Ammasso di galassie
Un ammasso di galassie è una struttura di centinaia o migliaia di galassie tenute insieme dalla gravità.[1] Le masse sono intorno alle 1014–1015 masse solari. Nell'universo conosciuto, sono le strutture più grandi tenute insieme dalla gravità e si credeva ciò fino agli anni '80, quando furono scoperti i superammassi.[2] Una delle caratteristiche principali degli ammassi è il mezzo intra-ammasso (in inglese intracluster medium, da cui ICM). L'ICM consiste di gas caldo intergalattico e ha un picco di temperatura tra 2 e 15 keV, che dipende dalla massa totale dell'ammasso.
Gli ammassi di galassie non vanno confusi con gli ammassi stellari, come gli ammassi aperti, che sono strutture di stelle all'interno delle galassie, o con gli ammassi globulari, che tipicamente orbitano le galassie. Piccoli aggregati di galassie vengono chiamati gruppi di galassie piuttosto che ammassi. A loro volta i Gruppi e ammassi di galassie possono raggrupparsi assieme per formare superammassi.
Tra gli ammassi di galassie più noti nell'universo vicino annoveriamo l'ammasso della Vergine, l'ammasso della Fornace, l'ammasso di Ercole, e l'ammasso della Chioma. Un aggregato di galassie molto grande conosciuto come il Grande Attrattore, dominato dall'ammasso del Regolo, è sufficientemente massivo da influenzare localmente l'espansione dell'universo. Tra gli ammassi nell'universo distante, fortemente spostato verso il rosso, annoveriamo SPT-CL J0546-5345 e SPT-CL J2106-5844, gli ammassi più massivi trovati nell'universo iniziale. Negli ultimi decenni, si è scoperto che sono siti rilevanti per l'accelerazione di particelle, una caratteristica che è stata scoperta osservando emissioni radio diffuse non termiche. Usando il Chandra X-ray Observatory, in molti ammassi di galassie sono state trovate strutture come fronti freddi e onde d'urto.
Proprietà di base
[modifica | modifica wikitesto]Tipicamente gli ammassi di galassie hanno le seguenti proprietà:
- Contengono da 100 a 1000 galassie, gas caldo che emette raggi X e grandi quantità di materia oscura.[4]
- La distribuzione di questi componenti è approssimativamente la stessa nell'ammasso.
- Hanno una massa totale di 1014 fino a 1015 masse solari.
- Tipicamente hanno un diametro da 2 a 10 Mpc.
- La velocità di una galassia rispetto al centro di massa dell'ammasso varia in genera da 500 a 1000 km/s.
Classificazione
[modifica | modifica wikitesto]Gli ammassi di galassie sono classificati secondo diverse proprietà fisiche: il numero di galassie presenti nel sistema, la morfologia complessiva, la temperatura del gas caldo (ICM) o la massa totale.
Lista (parziale)
[modifica | modifica wikitesto]Ammasso | Note |
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Ammasso della Vergine | L'ammasso di galassie massivo più vicino |
Laniakea | L'ammasso di cui si ritiene faccia parte la Via Lattea. |
Ammasso del Regolo | L'ammasso nel cuore del Grande Attrattore |
Ammasso del Proiettile | Un'unione di due ammassi con la prima separazione osservata tra materia oscura e materia ordinaria |
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]Immagini
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Ammasso SPT-CL J0615-5746.[7]
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Ammasso RXC J0232.2-4420.[8]
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Ammasso massivo PSZ2 G138.61-10.84 distante circa sei miliardi di anni luce.[10]
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Abell 2537 è utile per studiare fenomeni cosmici come la materia e l'energia oscura.[12]
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Abell 1300 agisce come una lente gravitazionale e piega lo spazio intorno ad esso.[13]
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Ammasso WHL J24.3324-8.477.[14]
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Galassia sullo sfondo "zoomata" mediante la lente gravitazionale di un ammasso di galassie.[15]
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Ammasso MOO J1142+1527 scoperto nella survey MaDCoWS
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Ingrandimento dell'universo distante mediante MACS J0454.1-0300.[18]
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La turbolenza può impedire agli ammassi di raffreddarsi; in figura: ammasso di Perseo e ammasso della Vergine (Chandra X-ray).
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MACS0416.1-2403 catturato dal HST
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Hubble Pinpoints Furthest Protocluster of Galaxies Ever Seen, in ESA/Hubble Press Release, 10 gennaio 2012. URL consultato il 28 maggio 2019.
- ^ A. V. Kravtsov e S. Borgani, Formation of Galaxy Clusters, in Annual Review of Astronomy and Astrophysics, vol. 50, 2012, pp. 353–409, Bibcode:2012ARA&A..50..353K, DOI:10.1146/annurev-astro-081811-125502.
- ^ Galaxy cluster IDCS J1426, su spacetelescope.org. URL consultato l'11 gennaio 2016.
- ^ Field Guide to X-ray Sources :: Groups & Clusters of Galaxies, su chandra.harvard.edu.
- ^ a b Whitney Clavin, Ann Jenkins e Ray Villard, NASA's Hubble and Spitzer Team up to Probe Faraway Galaxies, in NASA, 7 gennaio 2014. URL consultato l'8 gennaio 2014.
- ^ Felecia Chou e Donna Weaver, RELEASE 14-283 – NASA's Hubble Finds Extremely Distant Galaxy through Cosmic Magnifying Glass, su nasa.gov, 16 ottobre 2014. URL consultato il 17 ottobre 2014.
- ^ (EN) Distant and ancient, su spacetelescope.org. URL consultato il 6 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2019).
- ^ Strings of homeless stars, su spacetelescope.org. URL consultato l'11 giugno 2018 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2018).
- ^ From toddlers to babies, su spacetelescope.org. URL consultato il 7 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2018).
- ^ Approaching the Universe's origins [collegamento interrotto], su spacetelescope.org. URL consultato il 16 aprile 2018.
- ^ HAWK-I and Hubble Explore a Cluster with the Mass of two Quadrillion Suns, su eso.org. URL consultato il 25 dicembre 2017.
- ^ Streaks and stripes, su spacetelescope.org. URL consultato il 27 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2018).
- ^ Cosmic RELICS, su spacetelescope.org. URL consultato il 6 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2017).
- ^ Cosmic archaeology, su spacetelescope.org. URL consultato il 24 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2017).
- ^ Hubble pushed beyond limits to spot clumps of new stars in distant galaxy, su spacetelescope.org. URL consultato il 12 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2018).
- ^ Sarah Loff e Brian Dunbar, Hubble Sees A Smiling Lens, in NASA, 10 febbraio 2015. URL consultato il 10 febbraio 2015.
- ^ Image of the galaxy cluster SpARCS1049, su spacetelescope.org. URL consultato l'11 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2020).
- ^ Magnifying the distant Universe, in ESA/Hubble Picture of the Week. URL consultato il 10 aprile 2014 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2017).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su ammasso di galassie
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) cluster of galaxies, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh85052764 · J9U (EN, HE) 987007555548905171 |
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