Coordinate: 46°33′00″N 12°51′00″E

Rigolato

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Rigolato
comune
Rigolato – Stemma
Rigolato – Veduta
Rigolato – Veduta
Veduta di piazza Durigon con sullo sfondo Givigliana
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Friuli-Venezia Giulia
Provincia Udine
Amministrazione
SindacoFabio D'Andrea (lista civica) dall'8-6-2009
Territorio
Coordinate46°33′00″N 12°51′00″E
Altitudine760 m s.l.m.
Superficie30,47 km²
Abitanti487[1] (30-04-2012)
Densità15,98 ab./km²
Frazionivedi elenco
Comuni confinantiComeglians, Forni Avoltri, Paluzza, Prato Carnico
Altre informazioni
Cod. postale33020
Prefisso0433
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT030094
Cod. catastaleH289
TargaUD
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona F, 3 842 GG[3]
Nome abitantirigolatesi (riguladots)
Patronosan Giacomo e Filippo
Giorno festivo25 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Rigolato
Rigolato
Rigolato – Mappa
Rigolato – Mappa
Posizione del comune di Rigolato nella provincia di Udine
Sito istituzionale

«Joi ce buino l'ago frescjo di Ludario e Rigulât»

Rigolato (Rigulât in friulano[4]) è un comune italiano di 487 abitanti della provincia di Udine in Friuli-Venezia Giulia.

Geografia fisica

Situato nell'alta Val Degano, in Carnia, sorge ai piedi dei monti Talm e Pleros a 760 m s.l.m., ed è circondato da alcuni dei monti più imponenti e suggestivi delle Alpi Carniche.

Gli abitati, in parte abbarbicati su ripidi pendii, sono circondati da fitti boschi, molto ricchi di flora e fauna.

Storia

La valle del Degano, così come gran parte della Carnia, fu abitata a lungo dai Carni, un popolo di stirpe celtica.

C'è chi ha sostenuto (Antonino Di Prampero) che la località di Graciolaco[5] , citata nella donazione sestense del 778, corrisponda a Gracco; ma si tratta di un'opinione priva di riscontri e argomentazioni.

Le prime notizie documentate dell'esistenza di Rigolato risalgono al XIII secolo[6].

Qualcuno, forse riprendendo quanto solo ipotizzato da Giovanni Marinelli[7], ritiene che uno sviluppo importante sia intervenuto tra 1400 e 1500, quando iniziò lo sfruttamento delle miniere di argento e rame sul monte Avanza nel vicino comune di Forni Avoltri.

Come il resto della Carnia, fece parte del Patriarcato di Aquileia (1077-1420) e, in seguito, dal 1420 al 1797, della Repubblica di Venezia (Provincia della Carnia, quartiere di Gorto).

Dopo la caduta della Serenissima, con la proclamazione del Regno d'Italia napoleonico (1805-1814), diviene capoluogo del Cantone di Rigolato, nel Distretto di Tolmezzo, Dipartimento di Passariano.

Sotto il Regno Lombardo-Veneto diviene comune di terza classe con Consiglio comunale senza ufficio proprio, contando più di 300 estimati, e capoluogo del Distretto di Rigolato (aggregato nel 1863 a quello di Tolmezzo), appartenente alla Provincia del Friuli.

Nel 1866 viene annesso al Regno d'Italia.

Lo spopolamento del paese, già percepibile nel primo dopoguerra, è proseguito ininterrotto dagli anni cinquanta del Novecento fino ai nostri giorni, tanto da ridurre la popolazione ben al di sotto dei 600 abitanti.

