Pezza Petrosa
Pezza Petrosa frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Puglia |
Provincia | Brindisi |
Comune | Villa Castelli |
Territorio | |
Coordinate | 40°34′38″N 17°27′39″E |
Altitudine | 250 m s.l.m. |
Superficie | 2 km² |
Abitanti | 15 (2008) |
Densità | 7,5 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 72029 |
Prefisso | 0831 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Pezza Petrosa è un sito archeologico nel comune di Villa Castelli (BR), presso la strada provinciale per Grottaglie. Il sito è costituito dai resti di una necropoli e di un phrourion esistito tra il IV secolo a.C. e I secolo a.C., nell'ambito di un'area che mostra significative tracce di frequentazione dal neolitico all'alto medioevo.
Necropoli dorica
[modifica | modifica wikitesto]Nella località è stata rinvenuta la necropoli messapica e dorica di 33 sepolture di varia tipologia e orientamento, generalmente a inumazione e in alcuni casi polisome (con più di un defunto).
I corredi funerari, oggi ospitati presso il Museo archeologico nazionale di Taranto e presso il Museo archeologico comunale di Villa Castelli, permettono di datare l'uso della necropoli al IV-III secolo a.C. La somiglianza delle ceramiche rinvenute con quelle della greca Taranto hanno permesso di ipotizzare la presenza di un insediamento di fondazione tarantina al confine con i territori dei centri messapici[1] di Kailia (Ceglie Messapica), Mesocorus (nei pressi di Carosino[2], Hyria (Oria), Brentèsion (Brindisi) ed Egnatia (nel comune di Fasano).[3].
Scavi archeologici sono stati condotti sul sito dalla Soprintendenza archeologica della Puglia nel 1989-1990. Gli scavi hanno identificato resti anche dell'abitato, un phrouron (avamposto militare) tarantino, riutilizzato in epoca romana. I resti, danneggiati dai lavori agricoli, comprendevano possibili resti di abitazioni e delle mura difensive in blocchi, databili per motivi stratigrafici a dopo la metà del IV secolo a.C.[4].
Reperti medievali
[modifica | modifica wikitesto]Pochi metri più a nord del sito archeologico sono state rinvenute tracce di cisterne altomedievali, oggi sotto il parcheggio del sito archeologico, È inoltre stata rinvenuta una moneta bizantina del X secolo con l'effigie dell'imperatore bizantino Costantino VII[5].
Identificazione
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1590 in una carta geografica del Salento opera del cartografo fiammingo Gerard Kremer (e firmata per Gerardum Mercatorem)[6] l'antica Rudiae sarebbe indicata tra Villa Castelli e Grottaglie.
Negli anni trenta uno studioso locale ha ipotizzato l'identificazione del sito con la città romana di Rudiae[7]. Sempre nel medesimo periodo l'allora soprintendente agli scavi archeologici in Puglia, Ciro Drago, aveva proposto l'identificazione del sito archeologico come parte dei resti dell'antica Rudiae che avrebbe coperto a macchia di leopardo il territorio tra Villa Castelli, Grottaglie e Francavilla Fontana[8]. Successivamente tuttavia Rudiae è stata identificata con l'antico abitato messo in luce presso San Pietro in Lama a pochi chilometri da Lecce. L'ipotesi dell'identificazione del sito archeologico di Pezza Petrosa con Rudiae, è stata recentemente riproposta da uno studioso locale[9].
Un recente studio sul significato del termine phrourion[10] discute, in base alle occorrenze delle fonti e in particolare dell'uso che ne viene fatto in Tucidide e Senofonte[11] e, soprattutto, in Diodoro[12] Le conclusioni a cui giunge lo studio sembrerebbero indicare che, sulla base delle fonti, il senso attribuibile al termine possa denotare anche una struttura urbana più complessa assimilabile alla polis.[13]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ L'ipotesi di un centro greco fondato come avamposto di confine è stata formulata recentemente da Felice Gino Lo Porto (dato riportato nella pagina su Pezza Petrosa nel sito del comune, citata nei collegamenti esterni.)
- ^ Identificazione riportata sul sito della direzione didattica di Villa Castelli, citata tra i collegamenti esterni].
