continua come una linea retta nel cuore dell'Agro Pontino, sfiorando Latina Scalo. Al chilometro 88 si diparte la strada statale 156 per Sezze. Al chilometro 92 l'Appia sfiora l'abitato di Pontinia, mentre qualche chilometro più a sud è attraversata dalla Provinciale per Sabaudia (sulla destra) e Priverno (sulla sinistra).
Al chilometro 102 l'Appia Nuova entra a Terracina, e diventa Via Roma andando in pratica a lambire, finalmente, il mar Tirreno in corrispondenza dell'antico Porto di Traiano.
Da Terracina a Sessa Aurunca (71 km)
All'altezza di Terracina dalla Via Appia ha origine la SS213 Via Flacca, l'Appia in questo tratto attraversa i comuni di Monte San Biagio, Fondi, Itri ed infine Formia, dove si ricongiunge con la via Flacca, e da qui riprende il litorale costiero. Da qui prosegue per Scauri parallelamente alla sua variante Formia-Garigliano (SS7 quater) fino all'altezza di Minturno dove si può osservare il Comprensorio Archeologico di Minturnae. Da qui l'Appia prosegue per le frazioni di Sessa Aurunca mentre la sua variante prenderà il nome di Via Domitiana, che prosegue in direzione Napoli. L'Appia continua sfiorando Fasani e Santa Maria la Piana, frazioni di Sessa Aurunca, ed il Comune di Cellole, arrivando infine a Sessa Aurunca.
Da Sessa Aurunca a Pastorano (42 km)
Questo è il primo tratto che la statale 7 affronta in Campania, nell'Alto Casertano, attraversando il Parco regionale Roccamonfina e foce Garigliano, di notevole valenza ambientale e territoriale ad est e il Monte Massico, sul litorale Domizio ad Ovest. La strada continua serpeggiando per la pianura di Carinola, attraversando una delle terre più fertili di tutto il sud Italia, fino ad arrivare nell'Agro Caleno. I comuni che vengono attraversati in questo tratto sono: Sessa Aurunca, Cellole, Carinola, Teano, Francolise, Sparanise, Calvi Risorta, Pignataro Maggiore e Pastorano.
Da Pastorano a Caserta (21 km)
A Pastorano la SS7 si congiunge con la SR6 Via Casilina, e prosegue sfiorando il comune di Vitulazio, fino a Capua, dove passa per Piazza Umberto I, Dopo 800m l'Appia si biforca in un'altra sua variante, la SS7bis di Terra di Lavoro, che continua in direzione di Avellino, mentre la SS7 prosegue per il comune di Santa Maria Capua Vetere, dove prende il nome di Corso Aldo Moro. Attraversata la città di Santa Maria Capua Vetere, l'Appia prosegue in direzione Caserta attraversando vari Comuni quali San Prisco, Curti, Casapulla, Casagiove, ed infine arriva a Caserta, passando davanti la Reggia di Caserta (Piazza Carlo III). Poi prenderà il nome di Corso Trieste e quello di Viale dei Bersaglieri, quando infine uscirà dal Comune di Caserta per poi proseguire per Maddaloni ed attraversare il centro abitato di Santa Maria a Vico seguendo per quello di Arienzo.
Da Arienzo per Benevento a San Giorgio del Sannio (41 km)
La strada, dopo il comune di Arienzo, entra in provincia di Benevento, attraversa tutta la Valle Caudina e il comune di Arpaia, e costeggiando la città di Montesarchio arriva a Benevento. Superato il capoluogo sannita, l'Appia attraversa il comune di San Giorgio del Sannio oltre il quale lascia la provincia di Benevento in favore di quella di Avellino.
Da San Giorgio del Sannio ad Avellino (35 km)
Il primo comune toccato in terra irpina è quello di Venticano, dove l'Appia costituisce la strada principale della frazione di Castel del Lago. Qui è situato anche lo svincolo Benevento della Autostrada A16 e l'inizio del Raccordo autostradale 9 di Benevento.
Subito dopo Castel del Lago la strada raggiunge l'abitato di Calore di Venticano, dove ha inizio la Strada Statale 90 delle Puglie. Da qui la strada cambia direzione e si dirige verso sud-ovest, toccando i comuni di Montemiletto e Pratola Serra. Nei pressi di quest'ultimo centro si dirama la ex Strada statale 371 della Valle del Sabato. Dopo aver oltrepassato la zona industriale di Pratola Serra l'Appia entra nel territorio del comune di Manocalzati. Qui si trova lo svincolo Avellino Est della Autostrada A16 e lo svincolo con la Strada Statale 7 bis di Terra di Lavoro (che nel tratto di Atripalda viene più comunemente riconosciuta come "variante est"), la quale conduce a Napoli e poi a Capua. L'Appia non entra nel comune di Avellino per poche centinaia di metri, seppure sia collegata direttamente alla Zona Industriale di Pianodardine.