Monumenti e luoghi d'interesse

l'alta val Degano vista da Givigliana
  • Rigolato è un caratteristico paese carnico, con ben conservate costruzioni risalenti al Seicento e Settecento.
  • Vuezzis, ospita una chiesetta di San Nicolò del XIV secolo che contiene un importante ciclo di affreschi aventi per tema la vita e le opere di San Nicolò (Il bambino nell'acqua bollente, Le tre figlie, L'icona [o il ladro], Il bastone rotto [Il miracolo dell'ebreo, L'uccisione del cristiano], L'abbattimento degli idoli) riconducibili a frescanti formati in «ambito vitalesco, o, comunque in una bottega operante in Friuli appena dopo la partenza da Udine del maestro bolognese. Non si possono non notare [...] alcuni accenti naturalistici riferiti alla vita di ogni giorno, caratteristici nella pittura dei Tomaso da Modena, attivo a Treviso a partire dal 1348. Per tali motivi si può ritenere che gli affreschi presenti sulle pareti di san Nicolò siano stati eseguiti, se non a ridosso delle opere dei sopracitati maestri, in un arco di tempo che va dal sesto al settimo decennio del Trecento»[8]. La monofora campanaria, sormontata da una piccola cuspide piramidale, ospita un'antica campana, scampata alle depredazioni della prima guerra mondiale, uscita dalla fabbrica del veneziano Marco di Vendramo, come testimoniato dall'iscrizione in caratteri gotici «Vivenaius me fecit» e dalla marca del fonditore che rimanda a Marco, figlio di Vendramo, veneziano, il cui nome compare in un testamento del 1397[9]. All'interno è visibile una statuetta lignea raffigurante la Madonna in trono con Bambino (si tratta di una copia eseguita dallo scultore Gehard Demetz; l'originale è depositato nel Museo diocesano di Udine), probabilmente proveniente da un'ancona perduta e «inserita, con tutta probabilità, al centro di una pala collocata sopra l'altare maggiore della primitiva chiesa trecentesca di San Nicolò di Uecis», il cui soggetto iconografico «appartiene al tipo molto diffuso in tutta l'Europa romanica e derivato dagli apocrifi bizantini della Hodegetria», sul quale «agiscono già forse incosapevolmente le idealità gotiche». Per questo la sua datazione ai primi decenni del XIV secolo «sembra la più rispondente alla sostanza estetica e culturale della Madonna di Uècis»[10].
  • Valpicetto, ospita la chiesa di Santa Barbara, edificata nel XVI secolo, in posizione dominante, vi si trovano all'interno alcuni affreschi.
  • Gracco, conserva i resti di un'antica foresta di faggi, un tempo di proprietà dei Patriarchi di Aquileia, nella quale sono presenti alberi secolari; il faggeto è conosciuto come bosco bandito.
    In Carnia sono numerosi i boschi che portano questo nome che risale al periodo in cui la Carnia era sotto il dominio della Serenissima. Venezia infatti aveva bisogno di molto legname per costruire le sue navi pertanto era proibito alla popolazione carnica l'approvvigionamento di legname in numerose foreste, opportunamente contrassegnate, che presero appunto il nome di bosco bandito.

Per la sua posizione, il paese è una valida base di partenza per gli appassionati di escursionismo. Nel territorio comunale sorge il rifugio Chiampizzulon, di proprietà del Comune di Rigolato, che offre un punto d'appoggio per le ascensioni alle vette circostanti.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[11]

Lingue e dialetti

La frazione di Ludaria nel 1935

A Rigolato, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza il friulano carnico, una variante della lingua friulana. Nel territorio comunale vige la Legge regionale 18 dicembre 2007, n. 29 "Norme per la tutela, valorizzazione e promozione della lingua friulana"[12], con la quale la Regione Friuli Venezia Giulia stabilì le denominazioni ufficiali in friulano standard e in friulano locale dei comuni in cui effettivamente si parla il friulano.

La parlata locale dell'area di Rigolato e Forni Avoltri è una variante del friulano, chiamata Riguladot, caratterizzata dall'antica terminazione vocalica del friulano, per cui la vocale terminale delle parole declinate al femminile (esclusi in parte gli articoli) diviene la o anziché la e dell'attuale friulano standard e la a del friulano occidentale e friulano goriziano.

Per esempio:

Italiano Friulano (grafia standard) Friulano (grafia fonetica locale)
acqua aghe ago
la chiesa la glesie la glisio
le chiese lis glesiis las glisios

Tale caratteristica è riflessa anche nelle denominazioni delle località, ad esempio: Gjiviano (fur. std. "Gjiviane" , it. "Givigliana"), Vuezos (fur. std. "Vuezis", it. "Vuezzis"), Ludario (it. Ludaria)

