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American Life (album)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
American Life
album in studio
ArtistaMadonna
Pubblicazione22 aprile 2003
Durata49:37
Dischi1
Tracce11
GenereFolktronica[1]
EtichettaMaverick, Warner Bros.
ProduttoreMadonna, Mirwais Ahmadzaï, Mark "Spike" Stent
Registrazione2001-2003
New York, NY
FormatiCD, download digitale
Certificazioni
Dischi d'oroBelgio (bandiera) Belgio[2]
(vendite: 25 000+)
Brasile (bandiera) Brasile[3]
(vendite: 50 000+)
Danimarca (bandiera) Danimarca[4]
(vendite: 20 000+)
Grecia (bandiera) Grecia[5]
(vendite: 3 000+)
Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi[6]
(vendite: 30 000+)
Svezia (bandiera) Svezia[7]
(vendite: 20 000+)
Spagna (bandiera) Spagna[8]
(vendite: 70 000+)
Ungheria (bandiera) Ungheria[9]
(vendite: 10 000+)
Dischi di platinoArgentina (bandiera) Argentina[10]
(vendite: 40 000+)
Australia (bandiera) Australia[11]
(vendite: 70 000+)
Canada (bandiera) Canada[12]
(vendite: 100 000+)
Europa (bandiera) Europa[13]
(vendite: 1 000 000+)
Francia (bandiera) Francia[14]
(vendite: 300 000+)
Germania (bandiera) Germania[15]
(vendite: 300 000+)
Giappone (bandiera) Giappone[16]
(vendite: 200 000+)
Regno Unito (bandiera) Regno Unito[17]
(vendite: 300 000+)
Rep. Ceca (bandiera) Rep. Ceca (2)[18]
(vendite: 14 000+)
Russia (bandiera) Russia[19]
(vendite: 20 000+)
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti[20]
(vendite: 1 000 000+)
Svizzera (bandiera) Svizzera[21]
(vendite: 40 000+)
Madonna - cronologia
Album precedente
(2001)
Album successivo
(2003)
Logo
Logo del disco American Life
Logo del disco American Life
Singoli
  1. Die Another Day
    Pubblicato: 22 ottobre 2002
  2. American Life
    Pubblicato: 24 marzo 2003
  3. Hollywood
    Pubblicato: 3 luglio 2003
  4. Nothing Fails
    Pubblicato: 21 novembre 2003
  5. Love Profusion
    Pubblicato: 8 dicembre 2003

American Life è il nono album registrato in studio dalla cantante statunitense Madonna, pubblicato il 22 aprile 2003 dall'etichetta Maverick Records e distribuito dalla Warner Bros. Records. Fu prodotto interamente da Madonna e Mirwais Ahmadzai ed è caratterizzato da molti riferimenti alla cultura americana. L'album è considerato un concept album con riferimenti ricorrenti al "sogno americano" e al "materialismo", in antitesi alla reputazione che Madonna si era guadagnata negli anni Ottanta con la sua hit Material Girl.[22] Il disco contiene anche Die Another Day, brano principale della colonna sonora del film su James Bond Agente 007 - La morte può attendere, pubblicato il 22 ottobre 2002, anticipando l'uscita dell'album.

Madonna ha prodotto il disco avvalendosi della collaborazione di Mirwais Ahmadzaï (lo stesso produttore di Music). La cantante si è espressa sull'influenza di Ahmadzai e sul suo stile di produzione affermando che "Mirwais è una persona molto particolare. La sua influenza su di me, ovviamente, era molto grande: è un grande musicista e un grande chitarrista, ma è anche in grado di usare un programma di sintetizzatori e creare i suoni più belli e futuristici sul computer. È una sorta di genio, sono stata fortunata a lavorarci."[23] Madonna ha iniziato a registrare l'album alla fine del 2001, dopo aver girato il film Travolti dal destino.[24] L'album è stato scritto e registrato in più di un anno e mezzo, diventando la sua più lunga produzione su un album in studio.[25] La registrazione dell'album è stata ultimata a Londra e Los Angeles all'inizio del 2003.[24] Madonna parlando della registrazione della canzone omonima afferma che il produttore Mirwais l'aveva incoraggiata ad un rap spontaneo e che la sequenza di rap presentata nella canzone omonima è stata composta citando gli oggetti materiali che piacevano a lei stessa.[26] Rooksby autore della Complete Guide to the Music of Madonna ha dichiarato che un tema ricorrente della produzione discografica della cantante è stato il testo asciutto e schietto, in un'intervista a Q Madonna ha detto: "Ho avuto venti anni di fama e fortuna, e credo che io abbia il diritto di esprimere un parere su ciò che viene detto e su ciò che non viene detto."

Madonna si esibisce durante il Re-Invention Tour in abiti militari.

