Panzerfaust
Panzerfaust | |
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Panzerfaust | |
Tipo | Lanciagranate anticarro portatile |
Origine | Germania |
Impiego | |
Conflitti | Seconda guerra mondiale, Guerra di Corea |
Produzione | |
Date di produzione | 1943 - 1945 |
Varianti | Panzerfaust 30, 60, 100, 150, 250 |
Descrizione | |
Peso | 6.25 kg (Panzerfaust 60) |
Lunghezza | 1 metro |
Calibro | 149 mm (Panzerfaust 60) |
Tiro utile | 60 m (200 ft) (Panzerfaust 60) |
Army Recognition.com[1] | |
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Il Panzerfaust (in tedesco: Pugno Corazzato) è stata un'arma personale monouso funzionante sulla base del "principio Davis" o della contromassa. Infatti non era un lanciarazzi bensì un piccolo ma efficacissimo cannone senza rinculo o meglio un lanciagranate per uso contro carri. Veniva impiegato dai soldati delle potenze dell'asse durante la seconda guerra mondiale contro i carri alleati.
Caratteristiche dell'arma
Il Panzerfaust era un'arma semplice e poco costosa: esso consisteva semplicemente in un tubo di lancio per bomba a carica cava dotato di un congegno di scatto e di uno di puntamento. Una carica di lancio era collocata nel tubo, quindi si inseriva la bomba; poi si armava il congegno di lancio: per sparare, si puntava l'arma verso il bersaglio usando come riferimento una linea dipinta sulla testa della bomba e come alzo il coperchio di sicura del congegno di sparo. Premuta la leva di sparo la bomba partiva e, una volta uscita, spiegava 4 alette per stabilizzare la traiettoria. Dopo l'uso il tubo di lancio veniva gettato, poiché non era possibile ricaricarlo.
Il Panzerfaust si dimostrò un'arma letale per ogni carro colpito, dato che la sua testata a carica cava (Hohl-Ladung) produceva un getto incandescente in grado di perforare la corazza di ogni tipo di carro alleato. Si rivelò anche molto efficace contro edifici e bunker. L'unico difetto di questa rivoluzionaria arma era l'eccessiva vicinanza (nei primi modelli meno di 30 metri) a cui il tiratore si doveva esporre per riuscire a colpire il bersaglio.
L'antenato del Panzerfaust era il Faustpatrone, un'arma più piccola ma anche più pesante sviluppata nell'estate del 1942 dall'azienda tedesca HASAG (Hugo und Alfred Schneider AG). Come il Panzerfaust, anche il Faustpatrone era un lanciagranate e non un lanciarazzi.
A partire dal 1944, il Panzerfaust divenne un'arma standard della fanteria tedesca: semplicissimo, economico, facile da usare, fu prodotto in grandissima quantità, era dotazione standard di ogni veicolo della Wehrmacht e fu distribuito su tutti i fronti. Era talmente diffuso che intere formazioni tedesche, come il Volkssturm (la milizia popolare) finirono con l'essere dotate pressoché solamente di quest'arma. Nelle febbrili battaglie delle città europee, nel 1944-45, i Panzerfaust distrussero migliaia di veicoli corazzati alleati.
A guerra finita l'Armata Rossa entrò in possesso del progetto del Panzerfaust, il quale spianò la strada per il lanciagranate russo modello RPG-2, molto simile.
Versioni principali
L'esercito tedesco ne sviluppò ben tre versioni principali: versione '30', '60' e poi da ultimo la 100M; altre, come la 150M erano in fase di progettazione. La versione '100' fu quella prodotta in maggior numero. Essa era in grado di colpire un carro sino a 100 m di distanza e perforarne la corazza spessa 200mm anche se con angolo d'impatto pari a 30° (dalla verticale).
Venne utilizzato dai Tedeschi nella seconda guerra mondiale, a partire dal 1944, e comprendeva un'ogiva da 100mm, poi aumentata a 140, capace di perforare 140-230mm di acciaio, ma solo entro un raggio di 30-100 metri, a seconda della versione. Le versioni con maggiore gittata e con possibilità di ricarica, Panzerfaust 150 e 200, erano allo studio, ma non fecero in tempo ad entrare in linea. Esse anticipavano nell'insieme l'RPG-7.
Dati tecnici
Modello | Peso | Peso del propellente |
Ø della testata |
Velocità max | Gittata Utile |
Capacità di penetrazione |
Inizio produzione |
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Faustpatrone 30 m | 2,7–3,2 kg | 70 g | 100 mm | 28 m/s | 30 m | 140 mm | Agosto 1943 |
Panzerfaust 30 m | 6,9 kg | 95–100 g | 149 mm | 30 m/s | 30 m | 200 mm | Agosto 1943 |
Panzerfaust 60 m | 8,5 kg | 120–134 g | 149 mm | 45 m/s | 60 m | 200 mm | Settembre 1944 |
Panzerfaust 100 m | 9,4 kg | 190–200 g | 149 mm | 60 m/s | 100 m | 200 mm | Novembre 1944 |
Panzerfaust 150 m | 6,5 kg | 190–200 g | 106 mm | 85 m/s | 150 m | 280–320 mm | Marzo 1945 |
Versioni successive
Il Panzerfaust nella cultura di massa
- In ambito anime, il Panzerfaust compare in Hellsing[2].
- In ambito musicale, Panzerfaust è il quinto album di studio del gruppo black metal norvegese Darkthrone, così chiamato in omaggio alla celebre omonima arma.
- In ambito videoludico, il Panzerfaust compare in mumerosi videogiochi, tra i quali Return to Castle Wolfenstein, Brothers in Arms: Earned in Blood, Commandos: Strike Force, Medal of Honor: Underground, Call of Duty 2: Big Red One, Call of Duty: Roads to Victory, Wolfenstein, Company of Heroes, Company of Heroes 2,Battlefield 1942, Sniper Elite 4, Battlefield V,
PlayerUnkwon's Battlegrounds .
- Nel film "Le 4 giornate di Napoli" del Settembre 1943 si vedono i Panzerfaust utilizzati dagli insorti che li avevano sottratti alle truppe tedesche.
Utilizzatori
Note
- ^ Panzerfaust Manual, su armyrecognition.com. URL consultato il 15 febbraio 2013.
- ^ http://hellsing.wikia.com/wiki/Letzte_Bataillon Hellsing Wiki: Letzte Bataillon.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «Panzerfaust»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Panzerfaust
Collegamenti esterni
- (EN) Panzerfaust, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh2014100296 · GND (DE) 7852203-1 · J9U (EN, HE) 987007407561805171 |
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