Banato di Timișoara

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Banato di Timișoara
Banato di Timișoara – Bandiera
Dati amministrativi
Nome ufficialeTemeschwarer Banat (Temescher Banat)
Banatul Timişoarei (Banatul timişan)
Темишварски Банат (Тамишки Банат)
Temišvarski banat (Tamiški Banat)
Temesvári Bánság (Temesi Bánság)
Banatus Temesvariensis (Banatus Temesiensis)
Lingue ufficialitedesco
Lingue parlatetedesco, serbo, latino ed altre[1]
CapitaleTemeswar (Timișoara)
Dipendente daMonarchia asburgica
Politica
Forma di StatoBanato
Forma di governoGovernatorato
Nascita1718
CausaOccupazione asburgica
Fine1778
CausaDissoluzione del banato
Territorio e popolazione
Religione e società
Religioni preminenticattolicesimo, chiesa ortodossa serba
Religione di Statocattolicesimo
Evoluzione storica
Preceduto da Impero ottomano
Succeduto da Frontiera militare
Regno d'Ungheria
Ora parte diRomania (bandiera) Romania
Serbia (bandiera) Serbia
Ungheria (bandiera) Ungheria
Il Banato di Temeswar, provincia della Monarchia asburgica nel 1718-1739
Il Banato di Temeswar, provincia della Monarchia asburgica nel 1739-1751
Il Banato di Temeswar nel 1751–1778

Il Banato di Timișoara (indicato a seconda delle diverse lingue anche come Banato di Temeswar o Banato di Temes) fu una provincia della monarchia asburgica esistente tra il 1718 ed il 1778. Essa era collocata nell'attuale regione del Banato, che prende appunto il suo nome da questa antica provincia. La provincia venne abolita nel 1778 ed incorporata nel Regno d'Ungheria asburgico.[2]

Dualità del nome

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Nei documenti ufficiali del tempo e secondo il linguaggio nativo della regione, il nome della provincia era indicato in due forme base, la prima derivata dal nome di Temeswar (Timișoara), la seconda derivata dal nome della contea di Temes, la regione locale: in tedesco - Temeschwarer Banat (Temescher Banat), in rumeno - Banatul Timişoarei (Banatul timişan), in serbo - Темишварски Банат (Тамишки Банат) e Temišvarski banat (Tamiški Banat), in ungherese - Temesvári Bánság (Temesi Bánság) e in latino - Banatus Temesvariensis (Banatus Temesiensis).[3]

Lo stesso argomento in dettaglio: Banato.

Prima della fondazione della provincia asburgica, la regione del Banato era costellata di una serie di entità locali: il Voivodato di Glad (IX secolo),[4] il Voivodato di Ahtum (XI secolo),[5] il Banato di Severin sulla frontiera medievale del Regno d'Ungheria (dal 1233 al XVI secolo),[6] la provincia ottomana chiamata Eyalet di Temeșvar (1552–1716) ed il Banato di Lugos e Karansebes con il Principato di Transilvania (XVI secolo), integralmente sotto la sovranità dell'Impero ottomano.

Dopo la guerra austro-turca (1683–1697) e prima del trattato di Karlowitz (1699) gran parte del Banato venne temporaneamente occupata dalle forze del principe Eugenio di Savoia; in conseguenza del trattato, la sovranità ottomana venne riconosciuta sulla regione col forte di Temeşvar. Ad ogni modo, come risultato della Guerra di successione spagnola e della Guerra d'indipendenza di Rákóczi, gli Asburgo furono inclini a dirigere la loro attenzione altrove e non vi furono nuovi tentativi di erodere l'impero ottomano sino al 1710.

Nella Guerra austro-turca del 1716-18, il principe Eugenio di Savoia conquistò la regione del Banato all'Impero ottomano, azione riconosciuta ufficialmente col Trattato di Passarowitz (1718). La Monarchia asburgica stabilì dunque una nuova regione amministrativa e militare sotto il nome di Banato di Temeswar. La capitale della provincia divenne Temeswar. La provincia rimase sotto amministrazione militare sino al 1751 quando venne introdotta per merito dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria l'amministrazione civile.

Dal 1718 al 1739, il Banato di Temeswar includeva non solo la regione del Banato ma anche parti dell'attuale Servia sulla riva sud del Danubio. A seguito del Trattato di Belgrado (1739), le aree a sud del Danubio tornarono sotto il controllo ottomano. Nel 1751, le parti a sud del Banato vennero escluse dalla provincia e venne fondata nell'area la Frontiera Militare del Banato.

Il Banato di Temeswar venne abolito nel 1778, e nel 1779 esso venne incorporato nel Regno asburgico d'Ungheria, mentre il suo territorio venne diviso in tre contee: Torontál, Temes e Krassó-Szörény. La parte meridionale della regione del Banato, parte del Banato di Temeswar sino al 1751, rimase parte della Frontiera Militare (Krajina del Banato) sino al 1873.

