Android Gingerbread
Android Gingerbread sistema operativo | |
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Android 2.3.7 su un emulatore di Android SDK | |
Sviluppatore | Google LLC |
Famiglia | Unix-like |
Release iniziale | (6 dicembre 2010 | )
Release corrente | 2.3.7 (GWK74) (21 settembre 2011) |
Tipo di kernel | Linux kernel (monolitico) |
Piattaforme supportate | ARM |
Metodo di aggiornamento | PC |
Tipo licenza | Software libero con controparti proprietarie |
Stadio di sviluppo | Non più supportato |
Predecessore | Android Froyo |
Successore | Android Honeycomb e Android Ice Cream Sandwich |
Sito web | developer.android.com/about/versions/android-2.3-highlights.html |
Android Gingerbread (versione 2.3) è la settima versione di Android e un nome in codice del sistema operativo mobile Android sviluppato da Google e commercializzato nel dicembre 2010. La versione di Gingerbread ha introdotto il supporto per la comunicazione near field (NFC) - utilizzato nelle soluzioni di pagamento mobile - e SIP (Session Initiation Protocol) - utilizzato nella telefonia via Internet VoIP.[1]
L'interfaccia utente di Gingerbread è stata perfezionata in molti modi, rendendola più facile da padroneggiare, più veloce da usare e più efficiente dal punto di vista energetico. Una combinazione di colori semplificata con uno sfondo nero ha dato vividezza e contrasto alla barra delle notifiche, ai menu e ad altri componenti dell'interfaccia utente. Miglioramenti nei menu e nelle impostazioni hanno comportato una navigazione e un controllo del sistema più semplici.
Lo smartphone Nexus S, rilasciato a dicembre 2010, fu il primo telefono della linea Google Nexus che eseguiva Gingerbread e anche il primo della linea con funzionalità NFC incorporata.[2]
A maggio 2015, le statistiche pubblicate da Google indicano che lo 0,3% di tutti i dispositivi Android che accedono a Google Play eseguono Gingerbread.[3]
Funzionalità
[modifica | modifica wikitesto]Le nuove funzionalità introdotte da Gingerbread includono quanto segue:
- Progettazione dell'interfaccia utente aggiornata, che offre maggiore facilità d'uso ed efficienza.
- Supporto per dimensioni e risoluzioni dello schermo extra-large (WXGA o superiore).
- Supporto nativo per la telefonia via Internet SIP VoIP.
- Miglioramento dell'input di testo tramite la tastiera virtuale, con maggiore precisione, suggerimenti di testo migliori e funzionalità di input vocale.
- Funzionalità avanzate di copia/incolla, che consente agli utenti di selezionare una parola premendo, copia e incolla.
- Supporto per Near Field Communication (NFC), che consente all'utente di leggere i tag NFC incorporati in poster, adesivi o pubblicità.
- Nuovi effetti audio come riverbero, equalizzazione, virtualizzazione delle cuffie e potenziamento dei bassi.
- Nuovo Download Manager, che consente agli utenti di accedere facilmente a qualsiasi file scaricato dal browser, dall'email o da un'altra applicazione.
- Supporto per più telecamere sul dispositivo, inclusa una fotocamera frontale, se disponibile.
- Supporto per la riproduzione di video WebM/VP8 e codifica audio AAC.
- Migliore gestione dell'alimentazione, compresa una gestione più attiva delle applicazioni che consumano energia.
- Supporto avanzato per lo sviluppo del codice nativo.
- Un passaggio da YAFFS a file system ext4 su dispositivi più recenti.
- Miglioramenti audio, grafici e di input per gli sviluppatori di giochi.
- Garbage Collection concorrente per prestazioni migliorate.
- Supporto nativo per più sensori (come giroscopi e barometri).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Flora Graham, What's new in Google's Android 2.3 Gingerbread?, su CNET, 7 dicembre 2010. URL consultato il 3 settembre 2015.
- ^ Sean Hollister, The Nexus S: a closer look, su Engadget, 15 novembre 2010. URL consultato il 3 settembre 2015.
- ^ Distribution dashboard, su Android Developers. URL consultato il 14 maggio 2019.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Android Gingerbread
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su developer.android.com.