Nel disco, uscito in concomitanza con lo scoppio della Guerra in Iraq, Madonna esprime il suo disappunto verso la guerra attraverso la canzone che dà il titolo all'album American Life il cui video-scandalo, ritirato dai canali musicali ancor prima di uscire in segno di rispetto verso i soldati partiti per l'Iraq era ambientato durante un'ironica sfilata di moda in cui i modelli sono vestiti da soldato ed includeva scene violente di guerre, esplosioni e morti. Il messaggio che la popstar aveva tentato di lanciare mediante queste crude immagini è, come lei stessa a suo tempo ha dichiarato, un messaggio contro le stragi nel mondo e soprattutto un invito alla pace.

La copertina dell'album raffigura Madonna in versione Che Guevara che indossa un basco.

Madonna ha prodotto il disco avvalendosi della collaborazione di Mirwais Ahmadzaï (lo stesso produttore di Music) e scrivendo pezzi con Guy Sigsworth, Jacques Lu Cont e Jem (gli ultimi due avevano già collaborato con Madonna per le performance del Drowned World Tour).

L'album con sonorità elettroniche e acustiche sicuramente innovative ha diviso i fan di tutto il mondo: a causa dei giudizi della critica, in termini di vendite, paragonato ai successi precedenti, l'album è stato considerato un flop anche se molti ritengono American Life come uno dei lavori meglio riusciti della cantante.

In questo lavoro Madonna affronta anche temi spirituali e personali: nella canzone X-Static Process racconta il suo rapporto con Gesù Cristo mentre nella canzone Mother and Father racconta il suo dolore per la morte della madre e il risentimento verso il padre che non le riservò l'affetto di cui aveva bisogno.

Dall'album, oltre a Die Another Day, furono estratti altri 4 singoli: American Life, Hollywood, Nothing Fails (fu pubblicato solo il singolo ma non fu mai trasmesso dalle radio né fu prodotto un video) e Love Profusion.

Come singoli promozionali furono pubblicati i brani Nobody Knows Me e Mother And Father.

Negli Stati Uniti American Life fino a luglio 2010 aveva venduto 1 000 000 copie, mentre in Europa ha sfiorato i due milioni di copie. Nel mondo ha venduto in totale circa 5 milioni di copie.[27]

Testi e musiche di Madonna e Mirwais Ahmadzaï eccetto dove indicato.

  1. American Life – 4:58
  2. Hollywood – 4:24
  3. I'm So Stupid – 4:09
  4. Love Profusion – 3:38
  5. Nobody Knows Me – 4:39
  6. Nothing Fails – 4:49 (Madonna, Guy Sigsworth, Jem Griffiths)
  7. Intervention – 4:54
  8. X-Static Process – 3:50 (Madonna, Stuart Price)
  9. Mother and Father – 4:33
  10. Die Another Day – 4:38
  11. Easy Ride – 5:05 (Madonna, Monte Pittman)