La popolazione

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La provincia dovette essere ripopolata a seguito della conquista asburgica per la scarsa presenza densità di popolazione dovuta alle avversità delle precedenti guerre. La densità della popolazione era tra le più basse d'Europa ed alcune ricerche hanno addirittura suggerito 1 persona per chilometro quadrato. Secondo il primo censimento condotto dalle autorità militari asburgiche, infatti, la popolazione del Banato era di circa 20.000 abitanti, in gran parte serbi. La popolazione musulmana del Banato lasciò l'area immediatamente prima della conquista asburgica temendo pesanti ritorsioni. Il territorio venne quindi ripopolato da famiglie tedesche che provenivano dalle terre dell'Austria e della Germania meridionale oltre che da rumeni provenienti dalla Valacchia e dalla Transilvania, da Slovacchi a nord,[7] e da rifugiati serbi provenienti dall'Impero ottomano, mentre altri di loro si piazzarono in altre parti della Monarchia asburgica. La colonizzazione dell'area ad opera di vari gruppi etnici perdurò sino all'inizio del XIX secolo. Il governo organizzato in distretti reggimentali garantì speciali privilegi ai serbi in cambio della difesa dei confini. L'area aveva inoltre perso la sua popolazione ungherese nel XVI secolo,[8] ma con la dominazione asburgica a questi venne concesso di fare ritorno nelle loro terre[7] Per questo motivo gli ungheresi furono quasi del tutto assenti nel Banato sino alla prima metà del XVIII secolo. Gli insediamenti ungheresi si insediarono in diverse parti del Banato (in particolare in Transdanubia, nella Contea di Csongrád e nei distretti di Jász e Kun).

Secondo i dati registrati nel 1774, la popolazione del Banato di Timișoara era composta da:[9]

Il primo censimento ufficiale si tenne all'epoca di Giuseppe II nella seconda metà del XVIII secolo ed esso mostrò subito la maggioranza rumena degli abitanti della regione ad est, dei serbi a sud e di una diffusione di tedeschi su tutto il territorio.

I governatori del Banato di Timișoara non godevano del titolo tradizionale di bano. Essi erano governatori militari e capi dell'amministrazione provinciale (in tedesco: Militärpräsidenten der Landesadministration des Temescher Banats).[10]

  1. ^ Altre lingue parlate dalle minoranze comprendevano rumeno e ruteno
  2. ^ WHKMLA : History of the Banat, 1718-1778, su zum.de. URL consultato il 1º maggio 2018.
  3. ^ Sorin Forţiu: Denumirea Banatului în epoca modernă (sec. XVIII - XX): Banatus Timisvariensis vel Banatus Temesiensis?
  4. ^ [1]
  5. ^ (EN) Euratlas, Euratlas Periodis Web - Map of Europe in Year 1000, su euratlas.net. URL consultato il 1º maggio 2018.
  6. ^ Dov Ronen, Anton Pelinka: The challenge of ethnic conflict, democracy and self-determination in Central Europe, Frank Cass & Co. Ltd., Great Britain, 1998, page 18 [2]
  7. ^ a b Károly Kocsis, Eszter Kocsisné Hodosi, Ethnic Geography of the Hungarian Minority on the Carpathian Basin, Simon Publications LLC, 1998, pp 140 -141
  8. ^ Károly Kocsis, Eszter Kocsisné Hodosi: Ethnic Geography of the Hungarian Minority on the Carpathian Basin, Simon Publications LLC, 1998, page 140 [3]
  9. ^ Miodrag Milin, Vekovima zajedno (Iz istorije srpsko-rumunskih odnosa), Temišvar, 1995.
  10. ^ Johann Heinrich Schwicker: Geschichte des Temeser Banats, LaVergne TN USA 2010
  • The Times History of Europe, Times Books, 2002.
  • Denis ŠehićDemir Šehić, Istorijski atlas Sveta, Beograd, 2007.
  • Milan Tutorov, Banatska rapsodija – istorika Zrenjanina i Banata, Novi Sad, 2001.
  • Peter Rokai – Zoltan Đere – Tibor Pal – Aleksandar Kasaš, Istorija Mađara, Beograd, 2002.
  • Dušan J. Popović, Srbi u Vojvodini, vol. 2, Novi Sad, 1990.
  • J. H. Šviker, Politička istorija Srba u Ugarskoj, Novi Sad – Beograd, 1998.
  • Miodrag Milin, Vekovima zajedno (Iz istorije srpsko-rumunskih odnosa), Temišvar, 1995.
  • Dimitrije Boarov, Politička istorija Vojvodine, Novi Sad, 2001.
  • Marin, Irina. Contested Frontiers in the Balkans: Ottoman, Habsburg, and Communist Rivalries in Eastern Europe (I.B. Tauris, distributed by Palgrave Macmillan; 2013) 228 pages; focuses on the Banat of Temesvar
  • Forţiu, Sorin. Denumirea Banatului în epoca modernă (sec. XVIII - XX): Banatus Timisvariensis vel Banatus Temesiensis?, in: Descoperiţi Banatul - Timişoara, Biblioteca Banaterra - Cartea 1, Editura Waldpress, Timişoara, 2009, 192 pg., ISBN 978-973-7878-44-1; p. 104-144.

Voci correlate

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Altri progetti

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