75/34 (semovente)
Semovente M42 M da 75/34 | |
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Un M42 M. | |
Descrizione | |
Equipaggio | 3 |
Costruttore | Ansaldo |
Data impostazione | 1941 |
Data entrata in servizio | 1942 |
Data ritiro dal servizio | 1945 |
Utilizzatore principale | Italia |
Altri utilizzatori | Germania Repubblica Sociale Italiana |
Esemplari | minimo 173 |
Sviluppato dal | 75/18 (semovente) |
Altre varianti | M43 da 75/34 |
Dimensioni e peso | |
Lunghezza | 5,04 m |
Larghezza | 2,23 m |
Altezza | 1,85 m |
Peso | 15 t |
Propulsione e tecnica | |
Motore | Fiat-SPA 15TB M42 a benzina, 8 cilindri a V, 11980 cm³ |
Potenza | 192 hp |
Rapporto peso/potenza | 12,80 hp/t |
Trazione | cingolata |
Prestazioni | |
Velocità su strada | 40 km/h |
Velocità fuori strada | 15 km/h |
Autonomia | 200 km |
Armamento e corazzatura | |
Armamento primario | cannone da 75/34 Mod. S.F. con 46 granate |
Armamento secondario | 1 mitragliatrice Breda Mod. 38 da 8 mm con 1104 colpi |
Corazzatura | max 50 mm, min 14,5 mm |
Scheda su Italie 1935-1945 | |
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Il Semovente da 75/34 fu un cannone semovente d'assalto prodotto dalla Fiat-Ansaldo per il Regio Esercito. Il principale modello di questo semovente è il M42 M, mentre verso la fine della guerra ne furono prodotti alcuni esemplari su M43.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il Regio Esercito aveva adottato nel 1940 due cannoni d'assalto: il semovente L40 da 47/32 e il semovente M41 da 75/18 per l'accompagnamento della fanteria e come cacciacarri. Quest'ultimo in particolare si rivelò l'unico corazzato italiano in grado di reggere il confronto con i carri armati britannici. Nel giugno 1941 il vertice dell'esercito richiese all'Ansaldo un semovente più prestante, richiesta cui la ditta ottemperò proponendo l'installazione del cannone 75/32 Mod. 1937 sullo scafo del semovente M41, derivato a sua volta dal carro armato medio M14/41. La soluzione non soddisfece però l'esercito, che nell'ottobre 1942 impose ai tecnici dell'azienda di installare il pezzo 75/34 Mod. S.F. sullo scafo del semovente M42. Il 29 aprile 1943 fu ufficialmente adottato il "Semovente M42 M (modificato) da 75/34", ordinato in 280 esemplari. I primi mezzi entrarono in servizio in maggio.
Impiego operativo
[modifica | modifica wikitesto]I 93 (o 60) [1]M42 M prodotti prima dell'armistizio equipaggiarono i seguenti reparti:
- il XIX Battaglione Carri M della 1ª Divisione corazzata "M": basato su 2 batterie semoventi ed 1 compagnia carri M15/42; ogni batteria era dotata di un Semovente Comando e di tre sezioni su 4.
- il XXX Battaglione controcarro della 30ª Divisione fanteria "Sabauda" su 2 compagnie.
- il CXXXV Battaglione controcarro della 135ª Divisione corazzata "Ariete II" su 3 compagnie.
- il 31º Reggimento fanteria carrista e il Reggimento "Cavalleggeri di Alessandria" (14º).
Dopo l'armistizio l'Esercito Nazionale Repubblicano ne assegnò alcuni al Gruppo squadroni corazzato "San Giusto".
Dopo l'armistizio la Wehrmacht impiegò 80 esemplari di nuova produzione e 36 di preda bellica catturati agli italiani, ribattezzando il mezzo StuG M42 mit 75/34 (851) (i).[2] Il mezzo fu assegnato ad una compagnia per ogni Panzerjäger Abteilung (battaglione cacciacarri) di molte divisioni dello Heer e ad alcuni reparti di Fallschirmjäger della Luftwaffe.[3]
Tecnica
[modifica | modifica wikitesto]L'impostazione del mezzo riprende quella dei suoi predecessori. Lo scafo M42 deriva dal carro M15/42, del quale conserva treno di rotolamento con sospensioni a balestre semiellittiche, il motore Fiat-SPA 15TB a benzina da 192 hp e la sezione centro-posteriore dello scafo, senza la torretta. La parte anteriore del mezzo è costituita da una casamatta corazzata in lamiere bullonate, spessa sul settore anteriore 50 mm. Il conduttore siede a sinistra ed ha a disposizione una feritoia con portello corazzato. Oltre al conduttore, nella casamatta prendevano posto il capocarro-cannoniere, che per il puntamento (manuale) del pezzo aveva a disposizione un periscopio, ed il servente, che eventualmente azionavano la mitragliatrice Breda Mod. 38 che poteva essere installata sul cielo del mezzo in funzione antiaerea e per la difesa a corto raggio. Il cannone 75/34 Mod. S.F., progettato per il tiro anticarro, è installato al centro della casamatta su un supporto semisferico, che permette un limitato brandeggio di 20° a destra e 20° a sinistra, con un alzo da -10° a +20°.