Esclusioni e demo

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  • Miss You (Madonna, Mirwais) - la canzone fu registrata durante le sessioni di American Life ma poi scartata dall'album. Alcune strofe sono state riutilizzate per il testo della canzone Like It Or Not dell'album Confessions on a Dance Floor. Il demo trapelò on line nel settembre 2010.
  • Set The Right (Madonna, Mirwais) - anche questa fu registrata per American Life ma poi scartata dall'album. Il demo trapelò in rete nel settembre 2010.
  • The Game (Madonna, Mirwais) - anche questa fu registrata per American Life ma poi scartata dall'album. Il demo è trapelato on line nel 2010.
  • It's Soo Cool (Madonna, Mirwais Ahmadzai, Monte Pittman) - il brano fu inciso durante le sessioni di registrazione dell'album American Life, ma poi non fu inserito nell'album, né nel successivo Hard Candy perché, a detta di Mirwais, era una canzone molto folk, mentre Hard Candy aveva un suono più R&B. Successivamente il brano è stato rielaborato da Madonna e Paul Oakenfold come bonus track su iTunes per la compilation Celebration.
  • Can't You See My Mind (Madonna, Mirwais) - registrata e prodotta con Mirwais per il film della saga di James Bond Die Another Day. Secondo alcune fonti potrebbe essere semplicemente un titolo alternativo di Die Another Day.
  • Madonna: produttrice, testi, voce, cori, chitarra aucustica
  • Mirwais Ahmadzaï: produttore, chitarra acustica, tastiere, programmazione, cori
  • Stuart Price: piano, sintetizzatori, tastiere, sequenziamento, programmazione; testo di X-Static Process (scritta con Madonna)
  • Paul PDub Walton: tecnico
  • George Foster: tecnico del suono
  • Rob Haggett, Tom hannen, Jeff Kanan, Tim Lambert, Gabe Sganga, David Treahearn: aiuto tecnici
  • Michel Colombier: conduttore
  • London Community Gospel Choir: coro in Nothing Fails
  • Monte Pittman: chitarra in Easy Ride
  • "Young Tim": masterizzazione
  • Craig McDean: fotografia
  • Nicky Brown: accordi coro
  • Michel Colombier: accordi chitarre
  1. ^ (EN) Madonna, don't preach -- you're still Material Girl, su articles.chicagotribune.com, Chicago Tribune, 20 aprile 2003. URL consultato il 10 agosto 2017.
  2. ^ (NL) GOUD EN PLATINA - albums 2003, su Ultratop. URL consultato il 24 novembre 2022.
  3. ^ (PT) Madonna – Certificados, su Pro-Música Brasil. URL consultato il 15 dicembre 2022.
  4. ^ (DA) Album Top-40 - Uge 23 - 2003, su hitlisten.nu, Hitlisterne.NU. URL consultato il 28 marzo 2023.
  5. ^ Ελληνικό Chart, su ifpi.gr (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2003).
  6. ^ nvpi, su nvpi.nl (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2011).
  7. ^ Copia archiviata (PDF), su ifpi.se. URL consultato il 21 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  8. ^ (ES) Spanish album certifications, su promusicae.es. Selezionare "Álbumes" sotto "Categoría", selezionare "2005" sotto "Año". Selezionare "2" sotto "Semana". Cliccare su "BUSCAR LISTA".
  9. ^ (HU) Arany- és platinalemezek › Adatbázis - 2003, su Hivatalos magyar slágerlisták, Magyar Hangfelvétel-kiadók Szövetsége. URL consultato il 2 marzo 2021.
  10. ^ (ES) Argentinian album certifications - Madonna - American Life, su capif.org.ar. URL consultato il 24 giugno 2024 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2008).
  11. ^ ARIA Charts - Accreditations - 2003 Albums, su aria.com.au.
  12. ^ Canadian Recording Industry Association (CRIA): Gold & Platinum - June 2003, su cria.ca (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2010).
  13. ^ IFPI Platinum Europe Awards - 2003, su ifpi.org (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2012).
  14. ^ (FR) Madonna - American Life – Les certifications, su SNEP. URL consultato il 20 dicembre 2022.
  15. ^ (DE) Madonna – American Life – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 20 dicembre 2022.
  16. ^ (JA) マドンナ - アメリカン・ライフ – 認定検索, su Recording Industry Association of Japan. URL consultato il 15 maggio 2024.
  17. ^ BRIT Certified, su bpi.co.uk.
  18. ^ (CS) web.archive.org, https://web.archive.org/web/20210312220203/https://www.idnes.cz/kultura/hudba/krali-roku-jsou-bila-nohavica-a-kabat.A031222_140315_hudba_dpi.
  19. ^ (RU) «ЗОЛОТО» И «ПЛАТИНА» / International 2003, su 2m-online.ru, 2M. URL consultato il 29 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2009).
  20. ^ RIAA - Recording Industry Association of America, su riaa.com.
  21. ^ The Official Swiss Charts and Music Community, su swisscharts.com.
  22. ^ (EN) Ben Ratliff, American Life, su rollingstone.com, RollingStone.com, 22 aprile 2003. URL consultato il 10 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2014).
  23. ^ (EN) Madonna News April 2003, su mad-eyes.net, Mad Eyes.com. URL consultato il 10 maggio 2012.
  24. ^ a b (EN) Larry King, CNN LARRY KING LIVE, su transcripts.cnn.com, CNN.com, 10 ottobre 2002. URL consultato il 10 maggio 2012.
  25. ^ (EN) AMERICAN LIFE, su mad-eyes.net, Mad Eyes.com. URL consultato il 10 maggio 2012.
  26. ^ (EN) John Norris, Her American Life, su mtv.com. URL consultato il 10 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2013).
  27. ^ eluniverso.com, https://web.archive.org/web/20130921082404/http://www.eluniverso.com/2005/11/14/0001/259/025F2F74D38E4D3898FCB07832427FB7.html. URL consultato il 6 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2013).
  28. ^ a b c d e f g h i j k l m n o American Life su italiancharts.com, su italiancharts.com. URL consultato il 20 marzo 2011.
  29. ^ a b c d e American Life su acharts.us, su acharts.us. URL consultato il 20 marzo 2011.
  30. ^ (HU) Classifica MAHASZ della settimana del 21 aprile 2003, su mahasz.hu, Magyar Hangfelvétel-kiadók Szövetsége. URL consultato il 12 aprile 2012.
  31. ^ Hit Parade Italia - ALBUM 2003

Collegamenti esterni

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