Coordinate: 45°57′41″N 12°58′37″E

Codroipo

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Codroipo
comune
Codroipo – Veduta
Codroipo – Veduta
La sede del comune
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Friuli-Venezia Giulia
ProvinciaNon presente
Amministrazione
SindacoFabio Marchetti (centro-destra) dal 16-5-2011 (2º mandato dal 23-10-2016)
Territorio
Coordinate45°57′41″N 12°58′37″E
Altitudine43 m s.l.m.
Superficie75,22 km²
Abitanti16 098[2] (31-12-2019)
Densità214,01 ab./km²
FrazioniBeano, Biauzzo, Goricizza, Iutizzo, Lonca, Muscletto, Passariano, Pozzo, Rividischia, Rivolto, San Martino, San Pietro, Zompicchia[1]
Comuni confinantiBasiliano, Bertiolo, Camino al Tagliamento, Lestizza, Mereto di Tomba, San Vito al Tagliamento, Sedegliano, Valvasone Arzene, Varmo
Altre informazioni
Lingueitaliano, friulano
Cod. postale33033
Prefisso0432
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT030027
Cod. catastaleC817
TargaUD
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Nome abitanticodroipesi
PatronoSanta Maria Maggiore
Giorno festivo5 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Codroipo
Codroipo
Codroipo – Mappa
Codroipo – Mappa
Posizione del comune di Codroipo nella ex provincia di Udine
Sito istituzionale

Codròipo ascolta (Codroip in friulano)[4] è un comune italiano[5] di 16 098 abitanti[2] in Friuli-Venezia Giulia.

In base alla legge regionale 26/2014 "Riordino del sistema Regione - Autonomie locali del Friuli Venezia Giulia" Codroipo è sede della UTI del "Medio Friuli" di cui fa parte con i comuni di Basiliano, Bertiolo, Camino al Tagliamento, Castions di Strada, Lestizza, Mereto di Tomba, Mortegliano, Sedegliano, Talmassons e Varmo.

Geografia fisica

Territorio

Il comune di Codroipo si estende per 75 km² nella pianura veneto-friulana, sulla riva orientale del fiume Tagliamento, da cui dista circa 6 km, al confine tra alta e bassa friulana, nella zona delle risorgive del Medio Friuli, a metà strada fra le città di Udine e Pordenone, entrambe distanti circa 27 km.

L'area è interessata dal fenomeno delle risorgive, che contribuisce al proliferare di rivi, rogge e ambienti acquatici come laghetti e stagni. La persistente azione dell'uomo ne ha oggi profondamente modificato la natura in funzione dell'agricoltura mono-colturale, tuttavia, alcune aree sono state preservate. Il Parco delle Risorgive di Codroipo, posto a sud dell'abitato, in corrispondenza del centro sportivo, offre infatti un esempio di come poteva presentarsi l'ambiente in epoca pre-industriale.

Clima

CODROIPO
(1999-2019)
Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 8,410,314,919,624,228,530,330,125,620,014,09,59,419,629,619,919,6
T. min. media (°C) −0,80,23,68,112,515,716,916,512,48,64,70,2−0,18,116,48,68,2
T. max. assoluta (°C) 16,9
(2007)
22,5
(2019)
25,6
(2017)
30,5
(2011)
34,6
(2007)
37,5
(2003)
39,0
(2015)
37,5
(2003)
34,1
(2016)
29,4
(2011)
26,6
(2004)
19,2
(2016)
22,534,639,034,139,0
T. min. assoluta (°C) −10,8
(2002)
−7,6
(2012)
−8,5
(2005)
−4,2
(2003)
4,5
(2012)
5,7
(2001)
6,9
(2007)
6,9
(2010)
2,7
(2018)
−3,2
(2003)
−7,3
(2008)
−17,9
(2009)
−17,9−8,55,7−7,3−17,9
Precipitazioni (mm) 81,095,0101,095,0129,098,099,0110,0126,0120,0177,098,0274,0325,0307,0423,01 329,0
Giorni di pioggia 3445755555751216151760
Vento (direzione-m/s) 2,12,52,62,52,32,01,91,91,92,02,12,12,22,51,92,02,2

Storia

Zona di castellieri fin dall'età del bronzo, l'insediamento acquisisce consistenza in epoca romana tra il I e il II secolo a.C..