Semovente M43 da 75/34
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1944 l'Ansaldo produsse 23 semoventi da 75/34 basati sullo scafo del Ansaldo 105/25 M.43. Questo differisce dai precedenti per le dimensioni, essendo più largo e più basso, e per la corazzatura maggiorata. Questi mezzi, ribattezzati StuG M43 mit 75/34 851(i), furono tutti utilizzati dai tedeschi in Italia settentrionale e nei Balcani.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Nicola Pignato, L'esercito italiano nell'estate del '43, in Rivista storica, settembre 1998.
- ^ (EN) Italian armour in german service.
- ^ Fu impiegato dalle seguenti unità tedesche:
- 94. Infanterie-Division (Wehrmacht): una compagnia di semoventi da 75/18 e M42 da 75/34 del 194. Panzerjäger Abteilung.
- 71. Infanterie-Division (Wehrmacht): una compagnia con M42 da 75/18 e da 75/34 del 171. Panzerjäger Abteilung, che successivamente fu ridenominato 1171. Sturmgeschütz Abteilung e ricevette anche gli M43 da 105/25 ed M43 da 75/34.
- 44. Reichsgrenadier Division „Hoch- und Deutschmeister“: una compagnia con M42 da 75/18 e da 75/34 del 46. Panzerjäger Abteilung.
- 5. Gebirgs-Division: una compagnia con M42 da 75/18 e da 75/34 del 95. Panzerjäger Abteilung.
- 114. Jäger-Division: una compagnia con M42 da 75/18 e da 75/34 del 114. Panzerjäger Abteilung.
- 334. Infanterie-Division: una compagnia con M42 da 75/18 e da 75/34 del 334. Panzerjäger Abteilung
- 305. Infanterie-Division: una compagnia con M42 da 75/18 e da 75/34 e con M43 da 105/25 e da 75/34 del 304. Panzerjäger Abteilung.
- 65. Infanterie-Division (Wehrmacht): una compagnia con M42 da 75/18 e da 75/34 e con M43 da 105/25 e da 75/34 del 165. Panzerjäger Abteilung.
- 162. (Turkistan) Infanterie-Division: una compagnia con M42 da 75/18 e da 75/34 del 262. Panzerjäger Abteilung, poi ridenominato 1262. Sturmgeschütz Abteilung.
- 278. Infanterie-Division (Wehrmacht): una compagnia con M42 da 75/18 e da 75/34 del 278. Panzerjäger Abteilung.
- 356. Infanterie-Division (Wehrmacht): una compagnia con M42 da 75/18 e da 75/34 del 356. Panzerjäger Abteilung.
- 362. Infanterie-Division (Wehrmacht): una compagnia con M42 da 75/18 e da 75/34 del 362. Panzerjäger Abteilung.
- Fallschirm-Sturmgeschütz Brigade 11.
- Fallschirm-Sturmgeschütz Abteilung "Schmitz" (poi ridenominata Brigade 21).
- 242. Sturmgeschütz Abteilung.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gli autoveicoli da combattimento dell'Esercito Italiano, Volume secondo (1940-1945), Stato Maggiore dell'Esercito, Ufficio Storico, Nicola Pignato e Filippo Cappellano, 2002
- I mezzi blindo-corazzati italiani 1923-1943, Storia Militare, Nicola Pignato, 2005
- I reparti corazzati della Repubblica Sociale Italiana 1943/1945, Marvia Edizioni, Paolo Crippa, 2006
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su 75/34
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Semovente 75/34, su italie1935-45.com. URL consultato il 5 febbraio 2023 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2013). Tratto da: (FR) Le matériel des forces terrestres, su italie1935-45.com. URL consultato il 5 febbraio 2023 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2013).
- Semovente da 75/34 Tratto da Comando Supremo - Italy at war