- ^ Grazia Angela Maruggi (a cura di), Pezza petrosa. Archeologia a Villa Castelli tra curiosità e ricerca ([Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, Soprintendenza Archeologica della Puglia, comune di Villa Castelli, assessorato alla cultura), Artigrafiche Pugliesi, Martina Franca 1992.
- ^ Il comune di Villa Petrosa è impegnato nella realizzazione di un progetto di sistemazione e rivalutazione del sito archeologico di Pezza Petrosa, con la costituzione di un parco archeologico, nell'ambito della collaborazione tra Italia e Grecia, all'interno del PIC Interreg III A Grecia-Italia 2000/2006.
- ^ P. Scialpi, Il parco archeologico di Pezza Petrosa a Villa Castelli, ed. Pugliesi, Martina Franca 2011, p.99.
- ^ L. Morleo, Breve storia di Villa Castelli, Tipografia Salinaro, Francavilla Fontana 1997.
- ^ Ciro Cafforio, Preistoria di Rudiae Tarantina, Taranto 1938. L'identificazione era stata invece respinta da Francesco Ribezzo che comunque ammetteva una effettiva presenza romana nel territorio e riteneva Rudiae identificabile nel vicino territorio di Francavilla Fontana (Francesco Ribezzo, Rudiae Paucentina, Napoli 1938).
- ^ Ciro Drago, Contributo alla carta archeologica della Puglia, Taranto 1933; Francesco Colaci Cenni storici e topografici sulla scoperta della città di Lupiae o Sibari del Salento, La Modernissima, Lecce 1933 (lo studio venne condotto per incarico del Ministero della educazione nazionale); Ciro Drago, Real museo nazionale di Taranto, Istituto poligrafico dello Stato, Roma 1940 (studio condotto sotto l'egida del Consiglio nazionale delle accademie e del Ministero dell'educazione nazionale); Ciro Drago, Ellenismo e romanità della Puglia, Tipografia Pappacena, Taranto 1941; Ciro Drago (a cura di), Italia (15), Corpus vasorum antiquorum) (Consiglio nazionale delle accademie e Ministero della Educazione Nazionale), Libreria dello Stato, Roma 1940.
- ^ P. Scialpi, I Mirmidoni e Villa Castelli, Edizioni Pugliesi, 2003, ISBN 978-88-8348-040-9
- ^ T.H. Nielsen, "Phrourion. A note on the term in classical sources and in Diodorus Siculus", in T.H. Nielsen (a cura di), Even more studies in the ancient Greek polis, 2002, pp. 49-64.
- ^ T.H. Nielsen, "Phrourion. A note on the term in classical sources and in Diodorus Siculus", in T.H. Nielsen (a cura di), Even more studies in the ancient Greek polis, 2002, pp. 50 e segg.
- ^ T.H. Nielsen, "Phrourion. A note on the term in classical sources and in Diodorus Siculus", in T.H. Nielsen (a cura di), Even more studies in the ancient Greek polis, 2002, p. 54 e segg.
- ^ T.H. Nielsen, "Phrourion. A note on the term in classical sources and in Diodorus Siculus", in T.H. Nielsen (a cura di), Even more studies in the ancient Greek polis, 2002, p. 62.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- C. Cafforio, Preistoria di Rudiae Tarantina, Taranto 1938.
- G. A. Maruggi (a cura di), Pezza Petrosa. Archeologia a Villa Castelli tra curiosità e ricerca, Artigrafiche Pugliesi, Martina Franca 1992.
- P. Scialpi, I Mirmidoni e Villa Castelli, Edizioni Pugliesi, 2003
- P. Scialpi, Il parco archeologico di Pezza Petrosa a Villa Castelli, ed. Pugliesi, Martina Franca 2011.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Ciro Cafforio
- Francesco Ribezzo
- Grottaglie
- Murgia
- phrourion
- Rudiae
- Specchia (megalite)
- Villa Castelli
- Valle d'Itria
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pezza Petrosa
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito archeologico di Pezza Petrosa Archiviato il 15 settembre 2008 in Internet Archive. sul sito del comune di Villa Castelli.