Art punk
Art punk | |
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Origini stilistiche | Punk rock Art rock Rock sperimentale |
Origini culturali | Stati Uniti d'America e Regno Unito tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta. |
Strumenti tipici | voce, chitarra, basso, batteria, sintetizzatore, tastiera |
Popolarità | Genere in gran parte underground, ma gruppi come i Talking Heads hanno ottenuto un buon successo commerciale. |
Generi derivati | |
Math rock - Mathcore | |
Generi correlati | |
Post-hardcore - Art rock - Noise rock - Post-punk |
L'Art punk è un sottogenere del punk rock caratterizzato da un'attitudine sperimentale, oppure collegato all'avanguardia o al mondo dell'arte. Tra le molte band appartenenti al punk d'avanguardia, spiccano maggiormente i The Blood Brothers[senza fonte], i Savage Republic[senza fonte], i Gang of Four[1][2] e i Talking Heads[3].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]I primi gruppi a essere definiti in questo modo, ossia New York Dolls[senza fonte], Ramones[senza fonte] e Patti Smith,[3][4] appartenevano alla scena punk di New York della fine degli anni settanta[5]. Più o meno nello stesso periodo band come Wire[6][7] e The Ex,[3] che avevano unito punk, jazz, noise e musica etnica furono ispirati dall'avanguardia musicale e furono descritti come avant-punk[8][9], così come i Dog Faced Hermans[10]. Importanti figure in questo periodo sono anche Richard Hell con i Television[3][4], Scritti Politti[2][11] e The Raincoats[2][11]. La scena no wave, tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli ottanta, è considerata parte dell'art punk[12] e fu descritta da Martin Rev dei Suicide come "un importante ramo avanguardistico del rock"[13]. Ne sono stati esponenti Glenn Branca[14], DNA[14]
Gruppi successivi definiti art punk e si sono imposti anche nel mainstream sono Fugazi[15], Goes Cube[16], The Rapture[17] (inclusi nella cosiddetta art wave insieme ai The Rakes[18]), i No Age[19]. Anche i Crass sono stati inclusi in questa categoria, non a causa di tendenze sperimentali, ma perché utilizzavano altre forme d'arte oltre alla musica nei loro concerti[20].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Crisafulli, Chuck, Nirvana: Teen Spirit: The Stories Behind Every Song, 2003, Da Capo, ISBN 978-1560255581
- ^ a b c Muggleton, David & Weinzierl, Rupert, The Post-subcultures Reader, 2003, Berg, ISBN 978-1859736685, p. 245
- ^ a b c d (EN) Rebel Art, su outsideleft.com.
- ^ a b Brookes, Tim, Guitar: An American Life, 2006, Grove/Atlantic, ISBN 978-0802142580
- ^ (EN) 25 Up: Punk's Silver Jubilee - Aesthetic Anesthetic: Liberating the Punk Canon, su popmatters.com. URL consultato il 26 novembre 2009.
- ^ (EN) Wire: the art-punk band's journey and legacy, su independent.co.uk, Independents.uk. URL consultato il 26 novembre 2009.
- ^ Guglielmi, Federico, Punk, Giunti 2006, ISBN 978-88-09-74202-4, pag. 89
- ^ (EN) Holland's Avant-punk Heroes, su thebostonphoenix.com. URL consultato il 26 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2009).
- ^ (EN) The Ex: 27 years of Dutch art-punk, su pittsburghcitypaper.ws, Pittsburghcitypaper.com. URL consultato il 26 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2011).
- ^ Strong, Martin C., The Great Alternative & Indie Discography, 1999, Canongate, ISBN 0-86241-913-1
- ^ a b Reddington, Helen, The Lost Women of Rock Music: Female Musicians of the Punk Era, 2007, Ashgate, ISBN 978-0754657736, p. 47
- ^ (EN) Kill Your Idols, su film.guardian.co.uk, Guardian.co.uk. URL consultato il 27 novembre 2009.
- ^ Nobakht, David, Suicide: No Compromise, 2008 SAF, ISBN 978-0946719716, p. 125
- ^ a b Kaplan, E. Ann, Postmodernism and Its Discontents: Theories, Practices, 1988, Verso Books, ISBN 978-0860912118
- ^ (EN) Pinnacle of Punk, su brooklynpaper.com. URL consultato il 27 novembre 2009.
- ^ (EN) Downloads, su articles.latimes.com, Latimes.com. URL consultato il 27 novembre 2009.
- ^ (EN) The Rapture, su allmusic.com. URL consultato il 27 novembre 2009.
- ^ (EN) The drinking person's thinking band, su guardian.co.uk, Guardian.uk. URL consultato il 27 novembre 2009.
- ^ (EN) Staging Their Happenings in an Art-Punk Mode, Embracing the Threat of Chaos, su nytimes.com. URL consultato il 27 novembre 2009.
- ^ (EN) Jeffrey Lewis, 12 Crass Songs, su guardian.co.uk, Guardian.uk. URL consultato il 27 novembre 2009.