Da Avellino a Potenza (134 km)
La strada prosegue dal bivio Pianodardine passando nei territori comunali di Manocalzati, San Potito Ultra e Parolise. Questo tratto è molto trafficato a causa del pendolarismo costante dei comuni limitrofi al capoluogo, che si aggiunge al traffico regionale e nazionale.
A Parolise vi è il bivio tra il vecchio e il nuovo tracciato in variante e con la Strada Statale 400 di Castelvetere.
Il tratto originale tra Parolise e Lioni toccava Salza Irpina, superava il dislivello con i tornanti del "Malopasso" per raggiungere Montemarano, superava il Fiume Calore presso Ponteromito, proseguendo verso la periferia di Sant'Angelo dei Lombardi e Lioni. Il tratto dismesso da Castelfranci a Lioni fu inserito nell'itinerario della Strada Statale 400 di Castelvetere nel 1990. La variante realizzata (chiamata dai locali Ofantina Bis) dopo il sisma del 23 novembre 1980 lambisce più a sud il Montagnone di Nusco e i territori di Cassano Irpino, Montella e della stessa Nusco, con un tracciato meno tortuoso e su viadotti e mediante gallerie. Il vecchio tracciato prende per brevi tratti denominazioni locali diverse (via Nazionale, via Appia, nomi di contrade). Il nuovo tracciato è interamente numerato come SS7 come si evince dalla progressiva chilometrica. Superato l'abitato di Lioni la strada si separa dall'itinerario a scorrimento veloce e torna sul vecchio tracciato verso Teora e Sant'Andrea di Conza. La Statale entra in Basilicata nel comune di Pescopagano proseguendo con un tracciato tortuoso verso Castelgrande, Muro Lucano, Ruoti fino all'arrivo dell'Appia a Potenza.
Da Potenza a Matera (103 km)
Attraversata la città di Potenza la strada si snoda sulle alture a monte del fiume Basento e, nei pressi della città di Matera, oltrepassa il fiume Bradano raggiungendo territori collinari. In questo tratto di strada partendo da Potenza si attraversano i territori di: Vaglio Basilicata, Albano di Lucania, Tricarico, Grassano, Grottole, Miglionico e Matera.
Dall'innesto con la Strada statale 94 del Varco di Pietrastretta dir presso la stazione RFI di Baragiano-Ruoti, ubicata all'interno di un centro abitato (Baragiano Scalo), fino all'innesto con la Strada statale 7 racc-via Appia presso il bivio di Miglionico, in seguito al decreto legislativo n. 112 del 1998, dal 2001, la gestione è passata dall'ANAS alla Regione Basilicata, che ha ulteriormente devoluto le competenze alle rispettive province di Potenza e Matera. La provincia di Potenza l'ha classificata come SP EX SS 7 invece la provincia di Matera come SP 1 "Appia". Nonostante il declassamento a strada provinciale, solo la provincia di Matera ha provveduto ad aggiornare la segnaletica e la progressiva chilometrica riportata sui pannelli non corrisponde a quella dell'intera tratta stradale in quanto il chilometro 0+000 è stato fissato in corrispondenza del confine provinciale a Valico Tre Cancelli, nel comune di Tricarico.
Inoltre nel comune di Potenza l'ANAS gestisce un tratto dal km 466+550 al km 468+300, dall'innesto con il raccordo autostradale 5, Sicignano degli Alburni-Potenza, presso lo svincolo di Potenza Est fino all'innesto con la Strada statale 407 Basentana, dove la strada funge, insieme al tratto del raccordo autostradale 5 dallo svincolo di Potenza Ovest allo svincolo di Potenza Est, da tangenziale sud della città.
Da Matera a Taranto (67 km)
Il tratto attraversa i territori comunali di Laterza, Castellaneta, Palagianello, Palagiano e Massafra, oltre che di Matera e Taranto. Attraversa i centri abitati di Castellaneta e Massafra. Dallo svincolo posto al km 622+900 parte il raccordo che collega il tratto allo svincolo dell'autostrada A14 che corrisponde all'uscita Palagianello.