La fondazione della colonia di Aquileia, nel 181 a.C., rese strategica la posizione come crocevia per mercanti e soldati della Res Publica[6]. L'antico toponimo Quadruvium (poi Quadrupio[7]) deriverebbe dalle quattro contrade principali (quadrivio) che qui convergevano dall'incontro di due importanti strade romane: la Postumia, che collegava Aquileia a Genova, e la cosiddetta "Iulia Augusta", che da Mestre portava verso il Norico (Germania), confluendo ad Udine sull'omonimo ramo Udine-Grado. Codroipo fu pagus all'interno della municipalità di Aquileia fino alla sua caduta per mano di Attila nel 452. Altre strade erano la Via Annietta da Concordia a Gemona e la Via Crescenzia da Majano a Lignano Sabbiadoro

Con la caduta dell'Impero romano d'Occidente, Codroipo e il resto del Friuli furono soggetti alle invasioni barbariche, fino alla dominazione longobarda tra i secoli VI e VII. In questo periodo una parziale ripresa delle attività commerciali fu favorita dall'ubicazione del comune lungo l'unica strada che collegava la capitale del regno longobardo Pavia, con la capitale del Ducato del Friuli, la città di Cividale (l'antica Forum Iulii romana).

Ai longobardi succedettero i franchi, con l'inquadramento della nuova Marca del Friuli nel Regnum Italicorum nel 781. Nella prima metà del X secolo, le devastanti invasioni degli ungari, che razziarono e decimarono la popolazione valsero alla pianura veneto-friulana l'appellativo di vastata Hungarorum tale fu la violenza con cui si abbatté l'orda sui territori mal difesi dai franchi. Il 28 aprile 1001, l'imperatore Ottone III concesse buona parte del Friuli, incluso Codroipo, a Giovanni, Patriarca di Aquileia. Il periodo patriarcale segna l'inizio di una ripresa economica e demografica, stimolata dall'insediamento di coloni dalle terre di confine ad est del Patriarcato. Tuttavia l'importanza strategica di Codroipo come avamposto militare, impedisce il costituirsi di un libero comune, rimanendo così feudo patriarcale sotto il comando di un gastaldo imperiale, titolo concesso ai casato Savorgnan[7].

Sconfitto il Patriarcato, la Serenissima Repubblica Venezia, acquisisce la maggior parte del Friuli, nel 1420. Verso la fine del XV secolo e l'inizio del XVI, Codroipo fu prima ceduta dal conte goriziano Leonardo, investito dal Patriarcato di Aquileia, all'imperatore d'Austria e poi da quest'ultimo lasciata a Venezia. Nel 1797, ebbe luogo in quest'area la Battaglia di Valvasone (1797), tra le truppe asburgiche e quelle napoleoniche, e che vide la vittoria dell'Armée e la temporanea annessione della Repubblica veneta alla Francia. Numerose sono in questo periodo le spoliazioni e le requisizioni ad opera dei due eserciti, in particolar modo, quelli dei francesi vittoriosi sugli austriaci[8].

Impossessatosi degli alloggi del Doge a Villa Manin, Napoleone vittorioso ne fece il suo quartier generale fino alla sigla del trattato di Campoformio, che sancì la fine della plurisecolare Repubblica di Venezia, ceduta all'Austria insieme al Friuli. Nel 1860 fu aperta la linea ferroviaria tra Mestre e Udine, in cui Codroipo fu la prima stazione a sinistra del Tagliamento. L'annessione, nel 1866, al Regno d'Italia, segnata da ingenti danni alle vie di comunicazione messi in atto dagli austriaci in ritirata[9].

Nel periodo bellico tra il 1914 e il 1917, Codroipo diventa uno snodo logistico di primaria importanza per il Regio Esercito grazie al ponte sul Tagliamento.[9] Drammatici gli eventi successivi alla rotta di Caporetto, il 27 ottobre 1917. Nel disordine della ritirata delle truppe italiane si aggiungono i civili in fuga dall'occupazione austriaca. La Battaglia di Codroipo, vide contrapposti effettivi della Brigata Sassari e di altri reparti del Regio Esercito a preponderanti forze austro-tedesche, nel tentativo di evacuare il possibile attraverso il ponte, prima della sua distruzione. L'occupazione austriaca fino al novembre successivo sottopose la popolazione locale ad ulteriori sofferenze aggravate da vessazioni, requisizioni e dalla fame[9] Il 4 novembre 1918 fu liberata da truppe americane del 332nd Infantry Regiment.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, è bersagliata a causa della presenza della fabbrica di munizioni Mangiarotti. Particolarmente pesante il bombardamento del 12 ottobre 1944 che colpisce un convoglio ferroviario carico di esplosivo[9]

Simboli

Lo stemma del comune è di color rosso, con la Croce di Sant'Andrea di argento, accostata da quattro cipressi al naturale. Lo scudo è fregiato da ornamenti del Comune. Il gonfalone ha il drappo di colore azzurro, riccamente ornato con ricami d'argento e caricato dello stemma del Comune, con l'iscrizione centrata in argento "Comune di Codroipo". Le parti di metallo e i nastri sono argentati. L'asta verticale, ricoperta di velluto azzurro con bullette argentate, poste a spirale. Sulla freccia è inciso lo stemma del Comune e sul gambo il nome. Cravatta e nastri tricolori hanno i colori nazionali, frangiati d'argento.

