Antonio Ayroldi
Antonio Ayroldi | |
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Nascita | Ostuni, 10 settembre 1906 |
Morte | Roma, 24 marzo 1944 |
Cause della morte | fucilazione |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Corpo | Stato maggiore |
Unità | Fronte militare clandestino |
Reparto | 71º Gruppo aeroplani osservazione aerea |
Anni di servizio | 1925 - 1944 |
Grado | maggiore |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Campagne | Campagna del Nordafrica |
Battaglie | Assedio di Tobruch Battaglia di El Alamein |
Decorazioni | |
Studi militari | Scuola sottufficiali dell'Esercito Italiano (1925) Scuola di guerra dell'esercito (1939) |
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Antonio Ayroldi (Ostuni, 10 settembre 1906 – Roma, 24 marzo 1944) è stato un ufficiale e partigiano italiano, vittima dell'eccidio delle Fosse Ardeatine, medaglia d'argento al valor militare alla memoria.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1925 entrò nel Regio Esercito a Roma come allievo sottufficiale dell’8º reggimento del Genio, specialità telegrafisti. Nel medesimo anno divenne caporale. Iniziò allora una rapida carriera, venendo nominato tenente nel 1933. Allo scoppio della seconda guerra mondiale Ayroldi era impiegato nel Comando del XX Corpo d’armata e fu inviato in Libia. Partecipò alle operazioni in Africa settentrionale dal febbraio del ‘41 al dicembre del ‘42, onorato per i suoi meriti al fronte con la Croce di guerra al valor militare e con la Croce di ferro tedesca. Divenne infine maggiore, tornando a Roma per servire presso lo Stato maggiore del Regio Esercito. Durante il suo servizio assistette sempre finanziariamente sua madre ed i fratelli minori. Secondo l'ANPI di Brindisi, era sposato e padre di un figlio.
Durante le battaglie in Africa maturarono le sue convinzioni antifasciste, come scrisse nelle lettere alla famiglia. Perciò dopo l’8 settembre del 1943 non si arruolò nell’esercito della RSI, ma si nascose per qualche tempo nella clinica Bianca Maria, in via Guido d'Arezzo 22 a Roma. Nel mese di novembre entrò in collegamento con il Fronte militare clandestino di Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo. All'interno della banda di militari comandata dal colonnello Ezio De Michelis, organizzò una rete di informazioni a Roma, tenendo i contatti con le bande dei Castelli e del Lazio Sud ed anche trasportando documenti, armi e munizioni. Il 2 marzo 1944, durante un incontro con tre partigiani, fu scoperto dalle SS ed arrestato. I partigiani arrestati furono rinchiusi nel carcere delle SS in via Tasso e Ayroldi venne interrogato e torturato.
Prelevato dal carcere, il 24 marzo venne condotto su un autocarro alle Fosse Ardeatine, per essere infine trucidato dalle forze naziste nell'eccidio delle Fosse Ardeatine assieme ad altri 334 compagni.
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]Ostuni ha onorato la memoria di Antonio Ayroldi, intitolando al suo nome una delle maggiori strade della città, il Corso Maggiore Antonio Ayroldi.
Il 10 gennaio 2016, nell'ambito dell'iniziativa dell'artista tedesco Gunter Deming, è stata posta una Pietra d'Inciampo (stolpersteine) ad Ostuni in Corso Cavour 52, dove abitava la sua famiglia, davanti alla casa in cui era nato Antonio Ayroldi ed ove abitava la sua famiglia.
La scritta recita:
QUI ABITAVA
ANTONIO AYROLDI
NATO 1906
ARRESTATO 2.3.1944
FUCILATO 24.3.1944
FOSSE ARDEATINE
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— Decreto Presidenziale 16 ottobre 1952
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Antonio Ayroldi in "Italia nuova", 23 settembre 1944
- Antonio Ayroldi partigiano eroe in "La Lanterna", Brindisi, 1º maggio 1945
- Uno dei 335 in "Risveglio Ossolano", Domodossola, 27 novembre 1946
- Mario Avagliano - Gabriele Le Moli Muoio innocente. Lettere di caduti della Resistenza a Roma, Milano, Mursia, 1999, pp. 22–31
- Mario Avagliano e Marco Palmieri, "Antonio Ayroldi", in "Le vite spezzate delle Fosse Ardeatine", Einaudi, Torino, 2024.
- Carlo Ayroldi - Ti portai il bacio di mamma in "Lo Scudo", Ostuni, 4 marzo 1945
- Antonella Ayroldi - Francesco Calamo Specchia L'esecuzione. Un uomo comune alle Fosse Ardeatine, Roma, Datanews Editrice, 1997
- Michele Iannarone - In memoria del patriota maggiore Antonio Ayroldi in "Lo Scudo", Ostuni, 4 marzo 1945
- Bruno Ricci - Nel 3º anniversario della morte del Magg. Antonio Ayroldi in "Il Marciapiede", Ostuni, 23 aprile 1947
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Antonio Ayroldi, in Donne e Uomini della Resistenza, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia.
- Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza italiana - Antonio Ayroldi, su ultimelettere.it. URL consultato il 24 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2013).
- Associazione Nazionale Partigiani di Brindisi - Biografia del maggiore del Regio Esercito e patriota Antonio Ayroldi, su anpibrindisi.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 50038045 · ISNI (EN) 0000 0000 6677 4499 · LCCN (EN) nr97038770 · GND (DE) 119525143 · J9U (EN, HE) 987007258060705171 |
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