Da Taranto a Brindisi (70 km)
La SS 7 Via Appia collega i due capoluoghi pugliesi Taranto e Brindisi con un tracciato lungo circa 70 chilometri e con le caratteristiche di superstrada. Passa attraverso i comuni di Grottaglie, Villa Castelli, Francavilla Fontana, Oria, Latiano e Mesagne, per terminare all'interconnessione con la Strada statale 16 Adriatica.
Fino a pochi decenni fa, il tratto da Taranto a Grottaglie era un raccordo autostradale e il tracciato della SS 7 usciva da Taranto e attraversava San Giorgio Jonico, mentre gran parte del percorso tra Grottaglie e Brindisi aveva un'unica carreggiata; in seguito il vecchio raccordo Taranto-Grottaglie è stato incorporato nel percorso della SS 7 (diminuendone la lunghezza da oltre 720 km a 713,4 km), il vecchio tratto San Giorgio-Grottaglie è stato declassificato a strada provinciale e quello Taranto-San Giorgio è stato integrato nel percorso della strada statale 7 ter Salentina, aumentandone la lunghezza da 64,8 (la strada cominciava da San Giorgio Jonico) a 78,4 km.
Tracciato
Matera - Taranto
Via Appia tratto Matera - Taranto | |||||
Tipo | Indicazione | km | Note | Provincia | Strada Europea |
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strada statale 7 racc Via Appia Miglionico, Ferrandina, Ferrandina Scalo, Pomarico, Pisticci, Grottole, Montescaglioso |
554,4 | MT | |||
Strada provinciale 211 | 558,0 | ||||
Strada Bradanica Grassano |
558,5 | ||||
Lago di San Giuliano | 560,2 | ||||
Strada dei Tre Confini | 562,4 |
Taranto - Brindisi
Particolarità
Visto l'interesse storico e la mole dei reperti archeologici presenti lungo la via, è stata proposta molte volte l'istituzione di un'area protetta che permetta di preservare e fruire di queste ricchezze. Attualmente esiste il parco regionale dell'Appia antica, istituito il 10 novembre 1988, con un'area di circa 3.500 ettari ed esteso nei comuni di Roma, Ciampino e Marino.
Il raccordo con l'A14
Strada statale 7 racc/ter Via Appia | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regioni | Puglia |
Province | Taranto |
Dati | |
Classificazione | Strada statale |
Inizio | Innesto con la SS 7 presso Palagiano (km 622+900) |
Fine | Svincolo con l'A14 presso Palagianello (km 736+000) |
Lunghezza | 1,140 km |
Data apertura | 2011 |
Gestore | ANAS |
Il raccordo tra la strada statale 7 Via Appia e l'autostrada A14 Adriatica (nella segnaletica verticale raccordo SS 7 - A14), ufficialmente noto come strada statale 7 racc/ter Via Appia (SS 7 racc/ter), è una strada statale che collega la SS 7 nel suo tratto tra Matera e Taranto all'A14, agevolando il traffico tra Bologna e la Calabria e viceversa. Essa presenta un'unica intersezione rotatoria con la strada comunale Parete Pinto.
Tracciato
racc./ter Raccordo - | ||||
Tipo | Indicazione | ↓km↓ | ↑km↑ | Provincia |
---|---|---|---|---|
Matera Palagianello |
0,0 | 1,1 | TA | |
Taranto Palagiano Reggio Calabria | ||||
Strada comunale Parete Pinto | 0,5 | 0,6 | ||
Bologna-Taranto | 1,1 | 0,0 |
Note
- ^ Legge 17 maggio 1928, n. 1094
- ^ Regio decreto del 18/03/1935 n. 577 - Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia 113 del 14/05/1935
- ^ Regio decreto del 28/01/1937 n. 172 - Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia 53 del 4/03/1937
- ^ Decreto del presidente della Repubblica 16 gennaio 1951, n. 163, in materia di "Classificazione nella rete delle strade statali del tratto stradale Formia-Gaeta quale diramazione della statale numero 7 Appia."
- ^ Decreto del presidente della Repubblica 1 marzo 1952, n. 358, in materia di "Classificazione nella rete delle strade statali del tratto collegante la strada statale n. 7 "Appia" con l'Aeroporto di Ciampino-Est."
Voci correlate
- Lariano
- Strada statale 7 bis di Terra di Lavoro
- Strada statale 7 ter Salentina
- Strada statale 7 quater Via Domitiana
- Strada statale 207 Nettunense
- Via Appia Antica
- Via dei Laghi
- Via Anagnina
- Trasporti nel Lazio
- Trasporti in Campania
- Trasporti in Basilicata
- Trasporti in Puglia
- Tangenziale di Matera
Altri progetti
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- Strade statali della provincia di Avellino
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