Cultura

Personalità legate a Rigolato

  • Anselmo Durigon figlio di Enrico e Virginia Anna Durigon, nato nel comune di Rigolato il 13.10.1912 maresciallo dell'8º Reggimento Alpini, caduto in combattimento il 20.1.1943 sul fronte russo, a Novo Postojalovka, dove fu sepolto; medaglia d'oro al valor militare.
  • Enrico Fruch (Ludaria, 20.9.1873 – Udine, 6.12.1932), figlio di Giovanni Battista e Giovanna Puschiasis - poeta: Friuli (Udine 1899), Versi in vernacolo friulano (Tipografia D. Del Bianco, Udine, 1906), Antigais (La Panarie, Udine, 1926). Passò l'infanzia a Premariacco (UD). Fu maestro elementare a Resia, Osoppo, Moggio e Udine, dove, nel dopoguerra, superati gli esami di ispettore, fu anche direttore della vecchia scuola di San Domenico.
  • Giovanni Giuseppe Cappellari (Rigolato, 14.12.1771 – Vicenza, 7.2.1860) - figlio di Osvaldo e Maria Maddalena Gussetti, dopo i primi studi presso l'arcidiacono di Gorto, nonché parroco di Rigolato, Giovanni Battista Gussetti e altri sacerdoti carnici, frequentò l'università di Salisburgo (filosofia), che dovette abbandonare per motivi familiari. Venne ordinato sacerdote il 19.2.1796. Insegnante presso il seminario di Udine ne divenne rettore (1812). Nel 1815 fu nominato senza concorso e a sua insaputa, nonostante mancasse della laurea, professore di teologia morale all'università di Padova; qui, oltre ad insegnare anche diritto canonico (1819), tenne corsi di Sacra Scrittura e per ben due volte (1818 e 1831) fu eletto rettore magnifico. Nel frattempo si era laureato in teologia (1816) e utroque iure (1826). Il 5 gennaio 1832 gli giunse la nomina imperiale a vescovo di Vicenza, confermata, poi, dal papa il 2 luglio.
  • Bruno Russello (Rigolato, 1923 – Como, 19.8.1991) - romanziere. Le opere Il mio paese (Rizzoli, Milano, 1952 - premio Venezia 1951) e Trent'anni (Istituto di propaganda libraria, Milano, 1955 - premio Manzoni 1955) sono ambientate a Rigolato.
  • Alessandro Trabucchi (Verona, 5.12.1892 – Rigolato, 29.11.1982), ufficiale di carriera, generale dell'Esercito, Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica Italiana, è stato anche una delle personalità militari più limpide della Resistenza italiana alla cui partecipazione ha dedicato il libro I vinti hanno sempre torto (F. de Silva, Torino, 1947).
  • Bruno Lepre (Ovaro, 11.2.1920 – Tolmezzo, 16.9.2006). Notaio, senatore della Repubblica, è stato anche sindaco di Rigolato, località d'origine della famiglia.
  • Cristiana Compagno (Udine, 2.12.1957). Economista, docente universitario, attuale rettore dell'Università di Udine, è rigolatese d'origine.
  • Josef Richard Liebenwein (Vienna, 22.8.1864 - Vienna, 24.12.1915). Scrittore (Lelia (Novelle), 1887; Concetta (Novelle), 1889), genealogista (Almanacco di Gotha), dal 1893 redattore del settimanale viennese Wiener Salonblatt, dove si firmava come Joseph Richard Liebenwein d'Agaro. Soggiornò ed operò a Rigolato, dove intratteneva rapporti di amicizia e parentela.
  • Vittorio Vidali (Muggia, 27.9.1900 – Trieste, 9.11.1983), ovvero Vittorio Vidale, Enea Sormenti, Jacobo Hurwitz Zender, Carlos Contreras, "Comandante Carlos", aveva radici rigolatesi. In Orizzonti di libertà (Vangelista, 1980) ricorda che i nonni erano arrivati a Verteneglio «nel cuore dell'Istria con un carro di buoi, provenendo dalla Carnia, da Rigolato, un paesino incassato tra le montagne dove si poteva lavorare da boscaiolo o da pastore. Gente forte, rude, laboriosa».
  • Vincenzo Puschiasis (Rigolato, 3.12.1874 - Piatra Neamț, 27.12.1941), scalpellino, scultore in pietra, operò in Romania, in pariticolare nel distretto di Piatra Neamț, dove si accasò, dov'è sepolto e dove si possono ancora ammirarare numerosi monumenti ai caduti nella prima guerra mondiale che portano la sua firma, oltre ad altri manufatti e costruzioni.

Geografia antropica

Frazioni e località

Il comune di Rigolato comprende, oltre al capoluogo omonimo, diverse frazioni e altre località minori.

  • Sulla destra orografica del torrente Degano e da nord si trovano:
    • Frazioni:
      1. Ludaria (Ludarie, loc. Ludario in friulano) sorge a 854 m s.l.m.. Il paese ha dato i natali al poeta friulano Enrico Fruch (Ludaria 1873-Udine 1932). In Friuli è molto conosciuta una villotta su Ludaria, scritta nella variante friulana locale, il riguladòt, intitolata Joi ce buino l'ago frescjo di Ludario
      2. Magnanins (761 m s.l.m.)
      3. Valpicetto (Valpicîot, 756 m s.l.m.) si trova sul fianco della montagna, a circa 1,8 km dal capoluogo comunale.
    • Località:
      1. Ricciòl
      2. Casadorno
      3. Fornace
  • Sulla sinistra orografica del torrente partendo sempre da nord si trovano:

Amministrazione

Il comune fa parte dell'associazione intercomunale Alta Val Degano – Val Pesarina costituita nel 2007 insieme ai comuni di Comeglians, Forni Avoltri, Ovaro, e Prato Carnico.