Onorificenze

Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria
«Decreto del Presidente della Repubblica[10]»
— 22 settembre 1992

Economia

Tradizionale emporio commerciale del Medio Friuli, a lungo l'economia locale è stata particolarmente attiva nei mercati del grano e del bestiame bovino[11]. Negli anni Venti del Novecento, si diffonde la coltura estensiva del tabacco e nel 1938 viene realizzato uno stabilimento, retto in forma di cooperativa, per l'essiccazione e lavorazione del tabacco.

Nel secondo dopoguerra inizia un periodo di progressivo potenziamento delle attività commerciali e dei servizi. In particolare nel corso degli anni Ottanta, prende avvio il fenomeno delle piccole imprese familiari tipiche del Nord-Est italiano, che vede una progressiva diffusione del benessere sul territorio accompagnata da una relativa crescita demografica al netto di una parallela riduzione della presenza di personale militare a partire dagli anni novanta[12]. Le imprese più rilevanti operano nei settori dell'edilizia, della termoelettrica, dell'arredamento, dell'artigianato organaro, della viticoltura.

Monumenti e luoghi d'interesse

Chiese

Duomo di Santa Maria Maggiore
  • Duomo di Santa Maria Maggiore a Codroipo, costruito nel XVIII secolo
  • Chiesa di San Michele Arcangelo a Rivolto
  • Chiesa di San Martino a Muscletto
  • Chiesa di Sant'Andrea Apostolo a Passariano
  • Chiesa dei Santi Giacomo e Martino a Biauzzo
  • Chiesa di San Bartolomeo a Goricizza
  • Chiesa di Santa Giustina a Pozzo
  • Chiesa di Santa Maria Addolorata a Zompicchia
  • Chiesa di Santa Caterina a Lonca
  • Chiesa di San Valeriano a Codroipo

Ville venete

Villa Manin
Villa Manin-Kechler

Musei

  • Museo Civico delle Carrozze d'Epoca (Via San Pietro, 6 - San Martino)[14]
  • Museo Archeologico di Codroipo (Piazzetta Don Vito Zoratti)[15]
  • Museo del Vino Vigneti Pittaro (Via Udine, 67 - Frazione Zompicchia)[16]

Mulini

  • Mulino Bosa
  • Mulino Bert
  • Molino Zoratto
  • Molino Caeran

Giardini e Parchi

Entrata dell'Aeroporto di Rivolto
  • Parco di Villa Manin[17][18]
  • Parco delle Risorgive di Codroipo[19]

Aeroporto Militare di Rivolto

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[20]

Lingue e dialetti

A Codroipo, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza la lingua friulana. Ai sensi della Deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, il Comune è inserito nell'ambito territoriale di tutela della lingua friulana ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007[21]. La lingua friulana che si parla a Codroipo rientra fra le varianti appartenenti al friulano centro-orientale[22].

Si veda: "Ermes di Colloredo: Poesie Friulane, l’Opera Completa", LiteraryJoint Press, Philadelphia, PA, 2019. L'opera poetica completa del conte Ermes di Colloredo di Montalbano (sec. XVII), incontrastato padre della letteratura di lingua friulana ladina, presentata nel suo testo integrale. Printed ISBN 978-0-359-73730-7, ebook ISBN 978-0-359-38863-9

Qualità della vita e riconoscimenti

  • Comune Riciclone 2011 - Comuni Ricicloni per il legno: un importante riconoscimento che premia Codroipo come primo comune del nord Italia per il riciclo del legno[23].

