Alfred Keller
Alfred Keller | |
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Il Generaloberst Alfred Keller (al centro) durante una visita all'aeroporto di Mensuvaara in Finlandia. | |
Nascita | Bochum, 19 settembre 1882 |
Morte | Berlino, 11 febbraio 1974 |
Dati militari | |
Paese servito | Impero tedesco Repubblica di Weimar Germania nazista |
Forza armata | Deutsches Heer Wehrmacht |
Arma | Luftstreitkräfte Luftwaffe |
Anni di servizio | 1902 - 1945 |
Grado | Generaloberst |
Guerre | Prima guerra mondiale Seconda guerra mondiale |
Campagne | Campagna di Polonia Campagna di Norvegia Invasione tedesca dei Paesi Bassi Invasione tedesca del Belgio Campagna di Francia Battaglia d'Inghilterra Campagna dei Balcani Operazione Barbarossa |
Comandante di | Luftflotte 1 IV. Fliegerkorps 4. Flieger-Division |
Decorazioni | Croce di Cavaliere della Croce di Ferro |
"fonti nel corpo del testo" | |
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Alfred Keller (Bochum, 19 settembre 1882 – Berlino, 11 febbraio 1974) è stato un generale tedesco della Luftwaffe durante la seconda guerra mondiale dove ebbe il comando della Luftflotte 1, la sua carriera militare ebbe inizio nel Esercito imperiale tedesco nel 1897, nella prima guerra mondiale servì come pilota di bombardiere.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Seconda guerra mondiale
[modifica | modifica wikitesto]nel settembre 1939 all'inizio della seconda guerra mondiale ebbe il comando del I Corpo d'armata aereo durante la Campagna di Polonia assumendo tale comando il 13 ottobre 1939. Nelle seguenti campagne di Norvegia, dei Paesi Bassi, del Belgio e di Francia ebbe il comando della Luftflotte 2 con il generale Albert Kesselring come suo diretto superiore. Keller venne decorato con la Croce di Cavaliere della Croce di Ferro il 24 giugno 1940 come comandante del IV Corpo d'armata aereo. Poco dopo il 19 luglio 1940 venne promosso a Generaloberst (Colonnello generale). Il 19 agosto 1940 durante la Battaglia d'Inghilterra venne nominato comandante della Luftflotte 1 e come comandante in capo delle forze aeree nell'est. Keller guidò tale formazione con decisa energia durante la Campagna dei Balcani e in seguito durante l'Operazione Barbarossa dove ebbe il compito principale di supportare l'Heeresgruppe Nord (Gruppo d'armate Nord). Keller rimase con la Luftflotte 1 fino al 12 giugno 1943, quando si ritirò dal servizio attivo all'età di 61 anni venendo rimpiazzato da Günther Korten più giovane di lui di 16 anni. Ciò nonostante continuò ad esercitare importanti funzioni nei Nationalsozialistisches Fliegerkorps (Corpi di volo Nazionalsocialisti) un'unità paramilitare organizzata per formare una riserva civile di piloti. Dal 26 giugno 1943 sino all' 9 maggio 1945 ebbe il grado di Korpsführer dei Nationalsozialistisches Fliegerkorps. Fino alla fine della guerra fu responsabile del dipartimento di armi anticarro della Luftwaffe. Keller era un convinto nazionalsocialista e le sue nomine di comando furono più dovute al favore di Hermann Göring, che non alle sue doti militari.
Ultimi anni di vita
[modifica | modifica wikitesto]Con la capitolazione tedesca l'8 maggio 1945 Keller divenne un prigioniero dei britannici, venendo trattenuto come prigioniero di guerra fino al 1947. Negli anni' 60 divenne uno dei primi presidenti dell'Associazione dei destinatari della Croce di Cavaliere. Keller morì a Berlino, venendo sepolto nel Waldfriedhof Zehlendorf.[1]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Matthew Cooper, The German Air Force 1933–1945: An Anatomy of Failure, New York, Jane's, 1981, ISBN 0-531-03733-9.
- James Corum, The Luftwaffe: Creating the Operational Air War, 1918–1940, Kansas University Press, 1997, ISBN 978-0-7006-0836-2.
- James Corum, Wolfram von Richthofen: Master of the German Air War, Lawrence, University Press of Kansas, 2008, ISBN 978-0-7006-1598-8.
- (DE) Walther-Peer Fellgiebel, Die Träger des Ritterkreuzes des Eisernen Kreuzes 1939–1945 — Die Inhaber der höchsten Auszeichnung des Zweiten Weltkrieges aller Wehrmachtteile [The Bearers of the Knight's Cross of the Iron Cross 1939–1945 — The Owners of the Highest Award of the Second World War of all Wehrmacht Branches], Friedberg, Germany, Podzun-Pallas, 2000, ISBN 978-3-7909-0284-6.
- Karl-Heinz Frieser, The Blitzkrieg Legend: The 1940 Campaign in the West, Annapolis, Naval Institute Press, 2005, ISBN 978-1-59114-294-2.
- Edward Hooton, Phoenix Triumphant: The Rise and Rise of the Luftwaffe, Arms & Armour, 1994, ISBN 978-1-85409-181-9.
- E.R. Hooton, Eagle in Flames: The Fall of the Luftwaffe, Weidenfeld Military, 1997, ISBN 978-1-85409-343-1.
- E.R. Hooton, Luftwaffe at War; Gathering Storm 1933–39, vol. 1, London, Chevron/Ian Allan, 2007a, ISBN 978-1-903223-71-0.
- E.R. Hooton, Luftwaffe at War; Blitzkrieg in the West, vol. 2, London, Chevron/Ian Allan, 2007b, ISBN 978-1-85780-272-6.
- (DE) Hans-Jürgen Mende, Lexikon Berliner Begräbnisstätten, Berlin, Germany, Pharus-Plan, 2018, ISBN 978-3-86514-206-1.
- Samuel Mitcham, Eagles of the Third Reich: Men of the Luftwaffe in World War II, Stackpole, 2007, ISBN 0-8117-3405-6.
- (DE) Veit Scherzer, Die Ritterkreuzträger 1939–1945 Die Inhaber des Ritterkreuzes des Eisernen Kreuzes 1939 von Heer, Luftwaffe, Kriegsmarine, Waffen-SS, Volkssturm sowie mit Deutschland verbündeter Streitkräfte nach den Unterlagen des Bundesarchives [The Knight's Cross Bearers 1939–1945 The Holders of the Knight's Cross of the Iron Cross 1939 by Army, Air Force, Navy, Waffen-SS, Volkssturm and Allied Forces with Germany According to the Documents of the Federal Archives], Jena, Germany, Scherzers Militaer-Verlag, 2007, ISBN 978-3-938845-17-2.
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