Gemellaggio

Progetto di gemellaggio con la cittadina francese di Bethoncourt (Doubs)[13], dove una parte della popolazione di Rigolato ha contribuito alla costruzione di alloggi per lo sviluppo economico della regione di Montbéliard, negli anni 1950 e 1960[14]

Galleria fotografica

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana
  5. ^ Di Prampero A., Saggio di un glossario geografico friulano dal VI al XIII secolo, Antonelli, Venezia, 1882, p. 71.
  6. ^ "Un documento del 5 giugno 1257 ci mostra Federico, figlio di Ermanno di Pinzano, dare a Federico, gastaldo di Udine, i suoi possessi di Clavais nel Canale di Gorto tenuti da un Voldorico, la villa di Avausa coi suoi diritti, il reddito di una marca che percepiva a Ludaria e quanto aveva a Fusea", Paschini P., Notizie storiche della Carnia da Venzone a Monte Croce e Camporosso, Li. Ed. "Aquileia", Udine-Tolmezzo, 1960 (II ed.), pp. 33-34.
  7. ^ "Rigolato cominciò probabilmente ad avere importanza quando nei secoli XV e XVI s'intrapresero dei lavori abbastanza regolari di escavazione dei minerali d'argento e di rame in Avanza e poi dopo aperta la strada di Sappada nel 1762", Marinelli G., Guida della Carnia, G.B. Ciani, Tolmezzo, 1906, p. 303.
  8. ^ Venier G., Gli affreschi di San Nicolò di Vuezzis, in «Quaderni dell'Associzione della Carnia Amici dei Musei e dell'Arte», 9 (2004), p. 35.
  9. ^ Casa dell'Immacolata (a cura di), La campana della chiesa di San Nicolò in Vuezzis. Rigolato (Carnia). Ricerca storica, Casa dell'Immacolata, Udine, 1982. Un importante riscontro: «1396. 1.° La più antica campana è la piccola della chiesa parrocchiale di S. Gerolamo di Monticchio, chiesa che reca tracce evidenti medioevali, fra le quali l'iscrizione gotica sulla custodia del S. S. «hic est, corpus, X». La campana ha una forma oblunga, che ricorda quella a forma di zucche lunghe e sottili, menzionate dal Berlinguccio. Reca l'iscrizione in eleganti caratteri semigotici sull'orlo: @ 1396. M. Vendramus q.m Marcus fìlius me fecit. È quindi un Vendramo, che fuse la campana, di certo un Veneto», B. Schiavuzzi, Leggende e sigle sopra vecchie campane, in «Pagine Istriane», V (1907), pp. 2-9.
  10. ^ Menis G. C., La Madonna di Uecis: una nuova testimonianza gotica nella scultura lignea friulana, in Id. (a cura di), Cultura in Friuli, SFF, Udine, 1988, pp. 417-426.
  11. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012..
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  12. ^ lista ufficiale Denominazioni ufficiali in Lingua Friulana, su arlef.it, Arlef. URL consultato il 26 ottobre 2011.
  13. ^ Inaugurazione della Pazza Rigolato il 10/12/2011 in omaggio ai muratori di Rigolato, in presenza dei sindaci delle due comuni
  14. ^ libro Rigolato-Bethoncourt di Guido Candido, pubblicato dal comune di Rigolato, luglio 2011

Bibliografia

  • Vicario F. , Vocabolari riguladot, Comune di Rigolato, Rigolato, 2000
  • Roja A.- Vale G. , Note di storia della parrocchia di San Giacomo di Rigolato, Tip. Carnia, Tolmezzo, 1926
  • Cella P. , Memorie di Givigliana, Stabilimento Tipografico Lukezic, Gorizia, 1928
  • Klein H. , I «materialisti» della Carnia nel salisburghese, in «Ce fastu?» XXX (1954), 1-6, pp. 70–88
  • Klein H. , Un friulano amico del giovane Mozart, in «Ce fastu?» XXXIX (1963), 1-6, pp. 72–79
  • D'Andrea F. (a cura di), Veretâz. Storia, emigrazione esperienze e caratteristiche di una comunità, Alef/Comune e Scuola elementare di Rigolato, s.l., 1991
  • Pinzan P. , Gjviano di uno vôlto, S.e., S.l., 2003
  • Pinzan P. , Las glîsios de parochio di Rigulât. Plef di S.to Mario di Guart, S.e., Udine, s.a.
  • Puschiasis A. , Rigolato tra XVII e XIX secolo. Anime, fuochi, migrazioni, Forum, Udine, 2009

Voci correlate

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