Pelugo
Pelugo comune | |
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La chiesa di Sant'Antonio Abate | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Provincia | Trento |
Amministrazione | |
Sindaco | Mauro Chiodega (lista civica) dal 10-5-2015 |
Territorio | |
Coordinate | 46°05′16.73″N 10°43′23.66″E |
Altitudine | 675 m s.l.m. |
Superficie | 22,98 km² |
Abitanti | 392[2] (31-3-2018) |
Densità | 17,06 ab./km² |
Comuni confinanti | Massimeno, Porte di Rendena, Spiazzo, Strembo, Tre Ville, Valdaone |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 38079 |
Prefisso | 0465 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 022138 |
Cod. catastale | G429 |
Targa | TN |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[3] |
Nome abitanti | pelughesi (i pilùch[1]) |
Patrono | Sagra dell'Angelo |
Giorno festivo | ultima domenica di luglio |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Pelugo (Pilùch in dialetto trentino[4]) è un comune italiano di 392 abitanti della provincia di Trento.
Storia
Sorge in Val Rendena, nei pressi dell'imbocco della Valle di Borzago che sale al ghiacciaio del Carè Alto, nelle vicinanze del quale si possono fare gite splendide e raggiungere la Val Genova tramite il vicino ghiacciaio del Lares. Il territorio vanta un indiscusso patrimonio ambientale e consente di praticare sport e attività all'aria aperta, come escursionismo e mountain bike. Pelugo è un antico paese dominato dal castelliere preistorico di S. Zeno. Sul piano a sud est si trovavano i casolari di Arena, nominati nel 1364, probabilmente distrutti da un'alluvione. Il paese fu ricostruito dopo l'incendio del 4 marzo 1922 e vive l'operoso benessere della Rendena. Notevole è la Chiesa di Sant'Antonio Abate che conserva begli affreschi del ‘400 di Cristoforo Baschenis, appartenente alla famosa famiglia di pittori itineranti bergamaschi. Attività tradizionali sono l'industria del legname, della seta, l'artigianato del ferro battuto (fucine sul Bedù) e la torchiatura dell´olio di noce.
Monumenti e luoghi d'interesse
- Chiesa cimiteriale di Sant'Antonio Abate.
- Chiesa parrocchiale di San Zeno.
- Chiesetta di Baltarino "Baltarin" per l'adorazione alla Madonna.
- 15ª stazione della Via Crucis, Chiesetta il località Calvario.
- Chiesetta sul monte Carè Alto, nelle vicinanze del rifugio Carè Alto.
- Monumento ai caduti della prima guerra mondiale dove nei pressi è presente un cannone Skoda recuperato nei pressi della vedretta di Niscli.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[5]
Amministrazione
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1991 | 1994 | Riccardo Chiodega | lista civica | Sindaco | |
1994 | 1995 | Armando Ongari | lista civica | Sindaco | |
1995 | 2010 | Silvano Campidelli | lista civica | Sindaco | |
2010 | 2015 | Stefano Pietro Galli | lista civica | Sindaco | |
2015 | in carica | Mauro Chiodega | lista civica | Sindaco |
Note
- ^ Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli Etnici e dei Toponimi Italiani, Bologna, ed. Pàtron, 1981.
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2018.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, Garzanti, 1996, p. 480.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Altri progetti
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