Eventi

Fiera di San Simone, nel mese di ottobre, si tiene la storica fiera erede del tradizionale mercato contadino d'autunno. Famoso in passato per essere il più importante mercato di bestiame bovino della regione fino agli anni Settanta. La fiera si conclude di consueto con il mercato grande e l'assegnazione del Premio San Simone per opere in lingua friulana, il "San Simon", e il giovanile "San Simonut".[24]

Geografia antropica

Frazioni

Tra parentesi la denominazione in friulano[25]

  • Beano (Beàn)
  • Biauzzo (Blaùç)
  • Goricizza (Guricìz)
  • Iutizzo (Jutìz)
  • Lonca (Lonche)
  • Muscletto (Musclêt)
  • Passariano (Passariàn)
  • Pozzo (Poç)
  • Rividischia (Rividìscje)
  • Rivolto (Rivòlt)
  • San Martino (San Martìn)
  • San Pietro (San Pièri)
  • Zompicchia (Çupìcje)

Amministrazione

Gemellaggi

Sport

Hanno sede nel comune le seguenti società di calcio: A.S.D. Polisportiva Codroipo, fondata nel 1919, militante nel campionato di Eccellenza 2019-2020; A.S.D. Zompicchia, fondata nel 1968, militante in 3ª Categoria 2019-20; A.S.D. Rivolto, militante in 1ª Categoria 2019-2020. La societa' di pallacanestro maschile milita in serie C Gold nazionale 2019-2020

Note

  1. ^ Comune di Codroipo - Statuto.
  2. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2019.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ toponomastica ufficiale (DPReg 016/2014), su arlef.it.
  5. ^ Comune di Codroipo, Sito web ufficiale Comune di Codroipo, su comune.codroipo.ud.it. URL consultato il 31 marzo 2015.
  6. ^ Sito web ufficiale del Città di Codroipo: La preistoria e l'età romana, su www.comune.codroipo.ud.it. URL consultato il 9 novembre 2015.
  7. ^ a b Sito web ufficiale del Città di Codroipo: Il patriarcato, su www.comune.codroipo.ud.it. URL consultato il 9 novembre 2015.
  8. ^ Sito web ufficiale del Città di Codroipo: Napoleone a Passariano, su www.comune.codroipo.ud.it. URL consultato il 9 novembre 2015.
  9. ^ a b c d Sito web ufficiale del Città di Codroipo: Verso il Novecento, su www.comune.codroipo.ud.it. URL consultato il 9 novembre 2015.
  10. ^ ACS - Ufficio araldico - Fascicoli comunali, su dati.acs.beniculturali.it.
  11. ^ Sito web ufficiale del Città di Codroipo: La dinamica Economica e Sociale tra Ottocento e Novecento, su www.comune.codroipo.ud.it. URL consultato il 9 novembre 2015.
  12. ^ Sito web ufficiale del Città di Codroipo: Codroipo: un rete di servizi, su www.comune.codroipo.ud.it. URL consultato il 9 novembre 2015.
  13. ^ Sito web http://www.villamanin-eventi.it/, LA STORIA E L'ARCHITETTURA DI VILLA MANIN, su villamanin-eventi.it. URL consultato il 1º aprile 2015.
  14. ^ Sito web: http://www.museionline.info/, Regioni Friuli Venezia Giulia Udine Codroipo Museo Civico delle Carrozze d'Epoca [collegamento interrotto], su museionline.info. URL consultato il 1º aprile 2015.
  15. ^ Sito web Comune di Codroipo: http://www.comune.codroipo.ud.it/index.php?id=6415&no_cache=1, Ti trovi qui: Città di Codroipo > Vivere a Codroipo > Arte e cultura > Museo archeologico, su comune.codroipo.ud.it. URL consultato il 31 marzo 2015.
  16. ^ Sito web informazione turistica TurismoFVG http://www.turismofvg.it/, Museo del Vino Vigneti Pittaro HomePage / Luoghi / Punti di interesse / Arte cultura storia / Musei / Musei delle tradizioni / Museo del Vino Vigneti Pittaro, su turismofvg.it. URL consultato il 31 marzo 2015.
  17. ^ Passariano, Codroipo, Udine Villa Manin a Passariano di Codroipo, su magicoveneto.it. URL consultato il 1º aprile 2015.
  18. ^ Sito web SIRPAC Sistema Informativo Regionale del Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia - Parchi e giardini. Percorsi tematici. UD - http://www.sirpac-fvg.org/content/cont_d.asp?CSez_ID=HELP&Cont_ID=893, Ricerche Scheda PG 5, su 46.137.91.31. URL consultato il 1º aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  19. ^ Web Site: http://www.turismofvg.it/, Parco delle Risorgive di Codroipo HomePage / Luoghi / Punti di interesse / Natura / Giardini e parchi / Parco delle Risorgive di Codroipo, su turismofvg.it. URL consultato il 1º aprile 2015.
  20. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012..
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  21. ^ Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana., su arlef.it.
  22. ^ Lingua e cultura, su arlef.it.
  23. ^ Dossier comuni ricicloni 2011
  24. ^ Fiera di San Simone, su www.turismofvg.it. URL consultato il 2 novembre 2015.
  25. ^ DPReg.016/2014

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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