Alberto Molina

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Alberto Molina
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Calcio
RuoloAllenatore (ex attaccante)
Termine carriera1960 - giocatore
1975 - allenatore
Carriera
Giovanili
1938-1940Varese
Squadre di club1
1940-1942Varese44 (19)
1945-1952Tolone85+ (30+)
1952-1953Montpellier4 (0)
1953-1954Tolone13 (0)
1954-1955Martigues? (?)
1955-1956non conosciuta (bandiera) Carpentras? (?)
1956-1961Hyères? (?)
Carriera da allenatore
1954-1955Martigues
1955-1956non conosciuta (bandiera) Carpentras
1956-1961Hyères
1961-1963GrenobleVice
1963Grenoble
1963-1968Solbiatese
1968-1969Piacenza
1969-1970Treviso
1970-1971Solbiatese
1971-1972Piacenza
1972-1974Treviso
1974-1975Solbiatese
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Alberto Molina, più conosciuto come Tino Molina (Solbiate Arno, 28 settembre 19217 dicembre 1975[1]), è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo attaccante.

Cresce nel Varese, entrando a far parte delle giovanili biancorosse nel 1938[2], e nel 1940 esordisce prima squadra, militante nel campionato di Serie C[2][3]. Con il Varese disputa due campionati, giocando anche le finali promozione al termine della stagione 1941-1942 nel ruolo di ala sinistra[4][5].

Al termine del campionato viene inviato come combattente sul fronte francese, proseguendo saltuariamente l'attività calcistica[2]. Dopo la liberazione della Francia di Vichy, nel 1944, rimane nel paese transalpino, ingaggiato dal Tolone in Division 2[6]: vi milita per otto stagioni, disputando complessivamente sette campionati cadetti[7], con l'intermezzo di un'annata nel Montpellier[2][7][8], militante in Division 1. Qui rimane dal dicembre 1952 fino al termine della stagione 1952-1953[8], nella quale gioca 4 partite nella massima divisione francese[7].

Lasciato il Tolone, partecipa al corso per allenatori e si trasferisce al Martigues, nelle serie inferiori, come allenatore-giocatore[2][9]; prosegue la carriera sempre nel doppio incarico fino al 1960, con Carpentras e Hyeres[2][7].

Nel 1961 diventa allenatore a tempo pieno come tecnico in seconda del Grenoble, in Division 2[2], ottenendo la promozione in Division 1 nella sua prima stagione. Sul finire della stagione 1962-1963 assume l'incarico di allenatore titolare della squadra, subentrando ad Albert Fornetti[2][9].

Nel 1963, dopo quasi vent'anni in Francia, fa ritorno a Solbiate Arno, dove apre una panetteria[2][10] e nel contempo siede sulla panchina della locale squadra di calcio, neopromossa in Serie C[2][11]. Vi rimane per cinque stagioni consecutive, nelle quali mantiene costantemente la squadra nelle posizioni di vertice della classifica. Nell'estate 1968 lascia la panchina nerazzurra, inizialmente per dedicarsi all'attività commerciale[2][12]; in seguito, tuttavia, accetta l'offerta del presidente del Piacenza Vincenzo Romagnoli, sempre in Serie C. Con la formazione emiliana raggiunge l'obiettivo della promozione vincendo il campionato 1968-1969[13], curando particolarmente il gioco d'attacco[12] che era stato il punto debole della squadra nella stagione precedente[10]. A fine stagione, tuttavia, lascia l'incarico[14], poiché l'impegno nel campionato cadetto avrebbe interferito con gli interessi della sua azienda a Solbiate[10].

Nella stagione 1969-1970 siede quindi sulla panchina del Treviso, che porta al terzo posto[15], e l'anno successivo torna per una stagione alla Solbiatese[16]. Nel 1971 viene richiamato da Romagnoli al Piacenza, ritornato in Serie C[17]: la sua seconda avventura piacentina, tuttavia, risulta meno fortunata. La squadra offre un rendimento inferiore alle attese, e in seguito al passaggio di proprietà della squadra (da Romagnoli a Luigi Loschi) rassegna le dimissioni, sostituito dal duo Giancarlo Cella-Angelo Franzosi[17].

Dopo un ulteriore biennio al Treviso, nel frattempo retrocesso in Serie D[18], torna a Solbiate dove allena per la terza volta la formazione nerazzurra, senza evitarne la retrocessione nel campionato di Serie C 1974-1975[1]. Rimasto libero da incarichi al termine della stagione, muore per infarto il 7 dicembre 1975[1].

Competizioni nazionali

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Varese: 1941-1942 (girone C)

Competizioni nazionali

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Grenoble: 1961-1962 (Vice)
Piacenza: 1968-1969
  1. ^ a b c È morto Tino Molina, ex allenatore biancorosso, Libertà, 9 dicembre 1975, pag.8
  2. ^ a b c d e f g h i j k La richiesta del Piacenza mi ha convinto a non lasciare il calcio, Libertà, 10 luglio 1968, pag.7
  3. ^ Agendina del calcio Barlassina 1941-1942, pag.123
  4. ^ La Juventina Palermo, col successo di ieri, fa un passo avanti verso la promozione, Il Littoriale, 3 agosto 1942, pag.2
  5. ^ L'ultima giornata delle finali della Serie C ha visto il successo delle squadre più forti, Il Littoriale, 11 agosto 1942, pag.2
  6. ^ (FR) Sporting Club de Toulon 1945-1946 Archiviato il 22 ottobre 2012 in Internet Archive. Membres.multimania.fr
  7. ^ a b c d Barreaud, p.173.
  8. ^ a b Rabier, p.158.
  9. ^ a b (EN) France - Trainers of First and Second Division Clubs Rsssf.com
  10. ^ a b c La difesa e il centrocampo sono la forza dei biancorossi, La Stampa, 23 settembre 1969, pag.19
  11. ^ La Solbiatese[collegamento interrotto] Squadramia.it
  12. ^ a b Tre grandi traguardi per i giocatori del Piacenza, La Stampa, 7 gennaio 1969, pag.15
  13. ^ Stagione 1968-1969 Storiapiacenza1919.it
  14. ^ Stagione 1969-1970 Storiapiacenza1919.it
  15. ^ Storia del Treviso Foot-Ball Club - Anni Sessanta Forzatreviso.it
  16. ^ A Solbiate Vanzini salva i grigi dalla sconfitta: 1-1, Stampa Sera, 10 maggio 1971, pag.13
  17. ^ a b Stagione 1971-1972 Storiapiacenza1919.it
  18. ^ Storia del Treviso Foot-Ball Club - Anni Settanta Forzatreviso.it
  • Marc Barreaud, Dictionnaire des footballeurs étrangers du championnat professionnel français (1932-1997), Parigi, L'Harmattan, 1998, ISBN 2-7384-6608-7.
  • Roger Rabier, Allez SOM - 50 ans de football montpelliérain 1919-1970, St Georges d’Orques, Technic Offset, 1985.

Collegamenti esterni

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